Hanno pagato «il prezzo più alto» non solo a causa della pandemia, ma anche di una cultura della produttività che li considera troppo spesso un peso. Ma gli anziani, secondo il papa, sono invece «una benedizione per la società». Con diciotto catechesi qui raccolte per la prima volta Francesco ha sviluppato un nuovo importante percorso di riflessione interamente dedicato al senso e al valore della vecchiaia attraverso la parola di Dio, da Genesi ai Vangeli, per spiegarne la ricchezza e trasmettere «saggezza all'umanità». Quello del pontefice è un autentico appello alla riscoperta dell'arte di invecchiare. Perché non può essere solo una questione di «piani di assistenza», ma di «progetti di esistenza» per un'età della pienezza e dell'apporto gioioso. Al centro di queste «lezioni» è il rapporto intergenerazionale, una questione di primo piano in quest'epoca segnata dal calo demografico. Gli anziani sono «un vero e proprio nuovo popolo», osserva il papa, «mai siamo stati così numerosi nella storia umana», eppure «il rischio di essere scartati è ancora più frequente». Ma non ci si può limitare al cambiamento quantitativo, è in gioco «l'unità delle età della vita», ossia «il reale punto di riferimento per la comprensione e l'apprezzamento della vita umana nella sua interezza». Il nuovo libro del pontefice è accompagnato dai suoi più rilevanti interventi sul tema e presentato da Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia per la vita, che delinea un vero e proprio itinerario storico e culturale nel valore della vecchiaia.
Patrono, custode e padre: sono le tre parole con cui papa Francesco caratterizza lo sposo di Maria e padre terreno di Gesù, san Giuseppe, al quale ha dedicato un ciclo di catechesi svoltosi dal 17 novembre 2021 al 16 febbraio 2022, in occasione delle udienze generali. Queste riflessioni sono ora raccolte in questo volume. Risuona forte l'appello di Francesco: «Il cristiano è come San Giuseppe: deve custodire. Essere cristiano è non solo ricevere la fede, confessare la fede, ma custodire la vita, la vita propria, la vita degli altri, la vita della Chiesa».
Una selezione di testi brevi di papa Francesco, per accompagnare la preghiera e la riflessione nel breve ma intenso tempo di Avvento, quattro settimane vissute sulle note della speranza e dell'invito del Papa a rivitalizzarla ogni giorno. Strumento utile per la preghiera personale, ma anche comunitaria. I brani, selezionati per accompagnare tutti i giorni del tempo forte, possono essere valorizzati per introdursi anche all'ascolto personale della Parola o alla celebrazione comunitaria.
Il libro è una selezione di brani di papa Francesco sull'amore, il matrimonio cristiano, la famiglia, brani esaltati dalla scelta di alcune foto a tema.
Cuore di tutto è la lettera scritta agli sposi e alle spose in occasione dell'Anno Famiglia Amoris laetitia. Accanto ad essa altri brani per comporre una proposta semplice, ma efficace per gli sposi, in occasione del matrimonio, ma anche per particolari anniversari da celebrare.
Fratelli tutti rappresenta un momento di sintesi nel magistero di papa Francesco, in cui converge il progressivo dipanarsi di un insegnamento fatto di gesti e parole. Dalle sue pagine emerge un «nuovo sogno» per l'umanità: camminare insieme per generare un futuro migliore, unire le forze per costruire un mondo più giusto e solidale. Nell'introdurci alla lettura dei suoi temi, gli autori ne mettono in luce la continuità con i pronunciamenti del Concilio Vaticano II e, allo stesso tempo, ne distaccano gli sviluppi originali. È da questa costante dialettica con il passato che la «fraternità universale» appare come un "segno dei tempi" per la nostra epoca, ma anche come un percorso di annuncio e di trasmissione del Vangelo per la Chiesa contemporanea. La prefazione è di Papa Francesco.
