Il libro vuole offrire una visione d’insieme dei rapporti tra istituzioni, diritto ed economia a livello europeo e internazionale, con un approccio storico giuridico e in riferimento specifico al caso italiano. Partendo da un’elaborazione teorica dei modelli di costituzione economica dello stato di diritto si giunge alla riscoperta del carattere democratico liberale della Costituzione repubblicana del 1948 e su quella base, al ritracciamento della evoluzione/involuzione delle dinamiche del nostro sistema politico economico fino alla sua decostruzione globalizzante attualmente in corso. Prende forma così il susseguirsi autoimplicantesi, nella trasformazione e nella crisi, degli equilibri di costituzione economica materiale del nostro Paese fino ai nostri giorni. La ricostruzione ripercorre l’evoluzione dei principali mercati e settori dell’economia mettendo in luce la trama dinamica delle interdipendenze tra forme giuridiche e strutture istituzionali ed economiche, rendendo manifesto l’impatto anche inintenzionale del diritto sull’economia. L’ultima parte è dedicata alla penetrazione delle dinamiche globalizzanti nell’Eurozona. Sono analizzate le forme giuridiche autoreferenziali messe in atto dai poteri pubblici e privati e le strategie adattive delle imprese. Prendono così forma i rapporti e i conflitti di potere, gli squilibri tra politica, economia e finanza e le ricadute critiche sui diritti dei cittadini, sollecitando una riflessione sugli strumenti giuridici e le possibilità di cambiamento.
Voi date ben poco quando date dei vostri beni.
È quando date voi stessi che date davvero.
(Khalil Gibran)
Valerio Melandri, tra i più autorevoli esponenti della ricerca sul mondo del Non Profit in Italia, con il presente "Manuale di fundraising" propone uno strumento innovativo, sia teorico che pratico, rivolto a tutte le persone che a vario titolo lavorano o collaborano con il Terzo Settore.
Aspetti che per lungo tempo erano vissuti quali pratiche rispettabili ma facoltative, come la responsabilità sociale delle imprese, sono diventati essenziali per emergere e sopravvivere nella competizione imposta dall'odierno mercato del lavoro, trovando una precisa codificazione in ambito accademico.
In questo senso, ragionare in termini di marketing del Terzo Settore è ormai un obbligo per costruire una organizzazione non profit di successo, così come non è pensabile fare a meno delle grandi opportunità di comunicazione offerte dai Social Media.
Il fattore umano e la missione etica di un'organizzazione non profit devono fondarsi su tecniche avanzate di raccolta fondi a medio-lungo termine, in un'ottica di vera e propria "fidelizzazione" dei soggetti donatori, siano essi privati cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni ed altri soggetti istituzionali, banche o fondazioni.
L'analisi delle tecniche di fundraising, tenendo conto della sua natura trasversale, è sviluppata secondo una rigorosa prospettiva economico-manageriale, partendo dalla considerazione che idealismo, devozione ad una giusta causa e buona volontà (pure indispensabili) da sole non bastano. Sempre più occorre comprendere le problematiche gestionali (finanziarie, procedurali e di marketing) di una organizzazione non profit ed affrontarle secondo criteri di efficacia ed efficienza.
Nel corso dei 23 capitoli che compongono l'opera, Valerio Melandri affronta con chiarezza e semplicità l'attività del fundraising nel suo complesso – dalla natura dell'attività non profit alla scelta del mezzo e del target, dagli aspetti della comunicazione al controllo di gestione, fino alle imprescindibili scelte di natura etica – costruendo con il Lettore un dialogo fondato su casi pratici, suggerimenti ed esercizi.
In Appendice, le Linee guida applicative sugli strumenti di raccolta fondi.
Valerio Melandri è consulente, formatore ed educatore sul fundraising. Pioniere dell'inserimento della disciplina "fundraising" nelle università italiane, è docente di Principi e Tecniche di Fundraising e direttore del Master in Fundraising presso l'Università di Bologna.
È fondatore e presidente di Philanthropy Centro Studi, nonché ideatore del portale italiano www.fundraising.it e del primo blog sulla raccolta fondi (www.fundraising-blog.it). È il presidente del Festival del Fundraising (il più grande evento di fundraising italiano).
È speaker affermato e svolge attività di consulenza e formazione in Italia e all'estero, con organizzazioni di ogni tipologia e dimensione.
Il suo sito è www.valeriomelandri.com.
