Questo volume esamina i principali elementi sostanziali e procedurali della disciplina penale canonica con particolare attenzione ai compiti dei Pastori e alla tutela dei minori nella Chiesa, alla luce della revisione del Libro VI del Codice di Diritto canonico (diritto penale), che entrerà in vigore il prossimo 8 dicembre 2021. Tale revisione è stata realizzata allo scopo di permettere ai Pastori di poter disporre di un "più agile strumento salvifico e correttivo, da impiegare tempestivamente e con carità pastorale ad evitare più gravi mali e lenire le ferite provocate dall'umana debolezza" (cost. Pascitegregem Dei).
Il volume si interessa delle principali strutture operative del diritto amministrativo canonico e le principali attività di Enti canonici e uffici Ecclesiastici adottando una prospettiva strettamente codiciale. In questo modo esso si presenta come uno strumento critico-sistematico sulla concreta operatività giuridica in campo amministrativo ecclesiastico in grado di indicare soluzione efficaci per chi svolge una funzione di supporto specificamente tecnico al governo della Chiesa.
L'autore propone in questo libro-quaderno una ricchissima scelta di esercizi (di ripetizione, completamento, sostituzione, trasformazione) per condurre il lettore al pieno possesso teorico e pratico della morfologia e della sintassi latina di base con particolare riguardo alle esigenze del giurista intento allo studio del diritto canonico latino. L'opera nasce dalla viva esperienza didattica dell'Autore e insiste principalmente su tre ambiti: nomenclatura, applicazione di regole grammaticali, esercitazioni di composizione. I test di verifica all'inizio di ogni unità consentono di controllare il grado di assimilazione degli studenti e la loro capacità di riflessione linguistica. L'uso combinato di segni verbali e iconici intende stimolare l'intelligenza e la memoria, favorendo il consolidamento di strutture e lessico. La lunga sperimentazione didattica svolta con studenti impegnati per un solo semestre e senza preconoscenza della lingua ha dato risultati molto incoraggianti.
Stiamo vivendo un "cambiamento d'epoca". L'espressione di Papa Francesco permette di comprendere pure i suoi interventi che hanno profondamente inciso in ambito cultuale. La dottrina sui sacramenti si è arricchita, ma soprattutto si è sviluppata la loro disciplina canonica, in piena fedeltà alla missione affidata da Cristo alla Chiesa: la salvezza delle anime. Una nuova sintesi della materia è esposta nel presente manuale. Ne risulta un quadro armonico, completo e aggiornato sui sacramenti (ad eccezione del matrimonio) e gli altri atti del culto divino, sui luoghi e i tempi sacri, al cui vertice sta l'eucaristia.
La presente raccolta di norme in vigore e di documenti e facsimili di vario genere ha uno scopo essenzialmente didattico e, senza avere le pretese di un'edizione delle fonti giuridiche, intende presentare l'insieme degli organismi che compongono la struttura gerarchica della Chiesa (dall'Autorità suprema alla Parrocchia) e il loro rispettivo regime giuridico canonico. La raccolta, oltre a facilitare l'individuazione di testi che appaiono sparsi nell'ordinamento della Chiesa, intende illustrare la varietà e la dinamicità dell'organizzazione ecclesiastica, rendendo intelligibili quei principi e quelle chiavi di lettura che presiedono la sua struttura gerarchica come sistema unitario e coerente con i fondamenti teologici che la sorreggono. In questa edizione, oltre all'aggiornamento delle norme, sono stati rinnovati i riferimenti bibliografici riprendendo la più recente dottrina su ogni argomento.
Il Codice di diritto canonico vigente tratta degli atti amministrativi in due Titoli del Libro I Norme generali. Il Titolo III Decreti generali e istruzioni tratta degli atti amministrativi generali, cioè i decreti generali esecutivi e le istruzioni, posti con potestà esecutiva. Il Titolo IV Gli atti amministrativi singolari tratta dei decreti singolari, dei precetti, dei rescritti, dei privilegi, delle dispense e delle licenze. Siccome questi atti hanno elementi comuni, il Titolo ha stabilito norme comuni a tutti, facilitando una nozione di atto amministrativo singolare. Questi atti pervadono tutta l'attività di governo della Chiesa universale e delle diocesi, donde la loro importanza.
