Il presepe è come un Vangelo vivo che «suscita tanto stupore e ci commuove» perché «manifesta la tenerezza di Dio», il creatore dell’universo che «si abbassa alla nostra piccolezza». Ne è convinto il Papa, che nella lettera apostolica sul presepe sottolinea che «comporre il presepe nelle nostre case ci aiuta a rivivere la storia che si è vissuta a Betlemme. Naturalmente, i Vangeli rimangono sempre la fonte che permette di conoscere e meditare quell’Avvenimento; tuttavia, la sua rappresentazione nel presepe aiuta ad immaginare le scene, stimola gli affetti, invita a sentirsi coinvolti nella storia della salvezza, contemporanei dell’evento che è vivo e attuale nei più diversi contesti storici e culturali». Comporre il presepe nelle nostre case, nelle scuole, negli ospedali e nei luoghi di lavoro ci aiuta a rivivere la storia che si è vissuta a Betlemme.
«La devozione, senza la rivoluzione, non basta». Don Oreste Benzi lo ha ribadito nel suo ultimo intervento pubblico il 19 ottobre 2007, pochi giorni prima di morire. Ma è un'idea che ha caratterizzato tutta la vita di questo straordinario sacerdote, che con le sue azioni e intuizioni ha scosso le coscienze e coinvolto generazioni di giovani, anticipando molti temi che caratterizzano il dibattito attuale e lo stesso pontificato di papa Francesco. Gli autori del libro ci restituiscono tutta la carica profetica di questo rivoluzionario di Dio, riportando alla luce le interviste che gli hanno fatto in tanti anni di collaborazione nella rivista "Sempre" fondata e diretta dallo stesso don Benzi. Emergono aneddoti della storia personale ma anche le sue posizioni scomode sulla Chiesa, su emergenze sociali come droga, prostituzione, carcere, aborto, e la sua visione di una società completamente nuova, che lui stesso ha contribuito a sviluppare. Un incontro estremamente attuale che si apre con un inedito: una lunga intervista pubblica in cui don Oreste si racconta ai giovani e li esorta: «Ribellatevi, non potete fare la pace con il male!».
Cardine e fulcro dell'interpretazione cristiana della realtà non sono le istituzioni ecclesiastiche, le dottrine e le norme etiche, e nemmeno la Bibbia e i sacramenti, ma una figura storica, un uomo vissuto duemila anni fa: Gesù di Nazaret. In lui, come dice il dogma cristologico, Dio si è fatto uomo. Quest'idea, tuttavia, suscita molti interrogativi, non solo per gli uomini di oggi. Il presente saggio delinea la lotta della chiesa antica per formulare una più profonda comprensione dell'incarnazione e aiuta a coglierne la rilevanza attuale. L'esposizione offerta da Franz Dünzl dimostra in molti punti con quale perizia egli si sia mosso, pur nel quadro della storia della chiesa, esplorando questioni esistenziali. In quelle vicende si alternano tesi e antitesi, trionfo ed esilio, slancio e disfatta: ogni compromesso per il quale si è combattuto viene di lì a poco rimesso in discussione, richiedendo ulteriori approfondimenti. E questo rende plasticamente tangibile quale abisso intellettuale e spirituale ci sfidi ad affrontare la convinzione di fede che Dio si è fatto uomo.
Questo studio di O'Collins è dedicato all'ispirazione della Bibbia, tema alquanto trascurato nella teologia contemporanea. Il teologo australiano inizia esaminando i punti di vista classici sull'ispirazione. Si concentra poi, mantenendosi saldamente radicato nelle Scritture, sulla loro origine ispirata stando all'Antico e al Nuovo Testamento. Indaga l'influenza ispirante della Bibbia sulla liturgia, sulla predicazione, sull'insegnamento, sulla vita cristiana, ma anche sulle arti visive e sulla letteratura. Espone dieci caratteristiche dell'ispirazione biblica, sottolineando in particolare la qualità ispiratrice delle Scritture e spiegandone le conseguenze fondamentali, per esempio sulla formazione del canone. Dopo avere esaminato tre approcci all'interpretazione biblica - l'intenzione dell'autore, il ruolo dei lettori, il primato del testo stesso -, il libro delinea infine una serie di principi per confrontarsi sul piano teologico con le Scritture. Distinguendo in modo accurato l'ispirazione dalla rivelazione divina e dalla verità biblica, O'Collins può fare piazza pulita di tanti falsi problemi. E sottolinea l'impatto dell'opera ispiratrice dello Spirito Santo non solo sugli autori biblici, ma anche sui lettori del testo sacro in ogni tempo e luogo.
L'autore, ripercorrendo la formazione e lo sviluppo dell'etica sessuale cattolica a partire dall'insegnamento dell'apostolo Paolo fino al nostro tempo, mette in luce come la fedeltà a tale insegnamento può assumere oggi modalità diverse da quelle indicate materialmente da Paolo, sempre tuttavia in obbedienza allo stesso principio di realtà che guidava l'apostolo. In modo particolare si può oggi affermare che la moralità dell'agire sessuale non è in radice stabilita dalla configurazione giuridica della relazione tra le persone ma dalla forma esistenziale di tale relazione prima e indipendentemente dalla configurazione giuridica.
