Brevi meditazioni per le stazioni della Via Crucis. L'autore invita i battezzati a ripercorrere insieme a lui l'erta del Calvario, mediante un sapiente susseguirsi di elementi, a cominciare dalla Parola di Dio, in vista del conseguimento dei frutti spirituali che da tale percorso derivano.
Una via crucis che nasce dall'esperienza vissuta davanti alla sofferenza umana e alla morte di persone amate, lasciandosi interpellare, attraverso la meditazione della Passione di Gesù, sul senso del dolore umano e cercando nella fede la luce che può diradarne la fosca caligine che altrimenti attanaglia il cuore. Don Massimo Tellan, partendo dai brani evangelici che scandiscono le tappe tradizionali del cammino della croce, ci conduce in una meditazione personale e comunitaria in cui il nostro dolore si misura con quello di Cristo: ogni stazione ha una riflessione e una preghiera che rendono vivo nell'oggi il percorso che va dall'agonia nel Getsemani al sepolcro, con un'apertura finale, molto poetica, sulla resurrezione di Cristo e nostra.
Via Crucis con Maria.
P. Elias Vella
E' nato e vive a Malta. Dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali di cui è stato Provinciale dal 1974 al 1986. Ha insegnato Teologia Dogmatica e Pastorale presso un istituto di formazione per religiosi a Malta. Già esorcista ufficiale della sua diocesi, è attualmente conferenziere apprezzato a livello mondiale. Con le Edizioni Amen ha pubblicato: Via Afflictionis, 2018; Sarete battezzati in Spirito Santo, 2019.
Schema tradizionale della Via Crucis. Le meditazioni e le preghiere sono tratte dall’Esortazione apostolica Gaudete et exsultate di Papa Francesco.
"La speranza è audace, sa guardare oltre la comodità personale, le piccole sicurezze e compensazioni che restringono l'orizzonte, per aprirsi a grandi ideali che rendono la vita più bella e e dignitosa" Papa Francesco
"Ai piedi della croce troviamo le donne che hanno seguito Gesù fin dall'inizio. Le ritroviamo ancora oggi testimoni fedeli del Vangelo."
Si tratta di una Via crucis illustrata con 14 icone, una per ogni stazione. A ciascuna stazione sono dedicate tre pagine: la prima presenta l?icona corrispondente all?episodio che sarà meditato; le altre due riportano un passo della Scrittura, una breve riflessione e una preghiera. Il testo si avvale di una Presentazione di Mario Marafioti sj, direttore del Centro di spiritualità «Le Sorgenti» di Lecce.
Una via Crucis per vivere in famiglia il cammino quaresimale e per accompagnare le famiglie all'incontro con Cristo.
Il pio esercizio della Via Crucis, tanto diffuso in occidente, aiuta a rivivere gli ultimi tratti del cammino terreno di Gesù, da quando, con i suoi discepoli, «dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli ulivi» (Mc 14,26) fino al momento in cui il Signore fu condotto sul Calvario (Mc 15,26), fu crocifisso e fu sepolto.
La storia dei primi pellegrini a Gerusalemme ci rivela, già nei primissimi secoli, la presenza di un itinerario di preghiera attraverso i luoghi fondamentali della Passione. La Via Crucis nel senso attuale risale al Medioevo. Intorno al 1294 un frate domenicano, Rinaldo di Monte Crucis, nel suo Liber peregrinationis afferma di essere salito al Santo Sepolcro e descrive le varie “stationes” che anticipano le stazioni della attuale Via Crucis.
La Via Crucis, così come oggi è vissuta, è nata in Spagna nel XVII secolo, soprattutto negli ambienti francescani e da qui è passata in Italia. Un convinto ed efficace propagatore fu san Leonardo da Porto Maurizio (†1751). Nel 1991 san Giovanni Paolo II ha voluto dare al percorso un particolare riferimento biblico. Non figurano quelle stazioni di cui non si parla nel Vangelo quali le tre cadute, l’incontro di Gesù con la Madre e con la Veronica. Sono invece presenti altri quadri con evidenti richiami evangelici: Gesù nell’orto degli ulivi, il giudizio di Pilato, la promessa del Paradiso, la presenza della Madre e del discepolo presso la Croce.
In questo opuscolo, senza sottovalutare il percorso tradizionale delle stazioni, si è voluto valorizzare questa scelta fatta nel 1991 per la Via Crucis del Colosseo e poi ripetuta in altri anni.
Accompagnare Gesù sulla Via della Croce, la Via Crucis, e fermarsi a meditare, contemplare e rivivere i passaggi di questo cammino che porta al Calvario, passo dopo passo, incontro dopo incontro, evento dopo evento, sempre con negli occhi e sul cuore il volto di Gesù, "l'uomo dei dolori che ben conosce il patire" (Is. 53,3), è condividere con Lui il mistero della sofferenza e della morte per giungere alla verità di luce, di pace, di gioia infinita della Risurrezione.
Il chicco di grano non muore per morire: muore per dare frutto, aprirsi a una vita nuova. Attraverso l’amore che si dona scopriamo la gioia della risurrezione!