********** EDIZIONE IN FRANCESE **********
Afin de répondre aux demandes de nos lecteurs, nous avons opté pour faire un 6e tirage nous limitant à quelques retouches. En 2009 nous avions ajouté un Addenda avec le texte intégral du motu propio Omnium in mente, du pape Benoît XVI. Un Supplément à la 3e édition du Code a été publié, incluant le texte intégral en latin et en français du motu propio du pape François, Mitis Iudex Dominus Iesus, ainsi que des textes complémentaires.
Dans ce 6e tirage nous reproduisons ce Supplément incluant aussi le m. p. Mitis et Misericors Iesus. Nous avons inséré une note de renvoi aux nouveaux canons sous chacun des canons modifiés. Enfin, les réformes à la Curie Romaine sont en cours, dans ce tirage nous mettons en garde le lecteur au début du chapitre sur la Curie Romaine et nous offrons une liste le plus complète possible des textes pontificaux ayant introduit des modifications.
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Il volume studia in maniera sistematica la struttura di governo pastorale della Chiesa, soffermandosi su ciascuno degli organismi, uffici e comunità che la compongono, in conformità con la disciplina attualmente vigente nell'ordinamento canonico. Nei primi capitoli si analizzano le fondamenta sacramentali della potestà di governo e dell'esercizio della funzione pubblica e dei ministeri nella Chiesa, declinando a partire dalla realtà teologica le conseguenti implicazioni giuridico-canoniche. I capitoli successivi trattano ordinatamente di ciascuna delle istituzioni pastorali di governo, appartenenti alla struttura centrale, alle Chiese locali e all'organizzazione sovra diocesana, seguendo la medesima metodologia: a partire dalla normativa vigente, analizzata alla luce della teologia e del magistero ecclesiastico, si illustra la configurazione giuridica degli istituti e le responsabilità canoniche che corrispondono a ciascuna delle funzioni ecclesiastiche.
Il testo esamina il significato e la portata obbligatoria dei precetti generali della Chiesa e il loro valore pastorale. I sei capitoli sono dedicati alla valenza giuridica complessiva dei precetti, alla partecipazione eucaristica festiva, al riposo festivo, al precetto pasquale, alla santificazione del tempo penitenziale e alla sovvenzione alle necessità della Chiesa. Ogni contributo parte da una contestualizzazione e problematizzazione delle questioni legate al precetto; esamina l'origine e lo sviluppo storico del relativo ordine ecclesiale, analizza la genesi, l'ermeneutica e la sistematica della normativa vigente (cann. 1246-1248, 989, 920, 1249-1253 e 222 CIC); cerca di sviscerare l'impostazione del debito, il contenuto delle spettanze e i relativi compiti (anche istituzionali) e discende quindi agli spunti di carattere propositivo (in genere formativo-pastorale). L'interesse principale dell'analisi è legato alla dimensione di giustizia iscritta nella realtà ecclesiale e recepita nella determinazione e fissazione ecclesiastica. Una certa attenzione è prestata pure al contesto pastorale attuale e all'incremento e alla sollecitazione della pratica dei praecepta Ecclesiae.
Il manuale, ampiamente rielaborato rispetto alla sua prima edizione, intende affiancare lo studio della struttura fondamentale del popolo di Dio. I principi della uguaglianza e della diversità, fondati nella loro valenza ecclesiologica, vengono analizzati in una prospettiva essenzialmente giuridica, nel contesto delle due coordinate - Costituzione e Istituzione - che strutturano e organizzano il popolo di Dio. Sono le categorie unificanti, attorno alle quali si sviluppa l'esame della normativa contenuta nella parte prima del libro secondo del CIC. Il volume non vuole essere soltanto un commento ai canoni (204-231; 298-329), ma si prefigge di elaborare un tentativo di trattazione sistematica nella prospettiva di una riflessione organicamente più ampia. Lo studio analitico-esegetico, riservato soprattutto ad alcuni canoni dal forte contenuto teologico, si accompagna alla presentazione storico-critica delle tematiche affrontate, in un costante confronto con i testi del Concilio.
