In occasione dell'Anno della Fede, l'ACEC ha realizzato questo volume.«Il bisogno di credere è un bisogno pre-politico e pre-religioso sul quale poggia il desiderio di sapere. Riconoscendo l'importanza di tale bisogno, noi atei possiamo favorire il dialogo tra credenti e non credenti...». Così si esprimeva, recentemente, la filosofa francese Julia Kristeva. Molti film sono stati inseriti nel presente volume proprio partendo da questa considerazione. Anche quelli che apparentemente sembrano muoversi su territori lontani dalla fede, ne sono talvolta profondamente vicini. I valori cristiani seminati a larghe mani nella lunga storia di duemila anni, improvvisamente emergono quasi carsicamente nella letteratura, nel teatro e nel cinema che, tra tutte le forme d'arte, è forse quella che riesce a metabolizzare meglio il credo cristiano in chiave contemporanea. Il cinema contemporaneo, quello che sa osare e non si adatta a riprendere e ad adeguarsi al "politicamente corretto", crede in una alterità posta al di fuori di se stesso. È un cinema, naturalmente, che di solito non offre risposte, ma pone tante domande, lasciandole spesso irrisolte. La vera difficoltà, non solo per il cinema, sta casomai nella capacità di porle correttamente, anche perché le risposte stanno nel cuore delle stesse domande.Le 14 schede dei film sono redatte da Cinema in prospettiva con la supervisione critica e pastorale di Don Gianluca Bernardini.
I giovani sono il futuro e la speranza. Non possiamo averne altre. Perché allora descriverli solo attraverso gli aspetti problematici, come si tende oggi a fare in Italia, anche nella Chiesa cattolica? C’è bisogno di uno sguardo diverso, che questo libro – nato da approfondite ricerche sul campo – tenta di assumere. Un attento ascolto delle loro voci suggerisce che i giovani non siano diventati sordi alle ragioni
Un libro appassionato e quasi apologetico sul mondo giovanile. Un libro che vuole liberare dalle conoscenze incerte e dagli antichi pregiudizi che le generazioni più anziane coltivano nei confronti delle nuove.
Contenuto
Il «Simbolo di fede», il «Credo», racchiude, come in uno scrigno, la fede della Chiesa. Sin dall’antichità è stato scolpito nei sarcofagi, dipinto nelle pareti delle chiese e raffigurato nei grandi cicli musivi delle prime basiliche cristiane. L’autore conduce la riflessione sui singoli articoli del «Credo» esplorando alcune opere d’arte che nei secoli hanno mostrato il mistero creduto, celebrato e annunziato dalla Chiesa. Una proposta e un invito per mettersi alla scuola degli artisti che nella loro arte si sono resi sensibili all’azione della grazia e si sono confrontanti con il messaggio cristiano.
Destinatari
Tutti.
Autore
FRANCESCO BRANCATO è docente di teologia dogmatica presso lo Studio teologico S. Paolo di Catania (Facoltà teologica di Sicilia). Collabora con diverse riviste scientifiche ed è autore di diverse pubblicazioni tra cui vanno ricordate: "La questione della morte nella teologia contemporanea. Teologia e teologi", Firenze 2005; "Il De novissimis dei laici. Le «realtà ultime» e i filosofi italiani contemporanei", Firenze 2008; "Creazione ed evoluzione. La grammatica di un dialogo possibile", Troina 2009; con S. Natoli, "Dialogo sui novissimi", Troina 2009; "L’ombra delle realtà future. Escatologia e arte", Assisi 2011; "Incontrarsi alla fine", Edizioni Messaggero, Padova 2012; "La materia vivente", Edizioni Messaggero, Padova 2013.
In una situazione di pluralismo e di complessità, la catechesi avverte nella sua prassi l'esigenza di un deciso cambiamento di rotta. L'autore vuole presentare la catechesi missionaria come prospettiva efficace della Nuova Evangelizzazione in un'Europa sempre più multiculturale e plurireligiosa, facendo riferimento alla questione dell'inculturazione del messaggio della fede e alle sue implicazioni socio-culturali. Punto di partenza è la conversione al Vangelo, un cambiamento serio dello stile di vita. Dalla conversione l'inizio di un percorso efficace di formazione, perché il credente si conformi sempre più al Vero Uomo: Cristo Gesù. In questo senso la catechesi missionaria può rappresentare un punto di svolta decisivo.
