Il Vangelo di Marco può essere letto come una iniziazione al mistero cristiano. Una iniziazione ricca di risvolti attuali, intelligente e generativa che si delinea come un progressivo viaggio verso il centro. Due domande affiorano in questo cammino: la prima, fondamentale, porta a chiedersi chi è Gesù. Ma ce n'è una seconda, a ruota, che si interroga su chi è il discepolo. Sono due facce del medesimo mistero: la via di Gesù è la via del discepolo. Venticinque brevi meditazioni che accompagnano il lettore a capire il Vangelo di Marco, ad assaporarne il messaggio nella concretezza della propria vita e libertà.
Il libro, nato in un contesto di preghiera, è destinato ad aiutare la preghiera. Sedici meditazioni alternano il metodo della lectio divina e quello della contemplazione ignaziana con lo scopo di introdurre a «pregare la Parola». Al centro dell'attenzione c'è la figura di Gesù e il mistero della sua persona così come viene presentato, nel suo stile inconfondibile, insieme essenziale, vivace e drammatico, dall'evangelista Marco. Gesù è colui che, per riprendere l'espressione di sant'Ignazio negli Esercizi spirituali, in tutto ci ha amati («Gesù fissò lo sguardo su di lui e lo amò», Mc 10,21) e ci ha serviti («il Figlio dell'uomo non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti», Mc 10,45). L'itinerario proposto, che attraversa quasi tutto il vangelo di Marco, si dipana dal Battesimo di Gesù verso la sua Pasqua di morte e resurrezione: contemplando il Signore che dà la vita per noi, ci sentiamo chiamati a stare con lui e a seguirlo per imparare anche noi a «in tutto amare e servire». Servire e dare la vita, servire e amare: questa è stata la vita di Gesù ed è la vita che propone anche a noi, chiamati a essere suoi amici e a seguirlo. Imparare a «in tutto amare e servire», amando colui che ci ama e servendo colui che ci serve.
Le donne di cui Marco ci racconta erano per i loro contemporanei una provocazione bella e buona: una, estremamente sicura di sé, osa prendere la parola; un'altra coraggiosamente corregge Gesù; una terza mostra di avere una fiducia incondizionata... Eppure, i nomi di queste donne non ci sono stati tramandati: perché? Johannes Eckert si mette sulle loro tracce e indaga le loro storie. Riesce a scoprire così un messaggio altrettanto provocatorio per noi e per la chiesa di oggi. Il vangelo di Marco viene letto dall'abate benedettino come apertura alla vita: è la vita il luogo reale della "buona novella". Eckert motiva allora anche noi ad alzarci in piedi e a mettere in discussione strutture attuali come l'obbligo del celibato sacerdotale, a immaginare come possibile il cardinalato per le donne, a cambiare prospettiva nelle forme di sostentamento del clero... Incoraggia soprattutto i giovani e le giovani a osare, a sperimentare in quel vasto campo d'azione che è la Chiesa. Eckert si mette sulle tracce delle donne che compaiono nel vangelo di Marco. Indagando le loro storie, riesce a scoprire un messaggio stimolante anche per noi e per la chiesa di oggi. «Non riesco più a ignorare, delle donne incontrate da Gesù, le loro provocazioni attualissime. Sono una parte importante del vangelo che noi tutti siamo tenuti ad annunciare».
Il vangelo secondo Marco, nel testo integrale CEI, arricchito dai commenti e dalla riflessioni di Papa Francesco. Un'edizione da portare sempre con te, da leggere e da meditare.
Sfogli le prime pagine e a colpire quasi fossero veloci pennellate sono personaggi e paesaggi che popolano le pagine del Vangelo di Marco. Veloci, dirette, sintetiche. Perché così è Marco. Capace di andare al cuore di tutto senza troppi giri di parole. Il deserto, Giovanni, il Regno, il nuovo del Vangelo... Tutto viene decisamente incontro al lettore che da quelle pagine si voglia, onestamente e silenziosamente, lasciare raggiungere. A parlare è l'inedito. A voler essere ascoltato è l'inaudito. Don Paolo Scquizzato allora attraversa tutto il Vangelo secondo Marco, commentandone oltre 50 brani, pagine scelte appunto, in modo breve ed efficace, facendo emergere quell'in-audito capace di parlare e chiamare.
