Il libro a più autori, reca anche un lungo pezzo inedito di Ivan Della Mea. Un libro che è anzitutto espressione di affetto per un uomo che con le sue canzoni, i suoi scritti e la sua presenza è riuscito ad interrogare e far comunicare tra loro mondi diversi che, nella triste Italia di questi anni, a malapena considerano l’esistenza l’uno dell’altro.
"Un libro controcorrente... la brillante monografia su Cavour finisce per tradursi in un appassionato elogio della politica" (Simonetta Fiori)
Il primo miracolo italiano è stata l'Italia stessa e Cavour ne fu il geniale regista. Uomo di cultura economica, politica, amministrativa, e non letteraria, era il più europeo degli italiani del tempo e il meno italiano degli uomini del Risorgimento: e questa fu la sua carta vincente. L'Italia nacque infatti da una volontà di allineamento al progresso europeo. "Virtuoso" e "fortunato" come un eroe machiavelliano, Cavour fu un politico autentico, un grande alchimista di quell'arte che tenta di estrarre l'oro da una combinazione di metalli vili.
Luciano Cafagna, già professore di Storia contemporanea nell'Università di Pisa, è stato commissario dell'Autorità garante per il mercato e la concorrenza.
Corsaro per l'indipendenza, generale per la libertà, difensore della Repubblica romana, combattente della guerra d'indipendenza, liberatore del Regno delle due Sicilie, capo delle spedizioni per strappare Roma al governo del pontefice, soccorritore della Repubblica francese e poi deputato, agricoltore e simpatizzante per le prime lotte d'emancipazione dei lavoratori. Per mare e per terra, le imprese dell'eroe dei due mondi, un mito che sembra legare gli italiani nel tempo.
«Se possiamo sentirci solidali gli uni agli altri e amici di tutti gli abitanti del mondo; se possiamo riconoscere nel nostro vicino noi stessi, e per questo essergliene grati, lo dobbiamo a uomini che, come Giuseppe Garibaldi, hanno onorato la loro patria e, con essa, l'intera umanità.»
Questo libro racconta la storia di una donna siciliana che con la mafia ha fatto i conti denunciandola, nella paura di nuovi attentati e nel ricordo delle violenze subite.
Michela: donna fiera e libera. Ma a caro prezzo.
L’Italia delle riforme, l’Italia delle contraddizioni, l’Italia del degrado. L’Italia della politica senza valori e senza ideali. L’Italia in crisi nera. L’Italia che Carlo Azeglio Ciampi non sognava. Lui che, da ragazzo e poi da Presidente, sognava l’Italia del Risorgimento, l’Italia della Resistenza, l’Italia delle università e dei saperi. L’Italia di Dante e Petrarca. In questo colloquio con Alberto Orioli, Carlo Azeglio Ciampi costruisce un taccuino laico per i centocinquant’anni del paese; un taccuino fitto di riflessioni sul passato e sul presente, dalla nascita della nazione all’avvento dell’euro fino a oggi. Oggi che il Presidente osserva il suo paese. Un paese che Carlo Azeglio Ciampi non immaginava così. Un paese diverso, un paese che non sognava.
In occasione dei 500 anni dalla morte della Regina Caterina Cornaro, questa biografia ne rievoca la vita avventurosa. Caterina Cornaro, la bionda nobile sposa veneziana, bella, pura e ricca, sbarcò a Cipro nel 1472, e divenne il personaggio più eclatante del Medio Oriente. Venezia le impose di tornare in patria per l’impossibilità di sostenere da lontano il suo regno. Caterina accettò e creò in Asolo un’isola felice, ricca di arte, di studi di pace. Dobbiamo a questa sua dedizione uno di centri più fiorenti di istruzione umanistica. Questa biografia narra soprattutto dello scontro tra il cuore e la ragione di Stato, tra l’amore e la “politica”.
Tra il 1929, anno di pubblicazione del suo primo romanzo, Gli indifferenti, e il 1990, quando improvvisamente scompare nella sua casa romana, Alberto Moravia osserva l’Italia, viaggia in un mondo di cui analizza l’evoluzione catastrofica e partecipa all’elaborazione del romanzo moderno. Scrittore precoce – a diciassette anni comincia la redazione di un romanzo considerato un capolavoro assoluto –, ottiene una notorietà immediata. Antifascista, coraggioso difensore delle sue posizioni intellettuali, Moravia è perseguitato dalle leggi razziali prima e durante la guerra, ma riesce ugualmente a pubblicare. Dai suoi romanzi di successo (Agostino, Il conformista, Il disprezzo, La noia) sono tratti film che ne consolidano la notorietà. Grande reporter, segue da vicino i maggiori avvenimenti del XX secolo, raccontati attraverso testimonianze da Stati Uniti, India, Cina, Giappone, Unione Sovietica e Africa. Distinguendo sempre la ricerca artistica dall’impegno politico, che esige altre azioni e altri linguaggi, la sua opera e il percorso della sua vita rivelano una personalità che vuole affrancarsi dalle origini borghesi: “L’anormale ero io” scriverà. La sua vita affettiva lo vede legato a tre donne di grande temperamento (Elsa Morante, Dacia Maraini, Carmen Llera), mentre coltiva intense relazioni con due generazioni di letterati: su tutti l’amico Pier Paolo Pasolini, ma anche Bontempelli e Malaparte, Sciascia ed Elkann. René de Ceccatty costruisce una vera e propria biografia intellettuale di Alberto Moravia, il racconto appassionato di una vita all’insegna della libertà, riflesso di un secolo che ha segnato profondamente l’Italia e il mondo intero.
