Ecco a voi Little Nemo, il minuscolo eroe di un mondo a fumetti, ma uno dei più grandi viaggiatori del XX secolo e un capolavoro di immaginazione narrativa. Creato da Winsor McCay (1869-1934), l'instancabile dormiglione ha ispirato generazioni di artisti con le sue entusiasmanti avventure settimanali che lo portavano dal suo letto al Paese del dormiveglia, un regno fantastico fatto di compagni colorati, ardite soluzioni architettoniche e ambientazioni psichedeliche. Winsor McCay: The Little Nemo 1905-1909 raccoglie in un volume a colori le migliori peripezie notturne di Nemo pubblicate tra il 1905 e il 1909, per farci godere non solo della bellezza del Paese del dormiveglia, surreale fonte di ispirazione per Robert Crumb e Federico Fellini, ma anche dell'uso innovativo del layout e delle tecniche narrative da parte di McCay, oltre che del ritmo coinvolgente e della resa minuziosa di elementi architettonici e dettagli. Nel volume illustrato allegato, lo storico dell'arte ed esperto di fumetti Alexander Braun contestualizza la vita e l'opera di Winsor McCay nella storia culturale dei media e dell'industria dell'entertainment americani, e analizza l'enorme importanza della narrazione onirica di McCay nella storia dell'arte. Al tempo stesso libro d'avventura, gioia per gli occhi e testimonianza storica, questa pubblicazione è uno straordinario monumento a uno dei più innovativi pionieri - e uno dei più intrepidi esploratori - del mondo del fumetto.
Celebrato durante la sua vita tanto per la sua personalità quanto per i suoi dipinti, Andy Warhol (1928-1987) è il più famoso e influente degli esponenti della Pop art, che ha concorso a sviluppare la nozione di "15 minuti di fama" e l'idea che un artista possa essere noto quanto il suo lavoro e ciò che crea. Warhol è stato pittore, scultore, regista, produttore cinematogarafico, direttore della fotografia, attore, sceneggiatore e montatore... dimostrando che il talento può davvero contaminare diversi ambiti. La sua arte, che portava gli scaffali di un supermercato all'interno di un museo o di una mostra, era una provocazione nemmeno troppo velata: l'arte doveva essere "consumata" come un qualsiasi altro prodotto commerciale. Questa graphic novel biografica permette di comprendere il punto di svolta della carriera di Warhol e la creazione del murale "Thirteen Most Wanted Men" per il padiglione dello Stato di New York della Fiera del mondo, nel 1964, occasione in cui Warhol si scontrò con l'urbanista Robert Moses, l'architetto Philip Johnson e il governatore Nelson Rockefeller. Il murale fu coperto/ridipinto con vernice d'argento prima dell'apertura della fiera; ancora non è chiara la ragione di questa scelta. "Becoming Andy Warhol" mostra il momento in cui, con la forza ostinata della sua personalità e grazie al talento puro, Warhol emerse nel mondo dell'arte, scontrandosi con le istituzioni creative e non, fino a diventare uno degli artisti più significativi del XX secolo.
Una storia dedicata a tutti coloro che pensano che la spazzatura, una volta ritirata, sparisca come per magia. Un’irresistibile graphic novel ispirata dall’esperienza dell’autore, che ha lavorato per un periodo come netturbino. Il protagonista di Trashed affronta giorno dopo giorno, con sole, pioggia o neve, bidoni maleodoranti, personaggi bizzarri e la burocrazia di una piccola cittadina americana. Scandite dalle stagioni, le situazioni tragicomiche di tre amici ventenni che puliscono le strade da mucchi di spazzatura maleodorante sono lo spunto per considerazioni più ampie, che riguardano il nostro stile di vita. Intervallate da questa epica commedia di bidoni e sacchetti di rifiuti che esplodono ci sono pagine di saggistica che dettagliano cosa la nostra immondizia è e dove va a finire. La realtà vi stupirà. Trashed è un esilarante e rivoltante racconto che vi farà ridere – e trasalire – increduli. Un’opera che tutti dovrebbero leggere, pervasa di ironia e arricchita da momenti comici irresistibili, in grado di far riflettere e divertire al tempo stesso.
