Gli editoriali del mensile della FEVOSS (Federazione dei Servizi di Volontariato Socio Sanitario) raccolti per la prima volta in volume con l'intensa prefazione di Magdi Cristiano Allam.Sono singole pagine che di volta in volta riflettono sui temi e sui valori più vissuti e sentiti dal mondo del volontariato: una sorta di ABC della nostra umanità e della nostra civiltà. L'Autrice fa emergere tratti ancora presenti della passata cultura contadina veneta, oggi come cultura della partecipazione, strumento principale per favorire il dialogo anche tra posizioni diverse ma tutte ugualmente volte alla costruzione del bene comune.Un libro consigliato sia a chi già opera nel volontariato e nella cooperazione, come momento di pausa e di riflessione sulla propria azione, sia a quanti ancora non conoscono questo mondo, per un primo incontro.
Quella della solitudine è una delle paure più sentite da ognuno di noi. Non è solo il timore di perdere chi più ci è vicino, piuttosto, in generale, il timore di essere soli al mondo rispetto al resto degli uomini. E la disabilità è un ottimo "monitor" sociale e antropologico rispetto a questa angoscia diffusa. Infatti una delle cose che impedisce un rapporto paritario tra persone disabili e normodotati è proprio l'immagine intimorita, diffidente che questi ultimi hanno della condizione di disabilità come condizione di solitudine irreversibile.Questa immagine rispecchia perfettamente le altre circolanti sull'handicap, come quella che associa disabilità a sofferenza, o ad assistenza. È come se il rapporto tra disabilità e "normalità" riflettesse la paura diffusa della solitudine, restituendocela in maniera più nitida. Insomma, la disabilità ci spaventa anche perché pensiamo che, semmai ci trovassimo in quella situazione, saremmo "condannati" ad una vita solitaria ed isolata dalle altre persone. È come se, temendo la solitudine, avessimo paura di chi ci sembra vivere appieno quella condizione di totale distacco. Questo libro è un viaggio nel mondo della diversità, un intenso confronto tra Claudio Imprudente e i suoi lettori, il tentativo di arrivare, attraverso questo dialogo, ad una definizione più completa e consapevole del nostro rapporto con le diverse abilità e con la realtà.
Un diario di una madre che non si è arresa di fronte all'incredulità dei medici alla malattia di suo figlio, fino alla definizione di una diagnosi.
Un libro sugli aspetti sociali e personali della vecchiaia con preziosi ed utili consigli per rendere gradevoli questi anni. Che la vecchiaia sia un problema non si può nascondere: un problema per una società sempre più distratta" dalle rapide trasformazioni cui è soggetta. Ma è un problema anche per le persone anziane che si ritrovano spaesate in un contesto sempre più mutevole. Questo testo con sincerità affronta questo tema. "
In genere, chi lasciava la campagna per trasferirsi in città, lo faceva perché aveva trovato un lavoro più stabile o meno faticoso o sperava di trovarlo con più facilità, o perché immaginava che, vivendo insieme con molte più persone, avrebbe sperimentato una esistenza con maggiori opportunità, per sé e per la propria famiglia, in una auspicata dimensione protettiva, non solo economica e sociale, ma anche culturale, religiosa e politica. Oggi però il cambiamento è oggettivamente in contraddizione con quelle intenzioni originarie del costruire le città e con quelle aspettative di chi aveva deciso di abitarle. La città era prima un luogo, oggi è più luoghi; era prima un tempo unico, oggi è più tempi e vi è differenza tra il tempo del giorno e il tempo della notte perché la città del buio è decisamente diversa dalla città della luce. Prima, la città era una sola e unica città, mentre ora si ritrovano in essa molte altre città o perlomeno "un'altra città", come affermano gli autori di questo pregevole saggio, che con coraggio denunciano una situazione che rende precario il rapporto tra civiltà ed essere umano e che reclama, in una ritrovata presenza unitaria e in un nuovo slancio politico, il rispetto dei diritti proclamati in molti manifesti e dichiarazioni contemporanei." (dalla Prefazione del Prefetto Carlo Mosca)
Questa ricerca esplora le nuove funzioni "politiche" assunte dal volontariato in Italia studiando il caso della redazione di quattro Piani di zona (due in Lombardia e due nel Lazio) nati a seguito dalla Legge quadro 328/2000 sui servizi sociali. Queste funzioni sono chiamate "di advocacy" e consistono nella rappresentanza, assistenza e tutela in forma gratuita dei soggetti sociali più deboli.
