Una raccolta di saggi firmati da teologi e studiosi del mondo cattolico e ortodosso, in dialogo tra loro su come affrontare la sfida della trasmissione della fede nel mondo contemporaneo. Una rassegna di tutti gli ambiti di espressione dell'umanesimo, arte, teologia, filosofia, famiglia, temi emergenti come il fine vita, il dibattito sul "gender", l'ecologia, le neuroscienze, interrogati sulla loro capacità di una rilettura alla luce della fede in Gesù Cristo. Un autorevole contributo ai lavori del V Convegno Nazionale Ecclesiale di Firenze.
Oltre a incidere sulla spiritualità, l’etica e la dottrina del cristianesimo, la Riforma protestante ha influenzato profondamente le strutture della società, le concezioni politiche ed economiche, contribuendo a far nascere il mondo moderno.
Il cardine dello sviluppo e dell’espansione del movimento storico della Riforma nell’Europa del xvi secolo sta però nelle sue nozioni teologiche, ormai lontane e oscure per la nostra società secolarizzata: non affrontare quelle idee equivarrebbe tuttavia, per dirla con McGrath, «a studiare la rivoluzione russa senza fare riferimento al marxismo».
Questa classica introduzione guida lettori comuni e studenti nei meandri della «selva oscura» del pensiero teologico alla base della Riforma.
Ristampa della terza edizione.
«Non è esagerato affermare che Martin Lutero ebbe, durante tutta la sua vita, un'unica passione: la Bibbia. Fin da giovane cercò infatti risposte ai problemi di ordine morale e spirituale nella Sacra Scrittura, coltivandone la comprensione anche attraverso l'approfondimento delle lingue antiche in cui era redatta, il che lo condusse ben presto all'esigenza di tradurre in volgare, per la comunità dei credenti, l'Antico e il Nuovo Testamento.
La fondamentale biografia di Lutero a cura di Heinz Schilling unisce l'approccio rigoroso dello storico, fondato sui documenti e sulle più recenti ricerche in ambito archeologico, economico e sociologico, al taglio divulgativo, rendendo accessibile a un vasto pubblico la prima fase della Riforma nell'azione e nell'opera del suo iniziatore. "La nascita del mondo moderno verrebbe interpretata in modo errato se si ritenesse che, per la sua lotta contro le autorità, Lutero fosse un rivoluzionario e si valutasse come tendenza antimoderna la centralità che ebbe per lui la religione. Rafforzando la religione come forza originaria, indipendente, e consegnandole il mondo come spazio d'azione, Lutero liberò un dinamismo che contribuì in modo essenziale alla trasformazione in senso secolare dell'Europa della prima Età moderna e alla nascita della modernità vera e propria." (Heinz Schilling)
Le 95 tesi di Lutero sono uno dei testi fondamentali della cristianità. Dalla loro affissione al portale della cattedrale di Wittenberg, il 31 ottobre 1517, prende le mosse il distacco dalla chiesa di Roma e, di fatto, l'inizio della Riforma religiosa luterana. In aperta polemica con la pratica delle indulgenze e delle opere devote largamente accolta e caldeggiata dalla chiesa cattolica, Lutero - riprendendo il dettato delle lettere paoline - sostiene che l'unica via per la salvezza dell'uomo sia la grazia divina. A cinque secoli di distanza il lettore troverà in queste parole l'eco di una frattura che ancora oggi segna l'identità europea. Introduzione di Domenico Segna.
Il Convegno MEMORIA FIDEI: Archivi ecclesiastici e Nuova Evangelizzazione, tenutosi a Roma, presso la Sala San Pio X, dal 23 al 25 ottobre 2013, aveva come intento quello di mostrare il ruolo degli archivi ecclesiastici – intesi come luoghi di custodia della memoria della vita della Chiesa – nel contesto delle sfide della Nuova Evangelizzazione. Nei tre giorni di studi, che hanno visto una numerosa e attiva partecipazione di archivisti e studiosi, si è evidenziata la funzione pastorale di questi “giacimenti di testimonianze”, perché la loro fruizione – nella prospettiva della destinazione universale degli archivi ecclesiastici e dell'incomparabile patrimonio storico che custodiscono – permette di attingere alla molteplicità e ricchezza delle esperienze del passato, quali fonti ispiratrici per un nuovo slancio nell'annuncio della “Buona Novella” al mondo contemporaneo. L'appuntamento, organizzato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede in collaborazione con altri enti ecclesiastici e civili, è coinciso anche con il quindicesimo anniversario dell'apertura alla libera consultazione degli studiosi degli archivi storici del Sant'Uffizio e della Congregazione dell'Indice, avvenuta nel gennaio 1998, per iniziativa e sotto l'impulso del cardinale Joseph Ratzinger, in quel tempo prefetto del suddetto Dicastero. L'iniziativa nasce con vocazione di continuità, come si augurava nel suo saluto inaugurale, S.E. Mons. Carlos Azevedo, Delegato per i Beni culturali del P.C. della Cultura: «Il Pontificio Consiglio della Cultura auspica che la proposta di un foro stabile di collaborazione degli archivi presenti in Vaticano e in Roma diventi realtà e possa servire tutta la Chiesa con atti e orientamenti».