Alan Turing è il brillante matematico che decifrò il codice Enigma usato dai tedeschi per scambiarsi informazioni; il suo lavoro su una serie di interruttori di codice accorciò la Seconda guerra mondiale di anni, salvando innumerevoli vite e accelerando la sconfitta del nazismo. Già questo sarebbe sufficiente a garantire un posto a Turing nella storia, ma il suo genio non si fermò qui… a lui si deve la nascita della moderna scienza informatica (per questo può essere considerato l’inventore del computer), che coincide con la creazione della macchina universale di Turing, e di The Imitaton Game, un test di intelligenza artificiale che è ancora oggi in uso. Jim Ottaviani e Leland Purvis raccontano con delicatezza la storia tragica e avvincente di un genio eccentrico, un teorico rivoluzionario le cui idee innovative sono ancora alla base dell’informatica e dei sistemi di telecomunicazione che alimentano il mondo moderno. Un uomo arrestato, processato e condannato per la sua omosessualità dalla stessa patria per cui aveva lavorato con tanta fatica e passione, riabilitato solo nel 2013, a oltre cinquant’anni dalla sua morte, con la grazia postuma concessa dalla regina Elisabetta.
Tavole, strisce, illustrazioni, copertine, bozzetti e dettagli grafici: un volume che propone un viaggio nel fumetto italiano dall'Ottocento a oggi, con oltre 500 pagine che raccontano l'invenzione e l'avventura di un nuovo linguaggio. Più di 100 autori e innumerevoli pubblicazioni, dai giornali agli albi ai graphic novel, per presentare quelle storie di immagini e parole che hanno fatto conoscere nel mondo la qualità e l'originalità del nostro Paese in un genere popolare ormai affermato, dall'epoca della caricatura a quella di internet. Libro di riferimento sul fumetto, una storia completa che riscopre ed esplora un ricco patrimonio culturale fatto di grandi icone popolari ed eroi, artisti e artigiani, invenzioni editoriali e successi commerciali, con schede di approfondimento su tutti i più importanti protagonisti del panorama nazionale e saggi sulla fortuna all'estero e le relazioni con il cinema, la letteratura e l'arte.
Gregory Rosboff va alla ricerca della verità sulla propria famiglia e sulle proprie origini, partendo dalle campagne del Wisconsin, per finire in mezzo a un complotto per rovesciare ? proprio nel senso di capovolgere ? lo zar di Russia. Intanto, attorno a lui continua a spuntare un misterioso libro, letto da tutti nelle situazioni più inadeguate (ad esempio nel pieno di una battaglia), che narra di un tal Max Middlestone e del suo gigantesco cane... "Le entusiasmanti avventure di Max Middlestone e del suo cane alto trecento metri" è un continuo rimpallo fra testi, sceneggiatura e disegni. A sinistra, le pagine di sceneggiatura e, a destra, le relative tavole disegnate. Da una parte le vicende di una storia che vuole diventare avventura e melodramma, dall'altra il disegno arguto e urticante che la ribalta, la travisa, la mette in burla. Tito Faraci e Sio si dividono la scena e fanno sentire il divario beffardo tra le puntigliose richieste del testo scritto e le scorciatoie maldestre delle vignette. Ma una storia c'è, eccome, e allora che fine fanno i personaggi in scena? E poi c'è davvero una fine che si possa dire fine?
Sessanta vignette per sorridere con dolcezza sul pontificato di Papa Francesco, dalla penna di uno dei maggiori vignettisti tedeschi.
