Un mattone pesa un chilo più mezzo mattone. Quanto pesa il mattone?" Provate a presentare questo indovinello ai vostri amici. Per la maggioranza delle persone, non sono sufficienti tre minuti per risolverlo. E alcuni non ne vengono neppure a capo e rinunciano. Il libro contiene sei di questi divertenti esercizi per allenare la mente. L'allenamento consiste nel superare le risposte che ci vengono subito in mente, e che sono sbagliate, per pensare un po' più a fondo, come si fa in palestra, quando si esercitano i muscoli che abitualmente non si usano. La mente umana ha dei limiti e funziona in modo da innescare degli errori sistematici. Gli esercizi proposti dall'autore stanano questi errori e ci permettono di superarli, aiutandoci anche ad affrontare in modo più consapevole i problemi che incontriamo nella vita quotidiana.
Il testo offre una visione dall'interno del modo in cui la comunicazione del bambino evolve nel contesto della famiglia e del modo in cui i genitori possono lavorare insieme o invece avere difficoltà a cooperare. Le autrici presentano casi tratti dalla vita guotidiana e studi di casi tratti da un progetto di ricerca longitudinale che ha usato il Lausanne Trilogue Play per valutare le interazioni tra bambini e genitori in famiglie con figli in età prescolare. La prima parte del volume presenta il caso di Lucas e della sua famiglia, dalla prima infanzia all'età di cingue anni. In ciascun capitolo si analizza come i bambini imparano a comunicare con più persone contemporaneamente. Nella seconda parte si esamina il modo in cui i bambini reagiscono alle difficoltà di cooperazione dei genitori, come la competizione o la possibilità di comunicare solo attraverso il figlio. Le autrici seguono molti casi esemplificativi per illustrare le diverse forme di cogenitorialità problematica e il deragliamento della traiettoria evolutiva del bambino in differenti età e fasi dello sviluppo. Nella terza parte vengono presentati modelli di prevenzione e di intervento basati sul LTP. I capitoli sono dedicati inoltre alla Developmental Systems Consultation, che combina l'uso del LTP e del video-feedback, e a un nuovo modello, il Reflective Family Play, che permette a intere famiglie di impegnarsi in un trattamento.
Debellare l'ansia e il panico è possibile. Ma a una condizione. Dobbiamo essere pronti a mettere da parte pregiudizi, idee radicate, romanticismi e irrazionalismi, prepararci a fare una vera e propria rivoluzione copernicana. Perché le cose non sono come sembrano. Lucio Della Seta, psicoterapeuta tra i più noti del nostro Paese, ha sviluppato in anni di professione e di studio una sua teoria sull'ansia e sul panico. Dopo averli provati sulla propria pelle e averli osservati su moltissimi pazienti, ha compreso la loro natura, la loro causa, la loro cura. Che cos'è che ci immobilizza prima di un incontro, prima di uscire di casa, o al mattino senza alcun motivo apparente? Cos'è quello slogan che ci rimbalza nella testa e ci ripete "così come sono io non vado bene"? Cos'è quel terrore allucinante che ci coglie dentro a un cinema, su un aereo, in una piazza, che ci fa sentire come un bambino al parco che non trova più la mamma? Perché ci batte il cuore all'impazzata, ci si blocca lo stomaco e ci sembra di soffocare? Perché a noi sì e ad altri no? Come non far crescere dei figli ansiosi? Come guarire? Con un linguaggio colloquiale, Lucio Della Seta accompagna il lettore in questa scoperta, fino al punto di renderci capaci di liberarci da questa terribile, inutile, sofferenza.
Dimagrirò. Smetterò di fumare. Imparerò a risparmiare. Quante volte abbiamo fatto dei buoni propositi senza riuscire a mantenerli? Cominciamo con entusiasmo a programmare un grande cambiamento ma poi, vedendo che i progressi arrivano molto lentamente (e a caro prezzo), la nostra forza di volontà crolla. È così che circa il 90% degli obiettivi che ci poniamo finisce con un fallimento. In questo libro Caroline Arnold ci spiega il metodo che ha messo a punto con un'intuizione che sposa neuroscienze e vita quotidiana. Se vogliamo davvero trasformare la nostra vita, non serve che ci imponiamo cambiamenti drastici: sono demotivanti perché troppo complessi e non danno risultati immediati. Il segreto è "spezzare" il nostro proposito in più parti, dividerlo in tanti piccoli "micro" traguardi che, più facilmente raggiungibili, regalano subito una gratificazione e ci spingono ad andare avanti con maggiore determinazione. L'autrice spiega in modo semplice e convincente come riuscire a formulare la microsoluzione più adatta al nostro problema (dalla perdita di peso al bisogno di diventare più ordinati, dalla gestione delle relazioni a quella delle proprie risorse economiche) nel modo più preciso e mirato. Prefazione di Lucia Giovannini e Nicola Riva.
L'uomo moderno sembra capire sempre di più il mondo che lo circonda ma comprende sempre meno se stesso. Questo studio vuole fare il punto sulle regole fondamentali che stanno alla base di una responsabile consapevolezza della sfera fisica, dell'identità sessuale e della sessualità umana indicando i criteri per ottenere la vera maturità in questi ambiti.
I "Seminari napoletani", raccontano attraverso la parola, e il dono della scrittura, di un tempo vissuto insieme, capace di declinarsi in maniera magistrale attraverso innumerevoli scorci di una spazialità in continua evoluzione. Essi svelano attraverso un discorso colloquiale, ciò che dell'intimità di un pensiero, si può rivelare nel processo di formazione, un processo che ha saputo in questi anni arricchirsi di elementi sempre nuovi. Introduzione a cura di Teresa Nativo e Federica di Martino.
