In un presente dove le informazioni e le sollecitazioni sono tante e dispersive, i più giovani restano spesso disorientati. Come può la scuola fare da base culturale e generare progetti per il futuro? E quale ruolo spetta all’Insegnamento della religione cattolica in questo compito? A quali cambiamenti va incontro? Riuscirà a sopravvivere? Sono le domande a cui questo libro cerca di rispondere, raccogliendo le riflessioni degli esperti oggi più qualificati sull’educazione religiosa scolastica in Italia: G. Adamo, G. Bellieni, C. Bissoli, S. Cicatelli, P. Delsoldato, M. Diana, A. Escudero, F. Feliziani-Kannheiser, N. Incampo, G. Malizia, M. Mancini, M. Marchetto, V. Mencarelli. G. Migliorini, F. Pajer, L. Pierluigi, V. Pieroni, F. Rossetti, D. Saottini, M. Tonini, G. Usai e A. Valentinetti.
Il sussidio presenta attività da svolgere insieme ai bambini a messa durante la liturgia della parola della domenica nei tempi di Avvento e Quaresima, e offre spunti utili per tutto l'anno. Le proposte e le attività sono differenziate per fasce di età: bambini dai 3 ai 5 anni e dai 6 ai 9 anni. Per ogni domenica viene riportata una breve introduzione rivolta al catechista e suggerimenti per svolgere attività originali e coinvolgenti con i bambini.
È il terzo volume dell’Itinerario di iniziazione cristiana della diocesi di Treviso. L’intero progetto è composto da 7 volumi, con percorsi che accompagnano bambini e genitori dalla seconda elementare fino alla terza media.
In questo terzo anno la pagina di Emmaus accompagna i ragazzi ad accostarsi per la prima volta alla mensa eucaristica, attraverso un itinerario che si delinea in quattro tappe celebrative: la Comunione nella comunità, nella Parola, nel pane spezzato, nella vita. Il percorso a tappe favorisce la piena accoglienza del dono di Dio e intende sgravare la messa di Prima comunione da una certa enfasi che tradizionalmente le viene attribuita, aiutando le famiglie a cogliere, nell’ordinarietà della celebrazione domenicale, la straordinarietà di un incontro che ogni settimana il Signore rinnova.
Il sussidio – si tratta di un volume unico per tutti – è arricchito da illustrazioni che aiuteranno piccoli e grandi a entrare in contatto con i vari temi proposti.
Presentazione (G.A. Gardin). Il progetto Sicar. Introduzione (A. Zanetti). I. DAL BATTESIMO ALL’EUCARISTIA. 1. Un incontro sulle strade della vita. 2. Un incontro che cresce. I sette sacramenti. 3. La mia prima Comunione. II. LA GIOIA DI UN INCONTRO. 1. È tutto finito? Da Gerusalemme a Emmaus. 2. Una strada impegnativa: la via dell’amore. 3. Sei acceso? 4. Un posto per noi. I luoghi della celebrazione. 5. Una comunità riunita. I riti di introduzione. 6. Il Signore è buono e perdona. 7. La consegna della Veste. III. UNA PAROLA CHE RISCALDA. 1. La Parola di Gesù riscalda il cuore. 2. Una Parola per tutti. 3. Potessi ascoltare anch’io la sua Parola! 4. Rispondiamo alla sua Parola. IV. SPEZZÒ IL PANE. 1. Il dono più grande. 2. Fate questo in memoria di me. 3. Beati gli invitati. 4. La comunione del pane. V. E TORNARONO A GERUSALEMME. 1. Un dono da custodire. 2. Un sostegno per chi soffre. 3. Un dono da portare a tutti. Appendice: materiale iconografico per i ragazzi.
Note sull'autore
L’ufficio per l’annuncio e la catechesi di Treviso si occupa della formazione dei catechisti della diocesi; sostiene il loro servizio, per un annuncio del Vangelo in sintonia con le direttrici del rinnovamento e con le esigenze delle singole comunità. Durante gli anni della sperimentazione ha elaborato gli itinerari per l’iniziazione cristiana di fanciulli e ragazzi, in collaborazione con i catechisti e sacerdoti diocesani che hanno messo a disposizione la loro sensibilità ed esperienza.
È il quarto volume dell’Itinerario di iniziazione cristiana della diocesi di Treviso. L’intero progetto è composto da 7 volumi, con percorsi che accompagnano bambini e genitori dalla seconda elementare fino alla terza media.
