Il presente volume ripercorre la vita di Santa Teresa di Lisieux, focalizzandosi sul suo improvviso e sorprendente percorso di maturazione che ha convinto la Chiesa a proclamarla Dottore e Santa. Con quest'opera l'autore, Mons. Celli (attualmente Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali) ci guida attraverso la scoperta della vocazione missionaria della suora carmelitana francese di fine Ottocento, affinchè non sfuggano al lettore delle vere e proprie perle di spiritulità. Così facendo questo libro non solo favorisce una conoscenza più dettagliata di Santa Teresa, ma segna anche un percorso spirituale nel rapporto di ciascuno di noi con Dio.
Il libro descrive tre diverse esperienze di santità: quella di una monaca, di un laico e di una coppia di sposi. Il libro propone la santità non più come lusso per pochi eletti" e prerogativa esclusiva dei consacrati, ma - sulla scia del Concilio Vaticano II - come vocazione universale che chiama in causa proprio tutti, anche laici e coniugati. "
Descrizione dell'opera
L'autrice prende in esame la Regola di san Benedetto con l'intento di far emergere i tratti salienti della sua antropologia e scoprire che cosa soggiace alle prescrizioni e alle norme della vita quotidiana nel monastero benedettino. Richiama inoltre l'attenzione sull'attualità della Regola, che non può essere relegata a un periodo storico determinato, poiché interpella ancor oggi l'uomo in ricerca.
Dall'analisi emerge che la Regola esprime una concezione antropologica fortemente biblica, unitaria e non dualistica, nella quale le virtù cardinali - specialmente la prudenza - si compenetrano con le virtù teologali. In essa il livello naturale non può essere separato da quello soprannaturale, perché intimamente congiunti: ciò che sta a cuore a Benedetto è la crescita dell'uomo spirituale, l'uomo rinato nella grazia, chiamato a ritrovare la sua somiglianza con Dio attraverso un cammino di conversione.
Tracciando un itinerario per vivere il Vangelo, l'autrice giunge ad affermare che la Regola «offre una risposta alle molte fratture che lacerano gli uomini e le donne del nostro tempo: quella tra affettività e razionalità, tra esigenze dell'anima e del corpo, tra bisogno di libertà e desiderio di legami stabili e rassicuranti, tra individuo e collettività, tra bisogno di comunicazione ed esigenza di silenzio interiore. Indicando Dio come unica origine e unico scopo dell'esistenza, risponde al bisogno di unità e di armonia dell'uomo e gli fornisce i mezzi per un pieno sviluppo della sua umanità» (dalla Conclusione).
Sommario
Introduzione. I. Benedetto, l'uomo di Dio. II. Il concetto di «regola» e la Regula Benedicti nella tradizione monastica. III. La radicalità della Sequela Christi come cammino di liberazione e realizzazione della persona umana. IV. La discrezione: equilibrio, armonia e realismo antropologico. Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autrice
Myriam Fiori è nata a Milano e si è laureata in filosofia all'Università Cattolica. È entrata giovanissima nel monastero delle Benedettine dell'adorazione perpetua in Milano.
Antonio di Padova è universalmente noto come grande taumaturgo ed eminente predicatore, dalla parola penetrante e persuasiva. La raccolta di Sermoni, unica opera che egli ha lasciato, composta per commentare le letture delle domeniche e delle festività dell’anno liturgico, ci consente di conoscere anche altri aspetti della sua ricca personalità, quali il suo profondo e appassionato amore a Cristo, centro di tutta la sua esistenza e di tutta la sua opera, e il suo anelito a vivere radicalmente il Vangelo, che lo spinse a seguire Francesco d’Assisi.
Riflettendo sulla sacra Scrittura, di cui aveva un’eccezionale conoscenza, con uno stile vivace e coinvolgente, arricchito da narrazioni storiche e da esempi attinti dal mondo della natura, egli cerca costantemente di mettere in evidenza la grandezza e la dignità dell’uomo, chiamato a realizzare nella sua vita lo splendore del volto di Cristo.
