Le spinte innovative della finanza, della comunicazione, del capitalismo stanno trasformando l'economia e la società nei paesi progrediti; condurrando a grandi trasformazioni anche le economie emergenti. Questo testo, affronta queste prospettive osservandole dal punto di vista anche della Dottrina Sociale.
Il libro raccoglie i contenuti di un ciclo di incontri ispirati alle riflessioni del grande giornalista Tiziano Terzani e a lui dedicati.
Le grandi potenzialità del sapere scientifico e tecnologico, la comunicazione con i suoi connotati di interdipendenza planetaria, ma anche la paura di processi incontrollabili in termini di rischio unificano in comunità la globalità degli uomini. Qui sta il punto su cui far leva per combattere ingiustizia ed esclusione. Seppur confusamente emerge oggi una domanda di senso con cui affrontare il futuro. L'uomo avverte il bisogno di rispondere a un'esigenza profonda di libertà e di significato, di ricostruire se stesso in vista di qualcosa di non effimero. In particolare, l'economia - invadente quanto impotente di fronte ai problemi sul tappeto - chiede umanizzazione e trascendimento etico. Questo il filo che lega le riflessioni dell'autore in tema di globalizzazione, sviluppo, lavoro, responsabilità sociale delle imprese, ruolo delle famiglie e della società nell'ambito di nuove soggettività e protagonismi.
La globalizzazione non è un male e va abbracciata. A sostenere questa tesi è Stiglitz, autorevole sostenitore della critica alla globalizzazione liberista. Si tratta forse di una ritrattazione del Premio Nobel? In realtà, è il frutto di una constatazione: se la globalizzazione è un processo inevitabile, è possibile farla funzionare in direzione del benessere dei paesi più arretrati e dei cittadini dei paesi avanzati attraverso un mix di politiche di solidarietà e di intervento delle istituzioni internazionali.
Luisa trascorre le vacanze nel villaggio natale di un amico tunisino che vive in Italia e conosce persone che aprono le porte delle loro case e le mostrano il cuore antico delle proprie tradizioni. Ma è soprattutto l'amicizia di un gruppo di ragazze che spinge Luisa a tornare al villaggio ogni estate per diversi anni. Le storie delle giovani tunisine sono messe a confronto, nel ricordo della protagonista, con storie di donne occidentali, diverse e nello stesso tempo simili. L'impatto con un'altra cultura è a volte drammatico. La protagonista lo affronta condividendo e apprezzando la semplicità della vita quotidiana: lo stare insieme seduti attorno a un grande piatto di cus cus, il pomeriggio trascorso a preparare dolci per la festa, una domenica al mare a bordo di un vecchio autocarro, il ritrovarsi la sera a parlare del più e del meno seduti sulla porta di casa. Età di lettura: da 11 anni.
Come poter alzare la voce contro la povertà e le ingiustizie senza passare per sepolcri imbiancati? Dopo decenni di esperienza vissuta dentro gli arcipelaghi della cooperazione internazionale, Volontari nel mondo - Focsiv riafferma che l'impegno e la coerenza personali sono le uniche credenziali per poter orientare il nostro agire. Focsiv ha lottato perché una visione meramente professionistica della cooperazione internazionale non snaturasse definitivamente le motivazioni di fratellanza e di condivisione, che non possono mai venir meno nell'impegno per la solidarietà tra i popoli. È questo l'approccio che ha portato Focsiv a misurarsi con le rinnovate sfide dei tempi, cercando di interpretarne i "segni", per poter portare un messaggio di speranza e una testimonianza di solidarietà. Nel suo trentacinquesimo, la Federazione degli Organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana, principale raggruppamento di Organizzazioni non governative in Italia, vuole mettersi in ascolto delle voci che hanno costruito la sua storia, riallacciare i fili di vite e cammini lontani, ritrovare vecchi protagonisti e collocarli al loro posto, cioè accanto a chi oggi lavora con gli ideali di ieri e con metodi per forza diversi, adatti a tempi più complessi, traendo ispirazione ed esempio da chi il viaggio lo ha cominciato, per continuare a tessere quel filo che collega le origini con il presente.
Lavoro e consumo nella Bibbia
Calvino e Lutero: vocazione al lavoro e alla responsabilità sociale
Progresso e fame, commercio e lavoro equo solidale
Il libro propone una serie di riflessioni sui temi del consumo e del lavoro a partire dal dibattito sulla giustizia economica e sugli stili di vita possibili e sostenibili: un tentativo di fare seriamente i conti con la globalizzazione liberista nell'ambito del protestantesimo italiano.
Interventi di Herbert Anders, Miguel Angel Cabrera, Alberto Corsani, Ulrich Eckert, Giorgio Gardiol, Giorgio Guelmani, Gianni Loy, Jutta Syeigerwald, Jonatan Terino e Antonella Visintin
In appendice: I documenti di Porto Alegre e Kuala Lumpur
Dalla quarta di copertina:
"Voglio di più!". Questa la sollecitazione che viene dal mercato e che pochi sembrano in grado di arginare, nella scuola come nell'industria culturale, nel mondo delle religioni come in quello della politica.
Gli stessi autori e autrici di questo dossier sono tra coloro che, in fondo, vogliono di
più, ma più relazione, più armonia con l'ambiente, più valorizzazione dell'intelligenza al servizio della vita, più ricerca di tecnologie sostenibili, più giustizia, più misericordia...
In anni di grande attenzione ai temi dell'economia al servizio della vita e degli stili di comportamento sostenibili, gli autori e le autrici di questo volume affiancano i temi del consumo e del lavoro con cui il protestantesimo italiano sta facendo i conti.
Mentre il mondo continua ad essere agitato da nuovi focolai di guerra, il sogno della pace sembra sempre più lontano. Ma Ernesto Olivero, forte dell'esperienza del Sermig (Servizio Missionario Giovani) da lui fondato, sostiene che il sogno di pace si costruisca cominciando dal cuore della gente e dalla vita quotidiana di ciascuno di noi. Sono le persone di buona volontà, infatti, che fanno intravedere la possibilità di un mondo fondato sulla fraternità.