Il quarto anno si rivolge ai ragazzi che si sono da poco accostati al sacramento dell’Eucaristia; l’immagine della strada caratterizza l’intero percorso e richiama il movimento di ogni Eucaristia celebrata: dall’altare del pane spezzato alla ricerca della strada della felicità che Gesù con il dono del suo amore spalanca ad ogni uomo. È la strada che va da Gerusalemme a Gerico, nella quale impariamo non a soccorrere il prossimo ma a «farci prossimo» di chi incrocia il nostro passo. Sullo sfondo della parabola del samaritano l’itinerario accosta il capitolo dei dieci comandamenti e del comandamento dell’amore, aiutando ragazzi e genitori a comprendere il senso di una legge donata da Dio per la libertà di ogni uomo e a declinarla nelle scelte e negli atteggiamenti della loro vita.
Il sussidio – si tratta di un volume unico per tutti – è arricchito da illustrazioni che aiuteranno piccoli e grandi a entrare in contatto con i vari temi proposti.
Sommario
Presentazione (G.A. Gardin). Il progetto Sicar. Introduzione (A. Zanetti). I. SULLE STRADE DEL MONDO. Cercatori di stelle. 1. Ripartire da Emmaus. 2. L’homo bulla. Stelle che svaniscono. 3. L’homo bulla. Scegliere la via della solidità. 4. La santità. Il paradosso della beatitudine cristiana II. LA STRADA DEI COMANDAMENTI. Che cosa devo fare per ereditare la vita eterna? 1. Una strada impegnativa: la via dell’amore. 2. «Ascolta Israele». Inizia il cammino: i comandamenti. 3. La legge che rende liberi. 4. Un’amicizia unica. «Non avrai altro Dio all’infuori di me». 5. Il nome rivelato. «Non nominare il nome di Dio invano». 6. Riscoprire la preghiera. 7. Lo spazio di Dio. «Ricordati di santificare le feste». 8. Le radici e le ali. «Onora il padre e la madre». 9. In difesa della vita. «Non uccidere». 10. Custodire la bellezza. «Non commettere atti impuri». 11. La forza della verità. «Non dire falsa testimonianza». 12. Saper riconoscere il vero tesoro. «Non rubare» e «Non desiderare la roba d’altri». III. LA STRADA DEL DISCEPOLO. Vi do un comandamento nuovo. 1. «Scendeva da Gerusalemme a Gerico». 2. Accorgersi dei bisogni. «Vide e ne ebbe compassione». 3. Amici e fratelli di ogni uomo e donna. «Si fece vicino». 4. Vicini nella malattia. «Gli fasciò le ferite versandovi olio e vino». 5. Chiamati a consacrare la propria vita. «Quello che spenderai in più». 6. La ricompensa di chi opera il bene. «Pagherò al mio ritorno». 7. Consegna del grembiule. «Vi do un comandamento nuovo». Appendice: materiale iconografico.
Note sull'autore
L’ufficio per l’annuncio e la catechesi di Treviso si occupa della formazione dei catechisti della diocesi; sostiene il loro servizio, per un annuncio del Vangelo in sintonia con le direttrici del rinnovamento e con le esigenze delle singole comunità. Durante gli anni della sperimentazione ha elaborato gli itinerari per l’iniziazione cristiana di fanciulli e ragazzi, in collaborazione con i catechisti e sacerdoti diocesani che hanno messo a disposizione la loro sensibilità ed esperienza.
Un valido compagno per l'animazione di adolescenti e giovani che intercetta le sollecitazioni post sinoidali. The Mission Diary, un viaggio di esplorazione fatto di pensieri, parole, la Parola, canti, preghiere, giochi e tanto altro. Il sussidio - sul tema missionario - si articola in un percorso in 7 tappe, 7 parole, e per questo ben si presta ad essere utilizzato in un campeggio di una settimana; ma può anche essere adattato a weekend e ritiri brevi o percorsi più lunghi di animazione, essendo modulabile e arricchito da diverse appendici.
"Scoprire Cristo sempre di nuovo e sempre meglio e l'avventura più meravigliosa della nostra vita". Giovanni Paolo II è stato senza dubbio il Papa dei giovani. Il suo punto di partenza è l'osservazione che spesso i giovani cercano la felicità dove non c'è, nei surrogati della vita, sciupando la loro giovinezza e restando in balìa di un vortice che li trascina in basso. Il papa esorta a resistere e a reagire, a porsi delle domande, a uscire dalle proprie mura interiori - che possono anche produrre odio e violenza - e ad aprirsi ai principi e ai valori che costruiscono un'esistenza autentica. Ci sono naturalmente dei no e dei sì da pronunciare e mettere in pratica per attuare questi buoni propositi, assumendosi innanzitutto la responsabilità di adottare le scelte fondamentali che orientano positivamente il cammino della vita. E qui Giovanni Paolo II mette in campo la speranza, premessa stessa del futuro, ma non una speranza che è desiderio, sogno o fuoco d'artificio che svanisce dopo pochi istanti.