René De Ceccatty, romanziere e drammaturgo, traduttore dall’italiano e dal giapponese, critico letterario (per Le Monde des livres), è oggi uno dei più profondi conoscitori francesi di Alberto Moravia, e della letteratura italiana in genere. Ha pubblicato le biografie di Pier Paolo Pasolini, Sibilla Aleramo e Maria Callas, mentre in veste di direttore letterario è stato l’editore delle opere del grande scrittore algerino Rabah Belamri. Per la casa editrice Seuil ha inoltre fondato la collana Solo, ora Réflexion.
"Questa è la storia, ricucita, affastellata, ripensata, buttata lì sul filo della memoria, di una famiglia italiana. La nostra. Raccontiamo questa storia perché è una bella storia. Quella di una famiglia per certi versi privilegiata, ma per altri versi semplice, normale. è una storia di sentimenti, di sogni realizzati ma anche svaniti, di dedizione al lavoro, di rimpianti, di umorismo, di dolori profondi. Una storia che attraversa la storia recente del nostro paese, ricostruendo gli umori di un'Italia complicata e contraddittoria, ma anche meravigliosa. Intorno, una miriade di personaggi straordinari, attori, scrittori, pittori, registi, ma non solo, una lunga lista di uomini e donne celebri (e no), tutti visti attraverso la lente dell'amicizia. Speriamo che la lettura di questa piccola cronaca familiare possa suscitare emozioni. Siamo gente di cinema e per noi le emozioni sono la materia prima di una narrazione compiuta." È vero, c'è un po' di nostalgia in questo racconto, in questa italianissima commedia. Ma è davvero difficile evitarla, quando i ricordi hanno le facce amiche di Sordi e Mastroianni, quando la Roma era quella della dolce vita, la sera si andava in via Veneto, e la porta d'ingresso a questo grande mondo antico era il mitico Steno.
"Dove allignano le cose oscure" Così inizia Carrie, il romanzo che lanciò Stephen King nel panorama mondiale degli autori bestseller. Grazie alle migliaia di pagine terrificanti pubblicate da quel lontano 1974, e alle sue storie avvincenti e intramontabili, lo scrittore del Maine è ora universalmente riconosciuto come acclamato genio della letteratura internazionale. Questo libro rivede le sue opere più significative per rivelare le influenze e i demoni personali che lo hanno ispirato, lasciandoci letteralmente spiare tra le righe. Letteralmente perché il volume contiene foto di famiglia e documenti inediti, note di suo pugno ai manoscritti, prime stesure, annotazioni personali, disegni per il giornale universitario: un vero tesoro da gustare con gli occhi e toccare con mano. Ricco di affascinanti particolari biografici, interpretazioni letterarie e cimeli fedelmente riprodotti, Tutto su Stephen King è un repertorio formidabile, una meravigliosa fonte di curiosità, la chicca che non può mancare nella biblioteca di un vero fan.
A distanza di appena un anno dalla prima, questa nuova edizione dell’opera Silvio Antoniano. Un umanista ed educatore nell’età del Rinnovamento cattolico (1540-1603) si presenta ampliata e aggiornata nei contenuti e nella bibliografia. L’opera, articolata in tre volumi, sulla scorta di una ricchissima documentazione archivistica e a stampa, propone un profilo biografico rivisto e aggiornato dell’Antoniano, mettendo in rilievo aspetti e motivi ancora poco indagati del fondamentale ruolo esercitato dall’ecclesiastico romano in campo culturale ed educativo nella Chiesa e nella società post-tridentina a cavallo tra Cinque e Seicento. Particolare attenzione è dedicata, inoltre, alla genesi e alla fortuna del celebre trattato Tre libri dell’educatione christiana dei figliuoli (1584), vero e proprio monumento pedagogico del cattolicesimo post-tridentino, del quale l’Autrice propone una trascrizione integrale della prima edizione, corredandola di un accurato apparato di note che fa luce sulle fonti scritturistiche e letterarie alle quali ha attinto l’Antoniano.
Volume primo. Vita e opere
In questo volume dedicato alla Vita e alle Opere del card. Antoniano, l’Autrice ripercorre le tappe della formazione culturale e religiosa dell’ecclesiastico romano, i complessi e fecondi rapporti intrattenuti con gli ambienti della curia romana, i legami con la Compagnia di Gesù e l’Oratorio di Filippo Neri, e la stretta collaborazione e amicizia stabilite con il futuro arcivescovo di Milano, il card. Carlo Borromeo. Definito il milieu intellettuale all’interno del quale si muove l’Antoniano, l’Autrice si sofferma sull’analisi dei Tre libri dell’educatione christiana dei figliuoli; del trattato educativo scritto ad istanza del card. Borromeo, sono descritte le fasi di elaborazione, è proposta una riflessione sui destinatari e sulla veste linguistica dell’opera, sono individuati i testi ai quali l’Antoniano, in modo più o meno esplicito, fa riferimento; inoltre l’iter educativo descritto nel trattato è riletto alla luce del contesto storico-culturale dell’Antoniano e messo in parallelo con quello proposto in altri trattati educativi del tempo. Un’ampia riflessione, infine, è condotta sulla ‘fortuna’ incontrata dal trattato antonianeo e sulla ‘lunga durata’ del modello educativo da esso proposto.
