Riconosciuto come mediazione al Catechismo CEI per l'Iniziazione cristiana dei bambini, il testo contiene suggerimenti per le attività con i piccoli di sei/otto anni, strutturate in un cammino organico e graduale, e indicazioni sul metodo scelto dall'Azione cattolica per accompagnare i piccoli alla scoperta della fede.
Insieme al testo ci sono Work in progress per la formazione di educatori e catechisti e In famiglia, una Agenda per le famiglie dei bambini. Il testo della Storia è proposto per la prima volta in due diverse versioni ed è stampato a parte: allegato alla Guida, è acquistabile anche separatamente.
Quattro strumenti in uno, a sostegno del servizio educativo per scoprire la bellezza di una proposta creata su misura per ogni bambino.
La purezza è ancora una virtù? La parola peccato ha ancora un senso? Martiri della purezza è un testo che ci invita a porci queste domande, riportando alla memoria le storie di tante giovani donne, vissute in epoche e luoghi diversi, che hanno testimoniato, con la loro vita, l’amore alla virtù della purezza e l’odio del peccato. Molte sono state le “seguaci” di sant’Agnese nei primi secoli della Chiesa ma nessun secolo ha visto tante martiri della purezza come il Ventesimo. Ciò significa che nel cuore di tante donne e uomini, l’anelito alla purezza del corpo e dell’anima e il profondo desiderio di una radicale integrità nella professione della fede e della morale non si è spento. È questo lo spirito che ha animato la composizione di un libro dedicato alla purezza, in cui sedici donne ci illustrano la vita e la morte di altrettante martiri della purezza. In un secolo immerso nell’edonismo e nel relativismo, gli esempi di queste donne emanano un profumo di virtù e di bene che ancora si sente nei luoghi dove esse hanno vissuto e versato il loro sangue.
Il libro, a cura di Virginia Coda Nunziante, raccoglie i contributi di: Caterina Maria Vittoria Arrigoni, Katarzyna Bienias, Carla Costa, Marilena D’Addio, Chiara Dolce, Giusy Fiore, Elisa Flamini, Elvezia Larosa, Maria Madise, Agnese Mastroberti, Maria Chiara Mastroberti, Bedrie Perja, Sara Sanna, Anna Maria Serra, Cristina Siccardi, Iolanda Tallarico, Maria Pia Trogu. La scelta iconografica è stata curata da Fabiola Chay.
Un compendio sullo Spirito Santo, sui suoi doni e frutti, sulla sua azione sacramentale e carismatica nella storia, nella vita della Chiesa e di ciascuno di noi. Per i più maturi è una "coscientizzazione" straordinaria. Per i neofiti, un'introduzione completa e biblicamente fondata alla Terza Persona della Trinità.
«Queste pagine accusano la distanza da un approfondito scavo biblico dei testi; non mi appartiene la profondità degli esegeti, che peraltro hanno tutta la mia stima e la mia gratitudine. Li considero una benedizione per tutti noi che li abbiamo avuti compagni di viaggio preziosi dai giorni del Concilio a oggi.
Oltre la distanza da una raffinata esegesi, d’istinto si potrà cogliere nel mio commento una sproporzione tra testi più a lungo commentati e altri meno approfonditi. La sproporzione viene dalla vita, la mia. Che mi ha portato a sostare più a lungo, anche per ragioni pastorali, su alcuni passaggi del Vangelo e meno su altri.
Sono innamorato – la parola è degna e bellissima – innamorato di Gesù di Nazaret, del rumore leggero dei suoi passi e a volte penso con emozione al movimento che è scaturito dai suoi passi, dal suo viaggio. Dal suo viaggio i nostri viaggi. Non saremmo quello che siamo, non ci troveremmo al punto in cui siamo, non avremmo la visione del mondo che abbiamo se non avessimo sentito il rumore dei suoi passi e se non lo avessimo seguito, pur con tutte le infedeltà che ci segnano, per acuto di nostalgia».
