L'uomo di fronte ai colori prova sensazioni contrastanti: alcune tinte suscitano allegria mentre altre sono origine di disagio e tristezza. Questo libro indaga sull'origine dell'archetipo colore, risalendo alle più antiche civiltà e ai miti che le distinguono. Ecco allora le diverse tinte usate per fini magici, apotropaici e, più tardi, essenzialmente simbolici. Dalla lettura di queste pagine giungerà la risposta a molte domande: perché l'oro rappresentava l'incorruttibilità dei corpi? Quale valore aveva il rosso? Quali immagini sinistre evocava il nero? Perché il verde e l'azzurro erano considerati colori benefici?
Il Messico settentrionale e il sud-ovest degli Usa furono storicamente omogenei rispecchiando l'aridità di clima e ambiente, la povertà delle economie praticabili nomadi o sedentarie. Le popolazioni vi hanno creato, in un largo arco cronologio qui rappresentato, varie forme espressive dalla rock art alle terracotte dipinte, dagli edifici in mattoni di fango essiccato a complessi insediamenti urbanistici.
Come negli strati superficiali della terra è conservata memoria dell'attività dell'uomo. Come sono variate nel tempo le relazioni fra l'uomo e il suo habitat. Come l'uomo lo ha fortemente modificato con il suo lavoro. Il quadro esauriente di un'affascinante disciplina di cui si definiscono basi concettuali, sviluppo storico e articolazione tematica.