Il teatro è forma di espressione e rappresentazione culturale di una comunità. Per i suoi elementi essenziali - chi lo agisce e chi vi partecipa -, il teatro richiede la presenza dello spettatore e rende condivisibile il vissuto che lega il primo al secondo. Partendo da queste considerazioni, il volume inquadra il fenomeno teatrale all'interno della sala della comunità, tenendo conto delle sue peculiarità di luogo culturale e pastorale in cui nascono gruppi teatrali amatoriali e dove si ospitano compagnie di professionisti, definendo una proposta di tipo umano e culturale unica. Nelle pagine finali, inoltre, si traccia un vademecum essenziale per chi opera nelle sale della comunità, indicando i principali adempimenti burocratici e amministrativi e suggerendo strategie di programmazione, comunicazione e promozione dell'attività teatrale.
Daniele Comboni (1831-1881) si dedicò anima e corpo all'evangelizzazione e al riscatto dell'Africa centrale. Per avviare l'opera cui si era votato si sobbarcò a faticosi e lunghi viaggi, in Africa come per l'Europa. L'autore li racconta rivelandoci come "pellegrinaggi": lo stesso spirito di che deve animare il cristiano che dovrebbe andare come "pellegrino" incontro ai fratelli, specie i più bisognosi. Con una prefazione di padre Venanzio Milani.
L'A. narra, in forma di diario, gli ultimi giorni di un processo elettorale che ha portato cambiamenti politici inattesi in una cittadina dell'interno del Brasile. Questo, grazie all'impegno del locale Movimento Fede e Politica. Un'avventura nella quale Cugini, co-protagonista di tale rivoluzione in nome del Vangelo, ha corso seri rischi nel tentativo di sfidare un sistema di potere corrotto. Dal libro emerge anche la quotidianità di un missionario del XXI secolo e la vita concreta di parrocchia in una delle tante "periferie esistenziali".
Itinerari di evangelizzazione rivolti a preadolescenti e adolescenti. Ottimo testo per catechisti ed educatori che esprimono difficoltà nel fronteggiare efficacemente, in chiave educativa e di annuncio, questa fase della vita dei ragazzi.
Il libro presenta un itinerario della fede cristiana attraverso un commento breve al Catechismo della Chiesa Cattolica. Il titolo del libro è la confessione che San Paolo fa nella seconda lettera a Timoteo, il testamento spirituale che l'Apostolo consegna al suo più fedele collaboratore, la sintesi di tutta una vita spesa per la causa di Cristo e del Vangelo. Così San Paolo diventa l'esempio più illuminante di una fede che è capace di approdare alla testimonianza della vita. Il sottotitolo del libro vuole evidenziare lo stretto rapporto tra nuova evangelizzazione e catechesi: senza la nuova evangelizzazione, la catechesi rischia di essere clericalizzata ed esclusiva; senza la catechesi, la nuova evangelizzazione corre il pericolo di rimanere arenata nel solo dialogo culturale e interreligioso. In questo modo, la Sacra Scrittura, il Simbolo della fede e il Catechismo costituiscono lo specchio nel quale si riflette il volto di un popolo in cammino. Quattro le fasi del percorso proposto: Credo nel Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe"; "Credo in Gesù Cristo, il Signore"; "Credo la Chiesa, corpo di Cristo"; "Credo che il Signore trasformerà il nostro corpo". "
Il testo raccoglie le catechesi che il cardinale Caffarra ha tenuto ai giovani durante l'Anno della Fede. La limpida scrittura è sottesa da tre convinzioni/intenzioni di fondo: mostrare la ragionevolezza della fede, richiamare l'intima connessione della fede con la verità, insistere sul rilievo della fede in ordine al tema della contemporaneità di Cristo giacché, se Gesù non fosse contemporaneo, si ridurrebbe alla sua dottrina.