Un libro dedicato a chi vuole intraprendere la strada della Ricerca e a chi si trova già in viaggio". Coed. Elledici -Velar. "
Il Sinodo è appena iniziato e già si respira lo spirito del Concilio.Con queste parole si apre la riflessione a caldo di Franco Miano, presidente nazionale dell'Azione cattolica italiana e uditore al Sinodo sulla nuova evangelizzazione, durante il quale ha steso un diario quotidiano, riportando i contenuti emersi e le impressioni suscitate.La nuova evangelizzazione, cioè il futuro della Chiesa, della bella Chiesa delle differenze, che mette a frutto il tesoro consegnatole dal Concilio.
Le relazioni sull'importanza del sacramento della riconciliazione in questo nostro secolo, alla luce della nuova evangelizzazione e sull'esempio di san Pio da Pietrelcina, instancabile ministro del perdono.
Un aiuto offerto ad ogni credente per intraprendere un cammino di approfondimento della fede consapevole.
Quando ha inizio la fede nel cuore dell’uomo? Quando ha inizio l’esperienza della fede nella storia della salvezza? Quando, quella creatura che è uscita dalle mani di Dio, diventa davvero capace di risponderGli? Attraverso la simbologia dell’arcobaleno, «segno» dell’Alleanza e «luce» che porta in sé i colori della fede, il testo, sulla traccia del Catechismo, vuole contemplare la storia della salvezza nella storia tra Dio e ogni uomo: una storia d’amore, misteriosamente con- divisa, scritta «a due mani». E la mano dell’uomo, la mia mano, si chiama fede!
Il libro raccoglie le Lettere Circolari di don Juan E. Vecchi, ma offre anche delle tematiche di fondo ricorrenti, documentate dalle fonti, che permettono al lettore e agli studiosi di concentrare la riflessione su contenuti scelti, talvolta comuni, spesso originali e peculiari dell’autore, persona di vasta cultura e di fine sensibilità pedagogica. Dalle Lettere emergono i segni dei tempi, gli itinerari della Chiesa, il rinnovamento che i Sinodi e i documenti del Magistero hanno stimolato nell’intera Famiglia Salesiana e nel Movimento Giovanile Salesiano, nel passaggio da un secolo all’altro, in un nuovo millennio, ricchi di entusiasmo e di speranza, proiettati verso nuovi orizzonti di fede e di evangelizzazione, di fronte a sfide educative e pedagogiche senza precedenti.
Tra i temi portanti del messaggio di don Vecchi si segnalano: una vera predilezione per i giovani, l’approfondimento di un metodo, uno spirito e una qualifica degli evangelizzatori, l’amore per la Chiesa, lo spiccato impegno di rinnovamento della Vita Consacrata, l’animazione delle comunità, l’appello a qualificarsi nell’arte della comunicazione del Vangelo, il lavoro autenticamente pastorale e spirituale, il pensiero ai destinatari più poveri, l’invito al coraggio e alla speranza.
Al volume è allegato un CD che offre una scelta di circa 450 parole-chiave o argomenti che danno origine a circa 17.000 espressioni tratte dalle lettere con procedure di metodologia di analisi testuale. La raccolta di voci con corrispondente citazione bibliografica e collegamenti ipertestuali mostra molti dettagli contenutistici raggruppati che possono essere una base e un riferimento obiettivo e organizzato per ulteriori studi e approfondimenti mirati, soprattutto di tipo comparativo e con il repertorio di lettere di precedenti rettori maggiori.
Marco Bay, salesiano coadiutore, insegna all’Università Pontificia Salesiana di Roma nella Facoltà di Scienze dell’Educazione.
"Quella del nostro tempo è una fede che vive con drammaticità la scommessa, mai appieno risolta, di trovare le ragioni per credere e per continuare a credere dentro l'incerto recinto della cultura del frammento e nell'instabile "casa" della cultura contemporanea, in cui abita ormai un inquilino malaticcio: il "pensiero debole". Per completare la metafora va aggiunto che il guaio maggiore di questa "casa" non consiste nell'avere le pareti disintonacate e disadorne, o la volta malferma, ma nel fatto che di essa è caduto 'il muro di sostegno'".
In questo volume è stata ricostruita la figura di Contardo Ferrini attraverso un'antologia di suoi scritti e di testimonianze sulla sua persona, in sinossi con alcuni passi del "Compendio del catechismo della Chiesa cattolica". Tale parallelo è stato concepito allo scopo di far emergere come il pensiero e le opere dell'illustre professore possano considerarsi come un catechismo vivente.