Questa sintetica Storia della Pedagogia intende essere un utile contributo al dialogo tra la prassi educativa e la teoria pedagogica. L'autore rimette in luce le radici della pedagogia occidentale nell'antichità greca, nel Cristianesimo e nell'illuminismo; insegue poi, in una seconda parte, l'idea pedagogica del diciannovesimo e nel ventesimo secolo; offre infine uno sguardo sulla pedagogia dei nostri giorni.
L'autore, sviluppando un'analisi critica del concetto di sviluppo sostenibile, giunge a considerare l'ambiente non solo con come risorsa estranea semplicemente da "utilizzare al meglio", ma soprattutto come realtà che, nella misura in cui la si accoglie, consente di rendere possibili esistenze autenticamente umane. L'educazione ambientale diventa così una prospettiva ermeneutica originale, un progetto formativo complessivo per il quale nel volume si proponeo anche un'ipotesi di intervento con obiettivi educativi e percorsi didattici da utilizzare in ambito scolastico e non solo.
Tutti hanno in mente che la poesia è una cosa da studiare, che è impossibile o inutile leggere. E invece, bisogna ricordare, anche e soprattutto a scuola, che le poesie sono state scritte per essere lette, non studiate. Leggere poesia è uno strumento per "educare il cuore", per far emergere l'intelligenza emotiva che nei giovani, in particolare negli adolescenti, deve riordinare un mondo interiore agitato da confusione, disorientamento, incertezza, anarchia pulsionale, trasgressione. Attraverso la poesia le emozioni possono essere riconosciute come una fonte straordinaria di energia. La poesia è uno strumento potentemente comunicativo, trasformativo e... fortemente creativo. Queste pagine offrono uno strumento utile a chi crede nell'arte come una forma di terapia, a chi crede nell'immenso valore e potere della parola in versi. Pronti? Bene. Si parte dalle potenzialità "pratiche" che la poesia (in particolare quella contemporanea) offre ai suoi fruitori, per passare poi alla comprensione del suo significato antico e attuale, fino ad arrivare a veri e propri laboratori sperimentali a supporto dell'attività didattica. Ad un certo punto del percorso, c'è sempre un attimo, uno solo, in cui si sente che vale il verso di Walt Whitman: Che tu sei qui - che esistono la vita e l'individuo, che il potente spettacolo continua, e che tu puoi contribuirvi con un tuo verso.
Amate studiare? Fatelo per conto vostro, perché ormai l'Università non può fare molto per voi. L'"esamificio" universitario punta tutt'al più a darvi una infarinatura di questa o quella materia, per farvi sloggiare il prima possibile - basta che paghiate le tasse universitarie, tutte, e fino in fondo. Di chi è la colpa di questa situazione? Non certo dei ragazzi, che vengono diplomati dalle scuole superiori senza alcuna verifica seria, e vengono abbindolati a colpi di tesine ed esami fotocopia, per conseguire una laurea che nel migliore dei casi è un viatico all'emigrazione intellettuale. Nel sistema attuale, la laurea è ormai un male necessario, una medicina amara. Inutile studiare per ottenerla: in questo libro Lorenzo Ait individua le falle del sistema universitario, le analizza, le smaschera e ci insegna a sfruttarle per ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Leggete questo libro, ed entrerete con orgoglio a far parte di quelli che sono "intelligenti proprio perché non si applicano". Forse non vi farete una grande cultura accademica, ma almeno leggerete più libri interessanti, vedrete più film importanti, riuscirete a vivere un rapporto più sano con la cultura.
Il volume si propone come agile strumento per riflettere sulla comunicazione nella e della scuola. Attraverso una serie di testi, scritti da autori che si sono occupati di comunicazione e di scuola (pedagogisti, studiosi di comunicazione, psicologi dello sviluppo, psicoterapeuti, linguisti, scrittori, filosofi e scienziati), costruisce un percorso che analizza le forme comunicative intersoggettive e mediate che sono il centro delle dinamiche comunicative di ogni classe. Nell'attuale contesto culturale, dominato dai media e, soprattutto, dai nuovi media, quale ruolo rivestono la relazione educativa e la comunicazione formativa nella classe per la costruzione del sé di ogni allievo, da una parte, e per il passaggio dei saperi, dall'altra?
Il titolo dell'opera prende spunto dal suggerimento di usare una scatola come contenitore per raccogliere le parole che i bambini usano e per riflettere insieme su di esse, imparando gradualmente a classificarle in modo corretto e ordinato. Approfondisce in particolar modo il tema della motivazione degli alunni a conoscere e a comprendere la lingua per utilizzarla in modo consapevole, coltivando il piacere di lavorare con le parole. Il volume affronta la sfida che ogni insegnante si trova a dover fronteggiare quando si pone l'obiettivo di "rendere vivace e vitale" l'apprendimento delle forme, dei significati e delle strutture linguistiche dell'italiano. Il libro, destinato alla scuola primaria (ma con indicazioni utili anche per la scuola secondaria di primo grado), propone numerose e collaudate attività di morfologia e di sintassi, da inserire negli schemi di progettazione annuale già predisposti, adattandole al contesto specifico della classe in cui si interviene. Le metodologie alle quali si fa costante riferimento nel volume sono ispirate alla "didattica attiva": la discussione, il lavoro di gruppo, la costruzione collettiva e compartecipata delle conoscenze, la riflessione sul sapere linguistico che l'alunno già possiede e che manifesta attraverso la propria produzione scritta o orale.
Questo libro è rivolto a tutti coloro che vogliono liberarsi dei miti ricorrenti, per vivere serenamente la relazione unica e irripetibile con il proprio bambino. La strada suggerita indica, piuttosto, nei riti uno strumento attraverso il quale introdurre delicatamente il bambino nella dimensione delle regole del suo ambiente di riferimento. I riti, e non i miti, come metodo per aiutare i bambini ad apprendere le regole. Questo testo, attraverso storie tipo e un vasto corredo di "consigli utili", si rivolge sia a genitori che a insegnanti di bambini dai 6 mesi ai 6 anni. I genitori vi troveranno molti spunti di riflessione e rassicurazione per evitare di cadere nelle trappole del "comportamento normale". Gli insegnanti vi troveranno sia una utile mappa dei problemi che affliggono i genitori dei bimbi che frequentano il loro nido/scuola materna, sia un completo repertorio di semplici consigli da suggerire a mamma e papà che, come accade regolarmente, cercano aiuto nell'insegnante per comprendere il comportamento dei loro piccoli.