La Scuola tende oggi a presentarsi sempre più come un semplice servizio consegnato agli interessi individuali. Essa corre così il rischio di perdere la sua legittimazione collettiva. Philippe Meirieu parte da questa semplice constatazione per proporre una vera e propria rinascita della Scuola che faccia di essa un'Istituzione capace di contribuire alla costruzione di un'autentica democrazia. L'autore non si limita però ad enunciare le finalità della Scuola. Fondandosi sulla sua pluriennale esperienza di insegnamento e di formazione, ha scritto un vero e proprio manuale di pedagogia praticata, in cui si analizzano i principi fondatori dell'istituzione Scuola (parte prima), le tensioni costitutive della professione di insegnante (parte seconda) e gli strumenti pedagogici per la pratica didattica in classe (parte terza). Il volume è rivolto prima di tutto agli insegnanti in servizio e in formazione iniziale. Ad essi offre spunti di lavoro, orientamenti di metodo e preziosi riferimenti al patrimonio pedagogico. È rivolto anche ai formatori e ai consulenti, per i quali può costituire un prezioso strumento di lavoro grazie alla presenza di schede e proposte di attività con i docenti. Non un libro operativo come ce ne sono tanti, ma un prezioso documento frutto della profonda riflessione e dell'esperienza di uno dei più importanti pedagogisti francesi.
Fare business in un mare di device diversi, con l'impennata di accessi da dispositivi mobili, non è cosa semplice. Sicuramente è monitorabile in modo scrupoloso rispetto ai mezzi pubblicitari tradizionali. Ma oggi fare pubblicità e marketing tradizionale è ancora dividere cosa accade fuori rete da cosa succede invece nei presidi informatici? Cosa fare per promuovere il proprio sito web e come gestire al meglio le attività sui social network? In questo volume proviamo a dare alcuni semplici consigli, sia teorici che pratici, su come eseguire operazioni di implementazione, analisi e monitoraggio delle attività di digitai marketing, al fine di comprendere non solo come raggiungere gli obiettivi prefissati, ma come seguirne l'evoluzione definendo step intermedi. Come identificare gli utenti; Cosa sono i target e come usarli nelle campagne di remarketing; Quali difficoltà si incontrano quando lo stesso utente accede prima da smartphone e poi da computer; Tante risposte e suggerimenti a un mare di domande, fornendo accorgimenti dal SEO al SEM, passando dai social, all'ottimizzazione delle landing page.
Se la rivoluzione dei big data ha un genio che la presiede, questi è certamente Alex Pentland. In anni di esperimenti innovativi ha distillato scoperte che oggi spalancano le porte di un campo scientifico completamente nuovo: la fisica sociale. La fisica sociale si occupa del flusso delle idee e di come le reti sociali le diffondano e le trasformino in comportamenti. Finora le ricerche dei sociologi sono dipese da set di dati limitati e da indagini che ci dicono ciò che le persone dichiarano circa i propri pensieri e comportamenti, piuttosto che ciò che veramente pensano e fanno. Siamo rimasti ancorati all'uso di categorie quali le classi sociali o il mercato. In realtà, gli esseri umani rispondono in modo molto più potente a stimoli sociali che implichino la gratificazione degli altri e rafforzino i legami, invece che a stimoli che implichino solo il loro proprio interesse economico. Pentland conduce i lettori oltre la soglia della più importante rivoluzione nello studio del comportamento sociale, verso un modo completamente nuovo di guardare alla vita stessa. Prefazione di Filippo Barbera, postfazione di Cosimo Accoto.
Un libro scritto nel web per un giornalismo che è sempre più web. Costruito per mesi sul sito giornalisminellarete.donzelli.it con la collaborazione di decine di operatori dell'informazione e giovani studenti di comunicazione, il nuovo libro di Michele Mezza acrobaticamente si cimenta in uno spericolato surfing fra le tempestose onde del mare giornalismo. Sarà Facebook l'edicola del mondo? Google automatizzerà le notizie? Il libro, integrando l'approccio radicale dell'autore con l'esperienza di un testimonial del sistema giornalistico italiano come Giulio Anselmi, già grande direttore di giornali e attualmente presidente dell'Ansa, propone elementi per orientarsi nel labirinto digitale azzardando risposte di fondo e proponendo approcci analitici per il nuovo che verrà. L'innovazione viene raccontata con il linguaggio dell'innovazione: filmati, link, testimonianze, visibili sulla carta con i QR code. Il ragionamento procede mostrando le esperienze concrete di grandi giornali, come la ristrutturazione del "Washington Post" o la digitalizzazione del "Guardian", e confrontandole con le strategie di alcuni dei più prestigiosi testimoni della professione e le dinamiche di realtà emergenti, come i nuovi portali di giornalismo investigativo, o i siti news gestiti da software.
