Pura fantasia o vivo contatto con Dio quello che l'autrice ha vissuto e narra in questo libro? Solo la fede può dare senso a questa esperienza che ha avuto la sua origine da un intenso bisogno di Dio. Aprendo la porta del nostro cuore umano, Egli riversa in noi tutto l'Amore del suo cuore dando inizio all'intimo colloquio che fa della preghiera una viva ed efficace esperienza dell'Amore divino. La preghiera assume allora la sua forma più pura perché è Dio stesso che prende l'iniziativa creando un rapporto invisibile e sottile con la sua creatura come "il mormorio di un vento leggero" (1 Re 19,12) che parlò ad Elia. Questo libro può essere un aiuto prezioso per tutte quelle persone che stanno perdendo il senso della vita e, sfiduciate e deluse dall'amore umano, sono alla ricerca di Dio. Nella seconda parte dell'Opera, l'autrice continua quel dialogo spirituale iniziato in "Perle di spirito" offrendo al lettore altre "Perle d'Amore".
Coroncina, donataci da un sacerdote, per chiedere aiuto alla Madonna e agli arcangeli per combattere i sette arcidemoni e con essi i sette vizi capitali.
“Le Tue Lacrime di sangue, o Madre Addolorata, distruggano il dominio dell’Inferno”.
Va bene tutto, ma no, il latino no! È questa la frase che spesso sente ripetere chi va ad assistere alla Messa in Rito Antico. Ma la differenza tra questa e quella riformata dal Concilio Vaticano II si riduce soltanto a una mera questione linguistica? La risposta non può che essere negativa. Ricostruendo la storia e analizzando l'ordinamento liturgico e il significato profondo del cosiddetto Vetus Ordo, Massimo Cicero dimostra come il suo contenuto teologico sia molto più aderente alla millenaria Tradizione cattolica rispetto alla nuova Messa, per molti versi snaturata dall'ansia di modernizzazione che ha contraddistinto la Chiesa negli ultimi decenni. Questo pamphlet, vibrante e documentato, è un atto d'amore per quella che è stata la Messa di san Francesco, di san Pio da Pietrelcina, di santa Teresa. Un atto d'amore per la Verità, per l'antica liturgia, per la profondità del silenzio, per l'universalità del latino e del canto gregoriano, per quel Santo Sacrificio che riesce a toccare le corde più profonde dell'animo umano.
Questo volume è nato dall'affetto riconoscente di alcuni "figli spirituali" di don Giovanni Lanfranco, che hanno sentito il bisogno o accolto l'invito a mettere per iscritto, a breve distanza dalla sua morte, ricordi significativi del loro padre spirituale, per farne emergere un abbozzo del suo non comune profilo spirituale-pastorale. A comporne il mosaico hanno contribuito tutte le componenti del Popolo di Dio: vescovi, preti, un prossimo diacono permanente, suore, laici e laiche, due coppie di sposi. L'appellativo che ha accompagnato la figura di don Lanfranco è quello di padre spirituale: prima dei chierici nel Seminario Maggiore di Rivoli (1954-1974); ministero (con quello di confessore) proseguito ufficialmente fino al 1980 nel Seminario, tornato a Torino, e continuato di fatto sino alla fine del secolo scorso, poi, con il rientro a Savigliano, soltanto rivolto ai preti, ai laici e ai consacrati, fino agli ultimi giorni della sua esistenza terrena, conclusasi il 2 luglio 2012. Da queste pagine emerge una sorpresa: se don Lanfranco fu padre spirituale per obbedienza all'arcivescovo Fossati dal 1954, fu soprattutto e prima ancora un contemplativo e un eremita per vocazione - ossia un uomo di preghiera, anzi un "uomo fatto preghiera" -, vocazione confermata ufficialmente nel 1972 dall'arcivescovo Pellegrino, al quale aveva chiesto il mandato di essere "prete diocesano eremita". Dall'amore assoluto e incondizionato, come eremita, per il suo Signore, scaturì una dedizione totale e senza riserve (anche durante la dolorosa malattia) al ministero presbiterale della direzione spirituale, della confessione e dell'esorcismo, sentendosi sempre, a pieno titolo, prete diocesano della Chiesa di Torino.