Quaranta "romanzi disegnati", firmati da altrettanti artisti - autori sia delle sceneggiature che dei disegni - raccontano cinquant'anni di storia del fumetto italiano. Sono lunghe storie d'avventura, biografie e autobiografie, trame satiriche, trasposizioni di opere letterarie, cronache della realtà quotidiana. E rappresentano un po' tutte le forme editoriali che hanno fatto conoscere "l'arte sequenziale" in questo mezzo secolo: dalle riviste distribuite in edicola, che per più di trent'anni hanno stampato, anche a puntate, i romanzi a fumetti, ai graphic novel, narrazioni autoconclusive che oggi hanno conquistato gli scaffali delle librerie e soprattutto un pubblico nuovo. "Fumetto italiano. Cinquant'anni di romanzi disegnati" è una panoramica sull'arte del fumetto che prende il via dal 1967, anno in cui iniziò la pubblicazione di "Una Ballata del mare salato", capolavoro di Hugo Pratt, in cui appare per la prima volta Corto Maltese, e prosegue nei decenni successivi con straordinari lavori tra i quali "Sheraz-De" di Sergio Toppi, "Le Straordinarie avventure di Pentothal" di Andrea Pazienza, "Fuochi" di Lorenzo Mattotti, "Max Fridman" di Vittorio Giardino, "Cinquemila chilometri al secondo" di Manuele Fior, "Dimentica il mio nome" di Zerocalcare, passando dal romanzo a puntate ai graphic novel.
Un 2015 terribile per la Francia e per chiunque, come Sfar, conosce un solo modo per far chiarezza in tempi difficili: diffidare dei dogmi e lasciarsi andare alla seduzione del dialogo. Il diario di un anno di dubbi atroci e di poche, dolci certezze. "Sto attraversando una crisi in cui tutto mi riporta alla fede. Mio padre è morto. Io mi sono separato. I miei amici di "Charlie Hebdo" si sono fatti ammazzare. Mi sento disorientato tanto quanto il mio Paese e tento di ritrovare, in mancanza di Dio, almeno la mia buona stella. Per questo ho ripreso in mano i miei taccuini, per trovare qualche risposta alle domande che tutti ci poniamo. E che si possono ricondurre in qualunque ambito, pubblico o privato, a una sola: che tocca fare per crederci ancora?" (Joann Sfar)
"Questo libro è un''antologia storica' che racconta un bel pezzo della nostra storia e quindi racconta anche qualcosa di me. Io, va detto, avrei voluto inserire molte più vignette ma mi è stato fatto notare che dal 1973 al 2015 ne ho disegnate circa ventimila... E il numero, sappiatelo, è destinato a salire. Non può essere altrimenti: la satira è stata e continua a essere la mia vita. Perché la satira è uno strumento indispensabile, che ci aiuta a interpretare la realtà con il filtro della dissacrazione, dell'ironia, dell'irriverenza. La satira è libertà." (Giorgio Forattini)
Il personaggio dell'anno non può che essere Matteo Renzi, il bambinello sceso in politica per liberarci e redimerci dal peccato; un bambinello sorretto da Maria Elena Boschi, "umile e alta più che creatura, termine fisso d'etterno consiglio". La raffigurazione non può che essere su fondo oro di scuola toscana, con al vertice un silenzioso Mattarella, sulla sinistra ancora un po' di rosso con Bersani e sulla destra Verdini, tutti uniti nel quadro politico attuale: non è un ex voto, il voto, dicono, ci sarà nel 2018. Berlusconi e D'Alema guardano da un'altra parte.
Scritto originariamente in lingua inglese, "The Basic Laws of Human Stupidity" fu stampato per la prima volta nel 1976 in edizione numerata e fuori commercio sotto l'improbabile sigla editoriale dei "Mad Millers", i mugnai pazzi. L'autore riteneva che il suo testo potesse essere pienamente apprezzato soltanto nella lingua in cui lo aveva scritto, e per molto tempo declinò la proposta di tradurlo. Solo nel 1988 accettò l'idea di pubblicarlo in versione italiana nel volume "Allegro ma non troppo", insieme al saggio "Il ruolo delle spezie (e del pepe in particolare) nello sviluppo economico del Medioevo", esso pure scritto in inglese e stampato fuori commercio dai Mad Millers per il Natale del 1973. Come volume a sé la versione inglese delle "Leggi fondamentali della stupidità umana" è poi stata pubblicata, sempre dal Mulino, nel 2011. Sia in quell'edizione, sia in questa prima italiana viene riproposta in apertura la nota al lettore scritta da Cipolla per l'edizione originale del 1976.