Il mistero di Maria Santissima, Immacolata Madre di Dio, Madre della Chiesa, Madre dell'umanità, Madre dell'universo: è mistero sublime della nostra Fede cattolica. La crisi della Mariologia si sintetizza oggi soprattutto nelle due parole "minimismo mariano", che fanno comprendere come in tutto ciò che riguarda la Madonna si vuole e si deve arrivare a ridurre "al minimo" ogni cosa che esalti o glorifichi la Madonna in se stessa e nei riguardi degli altri. Si vuole giungere fino al disperato "nichilismo", ossia fino a ridurre la Mariologia a zero, fino a dimenticare la Madonna, fino addirittura a non volerla più! Perciò per lo studio della Mariologia si raccomanda un Trattato distinto, che eviti la cosiddetta "parcellizzazione" delle verità. "L'Immacolata Madre di Dio e Madre nostra. Trattato di Mariologia dogmatica", è un novello Trattato di Teologia mariana da presentare agli uomini affinché lo leggano, per cercare di conoscere meglio la loro Immacolata Madre divina, imparando così ad amarla e imitarla lungo il cammino dall'esilio di questa terra, così piena di triboli e spine, alla terra della nostra beata Patria nel Regno dei cieli.
Il 4 settembre 2022, in Piazza San Pietro, Papa Francesco beatificherà papa Luciani, il "Papa del sorriso". Un pontificato che - nonostante la sua brevità - è tutt'ora ricordato con grande affetto, ciò grazie all'umanità e alla serenità che Albino Luciani sapeva infondere col suo sguardo. In queste pagine Antonio Preziosi, con penna abile e fresca, ripercorre la vita di Giovanni Paolo I: l'infanzia, l'educazione, gli anni giovanili, l'ordinazione, gli anni come Patriarca di Venezia e naturalmente l'elezione al soglio pontificio e i suoi 33 giorni da successore di Pietro. Una biografia aggiornata e attenta a tutti gli aspetti della figura del pontefice: teologo, pastore, padre conciliare, uomo di intensa e per alcuni aspetti innovativa spiritualità.
L'autore
JOSÉ VILCHEZ LINDEZ (nato a Pedro-Martinez, Granada, nel 1928). Gesuita, ha studiato filosofia a Madrid, teologia a Innsbruck e Sacra Scrittura a Roma. È docente presso la Facoltà di Teologia di Granada, dove insegna Antropologia teologica e Sacra Scrittura (A.T.). Le sue principali pubblicazioni sono: Tobit, BAC 287 (Madrid 1969, 69-124); Sabiduría, BAC 293 (Madrid 1969, 621-783); Sabiduria y Sabios en Israel (Verbo Divino 1995); L. Alonso Schökel - J. Vilchez, Proverbi (Boria, Roma 1988); Sapienza (Borla, Roma 1990); Qoèlet (Borla, Roma 1997); Rut ed Ester (Borla, Roma 2003); Tobia e Qiuditta (Borla, Roma 2004).
Il libro
Il presente volume inserito nella serie dei commentar! teologico-letterari diretta da José Luis Sicre Diaz, contiene i commenti ai libri di Tobia e Giuditta. Il libro di Tobia è una deliziosa opera poetica che si serve di concetti popolari per far risaltare la Provvidenza di Dio sui giusti nonostante le apparenze contraddittorie della vita reale. Anche il libro di Giuditta è un racconto poetico con scopi specificamente religiosi; si rivolge agli israeliti in gravi difficoltà storiche per confermarli nella speranza che Dio sta sempre dalla parte dei deboli contro l'oppressione ingiusta dei forti. I due libri difendono quindi la medesima tesi della Provvidenza
di Dio; uno (Tobia) verso le famiglie e gli individui, l'altro
(Giuditta) verso il popolo come comunità di credenti. Il valore letterario di entrambe le opere è considerevole e il loro insegnamento ha una notevole pregnanza.
José Vilchez Lindez
Vera Bonaita aggiunge un nuovo delizioso tassello alla collana "Echi dell'anima", raccontando tante belle storie di animali e di amicizia, incantevoli ed emozionanti nella loro semplicità e straordinarietà; si direbbero quasi fiabe se i protagonisti non fossero persone e animali reali. Il libro, pur spaziando in numerose esperienze di vita, è decisamente biografico, non solo perché si scopre l'autrice coinvolta in prima persona in alcune avventure, ma soprattutto in quanto si legge in filigrana il suo affetto e la sua ammirazione per tutte le creature. Ed è proprio questa sua delicata testimonianza il motore e lo scopo di questo libro: esortare tutti ad amare e rispettare gli animali, che ella definisce: "I nostri tesori". Età di lettura: da 6 anni.