Una guida che presenta affascinanti escursioni a piedi, di vari livelli di difficoltà, che portano, come nello stile degli antichi pellegrini, attraverso sentieri, sterrate e storiche selciate verso quaranta chiese, abbazie, santuari, certose e siti sacri del Piemonte. Luoghi dello spirito, ma anche di grande suggestione visiva, sia per la particolare architettura che per i grandiosi panorami di fronte ai quali fermarsi per liberare mente e spirito dalle angustie dell'oggi. Le pagine, ricche di fotografie e curiosità, contengono indicazioni precise per raggiungere queste preziose località con i ritmi lenti del cammino, attraverso la bellezza della natura, per rendere il viaggio un'esperienza unica. Quaranta itinerari verso luoghi dello spirito e di grande suggestione visiva in Piemonte. Fotografie, curiosità, indicazioni pratiche. Procedo lenta sull'antica selciata. Lieve l'animo. Haiku di Sisa.
La vita cristiana è un cammino e l’immagine del pellegrinaggio è ciò che la caratterizza: i cristiani sono popolo in cammino non verso “qualcosa” ma “qualcuno”. Il destino ultimo della storia dell’uomo è Gesù Cristo e ogni esperienza cristiana deve continuamente ricordarlo. Ecco perché il pellegrinaggio attraverso strade, storie e modalità diverse è una buona scuola di vita.
Don Paolo Gessaga raccoglie da una lunga esperienza di pellegrinaggi in tutto il mondo il significato e il modo più vero di vivere questa avventura, offrendo al lettore spunti interessanti per intraprendere un “viaggio” che sia significativo per la propria vita e per l’incontro con Dio.
«Siamo un popolo in cammino. Non ci siamo assestati tra le mura della città che gli ingenui ritengono rassicurante; nella dimora che solo la miopia può ritenere definitiva.» (Mario Delpini)
Il pellegrinaggio aiuta la fede, e il cibo che consumiamo durante la strada è parte di un significato più ampio. I cammini verso la Terra Santa, sulla via Francigena puntando a Roma, lungo i sentieri che conducono a Santiago o ai grandi santuari mariani, sono segnati da storie e sapori: tra hummus e scalogni, gnocchi di castagne e sciroppi, torte dolci e salate delle più diverse tradizioni gastronomiche si cammina anche stando in cucina. Così è l'annuncio del Vangelo, itinerante e saporito, e ogni mettersi in viaggio, anche solo con la fantasia. Se per ogni itinerario la meta è fondamentale, anche il cibo che lo accompagna diventa momento di conoscenza ed esplorazione. Partiamo per questo nuovo viaggio, noi viaggiatori nell'anima.
Cosa sarebbe Catania senza la tradizione di sant'Agata e la speranza in colei che può fermare la lava dell'Etna? O San Giovanni Rotondo senza padre Pio? O, ancora, Bonaria senza il miracolo del mare? O Roma senza Santa Maria Maggiore, basilica figlia di un sogno e di un prodigio? E cosa sarebbe l'Italia tutta senza questi luoghi? Di certo un Paese più povero dal punto di vista spirituale e storico, meno ricco nel suo immenso bagaglio di tradizioni, di riti, di cultura. Da Courmayeur a Padova, da Assisi a Napoli, da Loreto a Vibo Valentia, "Guida ai miracoli d'Italia" ci accompagna alla scoperta di oltre cinquanta luoghi ora molto noti, ora meno conosciuti, illustrando dinamiche e protagonisti dei tanti eventi "miracolosi e prodigiosi" che si sono verificati entro i nostri confini in duemila anni di storia. Un modo originale per approcciare le meraviglie d'Italia e per scoprire una volta in più che, ovunque si guardi, il nostro Paese rivela tanto eventi che smuovono il soprannaturale quanto infinite meraviglie tutte terrene, naturali e artistiche.