Nel febbraio 2021 Edith Bruck riceve a casa la visita eccezionale di Papa Francesco, colpito dalla "lettera a Dio" che la scrittrice ha appena pubblicato. L'incontro storico tra il Pontefice e Edith è nel segno dell'emozione e del dialogo tra due tradizioni, quella cattolica e quella ebraica, unite dalla parola ma divise dagli orrori del ventesimo secolo. Quell'abbraccio inatteso diventa per Edith il punto di inizio di una profonda riflessione sulla sua identità, sull'amore eterno per il marito Nelo Risi, sul senso di colpa che prova oggi per l'affetto verso il Papa, un uomo buono che pure rappresenta la stessa Chiesa che non ha difeso in passato i fratelli ebrei. Un libro commovente, che attraversa la vicenda personale e letteraria di una grande testimone del Novecento e offre ai lettori di ogni età una parola di speranza e di pace.
Il volume contiene il testo della Lettera che Papa Francesco ha scritto a Mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, in occasione della preparazione del Giubileo ordinario del 2025. Il Santo Padre, infatti, ha affidato a questo Pontificio Consiglio il coordinamento, da parte della Santa Sede, della preparazione del prossimo Anno Santo.
Le Lettera del Papa contiene i tratti salienti e le ragioni del Giubileo, riassumibili nel motto Pellegrini di speranza e il volume è corredato da una nota di lettura di Mons. Fisichella.
Con la Lettera apostolica Desiderio Desideravi, Papa Francesco condivide con tutti i fedeli “alcune riflessioni sulla Liturgia, di- mensione fondamentale per la vita della Chiesa”. Parole che lui stesso definisce come “spunti per contemplare la bellezza e la verità del celebrare cristiano”. L’incontro con Dio è un dono fatto agli uomini e come tale appartiene a tutti i fedeli che in Lui si riuniscono: luogo di questo incontro – ribadisce Francesco – è la Liturgia.
“Con questa lettera” – continua – “ vorrei semplicemente invita- re tutta la Chiesa a riscoprire, custodire e vivere la verità e la forza della celebrazione cristiana”, ma per viverla e compren- derla appieno è necessario “una seria e vitale formazione liturgica” in quanto “l’uomo moderno... ha perso la capacità di confrontarsi con l’agire simbolico che è tratto essenziale dell’atto liturgico”.
I ministri ordinati hanno quindi il compito di prendere per mano i fedeli battezzati e iniziarli allo “stupore per il mistero pasquale: parte essenziale dell’atto liturgico”, alla “meraviglia per il fatto che il piano salvifico di Dio ci è stato rivelato”.
Questa edizione di Desiderio Desideravi è accompagnata dal testo del Motu Proprio Traditionis custodes e da una Guida alla lettura a firma di Goffredo Boselli.
Jorge Mario Bergoglio è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936. Il 13 dicembre 1969 viene ordinato sacerdote. Nel Con- cistoro del 21 febbraio 2001 viene creato cardinale da Giovanni Paolo II. Il 13 marzo 2013 è eletto Papa con il nome di Francesco.
Natale è gioia è una selezione di brani di papa Francesco, intercalati da immagini sacre e foto che, quasi fossero un commento artistico-esistenziale dei suoi pensieri, rendono queste pagine un significativo piccolo libro-regalo, occasione per un "pensierino" natalizio semplice ma significativo. Cuore di tutto è il presepe e i suoi personaggi, la cui concretezza incarna e rende attuale ancora oggi il messaggio biblico: Dio si fa prossimo agli emarginati (i pastori), indica la via per l'incontro ai cercatori (i Magi), attraversa e si fa carne nella storia concreta di uomini e donne (Maria e Giuseppe). A compendio di tutto, una chiamata: da Betlemme tutti sono chiamati a ripartire, avendo nel cuore la Speranza, Dio stesso, fattosi presenza.
Bratislava, 12 settembre 2021, ore 17.30. Papa Francesco, in visita pastorale in Slovacchia, incontra i gesuiti della regione. La prima domanda è un semplice "Come sta?". Ma la risposta di Bergoglio è tutt'altro che banale: "Ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave. Pazienza! Grazie a Dio, sto bene...". Il riferimento del papa riguarda il suo intervento al colon, all'inizio del luglio precedente, al Policlinico Gemelli. Durante il ricovero era anche rimbalzata la "notizia- circa la possibilità di sue dimissioni perché gravemente ammalato... rispedita al mittente dallo stesso pontefice. "Io personalmente posso meritarmi attacchi e ingiurie perché sono un peccatore, ma la Chiesa non si merita questo: è opera del diavolo. Io l'ho anche detto ad alcuni di loro", aggiunge il papa, che lamenta pure maldicenze e accuse in molti circoli cattolici. Gavino Pala ha deciso di vederci chiaro: quali sono i "problemi" che, secondo alcuni, il papa procurerebbe alla Chiesa? Come si è manifestato in questi anni il dissenso nei suoi confronti, sia nei modi leciti sia in quelli meno leciti? Quali caratteristiche del magistero e dell'azione pastorale di papa Francesco rimarranno nel ricordo di tutti e saranno un'eredità, anche scomoda, per il suo successore?
