Valorizzare il tutto senza dimenticare il frammento, salutare i giorni senza tralasciare le ore, narrare il viaggio ma testimoniare anche il contributo del singolo passo, amare il pane ma gustare anche il sapore delle briciole. Il cardinale poeta José Tolentino Mendonça ci mette di fronte alle piccole, decisive esperienze che ognuno di noi può trovare nel cerchio quotidiano della sua vita. Perché non è, come spesso pensiamo, una questione di quantità. La 'briciola' (un inaspettato gesto gentile o un pizzico di follia nell'ordinario, un pezzetto d'eternità nei colori dell'autunno o una preziosa pausa di pace tra le ferite dei giorni...) non rappresenta affatto un resto minimo, qualcosa di cui dobbiamo accontentarci con l'amaro in bocca della grande occasione mancata. La 'briciola' è piuttosto un trampolino, un'opportunità per realizzare una scommessa fondamentale. Non una riduzione che ci viene inflitta, ma una pienezza che ci viene rivelata. È un repertorio profondamente umano quello che troviamo in questa raccolta di brevi testi di prosa poetica: vissuti anche faticosi, perfino dolorosi, e movimenti imprecisi, magari goffi, ma tutti coraggiosi, per i quali serve un vero allenamento del cuore. E infine anche un sorriso di gratitudine nello scoprire il miracolo del «vangelo delle briciole».
Un libro che propone un serio lavoro scientifico con utili aggiornamenti terapeutici. Si basa su una terapia incentrata su Gesù giudicata come l'unica in rapporto alla maggior parte delle ben note terapie contemporanee. L'autore é uno dei più noti medici-chirurghi viventi per la scoperta del "Medico-elettronico", un sistema brevettato per porre diagnosi cliniche con l'ausulio di un computer.
Questo è il mistero della preghiera: la varietà di parole, espressioni, posture e silenzi con cui noi e Dio restiamo in un dialogo d'amore fondato sul rispetto della reciproca libertà. Un dialogo tanto misterioso per chi crede di non averne mai fatto esperienza, quanto familiare per chi ha già imparato a immergersi in esso con la spontaneità del cuore. Le pagine di questo libro vogliono essere un umile e utile strumento di iniziazione a un'arte di cui oggi, forse più che in altri tempi, si avverte una profonda nostalgia e un rinnovato interesse. Quando è compresa e vissuta per ciò che deve essere, la preghiera è l'ultima libertà di cui il cuore umano ha desiderio. Fermarci e prendere del tempo per sintonizzarci con il senso più profondo della nostra vita è il gesto più libero e necessario che possiamo compiere. La preghiera è l'unica cosa di cui c'è veramente bisogno, ma non può che essere un'esperienza assolutamente gratuita, libera da qualsiasi costrizione. La parte più bella della vita, a cui nessuno può costringerci, da cui nessuno ci può separare.
È certo che mai, in nessuna epoca, gli uomini sono stati così lontani da Dio, così sprezzanti della santità che egli esige; eppure, mai si è manifestata così chiaramente la necessità di essere santi. «In questi giorni apocalittici - scrive Léon Bloy - sembra veramente che soltanto un sottilissimo strato ci separi dagli abissi eterni... C'è una sola tristezza nel mondo ed è quella di non essere santi». In effetti siamo stati creati per essere santi. La santità ci è talmente richiesta, è talmente inerente alla natura umana che Dio la anticipa, per così dire, in ciascuno di noi, mediante i sacramenti della sua Chiesa, cioè con i segni mistici che operano invisibilmente nelle anime l'inizio della gloria. Ma come si fa ad essere santi? Riceviamo lo Spirito Santo, ma poi c'è un cammino da percorrere. Padre Serafino Tognetti, discepolo del Servo di Dio don Divo Barsotti, alla scuola della vita monastica, traccia un itinerario semplice ed esaltante, sulla base della Tradizione e delle vite dei santi, per mettersi sulla via, per ritrovare, con la santità, la propria felicità, che consiste nell'amare e nell'essere amati. Ne è nato questo libro agile e, diremmo, necessario, per rimettersi in cammino decisamente verso Dio. Sono i tempi che viviamo che lo esigono.
«Il pericolo del passato era che gli uomini diventassero schiavi. Il pericolo del futuro è che diventino robot.» È facile riconoscersi, e riconoscere il mondo che ci circonda, in questa frase di Erich Fromm: comandati dalla televisione, dalle mode, dall'opinione comune, ci imbattiamo spesso in orde di «replicanti» che ripetono gli stessi gesti, le stesse moine, le stesse parole. È un'altra e forse più subdola schiavitù, quella dell'imitazione becera, del luogo comune, dell'istintualità superficiale e banale, che evita il confronto e quasi teme la riflessione, adducendo spesso come giustificazione la mancanza di tempo. In un'epoca dominata dalla frenesia dell'agire, raccogliere degli spunti per una meditazione quotidiana può sembrare anacronistico: invece, sostiene il cardinal Ravasi, meditare è immettere fermento non solo nei gesti, ma anche nel pensiero, e per farlo non è necessario rinunciare alle nostre «preziosissime» attività, ma è sufficiente ritagliarsi qualche minuto ogni giorno per dedicarlo alla lettura delle 366 brevi citazioni che scandiscono il trascorrere dell'anno. Sono infatti rapide pennellate quelle che vengono proposte, non per assecondare la pigrizia intellettuale ormai così diffusa, quanto piuttosto per invitare a un approfondimento, suscitando la curiosità e il desiderio di risalire alla fonte integrale. Perché, come ha scritto Proust, «citando un verso isolato, se ne moltiplica la forza attrattiva». Spaziando da Nietzsche a Montale, da Churchill a Confucio, da Prezzolini a Plutarco e a Oscar Wilde, senza disdegnare riferimenti a Lucio Dalla o a Mafalda di Quino, Ravasi dimostra come, a prescindere dalla sua fonte, una semplice citazione - «un'asportazione di un brandello da un corpo vivo» - possa irradiare uno splendore di sapienza, scuotendo il sonno della mente con i suoi raggi abbaglianti. Leggere frasi particolarmente significative, parole scelte con cura per la loro pregnanza, abbandonando per un attimo «gli affollati viali dell'infosfera», apre nella nostra personalità tante feritoie, che permettono di introdurvi sensibilità morale, spiritualità, valori umani e l'anelito per la giustizia e la verità. Tutto quanto, insomma, può contribuire a Scolpire l'anima , quel «luogo» misterioso che custodisce la nostra vera e autentica bellezza.