"Da queste pagine emerge la passione di Mons. dal Covolo per l'educazione delle nuove generazioni, vocazione che egli ha sempre vissuto e alla quale è sempre rimasto fedele nella molteplicità dei ministeri che ha esercitato." (dalla Presentazione)
La Chiesa sta riflettendo sulla Nuova Evangelizzazione e celebrando l'Anno della Fede. Sulla scorta di queste sollecitazioni, l'autore ha voluto scoprire il significato della fede in Charles de Foucauld, una fede nutrita dalla preghiera che porta alla contemplazione. E dalla contemplazione nasce poi l'evangelizzazione: come Gesù a Nazaret, egli sarà evangelizzatore non con la predicazione, ma vivendo in silenzio le virtù cristiane, pregando, adorando, facendo del bene e tessendo legami di amicizia. Ma soprattutto diventando lui stesso Vangelo vivente, affinché tutti potessero scoprire nel suo volto il volto trasfigurato del "Fratello beneamato e Signore Gesù".
I processi di globalizzazione con le proprie contraddizioni, i flussi migratori che sempre più stanno cambiando il volto di molte nazioni, città e persino comunità cristiane, pongono al centro dell'attenzione la questione dell'annuncio del Vangelo, in una realtà complessa segnata da un contesto sempre più multiculturale e multireligioso. Il mondo della mobilità umana diventa una vera "agorà" dove il Vangelo e l'opera di evangelizzazione entrano direttamente a contatto con persone e culture, le plasmano e le aprono alla ricchezza di espressione di ciascuno, in una prospettiva di comunione e di dialogo interculturale. La comunità cristiana è quindi chiamata continuamente ad aggiornare i propri modelli pastorali per far fronte alle nuove sfide; le varie esperienze dimostrano un continuo dinamismo in tal senso, anche se non mancano le difficoltà. Questo volume raccoglie le relazioni dell'Atto Accademico del SIMI nel 2012 e altri contributi che insieme vogliono essere non solo una riflessione, ma anche uno stimolo per gli operatori pastorali e le comunità a rispondere in maniera adeguata ai cambiamenti in atto.
Una nuova forma di nuova evangelizzazione, in corso da più di trent'anni, è rappresentata dalla catechesi pre e post-battesimale con i genitori nelle case, con la quale la Chiesa, attraverso i catechisti battesimali, entra nelle famiglie. È un esempio profetico della "conversione pastorale", perché esige un radicale cambiamento di mentalità e una spiccata coscienza missionaria. È il nuovo volto della Chiesa, oggi più che mai attuale e sollecitato da papa Francesco. Andate anche voi conduce alla riscoperta della coscienza battesimale e dell'appartenenza ecclesiale, presupposti di ogni forma di missionarietà, e rappresenta uno strumento per la formazione degli evangelizzatori nelle comunità cristiane.
Una Chiesa senza l'urgenza di la passione missionaria tradisce la propria cattolicità e si trasforma in un campo di morti. Il mondo reclama la testimonianza di una fede umile ed innamorata.
Quando Daniele Comboni cercò di attuare il suo "Piano per la rigenerazione della Nigrizia (Africa)" fu immediatamente convinto che per realizzarlo aveva bisogno anche dell'apporto femminile: accanto ai missionari, ci volevano pure le missionarie. Diede allora vita all'istituto delle Pie Madri della Nigrizia (comboniane) e una delle prime ragazze che invitò a entrare nell'Istituto fu Maria Teresa Scandola, da lui chiamata Giuseppa. Appena finita la formazione, sr Giuseppa fu inviata in Africa, precisamente in Sudan, dove rimase fino alla morte, avvenuta quando aveva 54 anni. Negli anni di missione, a dir poco eroici, suor Giuseppa non si tirò mai indietro, assumendo e svolgendo diversi incarichi, distinguendosi per la totale dedizione ai poveri e per una profonda vita interiore. Di lei è attualmente in corso il processo di beatificazione.