Li hanno chiamati bambini pesce, bambini della luna, tanto appaiono misteriosi: i bambini autistici hanno eretto un muro impenetrabile tra se stessi e il mondo che li circonda. Uta Frith riprende le fila del suo indiscusso e fondamentale studio sull'autismo infantile e delinea i più recenti sviluppi della ricerca neuropsicologica e neurologica sul disturbo. "Questa storia del viaggio della scienza verso la comprensione dell'autismo comprende idee romantiche e rivela reazione emotive incredibilmente forti che io ho da tempo accettato come una componente del fascino che provo studiando l'autismo. Comprende anche alcuni fatti nudi e crudi provenienti dalla neuroscienza cognitiva. Credo che combinare i due opposti, la scienza rigorosa e le idee romatiche, l'obiettività e la passione, non sia impossibile, e l'enigma dell'autismo me ne ha dato la prova".
La vita di Francesco, bambino colpito dalla sindrome di West, narrata dal padre Michele. Una testimonianza che rappresenta un messaggio urgente di grazia.
Il muro di Padova, la scuola del Trullo e un centro antiviolenza a Roma, via Piave a Mestre, una coppia mista a Napoli, i bagni pubblici di Torino: sono questi i luoghi e le storie di "comune" immigrazione e di riuscita integrazione che Livia Turco ci racconta in questo libro. Ambienti, contesti, relazioni di quotidiana convivenza tra italiani e immigrati, alle prese con una condivisa paura da spaesamento culturale che spesso degenera nel rancore sociale, laddove ci si ritrova gomito a gomito. Questa paura sarà con noi per tanto tempo, dice Livia Turco, che smette momentaneamente i panni della politica di professione per cimentarsi con un'indagine sul campo che consente di decifrare quel disagio e aiuta il lettore ad affrontarlo senza farsene irretire. La strada da seguire è riconoscersi reciprocamente e stabilire relazioni con gli altri, non necessariamente mossi da spirito caritatevole, ma più spesso dall'interesse. È proprio questa molla, infatti, a innescare reazioni a catena, anche inaspettate, in cui italiani vecchi e nuovi si sentono motivati a cercare una convivenza positiva per avere un quartiere più sicuro, più bello, più vivibile. E scoprono così che l'obiettivo di costruire giorno per giorno una vita dignitosa riguarda tutti e travalica i confini delle lingue e delle culture.
E se provassimo a conoscerci meglio per diffidare meno gli uni degli altri?
Questo libro dimostra che è possibile! Raccontando l'antica e ricca cultura dei rom, il loro senso della famiglia, la loro passione per le feste e il tradizionale e pittoresco raduno a Les Saintes Maries in Camargue, mostra come solo attraverso la conoscenza reciproca e l'amicizia sincera si possano superare paure e pregiudizi.
Carla Osella, sociologa e pedagogista torinese, opera dal 1971 con il popolo rom e sinto per la difesa dei suoi diritti civili e culturali. E' autrice di numerose pubblicazioni di carattere spirituale e sociale.
Ornella Bergadano, illustratrice impegnata nel volontariato ed associazionismo cattolico, sposata con tre figli, crede nell'arte come strumento di comunicazione dei valori del bene e del vero.
Chuan l'Invincibile ha solo dodici anni e pesa appena trenta chili, ma ogni giorno combatte la propria battaglia per la sopravvivenza sul ring di una palestra di thai boxe a Bangkok. Il piccolo Reneboy si alza all'alba per frugare fra le imponenti montagne di spazzatura che sommergono la baraccopoli in cui vive, alla periferia di Manila, un "quartiere-discarica" dove l'arrivo dei camion rifiuti è salutato come la promessa di nuovi tesori. Nei gelidi inverni della Mongolia, Bellezza eterna sa che quando chiude il tombino sopra la sua testa deve lasciare aperto uno spiraglio: solo così lui e i suoi giovani amici che trovano rifugio nelle fogne di Ulan Bator potranno scappare in tempo durante le incursioni della polizia. In base alla rigida politica cinese del figlio unico, Chaojun rappresenta per i genitori l'unica opportunità di ascesa sociale, ma il suo prodigioso talento al pianoforte è minacciato dalla carenza di una dote imprescindibile, poco stimolata da una cultura che esalta la cieca disciplina: l'immaginazione. Dieci storie di sconcertante forza d'animo e umanità, dieci ritratti di bambini in lotta contro la miseria e l'emarginazione, divengono i fili conduttori di un viaggio attraverso le diverse facce dell'Asia, dalla Cambogia all'Afghanistan, dal Tibet a Hong Kong. E rivelano le contraddizioni di paesi brutalmente plasmati dal progresso recente e ancora in balia dei capricci della natura, dove "i monsoni sono tutto, sono attesi e temuti, danno la vita e la tolgono".