"Per trovare Dio bisogna prima essersi 'persi'. È quando siamo smarriti, spogliati di certezze rassicuranti, che siamo pronti a guardarci dentro, a ritrovarci-. Così Massimo Orlandi sintetizza un ideale che, se è certamente cristiano, non smette di trovare eco in ogni coscienza, anche non credente. Le storie umane e cristiane sono, infatti, tutte percorsi unici e affascinanti, quando abbiano al centro la volontà di un cammino alla ricerca di senso e, insieme, la consapevolezza di una fragilità da ammettere e con la quale fare i conti. Proprio da una fragilità (anzi da molte) Romena è nata: la fragilità di un prete che si rimette in gioco, di giovani che scommettono su una strada scoscesa, di adulti che accettano la propria imperfezione e, nonostante questo, non temono cammini non scontati. Dal 1991, da allora, la Fraternità di Romena è un punto di incontro per chiunque cerchi uno spazio semplice e accogliente dove, nel pieno rispetto delle storie e delle differenze individuali, avere la possibilità di rientrare in contatto con sé stesso e, se vuole, con Dio. Il presente libro racconta, attraverso la voce appassionata di uno dei fondatori, la storia di questa straordinaria esperienza spirituale che si offre come un vero "porto di terra- per chiunque abbia occhi capaci di cercare il cielo.
Siamo un'umanità che per un verso è in trappola e per l'altro in fuga. Un'umanità che, nella condizione più agiata, conosce al massimo il turismo, ma che ha perso la cognizione del viaggio e certamente, almeno in larga parte, anche la percezione del valore del pellegrinaggio, della ricerca, dell'incontro, dell'attesa di una svolta. Un pellegrinaggio non è un viaggio qualsiasi, non è esperienza di pura conoscenza di luoghi particolarmente importanti per la loro storia religiosa o il loro valore artistico. Esso ha, paradossalmente, le caratteristiche che lo inseriscono nella prospettiva di un'esperienza di ritorno. Non si tratta di un ritorno al passato. Non bisogna pensare a una dinamica regressiva di rifiuto della vita e della storia. "Tornare" non significa "tornare indietro", bensì risalire all'essenziale, a ciò che ci riguarda profondamente e ci invita a una condizione più vera.
Partire da Roma per raggiungere Gerusalemme, fin dal Medioevo, costituisce il coronamento di un percorso di vita. Il presente volume è il diario del Cammino svolto dall'autore sulle tracce di Gesù storico, dentro la lacerazione dello Stato di Israele, nel cuore del conflitto permanente con i palestinesi. Per capire la Shoah bisogna respirare la polvere del deserto lungo la valle del Giordano; per interiorizzare il grido di dolore del popolo palestinese bisogna provare l'esperienza del checkpoint in Cisgiordania ed entrare alle tre del pomeriggio a Gerico. Antonello Menne ha voluto ascoltare il racconto delle due fazioni e capire le ragioni del conflitto. Ma soprattutto, con i suoi compagni pellegrini, ha voluto "sentire" il respiro di Gesù che, cacciato dalla sinagoga di Nazaret, intraprese il percorso a piedi fino a Gerusalemme per compiere il disegno divino e realizzare la più grande rivoluzione della storia dell'umanità.
Quando si parte per un cammino a piedi è inevitabile ritornare all'essenziale: si impara a spogliarsi delle cose che non sono davvero necessarie e ci si rende conto che in fin dei conti basta veramente poco per stare bene. Questo è il diario di un viaggio che ha segnato nel profondo una ragazza. È la testimonianza di un itinerario che, attraversando la metà settentrionale del Portogallo e una parte della Galizia, giunge alla famosa cattedrale di Santiago di Compostela, mèta e sogno di tantissimi pellegrini che ogni anno decidono di intraprendere un'esperienza mistica, religiosa e d'introspezione. È il racconto di un Cammino che già dalle prime tappe si rivela un grande insegnamento di vita. Un viaggio che è anche un'esperienza di crescita personale che porta non solo al raggiungimento della mèta prefissata, ma soprattutto alla comprensione e accettazione di sé stessi, alla scoperta di un profondo senso di gratitudine nei confronti della vita e ad una maggiore consapevolezza. La strada, pertanto, non termina alla cattedrale, ma va oltre e prosegue dritta al cuore. Nelle ultime pagine si trovano pochi ma utili consigli per chi decide di intraprendere il Cammino; una mini guida pratica che l'autrice avrebbe voluto leggere ma non ha mai trovato.