Una storia raccontata da un bambino di 8 anni, Davide, che ha avuto dal cielo il dono di vedere cosa ci sarà dopo la morte. Un racconto fatto non solo di parole, ma con una vita passata dalla tragedia di una malattia incurabile alla speranza e alla gioia. A Davide sono venuti incontro gli Angeli, la Madonna (due volte al santuario di Cassano delle Murge) e poi Gesù - dal giorno della prima Comunione. Così testimoniano i suoi genitori, Elisa e Salvatore, che il bambino ha condotto sulla strada della fede: «Nelle parole certe di nostro figlio e nei suoi occhi pieni di luce, abbiamo visto che esiste il Paradiso. Davide non vedeva l'ora di andarci e ora ci attende là!».
Il volume presenta le linee teoriche e le prospettive applicative di un nuovo approccio integrato alla relazione bambino-insegnante, inquadrata all'interno del più ampio contesto delle relazioni bambino-adulto. Le finalità dell'approccio, ispirato alla teoria dei sistemi evolutivi, sono sia preventive sia di recupero. Tali finalità sono perseguite attraverso un lavoro specificamente centrato sulla relazione che si instaura - e si trasforma nel tempo - nei contesti scolastici tra il bambino e l'insegnante. Questi è visto come adulto significativo di riferimento, investito dal compito di prendersi cura degli alunni dal punto di vista della crescita tanto cognitiva quanto socio-affettiva. L'opera offre interessanti spunti di riflessione e strumenti operativi a insegnanti, direttori di istituto, consulenti in psicologia, operatori che a vario titolo si occupano del disagio infantile, nonché a genitori di alunni della scuola dell'obbligo.
Per non dimenticare e per non far dimenticare, Edith Bruck, a sessant'anni dal suo primo libro, sorvola sulle ali della memoria eterna i propri passi, scalza e felice con poco come durante l'infanzia, con zoccoli di legno per le quattro stagioni, sul suolo della Polonia di Auschwitz e nella Germania seminata di campi di concentramento. Miracolosamente sopravvissuta con il sostegno della sorella più grande Judit, ricomincia l'odissea. Il tentativo di vivere, ma dove, come, con chi? Dietro di sé vite bruciate, comprese quelle dei genitori, davanti a sé macerie reali ed emotive. Il mondo le appare estraneo, l'accoglienza e l'ascolto pari a zero, e decide di fuggire verso un altrove. Che fare con la propria salvezza? Bruck racconta la sensazione di estraneità rispetto ai suoi stessi familiari che non hanno fatto esperienza del lager, il tentativo di insediarsi in Israele e lì di inventarsi una vita tutta nuova, le fughe, le tournée in giro per l'Europa al seguito di un corpo di ballo composto di esuli, l'approdo in Italia e la direzione di un centro estetico frequentato dalla "Roma bene" degli anni Cinquanta, infine l'incontro fondamentale con il compagno di una vita, il poeta e regista Nelo Risi, un sodalizio artistico e sentimentale che durerà oltre sessant'anni. Fino a giungere all'oggi, a una serie di riflessioni preziosissime sui pericoli dell'attuale ondata xenofoba, e a una spiazzante lettera finale a Dio, in cui Bruck mostra senza reticenze i suoi dubbi, le sue speranze e il suo desiderio ancora intatto di tramandare alle generazioni future un capitolo di storia del Novecento da raccontare ancora e ancora.
