La PaleoZona non è una dieta. O meglio, della dieta ha solo i benefici: si può perdere fino a un chilo a settimana senza mai soffrire la fame. Ma non serve solo a dimagrire: già dai primi giorni avrete più energia, dormirete meglio, sarete più concentrati sul lavoro e migliorerete le vostre perfomance atletiche. Qual è il segreto di questo rivoluzionario regime alimentare? Semplice: la scelta e la combinazione degli alimenti capaci di farci stare meglio, quelli che costituiscono la "benzina" più adatta al nostro corpo. Fino all'avvento dell'agricoltura abbiamo consumato solo carni magre, pesce, noci, radici, frutta fresca e vegetali. Da un punto di vista genetico l'uomo non è cambiato dal Paleolitico in poi. Per questo tutti gli alimenti comparsi successivamente - come i cereali, i legumi, il latte e i suoi derivati - non sono compatibili con il nostro organismo. I cibi "nuovi" ci fanno male, creano nel nostro corpo uno stato di infiammazione all'origine di fastidi come mal di testa e disturbi gastrici, ma a lungo andare anche di problemi di salute più seri. La recente diffusione di celiachia, diabete e malattie dell'intestino ne è la conferma. In questo libro, il dottor Aronne Romano ci illustra i fondamenti di questo nuovo regime alimentare, che combina i principi della Zona con quelli della dieta del Paleolitico, spiegando il metodo per applicarli alla vita di ogni giorno, e accompagnandoli con ricette gustosissime, semplici e veloci. Prefazione di Barry Sears.
Nei decenni seguiti al secondo dopoguerra, la meritoria figura del "mio dottore", come si usava dire, è entrata via via in dissolvenza, si è consumata, svuotata, fino a lasciare di sé, soprattutto nelle generazioni più mature, soltanto un ricordo permeato di rimpianto. Oggi "il dottore" non c'è più, ma quello che conta, al di là dell'elogio del passato, è non rassegnarsi all'idea che i suoi pregi e principi debbano considerarsi un patrimonio irrimediabilmente perduto. La diagnosi della "scomparsa del dottore" formulata qui da Giorgio Cosmacini può essere la premessa di una prognosi che anticipa, auspica se non altro, con lo sguardo rivolto ai medici di domani, un recupero dei valori di cui quella figura era depositaria.
La medicina è gravemente ammalata. Mentre i pazienti vivono nell'illusione che i farmaci prescritti dai medici siano sicuri ed efficaci e si basino su prove e risultati di test imparziali e affidabili, l'industria farmaceutica è afflitta da una corruzione che dilaga su scala globale, alimentando un business da 600 miliardi di dollari. Ben Goldacre, medico britannico, sferra un attacco senza precedenti a questo sistema dalle dinamiche perverse e poco trasparenti in cui sono coinvolti non solo singoli soggetti dalla dubbia integrità morale, ma anche moltissime persone perbene che, vittime in buona fede di un grande inganno, assecondano e diffondono il giudizio positivo su un determinato farmaco, basandosi su dati falsati dalle aziende farmaceutiche. Molto spesso, infatti, l'efficacia dei medicinali viene verificata in test clinici malamente progettati, condotti su un numero ridotto di pazienti poco rappresentativi e analizzati con tecniche che ne enfatizzano solo gli effetti positivi. Quando emergono dati negativi, la legge consente all'azienda di tenerli nascosti, con il risultato che a medici e pazienti arriva solo un'immagine mistificata del medicinale. Le istituzioni e le associazioni professionali che dovrebbero censurare tale comportamento non lo fanno, e le stesse autorità di controllo tollerano che i dati sugli effetti collaterali siano tenuti nascosti.
Che cosa mangiamo, e perché? Sono domande che ci poniamo ogni giorno, convinti che per rispondere basti sfogliare la rubrica di un giornale, o ascoltare per qualche minuto l'ultimo imbonitore nutrizionista ospitato in tv. Ma se quelle domande le si guarda un po' più da vicino, come fa Michael Pollan in questo suo documentato saggio, forse il primo sull'argomento a non prendere alcun partito, se non quello dell'ironia e del buon senso, le risposte appaiono meno scontate. Che legga insieme a noi le strepitose biografie del defunto pollo "biologico" riportate sulla confezione di petti del medesimo, o attraversi le lande grigie e fangose del Midwest, dove milioni di bovini nutriti a mais e antibiotici vivono la loro breve esistenza fra immensi stagni di liquame, Pollan arriva immancabilmente a conclusioni di volta in volta raccapriccianti o paradossali.