Benvenuto al convento S. Croce di Villa Verucchio! Sei giunto in un luogo di pace e di bene, santificato dalla presenza di san Francesco che qui si fermò più volte a pregare e lodare il Signore. Questo luogo è uno scrigno di fede, arte e tradizione. Qui la devozione si coniuga con l'arte, l'ambiente vive in sintonia con la spiritualità. Qui si respira pace e serenità. Qui soprattutto trovi un messaggio vivo per nutrire il tuo cuore e rinvigorire il tuo cammino di fede. Visiterai un ambiente bello, caro a molti. Evidente e forte è il legame che unisce la popolazione di Villa Verucchio al "suo" convento: lo considera la propria casa, il luogo delle radici e dei valori irrinunciabili. Per accoglierti e accompagnarti nella visita di questo luogo santo, i frati, custodi del santuario, hanno predisposto questa breve guida. La prima parte presenta gli ambienti del convento e della chiesa. Ti suggeriamo di seguire l'itinerario proposto. Illustra inoltre alcuni ambienti esterni legati alla vita di questo santuario. La seconda presenta alcuni spunti di storia, di tradizioni e di curiosità.
Il Cammino della Luce si presenta come un itinerario di enorme valore culturale, storico e religioso. Il tratto descritto in questa guida - noto come Via Amerina - propone tappe di grande importanza sotto numerosi punti di vista: dalle insigni memorie di santità dell'età di mezzo ai resti di civiltà antichissime; dalle dolci colline umbre alle forre boscose dell'alto Lazio; dai ruderi di antichi eremi francescani all'imponente Basilica vaticana. Un itinerario dal profondo significato spirituale che ricalca le orme degli antichi pellegrini, dove anche il turista o il trekker potranno rimanere affascinati da luoghi e paesaggi davvero inconsueti. Il volume contiene tutte le informazioni utili: quando partire, la descrizione dettagliata del percorso, le mappe, le altimetrie, le varianti ufficiali, i luoghi in cui dormire e quelli da visitare.
Raccolta di poesie scritte lungo il cammino di Santiago de Compostela. Un ingegnere che lascia "libera" la parte sinistra del cervello per godere dei pensieri, emozioni e parole... e del dischiudersi dell'anima (Prefazione di Antonio Gregolin).
«Prima di venire in Terra Santa, avrei giurato di possedere una fede concreta, secondo l'insegnamento che i miei maestri mi hanno trasmesso. Eppure, senza accorgermene, avevo relegato le vicende di Gesù al di fuori della storia, nella sfera dell'inconoscibile. La visita ai luoghi del Vangelo mi ha riempito di gioia e di stupore. Ho potuto dire: "È andata proprio così, è successo esattamente ciò che dicono i Vangeli!". Oggi, dopo tanti anni, sto ancora scoprendo le conseguenze di quella bellissima sorpresa». Don Vincent Nagle «Al cuore di questo libro sta il dramma della vera scoperta di sé. Vincent Nagle vuole portarci a dire con verità: "Salvami, Signore, non ho speranza se non perché ci sei tu! Tu non sei, o Cristo, l'abbellimento religioso di un'esistenza che trova in se stessa le energie della riuscita, non sei la causa più nobile a cui dedicarsi. La tua presenza è, per me, questione di vita o di morte"». (Dalla Postfazione di don Paolo Sottopietra)