Mons. Alejandro Cifres (Valencia, 1960), è Capo Ufficio e Direttore dell'Archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede. Dottore in Teologia e Diplomato in Archivistica, Paleografia e Diplomatica, ha curato e gestisce, da più di vent'anni, l'apertura degli archivi storici del Dicastero alla libera consultazione degli studiosi. Autore di pubblicazioni in area teologica, archivistica e storica, dedica anche i suoi sforzi alla consulenza e collaborazione fattiva con altri archivi ecclesiastici, a Roma, in Italia e all'estero.
Da «agnello» a «volgata», da «catecumeno» a «scisma», da «eresia» a «mistica», da «farisei» a «millenarismo»: questo Dizionario presenta le 200 parole essenziali per comprendere il cristianesimo, spiegato a partire dalle parole basilari che costituiscono il suo patrimonio spirituale, storico e politico, e che sono indispensabili allo studio storico e culturale.
Sul tema dell’integrazione di coloro che praticano la religione islamica assistiamo al confronto tra visioni delle cose radicalizzate: da un lato un superficiale buonismo “ecumenico” secondo il quale non ci sarebbe alcuna sostanziale differenza tra cristianesimo e islàm, religioni accomunate da un’identica discendenza “abramica”.
Dall’altro canto la politica del muro contro muro che ci spinge a individuare nel musulmano il nemico sic et simpliciter.
L’opera propone di andare a leggere (o a rileggere) i documenti fondanti delle due religioni per cogliere la dimensione effettiva, storicamente fondata dei loro rapporti; di recuperare un minimo di conoscenze dei realia del problema.
Questo libro è dedicato, tra gli altri, ai cristiani d’Oriente che ogni giorno mettono a rischio la loro esistenza a causa della loro fede e della feroce intolleranza propria del loro contesto.
Il Dalai Lama e l'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, entrambi vincitori del premio Nobel per la Pace, sono sopravvissuti a oltre cinquant'anni di esilio, oppressione e violenza. Ma nonostante queste difficoltà, o forse proprio grazie a esse, sono senza alcun dubbio due delle persone più gioiose del pianeta. Questo libro, nato da un incontro nell'aprile 2015 a Dharamsala, in India, è un'occasione per ascoltare dalla loro viva voce esperienze, insegnamenti e profonde riflessioni: confrontandosi infatti sia con le grandi tradizioni filosofiche e religiose di ogni tempo sia con le più recenti scoperte delle neuroscienze e della psicologia, i due prestigiosi interlocutori affrontano tutti gli ostacoli che possono frapporsi tra noi e il raggiungimento della piena felicità. E ci insegnano così che è solo dopo aver conosciuto e imparato a controllare il dolore, come dimostrano le battaglie combattute da entrambi per la libertà dei loro popoli, che diventa possibile trasformare la gioia da fugace emozione di un momento a costante della nostra vita: perché non c'è luce senza ombra, e non c'è gioia per sé se non si crea gioia anche per gli altri.
"Storia delle idee contemporanee. Una lettura del processo di secolarizzazione" è un libro originale, frutto di alcuni anni di insegnamento della storia delle idee degli ultimi due secoli a un pubblico multiculturale.
L’autore assume come filo conduttore il processo di secolarizzazione per esporre quelle idee principali che configurano la cultura odierna. È una secolarizzazione che presenta due facce: una forte, identificata con l’affermazione dell’autonomia assoluta dell’uomo; e una seconda, denominata sclericalizzazione, che si manifesta nella crescente consapevolezza dell’autonomia relativa del temporale.
Partendo da queste distinzioni, il libro guida il lettore attraverso i principali movimenti storici e culturali del XIX e XX secolo, corredando l’esposizione con molte riflessioni tratte dalla letteratura, dalla filosofia, dalla storia politica e dalla storia della Chiesa. Questo aspetto conferisce al testo un carattere aperto e interdisciplinare in grado di rivolgersi a un pubblico molto ampio, interessato a conoscere le radici intellettuali della cultura contemporanea.