Una rilettura del Vangelo di Marco, con gli occhi non dello studioso ma del contemplativo che si chiede: «Gesù, cosa hai provato quando ti sei trovato in questa situazione?». Pagina dopo pagina il lettore viene coinvolto in questo percorso, come se fosse lui stesso a chiedere a Gesù, vivo oggi, di aprirgli il suo cuore e di svelargli i suoi sentimenti.
Il saggio intende offrire uno studio completo sui racconti che il Vangelo di Marco riserva agli esorcismi, definendo, a partire da una rigorosa analisi esegetica, il loro apporto alle fondamentali polarità teologiche del secondo vangelo (cristologia, escatologia, soteriologia, discepolato).
Dopo un'introduzione che presenta una breve panoramica storica degli studi, la prima parte del saggio riguarda i quattro racconti marciani di esorcismo, mentre la seconda focalizza tre pericopi che forniscono le chiavi di lettura per la comprensione dell'attività esorcistica di Gesù.
La conclusione del saggio intende richiamare i risultati cui la ricerca è approdata, presentando il contributo che i racconti di esorcismo danno alla teologia marciana. Proprio la rilevanza di tali conclusioni permette di scorgere in questi racconti una «sintesi» del pensiero teologico dell’evangelista.
Sommario
Sigle e abbreviazioni. Prefazione. Introduzione. I. I racconti di esorcismo nel Vangelo di Marco. 1. L’uomo nella sinagoga di Cafarnao (Mc 1,21-28). 2. La «legione» nella regione dei geraseni (Mc 5,1-20). 3. La figlia della donna siro-fenicia (Mc 7,24-30). 4. Il ragazzo posseduto da uno spirito muto e sordo (Mc 9,14-29). 5. Conclusioni. II. Chiavi interpretative degli esorcismi. 1. Gesù tentato da Satana nel deserto (Mc 1,12-13). 2. La fine del regno di Satana (Mc 3,22-30). 3. Un esorcista imprevisto (Mc 9,38-40). 4. Conclusioni. Conclusione. Una «sintesi» della teologia marciana. Bibliografia. Indice delle citazioni bibliche. Indice degli autori.
Note sull'autore
Francesco Filannino, prete della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, è vice-rettore del Pontificio Seminario Romano Minore dal 2015. Ha conseguito il baccalaureato in Teologia alla Lateranense e il dottorato al Pontificio Istituto Biblico.
L’episodio marciano, che narra della guarigione di Bartimeo (Mc 10,46-52), si caratterizza per la sua ricchezza letteraria e la sua profondità spirituale. L’analisi proposta nella presente lectio divina dalla prof.ssa Iranzu Galdeano pone in evidenza le dinamiche vocazionali che qualificano il cammino di fede del credente e segnano le sue scelte di vita. Nella sua essenzialità, il racconto esprime l’attualità della ricerca di Dio e lo stupore della risposta di fede, che trasforma Bartimeo in un discepolo di Cristo.
AUTORE Iranzu Galdeano
(Pamplona - Spagna, 1974) ha conseguito la laurea in Nutrizione umana e Dietetica presso l’Universidad de Navarra (1995) e in Storia (2000). Dal 2000 al 2005 ha insegnato presso il Colegio Alcaste di Logroño (Spagna), nel dipartimento di Storia, Geografia ed Economia. Ha conseguito la licenza e successivamente il dottorato in Teologia Biblica nel 2016 presso la Pontificia Università della Santa Croce di Roma (2016), dove insegna materie bibliche. Tra i diversi contributi, ha pubblicato: “Mira que envío mi mensajero delante de ti...”. La caracterización narrativa de Juan Bautista en el evangelio según Marcos (Madrid 2019).
