Due generazioni a confronto su Giuseppe di Nazareth: l'uomo, il padre, lo sposo. Il Patrono della chiesa universale, in questo anno che il pontefice ha voluto a lui dedicare, è anche molto altro in realtà. Vorrebbe comprenderlo un giovane come Giuseppe, che con la penna e il microfono ha sempre interrogato la fede negli aspetti più silenziosi. In queste pagine sarà un pastore a rispondere, un arcivescovo che non avrebbe bisogno di dar voce ad un santo così popolare, se non fosse per riflettere su altre sfaccettature della paternità, in San Giuseppe come in ogni genitore, di oggi e di domani. Mons. Seccia risponde dunque alle provocazioni, ai pensieri, agli interrogativi del giovane conduttore, ma con gli occhi di un padre di anime, dentro e fuori la Chiesa.
L'interesse per la figura di san Giuseppe, uomo giusto e capace di accogliere una realtà assai complessa nella propria vita, mi accompagna da sempre.
Uomo discreto, estremamente attento a quanto accade nel suo quotidiano, ha avuto un ruolo importantissimo nella storia della salvezza, anche se non appare mai in primo piano. Nel vangelo non si ode la sua voce, la sua azione tuttavia è sempre pronta, concreta ed efficace. Il suo ascolto al richiamo dello Spirito si trasforma in immediata e convinta obbedienza: sua dote é l'intelligenza del cuore.
Ha accolto il suo ruolo di Padre terreno di Gesù e ha vissuto nel pieno rispetto della libertà del figlio, donandogli tenerezza e fiducia.
Riflettendo sulla sua figura ho immaginato di avviare un dialogo da cui potesse emergere il percorso della sua vita raccontato dalla sua viva voce. Ne sono emerse le tappe più significative del percorso intrapreso su questa terra.
Il richiamo costante al vangelo, la fantasia e la lettura di alcuni autori hanno contribuito alla realizzazione di queste riflessioni in versi che mi auguro evocative per chi vorrà condividerle.
San Giuseppe è certamente il più amato e il più famoso fra i santi, a causa della missione che Dio stesso gli affidò: essere padre putativo di Gesù e sposo della Vergine Maria. Fu una missione a cui Giuseppe si dedicò con tutto il suo essere, custodendo, amando e proteggendo la sacra famiglia. Per questo suo privilegiato "stare" con Gesù e Maria e per il ruolo che ha ricoperto, con valore salvifico, è stato nominato da Pio IX protettore della Chiesa universale. Questa raccolta di preghiere e pie pratiche di devozione vuole essere un aiuto per pregare San Giuseppe con fiducia e amore, perché possa esercitare ancora la sua intercessione per la Chiesa e per il mondo, aiutando ogni credente a conformarsi a Gesù e a superare ogni ostacolo, o vincere ogni tentazione, che lo blocca nel cammino, confortandolo nel dolore e facendogli sentire la stessa tenerezza paterna con cui ha accompagnato il Figlio di Dio su questa terra.
«Dopo Maria, Madre di Dio, nessun Santo occupa tanto spazio nel Magistero pontificio quanto Giuseppe, suo sposo»: così afferma papa Francesco, introducendo la sua Lettera apostolica Patris corde, scritta in occasione del 150° anniversario della Dichiarazione di San Giuseppe quale Patrono della Chiesa universale. Il volume nasce come accompagnamento all’anno dedicato a San Giuseppe (8 dicembre 2020 – 8 dicembre 2021) tenendo presente l’appello della Chiesa ad andare verso di lui: Ite ad Ioseph.
Dopo l’introduzione a cura dell’Arcivescovo di Salerno, si susseguono delle agili riflessioni in ambito biblico, teologico ed artistico, al fine di condurre il lettore davanti alla ricchezza e all’attualità della figura straordinaria di Giuseppe di Nazaret.
Con scritti di:
LUIGI AVERSA , direttore del Museo Diocesano San Matteo di Salerno.
ANDREA BELLANDI, Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno.
FILIPPO BELLI, docente presso la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale a Firenze.
MASSIMO BORGHESI, docente di Filosofia morale l’Università di Perugia.
ANTONIO LANDI, docente di Nuovo Testamento presso la Pontificia Università Urbaniana (Roma).
LORELLA PARENTE, docente di Ecclesiologia e Mariologia all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Salerno.
