In un libro dedicato alla rappresentazione la quasi totale assenza di riflessioni sulla prospettiva può apparire strana. Ma la maggior parte delle rappresentazioni grafiche non utilizzano la prospettiva, bensì il disegno frontale e obliquo: vale a dire le proiezioni parallele. Del resto l'Antichità ha raramente fatto uso degli scorci prospettici, anche per una scelta di chiarezza, semplicità e misurabilità. Dopo la straordinaria produzione illusionistica greco-romana - che dura meno di cinque secoli - per mille anni il mondo mediterraneo e quello cinese continuano a utilizzare solo la proiezione parallela, la cui trascrizione grafica è qui definita disegno obliquo.
"Come nascono i miei progetti? Ascolto le pietre. Colgo i volti intorno a me. Cerco di costruire ponti verso il futuro fissando il passato con occhi limpidi. Sono ispirato dalla luce, dal suono, da spiriti invisibili, dalla netta coscienza del luogo e dal rispetto per la storia." Vulcanico, poetico, iconoclasta, capace di raffinate collisioni tra elementi tradizionalmente inconciliabili, Daniel Libeskind racconta in questo libro, originale fusione di autobiografia e riflessione sull'architettura, qual è il suo rapporto con lo spazio, la città, l'animo umano.
Il libro dedicato più di vent'anni fa da Pierre Grimal alla storia del giardino costituisce ancor oggi una chiave d'accesso essenziale a uno dei temi cruciali della nostra storia culturale. Luogo deputato dell'incontro tra natura e artefatto, il giardino è il filtro simbolico attraverso il quale gli uomini hanno sempre cercato di configurare il loro stesso rapporto con la natura. "L'uomo - è stato scritto - nasce in un giardino. Tutte le leggende collocano il luogo d'origine dell'umanità in un recinto protetto, nel grembo materno che custodisce la vita". Da quella idea originaria si sviluppa tutta una serie di impianti e modelli che sono il portato diretto delle diverse culture civili che le hanno di volta in volta prodotte.
"In viaggio con Renzo Piano" offre la rara opportunità di accompagnare l'architetto in una visita attraverso 22 dei suoi edifici più significativi, presentati attraverso un testo di Piano stesso e una sequenza di immagini che guidano il lettore dalla veduta d'insieme ai particolari degli interni. La selezione include il Centre George Pompidou, la Galerie Beyeler e il Jean-Marie Tjibaou Cultural Center. Rassegna del Renzo Piano Building Workshop, questo libro si rivela una guida dettagliata al lavoro di uno degli architetti più acclamati e innovativi del nostro tempo.
Questo manuale coniuga i principi educativi promossi dal comune di Roma con i caratteri specifici dell'architettura e dell'ambiente delle strutture educative per i bambini da 0 a 6 anni. Non è solo prescrittivo ma di indirizzo. È basato su un metodo che invece di proporre delle regole, si pone l'obiettivo di arrivare alla formulazione di una regola. Per queste ragioni costituisce uno utile strumento specialistico a disposizione di tutti coloro che si occupano di progettazione e di manutenzione degli spazi scolastici per l'infanzia.
Questa edizione dell'opera di Zevi presenta aggiornamenti riguardanti l'ultimo quarantennio e una radicale revisione filologica e critica delle vicende che, prendendo le mosse dagli "architetti della rivoluzione" francese, sfociano nelle grandi figure di Wright, Le Corbusier, Gropius, Mies van der Rohe, Mendelsohn, Aalto. Per la vastità del materiale illustrativo, questa storia dell'architettura potrebbe essere considerata una vera e propria enciclopedia dell'architettura moderna, anche perché include l'intera opera urbanistica, dai grandiosi lavori ottocenteschi di Parigi, Vienna e Madrid alle "New Towns" britanniche e scandinave, ai progetti della città del 2000.
Nel 1993, con l'elezione dei sindaci, si è aperta una nuova fase per il governo delle città italiane. La continuità della gestione e l'autorevolezza dei sindaci sono divenute condizioni indispensabili per impostare nuove politiche della città, per migliorare la qualità della vita, costruire le condizioni per nuove funzioni urbane e inserire il sistema italiano nella rete internazionale, recuperando un palese ritardo storico rispetto all'Europa. La redazione del nuovo strumento urbanistico di Roma, adottato dal consiglio comunale nel 2003, dimostra, seppure tra molte difficoltà oggettive e soggettive, una grande volontà innovativa dell'amministrazione.
Con questo libro, apparso nel 1923 (e pubblicato la prima volta in Italia da Longanesi nel 1973), Le Corbusier avviò il suo irruente dialogo con il pubblico e gli architetti destinato a svilupparsi nei successivi quarant'anni in innumerevoli pubblicazioni e in opere costruite e progettate tra le più importanti dell'architettura moderna. Oltre a essere il primo testo della collezione dell'"Esprit Nouveau", il libro, che enuncia i fondamenti di una teoria architettonica di straordinaria modernità e singolare forza innovativa, costituisce uno dei maggiori documenti della cultura parigina ed europea di quegli anni.
Il libro ricostruisce la storia del movimento moderno dell'architettura, il movimento che ha cambiato il significato dell'architettura e interrotto la classificazione dei settori tradizionali: arte, scienza, tecnica.
Ordinario di Storia dell'architettura nell'Università di Roma La Sapienza, Arnaldo Bruschi ripercorre l'itinerario intellettuale ed artistico di Bramante: dalle prime esperienze come pittore a Urbino al "recupero" di Brunelleschi e Alberti, dall'assimilazione del gusto tardoantico e del gotico alla "grande maniera" romana del tempo di Giulio II. Il volume ha già avuto numerose edizioni nella collana Biblioteca Universale Laterza.