Al suono della sua lira si immobilizzano le Simplegadi, le isole mobili che rischiano di far naufragare la nave Argo. La sua voce impedisce a quella malefica delle Sirene di ammaliare gli Argonauti. Nell'Ade, ascoltando il suo canto, le anime dei defunti piangono, le Erinni conoscono per la prima volta la dolcezza delle lacrime, Tantalo dimentica la fame e la sete eterne che lo tormentano. La sua storia con Euridice è la celebrazione più alta del supremo potere di incantamento della musica. Orfeo è il poeta.
Oggi più che mai è necessario trovare strategie didattiche coinvolgenti per le nuove generazioni. La ludolinguistica è una di queste: fondata su una rigorosa conoscenza del linguaggio e dei suoi meccanismi, permette di imparare come funzionano le parole e i testi senza avvertire il peso dell'apprendimento. Il libro propone una serie di spunti e di giochi linguistici adattabili a ogni contesto, dalla scuola primaria in avanti, senza escludere il lettore adulto che voglia osservare il linguaggio da una prospettiva diversa.
Quando nel 1957 Vance Packard, quarantatreenne insegnante di giornalismo all'Università di New York, rivelò al grande pubblico americano e a quello di tutto il mondo che l'alleanza sempre più stretta tra analisi e pubblicità minacciava subdolamente, ma scientificamente, la libertà d'opinione su qualsiasi argomento, venne arruolato nella schiera dei più grandi allarmisti. Ancora oggi, a tanti anni di distanza, I persuasori occulti è un testo urticante con cui fare i conti. Quante previsioni si sono avverate? Perché sì? Perché no? All'edizione originale, nel 1989, lo stesso Packard ha aggiunto un epilogo, che amplia ulteriormente il suo discorso.
Ha ancora senso, nella scuola dei nativi digitali, la lettura delle opere della tradizione letteraria? Le tecnologie possono aiutare l'insegnamento della letteratura? E, soprattutto, che cosa significa insegnare letteratura nell'era digitale? Quali sono le pratiche didattiche più adeguate per sviluppare le competenze digitali e la capacità critica delle nuove generazioni? Il libro - coniugando didattica della letteratura, informatica umanistica, ciberpsicologia e tecnologia dell'educazione - esplora le possibilità di rinnovamento del ruolo del docente di lingua e letteratura italiana e, più in generale, della funzione della letteratura all'interno dei sistemi educativi, fornendo strumenti, idee e materiali per una didattica con e senza le nuove tecnologie.
Il nuovo libro di Milton Bennett Principi di Comunicazione Interculturale. Paradigmi e pratiche non è solo una nuova edizione di Principi di comunicazione interculturale, tradotto e pubblicato in Italia nel 2002 da FrancoAngeli. Seppure mantenga la struttura di testo con sezione antologica, è completamente rinnovato nei contenuti. Nelle prima parte l'autore si concentra sull'accuratezza del lessico e dei livelli di analisi appropriati per potere parlare di comunicazione interculturale. Focalizza poi la propria prospettiva entro la dimensione epistemologica costruttivista, alla base del noto Modello Dinamico di Sensibilità Interculturale (MDSI). Lo stesso modello è qui presentato nella sua ultima versione in cui rivede alcune posizioni e soprattutto suggerisce un diverso linguaggio per riferirsi al continuum di esperienza della differenza all'interno del paradigma quantistico. In questa nuova edizione amplia i contenuti relativi all'analisi dell'interazione tra persone di culture diverse, pubblicando finalmente anche la sua teoria di stili percettivi sottostanti il modo in cui individui con diverso retroterra culturale preferiscono, collettivamente, pensare e imparare. Infine inserisce un capitolo su come la prospettiva interculturale costruttivista si declina in diverse applicazioni pratiche. Nella seconda parte offre una selezione di letture antologiche "classiche" su alcuni concetti fondamentali della comunicazione interculturale.
Quale ruolo ha effettivamente svolto il servizio sociale nei vari ambiti e contesti in cui si è esplicata la sua attività? Che tipo di risposte ha saputo o potuto dare ai molteplici bisogni cui di volta in volta è stato chiamato a rispondere? E quale contributo ha fornito alla costruzione del nuovo welfare che la Repubblica, non senza difficoltà, veniva definendo dopo il secondo conflitto mondiale? Partendo dai dati emersi nel corso del VI incontro di studio Sostoss, tenutosi a Roma il 28 maggio 2013, arricchiti da ulteriori riflessioni, fonti e analisi, i testi raccolti in questo volume provano a tracciare un quadro critico della presenza e del ruolo del servizio sociale nel nostro paese. In particolare, è descritto e analizzato l'impegno della professione nei programmi sociali a carattere comunitario a favore di comunità territoriali, nelle periferie urbane e nelle aree rurali di vecchio e nuovo insediamenti, nel periodo compreso tra la fine della guerra e gli anni Settanta.