Il testo presenta alcuni episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento accompagnando il lettore a compiere un percorso che trova nella Bibbia la radice per la costruzione di un mondo fondato sull’armonia e sul rispetto.
Ogni tappa è accompagnata da preghiere ispirate dal libro dei Proverbi, fonte di saggezza universale.
Sommario
Prefazione (P. Parolin). Presentazione (C.R.M. Redaelli). Istruzioni per l’uso. I. ANTICO TESTAMENTO. 1. La creazione. 2. La torre di Babele. 3. Il Mar Rosso. 4. Finalmente a casa. 5. La voce di un profeta. II. NUOVO TESTAMENTO. Introduzione. 1. Giuseppe e Maria. 2. Pastori, artigiani e re stranieri. 3. Giovanni il Battista. 4. Gesù e i bambini. 5. Gesù ha compassione. 6. Gli scribi e i farisei. 7. Le beatitudini. 8. Paolo di Tarso. Fantasia per contrastare il bullismo. Un racconto di Silvana Valente.
Note sull'autore
Carmelo Rigobello è stato direttore generale di varie strutture sanitarie di Vicenza e ha ricoperto, tra gli altri, l’incarico di Segretario nazionale Confartigianato Persone. Collabora con il Festival Biblico di Vicenza.
La Chiesa deve avere il coraggio di proporre ai giovani cristiani di oggi la "misura più alta della santità", santità che non esclude nessuno e che consiste nella perfezione della carità. I giovani, da parte loro, ci confermano che non sono solo le opere assistenziali a essere importanti per loro, ma il coinvolgimento diretto con le persone. Saremo un segno solo nel contatto diretto con le persone. È nell'incontro, infatti, che la vita consacrata ha ancora senso oggi. Per evangelizzare i giovani non esistono regole universali. La Chiesa deve saper riconoscere i loro bisogni, ascoltandone gli appelli, creando una Chiesa sempre più familiare, mettendone in risalto la dimensione fraterna. Le vocazioni sono in crisi, lo sappiamo, per questo è necessario pensare a una pastorale vocazionale che non miri solo al numero, ma che tenga conto del processo culturale in corso.
Un sussidio colorato, arricchito da tante illustrazioni, per aiutarti a trovare dei momenti speciali in cui fermarti in preghiera, con i genitori, i nonni, o chi ti è vicino.
Due giorni alla settimana, in cui radunare la famiglia e, perché no, gli amici, e vivere insieme un momento di riflessione guidati dagli Atti degli Apostoli. Completano il volume alcune attività manuali a tema con cui sbizzarrirti. Coraggio, cosa aspetti a partire?
Le parole più importanti da usare nella catechesi, ordinate dalla A alla Z. Un vademecum ricco, interessante e soprattutto indispensabile per ogni educatore alla fede. In appendice alcune schede e schemi riassuntivi per una catechesi visiva.
La fragilità educativa e culturale nelle famiglie povere con figli adolescenti è un fenomeno in crescita soprattutto nelle periferie urbane.
Le storie raccolte in questo libro da operatori della Caritas illustrano i motivi che rendono difficile assicurare ai ragazzi di questa fascia di età condizioni, stimoli e strumenti adeguati per il loro inserimento nella vita sociale, con conseguenze anche molto gravi sulle loro vite.
La povertà educativa preoccupa gli operatori sociali e pastorali, anche per lo scarso interesse che viene riservato a questo tema da parte delle istituzioni e della politica. Diventa pertanto sempre più necessario invertire la tendenza che svaluta in vari modi le istituzioni scolastiche, la professione e la funzione degli insegnanti, il ruolo degli educatori, l’importanza delle competenze e del merito, a vantaggio del successo immediato e dell’arricchimento facile.
Sommario
Introduzione (F. Soddu). 1. ‘O pazzeriello, ‘o cervellone, ‘o coccolone. 2. Frammenti di una storia incompiuta. 3. Il Capitano. 4. «So che cosa significa aver dovuto rinunciare agli studi». 5. Quella volta al museo. 6. La partita o il sogno di una rivincita. 7. Lo sguardo sulle cose. 8. «Se voi non studiate non potete far nulla nella vita». Postfazione (M.P. Basilicata - W. Nanni).