Daniel Siegel esplora il ruolo delle esperienze interpersonali nel plasmare i circuiti cerebrali. Con esempi tratti dalla pratica clinica e dalla vita di tutti i giorni, illustra le interazioni tra connessioni neurali e interpersonali nella prima infanzia; descrive in che modo forme di attaccamento non ottimali possano dare origine a problemi di memoria, di autoregolazione e di regolazione delle emozioni; fornisce spiegazioni convincenti su come le relazioni con gli altri alimentino i processi di integrazione e lo sviluppo della mente nel corso della nostra intera esistenza. Questa nuova edizione del volume tratta in modo estremamente aggiornato temi quali la neuroplasticità, l'epigenetica, la mindfulness e i correlati neurali della coscienza; inoltre fornisce indicazioni pedagogiche utili ed è completata da un nuovo glossario.
Questo libro è la storia di un disagio. Il disagio del ventenne G. L., la cui vicenda dagli esiti purtroppo tragici viene ripercorsa da Fabrizio Benedetti alla luce della cosiddetta "medicina narrativa". Attraverso una serie di lettere indirizzate al suo medico - che si alternano a capitoli di descrizione scientifica - è G. L. stesso a farci entrare nel suo mondo e nel suo malessere. Le cui ragioni profonde, al di là di un'apparente depressione e melanconia, si svelano a mano a mano che procediamo nella lettura. Il fascino di questo caso è tutto nel perché G. L. arrivi all'autodistruzione e nel messaggio che ne scaturisce: le dinamiche della mente sono spesso imperscrutabili e solo mediante l'introspezione e l'ascolto del paziente possiamo capire a fondo il significato del suo disagio.
La pubblicazione di una lezione magistrale di Massimo Gaglio dal titolo "Per una metodologia clinica" (tenuta nel giugno del 1975) vuole essere un omaggio a uno studioso-militante che ha concepito e utilizzato la sua cultura, la sua professione come uno strumento per contribuire a migliorare la società umanizzandola.
"Aut aut" è una rivista bimestrale di filosofia fondata da Enzo Paci nel 1951. Attraverso la pubblicazione di materiali, saggi e interventi fornisce un quadro aggiornato del dibattito filosofico e culturale di oggi. La rivista si rivolge in modo speciale agli studenti e agli studiosi di cose filosofiche, ma anche a coloro che si occupano di problemi connessi con la psicologia, e a tutti gli operatori del mondo culturale, letterario, artistico e politico, che hanno a cuore una riflessione sulle loro pratiche.
"Se decidi di dimagrire con la tisanoreica scegli di curare la salute, di riequilibrare ciò che manca, e non sbilanciare ciò che è in armonia. Intraprendi un regime alimentare disintossicante, del fisico e dello spirito. E una volta raggiunta l'armonia interiore, ti garantisco che ti amerai di più. Avrai più cura di te e sorriderai molto più spesso. Non soffrirai la fame, perché i cibi che prevede saziano senza appesantire. E sono gustosi: le vecchie diete, fatte di un uovo sodo con qualche foglia di insalata scondita, non giovano certo al buonumore. Questo vuol dire scegliere la tisanoreica: dimagrire, in salute, senza rinunciare al piacere del cibo." In questo libro, Gianluca Mech svela i segreti della dieta di cui tutti parlano. Spiega i fondamenti scientifici su cui si fonda e insegna come seguirla nel migliore dei modi, presentando anche tante gustose ricette che rendono il mettersi a dieta un piacere.
A partire dall’esperienza di quanti sono coinvolti negli errori medici – pazienti, familiari, medici e altri professionisti della salute – il volume affronta le difficoltà insite nel parlare di errori con onestà e franchezza nella pratica clinica. Basandosi sulle linee guida sviluppate dall’Institute for Professionalism and Ethical Practice e sull’esperienza degli autori, l’approccio esperienziale presentato in questo libro offre un aiuto concreto per iniziare la conversazione, gestire le reazioni dei pazienti con professionalità ed empatia, decidere chi dovrà partecipare alla conversazione, selezionare quali informazioni documentare nella cartella clinica, rispondere alle domande relative al risarcimento economico.
Con l’obiettivo di favorire la soluzione dei conflitti e la cura, gli autori sottolineano l’importanza di una comunicazione chiara ed empatica per riparare agli errori nel miglior modo possibile. Una particolare attenzione è riservata ad alcuni aspetti della relazione medico-paziente: trasparenza, rispetto, responsabilità, continuità e sensibilità. Le esperienze in prima persona raccolte in questo libro mostrano come parlare degli errori possa migliorare il percorso di cura.
Gli autori
Robert D. Truog è professore di Etica medica, Anestesia e Pediatria presso la Harvard Medical School e senior associate presso il reparto di terapia intensiva del Children’s Hospital di Boston.
David M. Browning è ricercatore presso l’Institute for Professionalism and Ethical Practice del Children’s Hospital di Boston e docente presso la Harvard Medical School.
Judith A. Johnson è avvocato ed eticista clinico presso il Children’s Hospital di Boston e docente presso la Harvard Medical School.
Thomas H. Gallagher è medico internista e docente presso il Dipartimento di Medicina e il Dipartimento di Bioetica e Scienze Umane della Facoltà di Medicina, della University of Washington, a Seattle.