I sermoni qui pubblicati tracciano un itinerario che percorre l’intero anno liturgico, delineando una visione della vita cristiana sorprendentemente attuale, in cui il cammino di ogni giorno viene sostenuto dalla misericordia di Dio, vissuto nella fraternità e tutto orientato all’assimilazione dei sentimenti di Cristo.
L’introduzione, dopo una sintetica presentazione della vita di Antonio, situandola nel contesto storico e socio-religioso del suo tempo, presenta una panoramica dei sermoni di Antonio, all’interno della predicazione del XIII secolo, facendone emergere stile, caratteristiche simbologia; quindi, in un ultimo capitolo esamina i percorsi di teologia e spiritualità dei sermoni.
Punti forti
Popolarità del Santo autore:Antonio di Padova l L’Autore è il grande predicatore del tempo
di Francesco
Destinatari
Tutti i cultori dei classici della spiritualità.
Il testo è rivolto a laici, più che a religiosi
Autore Sant’antonio di Padova (1195-1231), è nato a Lisbona da nobile famiglia. Canonico agostiniano, attratto dal martirio di alcuni frati in Marocco, si fece francescano. Chiamato inaspettatamente a predicare, si scoperse la sua erudizione e il suo talento oratorio. Fu da Francesco stesso nominato “lettore in teologia” per i frati. La sua reputazione come predicatore – e taumaturgo – fu ampia anche durante la sua vita.Trascorse l’ultima parte della sua vita nei pressi di Padova, dove anche morì. Il suo culto, sempre molto popolare, “scoppiò” ulteriormente nel XIX secolo. L’unico scritto rimastoci sono i suoi sermoni talvolta espressi solamente in appunti.
La curatrice Mary Melone, nata nel 1964, è religiosa nella Congregazione delle Suore Francescane Angeline. Oltre alla laurea in Pedagogia, ha frequentato gli studi teologici e ha conseguito il dottorato inTeologia dogmatica all’Antonianum, dove è attualmente docente di Teologia trinitaria e Pneumatologia e dove ha ricoperto, dal 2002 al 2008, l’incarico di Preside dell’Istituto Superioredi Scienze Religiose. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni (come Lo Spirito Santo nel “De Trinitate” di Riccardo di San Vittore, Roma 2001), specialmente in ambito francescano, e ha curato molte voci del Dizionario Bonaventuriano. Si interessa anche di teologia contemporanea e ha scritto alcuni contributi sulla Pneumatologia dei teologi del XX secolo.
Dopo la pubblicazione di Quaresima e Pasqua con i Padri della Chiesa, Marco Pappalardo (membro della Consulta Nazionale per la Pastorale Giovanile della C.E.I. e giornalista collaboratore di Avvenire e altre testate) propone ora dei pensieri e riflessioni di alcuni Padri della Chiesa in relazione al tempo di Avvento e al Natale. Così come le catechesi di Benedetto XVI sui Padri della Chiesa, questo volume ha l?intento di offrire i pensieri dei Padri non a specialisti o a studiosi, bensì a tutti i comuni fedeli e può essere uno strumento, anche giornaliero, per la meditazione personale o di gruppo.
Troveremo in questo volumetto, curato da Giuseppe De Simone, un saggio dell’esegesi di Cassiodoro attorno ai Salmi 62 e 141, tra i più usati nella Liturgia delle ore del Rito Romano. De Simone, oltre alla traduzione integrale dei due salmi, ne fa una puntuale e ricca introduzione. Da essa traspare come Cassiodoro possa ancora essere letto come maestro di preghiera, una preghiera «fatta con cuore umile, mansueto, sincero», radicata nel mistero di Cristo morto e risorto. Che la Chiesa di Calabria, che possiede un così illustre rappresentante, possa sempre più attingere da lui le insondabili ricchezze del Salterio.
Enrico Cattaneo S.I.