Dal Natale del 2024 all'Epifania del 2026 si svolgerà a Roma il Giubileo che, fin dal 1300, periodicamente commemora la nascita di Gesù Cristo. Quello del 2025 sarà il 30° Anno santo, definito da papa Francesco «uno speciale dono di grazia, caratterizzato dal perdono dei peccati e, in particolare, dall'indulgenza, espressione piena della misericordia di Dio». Tuttavia, se è vero che chiunque ne ha sentito parlare, non è così semplice comprendere la reale importanza di questo appuntamento, che ha scandito nei secoli la storia della Chiesa e dell'umanità. Districarsi tra le moltissime informazioni e notizie che ruotano intorno a un avvenimento simile può risultare complicato, ed è grande il rischio di perdere l'opportunità di viverlo appieno, in tutta la sua eccezionalità. Per questo, il libro di Saverio Gaeta è una guida indispensabile per chiunque voglia capire la tradizione del Giubileo in ogni suo aspetto: il significato storico e spirituale dell'Anno santo, i simboli - dal pellegrinaggio, all'inno, al logo -, i luoghi, con cartine e illustrazioni chiare e dettagliate. Senza dimenticare una lista di appuntamenti, informazioni pratiche e numeri utili per muoversi e visitare Roma. Insomma, un volume prezioso per orientarsi nella complessità di un evento epocale, che richiamerà fedeli, pellegrini e curiosi da ogni parte del globo.
Noi mangiamo veramente il corpo di Cristo e beviamo il Suo sangue. Gesù non è un fatto privato, intimistico, Lui è davvero il Logos del mondo, è il senso di ogni cosa, è la logica delle cose. Quando una persona è lontano da Gesù è il caos, si comporta in modo assurdo. Chi sta attaccato a Gesù invece funziona, non è che lo dice a parole, lo dimostra la sua vita, la sua macchina va più veloce, funziona meglio. L'Eucarestia è il centro di tutto. E queste catechesi ci spiegano il perché. Prefazione di Costanza Miriano.
Quanto tempo della nostra vita abbiamo dedicato a sparlare degli altri? Quanti litigi sono nati per questo? Quante decisioni abbiamo preso condizionati dalla paura del giudizio degli altri? Quello stesso tempo potremmo impiegarlo per migliorare la nostra vita e rispettare di più quella degli altri! Giudicare è una pratica umana, non possiamo farne a meno. C’è chi si concentra sugli altri e poi c’è chi giudica se stesso. Salvo Noè ci conduce per mano a conoscere noi stessi, il nostro ego, per arrivare a capire quanto un giudizio, o un pregiudizio, possa condizionare una vita nel bene e nel male. Un libro importante che spiega come il giudizio verso gli altri e quello verso se stessi possono risolversi con l’atto del perdono, che è atto d’amore, e propone un insieme di pratiche quotidiane per risolvere la paura, o l’abitudine, del giudizio.
Un raffinato e moderno calendario da strappo, che propone ogni giorno una frase di uno scrittore, un santo, un filosofo, un protagonista dei nostri tempi sui temi che attraversano la nostra vita: l'amore, l'amicizia, il ricordo, ma soprattutto la speranza. Ogni settimana è caratterizzata da una bellissima immagine fotografica: parole e immagini rendono questo calendario adatto a ogni cuore, a ogni casa e a ogni scrivania. Un regalo perfetto per le persone alle quali vuoi bene e che vuoi accompagnare per un intero anno.
Padre Anselm Grün accompagna i lettori tra gli aspetti e i vissuti della solitudine, restituendone un volto benevolo e rappacificante.
Questo breve scritto vuole essere un semplice strumento per far conoscere le apparizioni mariane che a detta di molti sono avvenute a Gimigliano di Venarotta, piccolo paese a pochi chilometri da Ascoli Piceno, nel lontano 1948. Queste apparizioni furono per l'epoca un evento grandioso, che attirò decine di migliaia di persone e portò l'anonimo paesino alla ribalta nazionale. Nonostante il clamore suscitato all'epoca, presto il tutto decadde nell'abbandono. La presenza della Vergine di Gimigliano fu un inascoltato segno divino. Un appello alla conversione del cuore, a "cambiare direzione", per ritornare a Dio (don Francesco Mangani, parroco di Gimigliano).
Le lettere scritte da Luisa Piccarreta sono la più bella, la più completa e la più autorevole interpretazione dei suoi volumi del Libro di Cielo. In esse Luisa, come una vera mamma, offre ai suoi “bambini” il cibo forte della Divina Volontà sapientemente dosato.