Volume secondo. Documenti e lettere
Il secondo volume dell’opera Silvio Antoniano. Un umanista ed educatore nell’età del Rinnovamento cattolico è incentrato sulle ‘fonti antonianee’ e si articola in due sezioni, entrambe caratterizzate da un accurato apparato critico. Nella prima sono riportati alcuni Documenti inediti del cardinale mentre nella seconda sono raccolte le Lettere di Silvio Antoniano e dei suoi corrispondenti. Il volume non risponde solo all’esigenza di dare rilievo e sistematicità a quel ricco insieme di fonti utilizzato dall’Autrice per la ricostruzione del profilo biografico e delle opere del card. Antoniano, ma si presenta anche come strumento di ricerca pensato per fornire ulteriori spunti di riflessione su aspetti inerenti la figura del card. Antoniano e, più in generale, sul contesto sociale e culturale nel quale egli visse e operò.
Volume terzo. Edizione commentata
In questo terzo volume della ‘trilogia antonianea’ si presenta un’Edizione commentata della princeps dell’opera più celebre e importante scritta dal card. Antoniano e uscita nel 1584 per i tipi di Sebastiano dalle Donne e Girolamo Stringari: i Tre libri dell’educatione christiana dei figliuoli. La trascrizione, condotta nel rispetto dell’usus scribendi del tempo, è accompagnata da un apparato di note nel quale sono indicati, di volta in volta, gli errori tipografici, i significati dei termini obsoleti e i riferimenti alla letteratura sacra e profana alla quale si richiama l’Antoniano. Questo volume, se da una parte intende affiancare all’analisi dei contenuti del trattato antonianeo presentata nel primo volume una ‘lettura commentata’ dell’opera, dall’altra, riflette la volontà di rilanciare il dibattito su quel processo di universalizzazione del quale si rende protagonista il modello educativo familiare antonianeo il quale, elaborato nel quadro del clima del Rinnovamento cattolico post-tridentino, attraversa quattro secoli giungendo alle soglie dell’età contemporanea.
Note sull'autore
Elisabetta Patrizi (Fermo, 1979) è ricercatore di Storia della pedagogia presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Macerata. Studiosa della trattatistica pedagogica e delle istituzioni scolastiche nell’Europa moderna, ha pubblicato diversi contributi sulle pratiche pastorali ed educative tra Cinque e Seicento. Tra i suoi lavori più recenti si segnalano: La trattatistica educativa tra Rinascimento e Controriforma (Pisa-Roma, 2005); Carlo Borromeo, Archbishop of Milan, in the midst of religious disciplining, pastoral renewal and Christian education (1564-1584) (Macerata, 2008). È membro del comitato redazionale della rivista «History of Education & Children’s Literature» e del Centro di documentazione e ricerca sulla storia del libro scolastico e della letteratura per l’infanzia dell’Università degli Studi di Macerata.
Eugenio Di Rienzo indaga, anche attraverso una ricca rassegna di documenti mai pubblicati in edizioni italiane, la delicata e ancora molto dibattuta questione dei rapporti tra Napoleone III e l'Italia. Napoleone III esercitò una formidabile influenza in tutta Europa: la sua azione diplomatica in politica estera condizionò e favorì un nuovo equilibrio tra le varie potenze nazionali, che si sarebbe mantenuto sostanzialmente immutato fino al primo conflitto mondiale.
Questo volume è dedicato a un "altro" Mussolini: Alessandro, il padre di Benito. Primo della famiglia a lasciare il lavoro della terra per il mestiere di fabbro, fin da giovanissimo acceso militante dell'anarchismo rivoluzionario poi del socialismo, amico di Andrea Costa, assessore e lungamente consigliere comunale a Predappio, "Sandrein" è una figura tipica della turbolenta Romagna di fine Ottocento, malata di "pulètica". Potendo contare su un'intima frequentazione di quella realtà locale e familiare, oltreché su una approfondita conoscenza della storia dell'anarchismo e del primo socialismo, Emiliani traccia un puntuale e gustoso ritratto di Alessandro Mussolini e del suo ambiente, e così facendo illumina il contesto in cui Benito trascorse gli anni della formazione. Mostra infine come il duce tendesse poi a mettere da parte la memoria del padre, insieme a quella della propria giovinezza rivoluzionaria.
Vittorio Emiliani, giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini "Il furore e il silenzio" (2007). Sono usciti da Donzelli i due recenti libri autobiografici "Vitelloni e giacobini" e "Orfani e bastardi" (2009).