Ordinario di Patrologia nella Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia meridionale «Sez. S. Luigi», Napoli
La Storia dei tempi nuovi in Inghilterra, qui pubblicata nei suoi primi quattro libri - dopo Nel ricordo dei discepoli, e le Vite -, porta felicemente a compimento la trilogia delle opere progettate in occasione del IX centenario della morte del sottile e originale pensatore al quale Aosta diede i natali e che dal Medioevo non ha mai cessato di interessare storici, filosofi e teologi. Potremmo ora parlare di una felice e riuscita trilogia anselmiana: Nel ricordo dei discepoli, le Vite, la Historia Novorum in Anglia, assicurata agli studiosi di sant’Anselmo da un modo avveduto e previdente di commemorare la memoria della sua morte. Se Eadmero nella Vita sancti Anselmi ne ha descritto la «condotta privata», in quest’opera ne ritrae l’azione «politica», con le travagliate vicissitudini che l’hanno segnata a motivo dell’impegno anselmiano inteso a liberare la Chiesa dalla pretesa dei re normanni di conferire l’investitura ai vescovi. Veramente si potrebbe parlare di Anselmo «politico suo malgrado». Il suo maggiore studioso, Richard Southern, scrive: «I problemi spirituali e monastici dovevano verosimilmente essere al primo posto nei pensieri di Anselmo; i suoi consiglieri e la sua preparazione gli davano gli strumenti per affrontare solo questi». E, tuttavia, anche in questa lotta per l’indipendenza della Chiesa (libertas Ecclesiae) risalta tutta la grandezza della figura del monaco di Le Bec divenuto arcivescovo di Canterbury. Lo osservava anche Sofia Vanni Rovighi: «Non si può non riconoscere che egli lottò sempre, durante il suo episcopato, per la giustizia o per quella che egli riteneva essere la giustizia, pagando sempre di persona, e si comportò sempre con una dirittura che, se non contribuì alla sua fortuna politica, fu sempre la sua forza e talora fu disarmante anche per i suoi avversari». Papa Benedetto XVI nel Messaggio, affidato al suo inviato speciale, il cardinale Giacomo Biffi, in occasione del centenario anselmiano e letto nella cattedrale di Aosta il 21 aprile 2009, ricordava tra le «opportune e intelligenti iniziative» intraprese dalla comunità valdostana «specialmente l’accurata edizione delle sue opere». La nostra trilogia si inserisce in queste iniziative. Sicuramente, essa resterà come frutto duraturo della ricorrenza anselmiana e concorrerà a far conoscere soprattutto dal profilo storico l’avvincente avventura del "Dottore Magnifico", come la tradizione ha amato definire Anselmo.
Spogliarsi dalle proprie ricchezze è una condizione essenziale per seguire Gesù: Beata l'anima che intende questo linguaggio, che offre a Gesù le primizie dei suoi beni; tre volte beata chi lo fa con gioia, con dedizione, con fedeltà e con amore.
Una raccolta dei capolavori poetici di Prudenzio, gli inni poetico-religiosi con cui consacrare i momenti più significativi della giornata e le corone dei martiri che ne esaltano i meriti e le virtù.
Ambrogio, vescovo della città di Milano, viene festeggiato il 7 dicembre; in memoria della sua nascita viene dedicata la première musicale al Teatro alla Scala; in quei giorni si inaugura in suo onore la fiera degli 0 béj o béj, le persone meritevoli vengono premiate con l'Ambrogino d'oro, una moneta su cui è riprodotto il ritratto del santo, e a lui è persino dedicato un piatto. Nonostante questo non si sa molto di sant'Ambrogio. Da dove viene? Dove nasce? Come si è fatto vescovo? Per quale motivo era rispettato e temuto sia dai barbari germanici che dai sapienti greci? Dario Fo, in modo del tutto originale, ci racconta di quest'uomo che all'età di trentacinque anni circa si ritrova con sua meraviglia acclamato vescovo e implorato dalla popolazione ad accettare, a buttare alle ortiche l'abito di uomo del potere imperiale (amministratore, giudice, governatore, cioè al culmine della carriera), a calzare la stola e a impugnare il bastone del pastore d'anime. Ci racconta di come Ambrogio, che prima del gran volo non professava alcuna fede, completamente estraneo al problema religioso, si sia buttato nel nuovo ruolo con un impegno e una passione stupefacenti. Di come abbia rischiato di essere ammazzato decine di volte, di come abbia sollevato la gente contro l'imperatore e contro la trivialità dei ricchi.