Il protagonista di questa favola è Grandy, uno scoiattolino che viene brutalmente aggredito da due grossi scoiattoli. Lasciato in fin di vita e con la coda spezzata (l'organo che gli conferisce stabilità ed equilibrio), Grandy piomba nel più cupo sconforto. Ci vorrà un percorso lungo e faticoso perché l'animaletto arrivi a liberarsi dalla grave condizione di stress post-traumatico in cui è caduto: nel processo verso la guarigione saranno fondamentali i rapporti personali, i gruppi d'incontro e un libro di psicologia un po' ingiallito, trovato per caso...
L'invidia attraversa la condizione umana, quasi come un destino. Tuttavia, si può guardare all'invidia, capirla, viverla, curarla anche, in maniera leggera, creativa, seria eppure piena di fiducia. Da qui nasce la lettura gestaltica di I come Invidia, un libro che mette in questione le parole scontate del senso comune e della psicoanalisi, per sostenere in ogni lettore la scoperta della propria unicità.
In un tempo di larga complessità e di crisi di valori si sta approdando all'interdisciplinarietà tra scienze psicologiche e teologiche. Questo manuale si propone come guida rivolta ai formatori nell'arduo e delicato compito di accompagnare il "chiamato" non solo nell'immediata libera "risposta" alla vocazione, ma anche all'interno del complesso percorso della vita consacrata. Dio è esperienza e, come tale, è inserita in un ricco sistema di significati: è per questo che il presente lavoro vuole servire da stimolo nel cammino del "divenire", mettendo in evidenza quei meccanismi psicologici che entrano in gioco nel rapporto di amore con l'Amato. Conoscere la natura umana del candidato e come questa possa influire nella relazione con il divino può permettere al formatore di essere maggiormente preparato nell'aiutarlo a porsi nel giusto rapporto con Dio. A tale scopo una parte del manuale è dedicata anche a un'analisi di quelle dinamiche psicologiche che possono intervenire nella pratica dei consigli evangelici. Un valido contributo è stato fornito dal prof. German Sànchez che, nel commentare alcuni punti del documento Orientamenti per l'utilizzo delle competenze psicologiche nell'ammissione e nella formazione dei candidati al sacerdozio, fornisce indicazioni importanti ai formatori, ai superiori e agli specialisti della condotta.
Tanto nel tempo libero - in cui ogni forma di scoperta e avventura è proibita fuori dal controllo dei genitori - quanto a scuola - dove vigono la competizione, la disciplina e la tortura dello studio al banco - per i bambini non esistono più spazi di autonomia. Qual è il risultato? Una gioventù ansiosa e disinteressata, che percepisce la vita come una corsa a ostacoli. Ma un modello alternativo esiste. Un modello che sostiene la curiosità, la gioiosità e la capacità di socializzare, e che dà ai ragazzi l'opportunità di crescere liberamente. Mettendo in discussione molto di ciò che diamo per scontato in tema di formazione, "Lasciateli giocare" ci ricorda che i bambini sono esseri pensanti e pieni di risorse, non dei prigionieri. E che l'educazione non deve essere una punizione, ma un'aspirazione naturale, una gioia.
La favola di Cappuccetto rosso, una tra le più celebri del mondo, è giunta a noi in due versioni: quella seicentesca di Perrault, dove il lupo divora la bambina, e quella ottocentesca dei fratelli Grimm, dove un cacciatore apre la pancia della bestia e ne fa uscire nonna e nipotina sane e salve. La tradizione letteraria ha tuttavia completamente ignorato i temi che appartengono alle versioni popolari e orali della storia, che qui vengono proposte e commentate. Una delle varianti rimaste in ombra riguarda la domanda che il lupo rivolge alla bambina: "Dimmi, Cappuccetto, quale strada prenderai: quella degli aghi o quella delle spille?", indicando con la prima il lavoro di cucito e di ricamo e con la seconda la cura in funzione del corteggiamento. I due oggetti, entrambi puntuti e pronti a ferire, rinviano al sangue e alla pubertà femminile, oltre che alla contrapposizione tra seduzione e cura domestica, tra giovani ragazze e donne mature. Un elemento presente in tutte le versioni orali riguarda proprio la contrapposizione generazionale, che porta inconsapevolmente Cappuccetto rosso a mangiare un pezzo della nonna, vero e proprio "pasto sacrificale" in cui la giovane incorpora la vecchia. In questa prospettiva, la favola tratteggia un percorso iniziatico tutto femminile, legato ai temi e ai riti della crescita, alla capacità di fare figli e alle tecniche - cucire e sedurre -che consentono di addomesticare la società tradizionale e maschile. Prefazione di Augusto Palmonari.
La psicologia può offrire un importante contributo alla comprensione dei dinamismi familiari implicati negli attuali mutamenti sociali. Può aiutarci, per esempio, a definire la sua identità, a comprendere la sua trasformazione in una pluralità di forme familiari, ad interpretare le transizioni da una fase di sviluppo all'altra del suo ciclo di vita, a studiare i vari tipi di relazione che comporta come quello coniugale, genitoriale, tra le generazioni, con la società, ecc. Lo scopo di questo volume è proprio quello di avviare il lettore alla comprensione delle relazioni familiari da un punto di vista psicologico. Vista la specificità dei suoi contenuti può rappresentare un utile sussidio per docenti e allievi di un corso di psicologia della famiglia a livello universitario. È comunque indicato anche per chi lavora con le famiglie nei diversi ambiti (psicologico, psicoterapeutico, educativo, sociale, pastorale, giuridico, ecc.) o sia interessato ad approfondirne la conoscenza.