El objeto de estudio es la celeridad de los procesos que solventan las causas incidentales, originadas dentro del proceso de la causa principal, para contribuir de ese modo a una mejor tutela de la justicia. En las causas matrimoniales canónicas, donde se discierne sobre la validez del propio matrimonio atendiendo a razones de verdad, las partes se encuentran con mecanismos jurídicos que pueden acelerar o ralentizar el proceso. Teniendo en cuenta una noción jurídico-legal básica sobre la causa incidental, se realiza un análisis sobre la regulación vigente, la jurisprudencia y las contribuciones de la doctrina canonística sobre los medios para lograr un proceso incidental más ágil y efectivo.
Bruceli Benito Ala Gordillo (Arequipa-Perú) es Licenciado en Ciencias Eclesiásticas y en Derecho Canónico por la Universidad de Navarra y Doctor en Derecho Canónico por la misma Universidad. Ha obtenido el Grado de Derecho en la Universidad Internacional de la Rioja.
Sussidio proposto per accompagnare gli educatori-catechisti nella formazione personale e nel servizio educativo.
Punto di riferimento insostituibile per la teologia cattolica contemporanea, la rivista Concilium delinea la mappa delle domande più pressanti che l’attualità pone alla riflessione teologica. E costringe la fede cristiana non solo a confrontarsi con il discorso pubblico, ma anche a impegnarsi nel dialogo con le prospettive specifiche delle diverse confessioni cristiane. Per la profondità dei contenuti, oltre che per l’ampiezza di respiro e la capacità di penetrazione intellettuale, Concilium riesce così a fornire risposte innovative e di convincente solidità alle questioni più importanti che si pongono alla teologia.
Il lavoro dell'uomo è da sempre un fondamentale punto di riferimento per la storia dell'Occidente. Ma a lungo l'attenzione è stata accordata alle finalità e alle modalità del lavoro (e, in epoca moderna, soprattutto alla sua remunerazione) piuttosto che alla ricerca del suo senso profondo. Il dominante ethos borghese che ha caratterizzato l'età della rivoluzione industriale si è soffermato assai più sulla sua utilità piuttosto che sul suo senso. Merito di Marx - indipendentemente dalle sue derive ateistiche - è stato quello di riproporre al centro dell'agire umano la ricerca del senso del lavoro, stimolando la coscienza cristiana - a partire dall'insegnamento di Leone XIII, fino alla Gaudium et spes - a riscoprire, anche al di là della sua "utilità", il significato profondo del lavoro come collaborazione all'opera creatrice di Dio.
Scritto subito dopo la seconda guerra mondiale e pubblicato per la prima volta dalla Libreria Editrice Fiorentina poco dopo il 1950, è il classico di La Pira sulla politica votata alla piena occupazione, secondo le idee dell'economista Keynes e in obbedienza agli imperativi della coscienza ispirata dal vangelo.
A quell’epoca, appena usciti da una guerra devastante, con la disoccupazione alle stelle, l'estremo bisogno di stipendi unito alla capitolazione dell'Italia agli alleati, ci aveva reso doppiamente fragili davanti all'opulenza americana e alla sua economia dei consumi. Ma intendere l'occupazione soprattutto come lavoro salariato, con gli anni ha penalizzato moltissime piccole attività contadine, artigianali e commerciali, tipiche del modo italiano di vivere, gravandole di sospetti, burocrazie e tasse, dando poi alla figura dell'imprenditore il monopolio del lavoro in quanto datore di stipendi.
Ma col solo lavoro salariato e senza moltiplicazione dei mestieri, la piena occupazione non è raggiungibile, percio.la povertà, la disoccupazione, insieme all'inquinamento dei beni comuni e delle nuove carenze alimentari hanno imboccato strade impreviste, soggiogate da capitalismi sempre più intensi con relativa divaricazione fra ricchi e poveri. L'enciclica Laudato si di papa Francesco ha manifestato le nuove forme di attesa della-povera gente per rispondere alle quali ritornano in parte attuali le idee di Keynes con il finanziamento pubblico della rinascita di libere attività agricole, artigianali e commerciali per la sovranità alimentare, l'abolizione degli sprechi e la rigenerazione dei beni comuni.
Con il commento del dott. Giuseppe De Rita, presidente del Censis.
Questo volume, corredato con essenziali commenti e sintesi, 120 illustrazioni e 260 grafici, riduce il testo dei quattro Vangeli in un'unica narrazione. Non è però una "fusione" di frasi appartenenti a diversi Vangeli, bensì un'antologia in cui ogni singolo fatto è riportato secondo le parole di un solo evangelista. Il testo biblico è quello della traduzione rinnovata Cei.