San Giuseppe è il più santo dei santi, tanto che san Gregorio nazianzeno (330-390) scrive: "il Signore ha riunito in Giuseppe come nel sole, tutta la luce e lo splendore degli altri santi tutti insieme". I testi apocrifi, raccolti, ci aiutano a comprendere meglio l'ambiente del primo cristianesimo e a collocare la vita di Giuseppe nel contesto della Galilea di I secolo, mettendo in luce l'umanità di un uomo che per volere di Dio è stato chiamato a prendersi cura di suo Figlio. L'apocrifo Storia di Giuseppe falegname del II-III secolo è l'unico scritto che parla della vita e della morte di Giuseppe, una pietra preziosa che arricchisce la corona dell'Incarnazione. In agonia Giuseppe, confortato da Gesù e Maria, fa la sua professione di fede: "O Gesù nazareno, Gesù mio consolatore, Gesù liberatore della mia anima. Gesù mio protettore. Gesù, nome soavissimo sulla mia bocca e su quella di tutti coloro che lo amano. Nella storia della devozione san Giuseppe è invocato come il Patrono della Chiesa universale e protettore dei poveri, esuli, dei padri e degli sposi.
Rassegna di citazioni delle opere degli scrittori presi in esame, nelle quali si parla di san Giuseppe. L'Autore presenta la figura di San Giuseppe vista attraverso gli scritti dei Padri della Chiesa e degli Scrittori ecclesiastici, i quali esplicitano l'importanza del compito di San Giuseppe nella storia della salvezza. I Padri e gli Scrittori, qui ripercorsi nelle loro opere, coprono l'arco di tempo che va dalla fine del I secolo alla metà del XII secolo.
La Via di san Giuseppe è costituita da due parti. La prima, che potremmo indicare come "poetica" in qualche modo, intende supplire ad una parziale carenza di informazioni storiche sulla sua vita. La seconda parte segue le indicazioni evangeliche che ci parlano di Giuseppe sposo della Vergine Maria e Custode del Figlio di Dio venuto tra noi per la nostra salvezza. Nello scritto vi sono, naturalmente, citazioni evangeliche e bibliche. Vi sono altresì considerazioni che forse potranno offrire indicazioni per una maggiore comprensione della vita e della missione di san Giuseppe.
Ciascuna delle invocazioni è commentata con linguaggio semplice e accattivante, sulla base delle seguenti fonti:
- Sacra Scrittura,
- Padri della Chiesa,
- Liturgia,
- Magistero,
- scrittori ecclesiastici,
- archeologia.
Ne risulta un ritratto freschissimo di colui che è chiamato dagli evangelisti “uomo giusto”, alle cui cure il Padre celeste ha affidato
- la Vergine Maria, la «piena di grazia»,
- il Figlio suo Unigenito,
per proteggerlo, educarlo, e aiutarlo a crescere in età, sapienza e grazia.
Immaginate di trascorrere qualche ora nella bottega di Giuseppe, che è la sua stessa vita. Il padre putativo di Gesù, sposo di Maria, uomo silenzioso, mite e di preghiera. Scoprirete Nazareth, un luogo che da subito sa di casa e intesserete un dialogo semplice con l'artigiano. Ma tutto ciò è solo il primo passo per continuare a parlare con lui ed essere custoditi nel suo cuore di padre. Con cuore di padre: è così che Giuseppe ama. Contiene la lettera apostolica di Papa Francesco «Patris corde».
La tradizione iconografica ci consegna la figura di un Giuseppe avanti negli anni, un anziano dal viso rugoso, un patriarca i cui occhi hanno già visto e vissuto tutto. Eppure la verità è un'altra: è un ragazzo nel fiore degli anni. Giuseppe ha sedici anni quando prende per fidanzata Maria, la ragazza che ama. Sedici saranno anche gli anni ancora a sua disposizione prima di essere pianto, pianto veramente, dal suo Dio, da suo figlio. E sarà lui, Gesù, a chiudere le sue palpebre per l'ultima volta, tremando con quel tremore che segna i passaggi. Queste pagine ci restituiscono in tutta la sua umanità la vera storia di Giuseppe, il falegname di Nazaret.
Il libro propone un breve itinerario spirituale sul ruolo del padre partendo da San Giuseppe. La gente cerca pastori ma spesso trova mercenari, cerca padri e trova impiegati che non hanno tempo per ascoltare. «Sul tuo, il volto del Padre» è anche la richiesta dei figli al loro papà quando lo vedono rientrare a casa dopo una giornata intensa di lavoro...
Chi è san Giuseppe? Cosa possiamo imparare dalla sua vita? Come possiamo pregarlo? Le pagine del libro accompagnano il giovane lettore alla scoperta di una delle figure più discrete del Vangelo, ma decisive nella vita di Gesù, nella storia della Chiesa e nella fede di molti. Giuseppe è il custode, colui che nello stesso modo e con la stessa premura con cui ha custodito il Figlio di Dio, continua a custodire l’umanità, la Chiesa, ogni realtà fragile. Nelle sue tre parti questo libro aiuta i ragazzi a comprendere cosa ha vissuto san Giuseppe, qual è il suo ruolo accanto a Maria, quale messaggio oggi ci rivolge e in che modo e con quali preghiere possiamo rivolgerci a lui. La terza parte del libro offre alcune preghiere che i bambini possono recitare a casa, al catechismo, in diverse occasioni.