"La dimensione costituzionale del governo ecclesiastico" esamina i principi e le caratteristiche del sistema potestativo ecclesiale. L'ordine istituzionale e gerarchico, riconducibile direttamente alla volontà fondazionale di Cristo, costituisce infatti il secondo pilastro della costituzione della Chiesa (dopo gli iura fidelium). Le tre premesse di fondo che guidano e ispirano la ricerca sono costituite dal rilievo costitutivo dei beni salvifici, dal rispetto dei diritti fondamentali del fedele e dalla promozione della razionalità del potere (che ci piace definire "pneumatica" per non confonderla con un mero efficientismo terreno). L'attenzione prevalente è dedicata alla logica della funzione pubblica, soffermandosi anche sui relativi aspetti formativi, epistemologici e deontologici. Il presente testo si compone di tre parti. La prima parte delinea le caratteristiche e i principi del governo ecclesiastico in generale. La seconda parte è dedicata al governo della Chiesa universale. L'esposizione sul Primato analizza specificamente la potestà, l'ufficio, i contenuti e i limiti del governo primaziale. La trattazione sul Collegium Episcoporum esamina la composizione, la potestà e l'esercizio della collegialità e il Concilio Ecumenico. L'istanza universale si completa con la (limitata) rilevanza costituzionale del governo centrale. La terza parte considera la dimensione particolare del governo. Questa sezione illustra prima il nucleo costitutivo (la struttura ordo-plebs) e gli elementi (Pastore, presbiterio, popolo) delle portiones populi Dei; esamina quindi le comunità gerarchiche necessarie: diocesi e figure assimilate (prelature e abazie territoriali, missioni sui iuris, prefetture e vicariati apostolici, amministrazioni apostoliche) e affronta infine le comunità gerarchiche complementari, diffondendosi sulla 'ratio' della complementarità, sulla personalità e specializzazione pastorale e sulla natura costituzionale della giurisdizione complementare. Il volume ha una spiccata finalizzazione didattica, anche se, per l'oggetto e l'impostazione, può essere di ausilio o spunto per ricerche ad ampio spettro o per approfondimenti mirati.
Il presente Corso di diritto vaticano risponde al programma accademico della disciplina che intende presentare in modo sistematico e completo l'ordinamento giuridico vigente nello Stato della Città del Vaticano. Gli otto capitoli in cui è strutturato il volume si sviluppano a partire dall'introduzione storica, necessaria per comprendere la ragion d'essere dell'istituzione stessa e delle principali problematiche che la riguardano. Attraverso l'analisi degli elementi che strutturano lo Stato si giunge, poi, alla presentazione della sua organizzazione di governo e del regime giuridico delle fonti che, dal punto di vista del docente, rappresenta il nucleo centrale del Corso, il quale deve esaminare la convergenza di norme date dal legislatore vaticano, con norme italiane di rinvio e quelle provenienti dall'ordinamento canonico che il diritto vaticano riconosce come "la prima fonte normativa e il primo criterio di riferimento interpretativo". Segue poi l'esame dei sistemi di norme di diritto civile, di diritto penale, del lavoro e finanziario che sono vigenti nello Stato. L'analisi del diritto vaticano offre allo studioso la peculiarità di un sistema giuridico che, alle sue caratteristiche proprie, aggiunge un processo di rinnovamento delle norme e delle istituzioni, necessario per tenere il passo con l'evoluzione internazionale dell'organizzazione giuridica. Seconda edizione riveduta e ampliata.