Ernst Fuchs è stato un teologo tanto originale quanto dimenticato. O, forse, dimenticato a causa della sua originalità. La trattazione si divide essenzialmente in due parti: la prima presenta l'originale profilo di Ernst Fuchs, un teologo discepolo di Rudolf Bultmann, per lo più sconosciuto al pubblico italiano e qui restituito con un'ampia documentazioni di testi originali tradotti e commentati; la seconda discute la recezione di questo autore negli Stati Uniti. Viene così presentata un'ermeneutica che si sviluppa lungo un arco temporale di cinquant'anni e due continenti, in una sintesi profonda ed intrigante.
TESTO IN INGLESE
Riflessioni sul sinodo della famiglia 2015.
L'idea di Dio sembra essere scomparsa dall'orizzonte di noi occidentali, sempre più ossessionati da miti effimeri e ormai disposti a vendere al miglior offerente persino la nostra libertà. La sua assenza ci ha lasciati orfani di una guida in grado di orientare l'esistenza verso il bene e la giustizia, e per questo diventa necessario riflettere oggi sulla questione del divino. Ma quale Dio? Come possiamo ancora immaginarlo? E quale destino gli è riservato? Nelle pagine ambiziose di questo libro, Vito Mancuso conduce il lettore in un viaggio tra le problematiche raffigurazioni della divinità che nei secoli hanno accompagnato la nostra storia. E con coraggio ci sfida a liberarci dall'immagine tradizionale del Padre onnipotente assiso nell'alto dei cieli che ci viene ancora offerta da una Chiesa cattolica che sembra aver modificato il suo linguaggio ma non la sua rigida dottrina. Si riscopre così il valore di una divinità completamente partecipe nel processo umano, capace di comprendere i principi dell'impersonale e del femminile. Come ha scritto Agostino: "Sebbene non possa esistere alcunché senza Dio, nulla coincide con lui". Soltanto in questa consapevolezza risiede la possibilità di salvare dall'estinzione la spiritualità e la fede, e di far risorgere quella speranza e quella fiducia nella vita senza le quali non può esserci futuro per nessuna civiltà.
L'indizione di un Giubileo sul tema della misericordia induce a riprendere il grande tema del soffio divino sulle acque del creato di cui nel primo versetto della Genesi. Lo spirito scende sulle acque turbolente della terra ora con forza, ora come una carezza e giunge fino agli estremi della decadenza del creato chiamati tohu e bohu, cioè tenebre e desolazione; fra le pieghe del male estremo, in cui sono le acque stagnanti del creato, si nasconde però ancora un fremito di vita sul quale soffia lo spirito divino per un tempo che noi consideriamo con l'incerto vocabolo di eterno fino a ricondurre tutto verso l'armonia della misericordia creatrice.
Il volume illustra le caratteristiche generali della teologia bizantina, ne segue lo sviluppo nei secoli XIII e XIV e approfondisce il tema della diversità della Chiesa di Costantinopoli rispetto a quella latina. Sintetizza inoltre la dottrina del Filioque e si sofferma sulla vita, le opere e il pensiero di alcuni importanti teologi, da Niceforo Blemmides a Giorgio di Cipro, nel contesto di un complesso rapporto con Roma segnato da falliti tentativi di unione e da rapporti intensi e combattuti. La riflessione prosegue prendendo in esame il rapporto tra Bisanzio e il papato nel medioevo, mentre il capitolo centrale è dedicato al rifiuto della scolastica, giudicata razionalismo applicato al mistero e autentico scoglio nella reciproca comprensione tra Oriente e Occidente. Ancora oggi, come si constata nel quadro dei rapporti ecumenici, Bisanzio e Roma si ritrovano unite nel credo, ma divise dalla teologia.
Quante volte si è sentito ripetere: «La morte è una sconfitta. Se Dio c’è, è una sconfitta anche per lui». Dialogare con l’uomo di oggi partendo dal suo dolore significa confrontarsi con le contraddizioni che nascono da una vita imbellettata e non vera, della quale fa parte anche un’idea ambigua della religione.
Il dolore non è solo il risultato di una malattia, di una tragedia, di una solitudine; è nostalgia di una visione diversa della vita, è domanda di una vita nuova che può essere comunicata attraverso la compagnia nella prova e la compassione nella sofferenza, più che con una lezione di teologia.
Il presente volume contiene i contributi della Giornata di Studi del 23 marzo 2015 dedicati alla spiegazione e illustrazione dell’arte nelle Chiese. Essi sono firmati dalle esperte d’arte Raffaella Giuliani, Anna Di Benedetto, Cinzia Batani, Grazia Maria Fachechi e Roberta Filippi. Scopo dell’opera è – come riporta il curatore nella Premessa – realizzare la ripresa di un dialogo culturale con le guide turistiche della città, «proponendo percorsi di formazione e incontri di confronto comune sulle tematiche dell’arte cristiana a Roma». Il volume è corredato di immagini.
Non è molto comune, in ambito ecclesiale, affrontare l'argomento del talamo nuziale. Anche se molti lo confinano nell'ambito privato o lo considerano un tema off-limits, esso riveste un grande significato simbolico: rimanda infatti all'intimità come "luogo teologico" nel quale gli sposi, donandosi, sperimentano l'amore di Dio, lo rivivono in se stessi e celebrano il loro essere nel Signore. E tale è il senso della grazia del sacramento delle nozze, che rende l'uomo e la donna partecipi della nuzialità stessa di Cristo con la Chiesa in un cammino mistagogico trasfigurante.