Descrizione dell'opera
Fin dalle origini la Chiesa espresse, conservò e consolidò la propria fede mediante formule che, attraverso un processo di evoluzione, si sono gradualmente accresciute in estensione e contenuto, passando da un'iniziale semplicità e pluralità a una sempre maggiore complessità e uniformità. Il Credo riassume quindi gli articoli essenziali della fede.
Attraverso un esame ampio e approfondito, l'autore prende in considerazione le confessioni di fede a partire dal Nuovo Testamento, attraverso i concili dei primi secoli, fino alla diffusione e accoglienza in Europa del Credo apostolico, anche a opera della Riforma.
Egli non si limita a uno studio letterario e storico, ma esamina i contenuti dei formulari: i Credo della cristianità sono infatti anche veri e propri manifesti teologici, spesso profondamente marcati dai segni delle controversie del tempo.
La traduzione ora edita dalle EDB è effettuata sulla scorta dell'ultima edizione inglese (Londra 2006).
Sommario
Nota alla terza edizione inglese. Prefazione alla terza edizione inglese. Abbreviazioni. Introduzione all'edizione italiana (L. Longobardo). 1. Elementi di Credo nel Nuovo Testamento. 2. Credo e battesimo. 3. Le tappe verso la stabilizzazione delle formule. 4. L'Antico Credo romano. 5. L'insegnamento dell'Antico Credo romano. 6. Simboli di fede nell'occidente e nell'oriente. 7. Il Credo di Nicea. 8. Il significato e l'uso del Credo di Nicea. 9. L'epoca dei Credo sinodali. 10. Il Credo costantinopolitano. 11. L'insegnamento e la storia di C. 12. Il Credo apostolico. 13. Le origini del Credo apostolico. Appendice: Simboli di fede riportati in questo volume. Breve bibliografia. Indici.
Note sull'autore
John Norman Davidson Kelly (1909-1997) ha compiuto i suoi studi alle università di Glasgow e di Oxford. Ordinato sacerdote nel 1934, dal 1951 al 1979 è stato rettore alla St. Edmund Hall di Oxford, portandola all'autonomia istituzionale e aprendone l'accesso alle donne. Cultore di studi biblici e di patristica, ha insegnato all'università di Oxford e ha ricoperto numerosi incarichi ecclesiali. Nel 1958 gli è stata conferita la laurea honoris causa a Glasgow. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo A Commentary on the Pastoral Epistles. I Timothy, II Timothy, Titus (1963) ed A commentary on the Epistles of Peter and of Jude (1969), The Athanasian Creed (1962-63) e il famoso Oxford Dictionary of Popes (1986). Le EDB hanno tradotto in italiano Il pensiero cristiano delle origini (1984 31999).
Contenuto
Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo (1873-1897) è una delle sante più amate. La sua vita si consuma in soli ventiquattro anni, nove dei quali trascorsi nel monastero di clausura delle carmelitane scalze di Lisieux. Scrive tre diari in cui racconta la sua infanzia e la sua vita da monaca. Fatti quotidiani, slanci di fede e di amore, momenti difficili, fede e dubbio, la malattia che la porterà alla morte. Avvolte in una disarmante semplicità si celano una grande sapienza umana e alcune tra le intuizioni teologiche più profonde di tutta la storia del cristianesimo. Amore, fiducia, abbandono, infanzia sono le parole che segnano l’esperienza spirituale di Teresa e che dalle pagine scelte e presentate in questo libro possono portare fiducia e speranza a chiunque.
Destinatari
Tutti coloro che desiderano conoscere o approfondire la figura di questa giovane santa.
Autore
Alberto Vela ha studiato presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma e l’École biblique di Gerusalemme conseguendo la licenza in Sacra Scrittura. Lavora nella redazione delle Edizioni Messaggero Padova seguendo in particolare i settori biblico e liturgico. Per la stessa casa editrice ha curato diversi sussidi liturgici e ha pubblicato Le feste dei cristiani (2008), Salmi e preghiere(2009) e, con Giuliana Barzon, Scopri il Natale (2007), Scopri la Pasqua (2009).