Negli ultimi decenni si è sviluppato un interesse multidisciplinare nel considerare una serie di fattori psicosociali per spiegare, nel breve e nel lungo termine, gli esiti di apprendimento, il successo formativo, le carriere professionali e il benessere fisico e mentale degli studenti. Tali fattori possono colorare le esperienze di apprendimento e di vita in termini di sforzo, perseveranza, attenzione, precisione, responsabilità, disciplina, apertura, curiosità, grinta, carattere. Il volume è articolato in tre parti. Nella prima parte si presenta - no le dimensioni che compongono l'insieme di risorse psicosociali a supporto dell'apprendimento: i cinque tratti di personalità, il capitale psicologico, la motivazione ad apprendere, il concetto di sé. Nella seconda parte, si discutono i progetti realizzati con le scuole nel quinquennio 2017-2022, e si presenta un sistema di risorse pedagogiche in termini di modelli e finalità generali, strategie formative, attività di apprendimento, azioni, studio di casi. La terza parte restituisce una raccolta di percorsi didattici ed esperienze formative realizzati da docenti e studenti nelle rispettive scuole. L'ambizione è di poter incidere sul funzionamento psicosociale degli ambienti di apprendimento restituendo alle scuole un ruolo attivo e di influenza positiva sulla crescita delle studentesse e degli studenti. Prefazione di Damiano Previtali. Postfazione di Giorgio Vittadini. Conclusioni di Franco Fraccaroli.
La ragione della speranza è un manuale, pensato sia per studenti delle facoltà teologiche e degli istituti di scienze religiose, sia per quanti sono interessati alla teologia. Il volume costruisce infatti un percorso che si sofferma su alcune tematiche fondamentali: a partire dal racconto originario della morte e risurrezione di Cristo e dalla sfida alla ragione umana che il mistero pasquale suscita, affronta la tematica di come sia possibile parlare adeguatamente di Dio e quale sia la singolarità cristiana nel parlare di Dio. Il testo riflette sulla tradizione e sulla recezione nella fede dell'annuncio cristiano, si sofferma sul carattere epistemologico, sui metodi e sullo sviluppo storico della teologia in quanto scienza e, infine, spiega come si rapporti la teologia con la vita personale e comunitaria e quale sia la sua funzione ecclesiale. Il testo inserisce i concetti fondamentali della teologia, utili ai principianti della disciplina, all'interno di una tesi secondo la quale essa è possibile solo a partire dalla novità dell'evento-Gesù e che la sua funzione è sostenere e nutrire la ragione, la speranza e l'amore di quanti, singoli e comunità, si soffermano ad ascoltare quest'annuncio.
Il riferimento alla fecondità/sterilità del grembo femminile e alle gioie/dolori legate all'esperienza del generare e del dare alla luce attraversa trasversalmente la Scrittura, dal libro della Genesi a quello dell'Apocalisse, sia in quanto esperienza antropologica fondamentale, sia in quanto metafora utile a descrivere l'agire di Dio e degli esseri umani in rapporto a Lui. A partire da una analisi puntuale del ricorrere di questi riferimenti nell'Antico e nel Nuovo Testamento, lo studio intende esplicitare lo spessore ermeneutico di questo riferimento in ordine alla comprensione della rivelazione di Dio e dell'identità e missione dell'essere umano. Tre sono i nodi teorici che questo percorso permette di far emergere: il primo è l'analogia tra generazione e creazione, tema fortemente presente nelle religioni antiche, recepito dalla Scrittura ma censurato dalla teologia dopo il Concilio di Nicea; il secondo riguarda il legame intrinseco tra nascita e resurrezione, tema che ha favorito la comprensione e l'annuncio del kerigma pasquale e ha informato lo sviluppo della catechesi e della liturgia battesimale dei primi secoli, dimenticato progressivamente in seguito sia nella riflessione che nell'azione pastorale della Chiesa; il terzo riguarda la presenza e il ruolo di Maria nella storia della salvezza, tema ancora caldo e attuale della mariologia contemporanea. Prefazione di Giovanni Cesare Pagazzi.
Chi è il barbone arrivato moribondo sul tavolo di un macellaio il 16 aprile 1783? La gente lo chiama subito santo, le alte sfere parlano di superstizione. È Benedetto Giuseppe Labre, un giovane francese cacciato da ogni convento a cui si è presentato come postulante, che ha tuttavia trovato Dio per le strade del mondo. Vive di elemosina, che distribuisce ai più poveri, gira come pellegrino per l'Europa, macina a piedi centinaia di chilometri e finisce a Roma sotto gli archi del Colosseo. Un clochard, ma quando prega diventa simile a Cristo, anche se non lo sa.