«Sembriamo tutti giudici mancati, ma Dio perdona chi non giudica i fratelli.» Così, in una messa a Santa Marta, papa Francesco sottolinea come il giudizio verso l'altro sembra aver sostituito la misericordia cristiana. Lo stesso papa, del resto, è costantemente criticato; alcuni lo hanno addirittura bollato come eretico, chiedendone le dimissioni. Una storia per molti versi speculare a quella di san Francesco d'Assisi che, nel corso della sua vita, dovette passare attraverso ben tre processi. Il primo, mosso dal padre Pietro di Bernardone, terminò con uno dei gesti più eclatanti e significativi mai raccontati nelle vite dei santi, la «spoliazione». Il secondo, noto come il processo del «Signor Papa», ha come protagonista Innocenzo III ed è una parte centrale del complicato percorso che portò all'approvazione della Regola. Il terzo, infine, scatenato dai dissidi sull'interpretazione della Regola che avevano causato numerose dispute tra i frati, terminò con la decisione di Francesco di rassegnare le dimissioni dalla guida del suo stesso Ordine. Partendo dal racconto di questi tre episodi, Enzo Fortunato riflette sulle somiglianze tra la vita del Santo e quella di papa Francesco. Entrambi, come Gesù, non giudicano mai l'altro, ma sono continuamente sotto giudizio. Il ritorno dello spirito francescano veicolato dal papa, infatti, ha scosso dalle fondamenta una Chiesa arroccata e autoreferenziale che rischiava di perdere di vista il messaggio più autentico del Vangelo: l'amore verso gli ultimi. Come scrive il cardinale Matteo Maria Zuppi, «una delle chiavi di lettura offerta da padre Enzo Fortunato sta nel modo in cui entrambi - il Santo e il papa - rispondono ai loro accusatori. O, come sarebbe meglio dire, il modo in cui non rispondono. Non si tratta di eludere il confronto, ma di ribaltare il piano e la logica dell'accusa. Questa, infatti, alimenterebbe soltanto l'odio e il rancore. La logica del cuore apre invece lo spazio a un altro modo di intendere la relazione umana».
Se avessi, in modo improvviso e inaspettato, l'occasione di passare un po' di tempo a faccia a faccia con il Papa, cosa gli chiederesti? Proprio questa è stata l'esperienza straordinaria vissuta da Davide Banzato e raccontata nelle pagine di questo libro: in Vaticano per il suo programma 'I viaggi del cuore', don Davide mai avrebbe pensato di avere la possibilità unica di chiacchierare con il pontefice e porgli le domande che lui, e forse molti di noi, portava dentro di sé. Ne è scaturito un dialogo sincero e spontaneo, ma anche una riflessione illuminante tra un sacerdote dal vissuto spesso rischioso, fatto di luci e ombre, e un Papa dalla grande saggezza e, soprattutto, dalla sconfinata umanità. In occasione del decimo anniversario del pontificato di papa Francesco, sono appunto dieci le domande a cui risponde qui il Santo Padre, dando vita a un percorso che affronta temi esistenziali e attuali: dalla solitudine all'indifferenza, dalla crisi di fede alla pace del cuore, dalla paura alla povertà. Il tutto arricchito da aneddoti personali e riflessioni sul tempo che viviamo, sui documenti e discorsi del Papa, su questioni scottanti come gli abusi, la guerra e la crisi economica, in un approfondimento che parla a tutti. Le parole del Pontefice ci accompagnano così in un vero "viaggio del cuore": un cammino intenso, non privo di ostacoli e luoghi oscuri ma capace di mostrarci che, per ognuno di noi, è sempre possibile gettare l'ancora della speranza nel mezzo della tempesta, aprire una finestra e scorgere l'orizzonte di un domani più sereno.