Mons. Nazzareno Marconi, biblista e pastore, con un linguaggio volutamente semplice, vuole proporre un sussidio per leggere il Vangelo secondo Marco. Per rendere il lettore ancora più attento alla Parola, offre una traduzione diversa da quella letta in Chiesa ogni domenica. Questa sua traduzione, molto vicina al testo greco, vuole restituire la vivezza originaria del testo di Marco, rispettandone il tono discorsivo, familiare e parlato, così come lo ascoltarono i suoi contemporanei, per far emergere un Vangelo che parla a tutti. Allo stesso modo le spiegazioni che seguono il testo evangelico aiutano a indirizzare la lettura e la riflessione in maniera corretta, anche se non esauriscono certo il messaggio del Vangelo, mettono sempre al centro ciò che è più importante: conoscere, amare e testimoniare il Cristo. Il risultato è un "Marco" insolito, molto vicino al testo greco e ricco di preziosi stimoli.
Il commento di Adela Yarbro Collins si distingue per affrontare il vangelo di Marco nell'ottica storico-critica più recente e per il rigore sempre esauriente con cui espone questioni anche controverse, come il rapporto del Marco canonico con il cosiddetto «vangelo segreto di Marco», argomento al quale è dedicato un lungo e documentato excursus. Il secondo volume del commento comporta ulteriori quattro excursus su problematiche fondamentali dell'interpretazione di Marco: il racconto della passione, la Galilea e Gerusalemme nella visuale del vangelo più antico, l'esegesi plurimillenaria del passo in cui si parla del giovane che sfuggì nudo alle mani della masnada inviata ad arrestare Gesù, e infine la risurrezione e la vita ultraterrena nelle culture antiche. L'opera si conclude con utili quanto nutriti indici: dei passi citati, biblici e non, delle parole greche, degli argomenti e degli autori moderni.
Questo commento adotta l’analisi narrativa, un metodo che si presta a vari testi della Bibbia, facendone emergere il ricco contenuto, in parte celato nel non detto. Nel caso del vangelo di Marco il racconto, non sempre così chiaro, concerne il senso degli avvenimenti e dei discorsi, inscindibilmente intrisi di storia e teologia.
L’introduzione mostra i tratti letterari tipici di Marco, i temi principali, la suddivisione del testo e la spiegazione del metodo narrativo. Segue il commento vero e proprio. Alla fine di ogni capitolo, vi sono poi delle tracce per un impegno personale. Una ripresa sintetica di alcuni punti essenziali, con aperture sul presente, segna la conclusione del lavoro.
Per lungo tempo dimenticato dalla liturgia e dagli studi biblici, il Vangelo di Marco scuote continuamente il lettore, che deve abbandonare le proprie certezze originarie per entrare in un mondo nuovo, quello del regno di Dio.
Seguendo la traccia degli studi di analisi narrativa, che si sono affermati negli ultimi trent’anni, Camille Focant invita a considerare attentamente l’arte di raccontare di Marco attraverso cinque chiavi di lettura: il quadro narrativo, la trama, la questione della legge di Mosè, l’importanza dei luoghi (casa, sinagoga, Tempio, sepolcro) e il significato della Passione. Questi cinque punti di riferimento permettono di comprendere meglio l’interpretazione che Marco dà di Gesù «il Nazareno», definito immediatamente «Cristo, Figlio di Dio».
Sommario
Prefazione (G. Billon). Introduzione. I. Il quadro narrativo del vangelo. II. La trama del vangelo e la cristologia di Marco. III. La Legge come buona notizia? IV. Verso una casa di preghiera per tutte le nazioni. V. Il senso della passione. Elenco dei fuori testo. Per l’approfondimento.
Note sull'autore
Camille Focant è professore emerito di Esegesi del Nuovo Testamento, decano onorario della Facoltà di Teologia e vicerettore onorario all’Università cattolica di Lovanio. È membro della Regia Accademia del Belgio e della Studiorum Novi Testamenti Societas (Cambridge). Presso le EDB ha pubblicato con A. Wénin La donna la vita. Ritratti femminili della Bibbia (2008) e con Daniel Marguerat ha diretto il Commentario del Nuovo Testamento, pubblicato da EDB nel 2014.