Il gesto sessuale non è mai una realtà scontata e ovvia, ma sempre un dono colmo di bellezza, e la tenerezza come sentimento profondo, incanto di gioia di amare e di essere amati dà significato al desiderio sessuale e lo trasforma in forza di vita.
La grazia del sacramento trasfigura la correlazione maschile-femminile e la rende carica di un'efficacia soprannaturale in grado di condurre l'amore nuziale fino alle stanze segrete dell'amore intra-trinitario.
"Il presente volume si pone come strumento sintetico a tutti coloro che intendono approfondire le 'proprie conoscenze in relazione al rapporto tra Dio, l'uomo e il creato nella sua interezza partendo dai testi della Parola di Dio per poi passare alla Tradizione ecclesiale ed al suo Magistero che trova nella Laudato si' di Papa Francesco la sua più significativa attuazione'." (Dalla Presentazione di Mons. Filippo Santoro)
Questo libro vuole essere un contributo alla riscoperta del volto misericordioso del Padre e delle Opere di misericordia corporale e spirituale alla luce della Sacra Scrittura, in vista dell'Anno Santo della Misericordia indetto da papa Francesco.
Edizione italiana a cura di Gianni Francesconi e Rosino Gibellini
Il Lessico, che costituisce un’autentica novità nel panorama editoriale, fornisce i dati essenziali di oltre un migliaio di opere fra le più significative – scritte dagli autori più rappresentativi – della storia del pensiero cristiano. Le singole voci offrono le informazioni fondamentali riguardo ai titoli delle opere, al loro contenuto, alle edizioni più importanti e alla bibliografia in merito.
Il Lessico delle opere teologiche è una autentica novità in lingua italiana. Esiste già il Lessico delle opere filosofiche (in lingua tedesca, francese e italiana), ma il Lessico delle opere teologiche esisteva solo in lingua tedesca. Viene ora proposto in edizione italiana integrale.
Il Lessico è stato realizzato da una speciale Commissione di teologi e teologhe, esperti nelle diverse articolazioni delle scienze teologiche e dei diversi periodi della storia della teologia.
La Commissione è guidata da due teologi rinomati a livello internazionale: il cattolico Bernd Hilberath e l’evangelico Eberhard Jüngel, coadiuvati da Michael Eckert della Facoltà di teologia cattolica di Tübingen e da Eilert Herms della Facoltà di teologia evangelica di Tübingen; e si avvale di 250 collaboratori e collaboratrici, tra i quali noti rappresentanti del pensiero cristiano a livello internazionale.
L’edizione italiana è integrale, senza ulteriori aggiunte (salvo brevi indicazioni bibliografiche). Si mantiene l’ampiezza ecumenica e la responsabilità ecumenica delle scelte delle opere della letteratura cristiana, dalle origini della patristica fino alle soglie del Terzo Millennio – presentate nei loro contenuti, situate nel loro contesto storico, prospettate nella storia degli effetti (Wirkungsgeschichte). L’edizione italiana integrale fa sempre riferimento, quando esiste, alla traduzione italiana delle opere teologiche presentate e recensite nel Lessico.
L’opera è praticamente utile per la consultazione di teologi, filosofi, letterati e storici e rappresenta una storia della teologia, scandita da più di mille opere, dalle origini del cristianesimo fino alle soglie del Terzo Millennio.
Il presente Lessico, unico nel suo genere, ripercorre la storia della teologia cristiana dagli inizi del cristianesimo fino al Duemila compreso. Serve a inquadrare gli autori e il loro lavoro, a farsi velocemente un’idea corretta delle opere principali, a pregustare i contenuti decisivi di un testo, a informarsi su quanto in teologia è stato ed è attualmente oggetto di discussione.
Due millenni di pensiero cristiano, nelle opere più rappresentative e autorevoli: dai padri della chiesa (Ambrogio e Agostino, per esempio) alle summae medievali, dai riformatori fino ai grandi teologi contemporanei, anche viventi (fra gli altri, Bultmann, Bonhoeffer, Küng, Drewermann…).
Ciascun lemma riassume le idee principali dello scritto preso in esame e ne menziona l’influsso esercitato nella storia del pensiero; senza avere l’ambizione di sostituire la lettura diretta delle opere menzionate, spera di invogliare – e guidare – a un contatto diretto con le fonti. L’Indice dei nomi finale, con autori e relative opere, permette una facile consultazione.
A un sussidio così concepito hanno dato il loro contributo oltre duecentocinquanta autrici e autori, spesso noti specialisti dei singoli teologi e dei singoli scritti. Ne è risultata un’opera di grande valore sotto il profilo culturale e letterario, sotto il profilo filosofico e teologico, oltre che in prospettiva ecumenica.
Un volume che consente di rivisitare Agostino in modo innovativo e fresco, ponendosi in connessione intenzionale con i temi che oggi stanno al centro del dibattito culturale e che aprono, nel contesto della crisi attuale, verso la necessità di riscoprire in modo sempre più approfondito la bellezza originaria della dimensione sessuale dell'Uomo, per se stessa legata alla realtà divina del Creatore; si pone così un significativo passo in avanti di carattere storico verso il superamento di quell'"ateismo affettivo", che caratterizza la vita dei nostri giorni, orientando ad una apertura consapevole verso il carattere sostanzialmente teologico e spirituale della dimensione sessuale dell'Uomo stesso.