Note sull'autore
Paolo Beccegato, sposato con 3 figli, è vicedirettore e Responsabile dell’Area Internazionale di Caritas Italiana. Dopo la laurea, un anno di servizio civile, due anni di volontariato nelle Filippine, un anno in Piemonte come coordinatore degli interventi Caritas post-alluvioni, quattro anni come responsabile del settore mondialità della Caritas di Milano. Dal 1999 in Caritas Italiana coordina progetti di solidarietà internazionale, di educazione alla mondialità e tutela dei diritti. Ha contribuito alla redazione di vari testi e articoli sui temi dello sviluppo e della pace. Ha curato i volumi: I conflitti dimenticati, (Feltrinelli 2003); Guerre alla finestra, (Il Mulino 2005); Nell’occhio del ciclone, (Il Mulino 2009); L’era della consapevolezza, (EMP 2010); Mercati di guerra, (Il Mulino 2012); L’onda opposta, (Haiku 2015); Cibo di guerra, (Il Mulino 2015); ha pubblicato inoltre Pace e custodia del creato in La pace necessaria. Il dovere di impegnarsi per il bene universale, (Ave, a cura di M. D’Avino e U. De Siervo 2017).
Renato Marinaro, nato a Roma il 12 marzo 1958, è laureato in Scienze Statistiche e Demografiche. Lavora in Caritas Italiana dal 1984, dopo aver svolto servizio civile come obiettore di coscienza presso la Caritas diocesana di Roma. Attualmente è responsabile del Servizio Promozione Caritas e del Centro di Documentazione, dopo aver ricoperto numerosi incarichi tra cui un mandato di vicedirettore per gli aspetti organizzativi (dal 1994 al 1999), la conduzione dell’Ufficio Studi (dal 1987 al 2007) e la collaborazione per conto di Caritas Italiana alle attività del Dossier Statistico Immigrazione (dal 2009 al 2013). Inoltre, rappresenta Caritas Italiana nella CUIS (Commissione degli Utenti dell’Informazione Statistica) dell’Istat. È autore del volume L’osservatorio delle povertà (Piemme 1993) e ha curato diverse pubblicazioni, tra cui le varie edizioni del Rapporto sulla povertà di Caritas Italiana.
Insieme hanno curato i volumi Ragazzi in panchina. Storie di giovani che non studiano e non lavorano (EDB 2017), Rifarsi una vita. Storie oltre il carcere (EDB 2018) e Falsi miti. Storie di migranti oltre i luoghi comuni e le fake news (EDB 2018).
Raniero La Valle raccoglie in questo libro le più recenti lettere che raccontano il suo percorso politico e spirituale. Lettere infilate nei colli di bottiglia, chiuse con tappi a ceralacca e lanciate nel mare della modernità. Sono rivolte a chi ancora ha la mano dolce e cerca di ingentilire la storia con le sue passioni e accarezzare la terra. Sono lettere destinate al tempo che verrà, ai nuovi nati, alla generazione next, ai Millennial. Perché la salvezza sia sempre possibile. Nonostante la violenza, il razzismo, l'esclusione, la precarietà, il dissesto ambientale. Nonostante la deriva etnonazionalista e il rigurgito della guerra. Nonostante tutto questo, le lettere di Raniero La Valle riconnettono i fili di una memoria che merita d'arrivare lontano. Questa memoria è il regalo di un uomo che ha vissuto il male radicale (il fascismo, la guerra, l'idolatria del potere) e l'ha rigettato. È l'eredità di un testimone che si è fatto protagonista dell'edificazione di una società "altra" dove i diritti fondamentali, la libertà, la salute, la scuola, il lavoro, l'eguaglianza, la giustizia, la pace, fossero scritti per sempre sulle tavole del costituzionalismo post-bellico, ma anche nelle leggi e nelle prassi di vita. Ma è anche la lezione di un cristiano che - sulle orme di Giovanni XXXIII prima e ora di papa Francesco - si pone il problema di quale Dio professare. Non un Dio lottizzato, banalizzato, non il "dio tappabuchi" utilizzato comodamente dai potenti di turno per le finalità di un potere strumentale ma un Dio che è puro amore, che siede accanto al povero, al naufrago, al migrante, senza chiedere nulla in cambio. «E se ha un senso leggerle, è perché io sono uno dei pochi ormai che avendo vissuto "quel nostro Novecento" può ancora ammonire e gettare uno sguardo di trepidazione e d'amore su "questo vostro Duemila"».