Ideare, veder nascere e crescere il proprio giardino o la propria terrazza è un'esperienza straordinaria e gratificante. E se fondamentale è possedere quel "pollice verde" che fa fiorire anche le specie più ostiche, utilissimo, per neofiti ed esperti, è questo piccolo repertorio di piante e fiori in mezzo ai quali cercare quelli più adatti per rendere rigoglioso lo spazio a disposizione. Storia, consigli, aneddoti e segreti delle piante più comuni, ma anche di quelle da riscoprire e valorizzare: in ogni descrizione Rossella Sleiter unisce la curiosità botanica alla passione per il giardinaggio maturata negli anni. Indirizzi utili, manifestazioni verdi e consigli letterari fanno di questo volume uno strumento alla portata di tutti.
Gli abitanti del pianeta si avvicinano ai 7 miliardi, quattro volte quelli di un secolo fa. Ma ciò che dobbiamo temere per il prossimo futuro non è un mondo sovrappopolato, brulicante di vecchi e di poveri, bensì il gigantismo dei consumi e la loro sproporzione. Lo documenta Fred Pearce, attraverso un'analisi storica (dagli incubi di Malthus al baby boom) e una vastissima inchiesta sul campo, che racconta vite vissute e politiche demografiche, scelte ambientali e pericoli ecologici tra Europa ed Estremo Oriente, tra paesi africani e centri di ricerca statunitensi.
II libro è un manifesto di resistenza botanica, personale e ironico, che partendo dalla polemica contro i giardini oggi di moda offre uno spaccato della nostra società. L'autore prende in considerazione i giardini dei collezionisti fanatici, ossessionati dalla rarità e particolarità delle specie al punto da scordarsi di trarre piacere dall'aspetto o dal profumo dei fiori; i giardini delle signore per bene, viziati da un'inventiva asfittica e meccanica, leccati e finti; i giardini miliardari, status-symbol e sfoggio di ricchezza, uno dei massimi esempi di non-giardino perché chi lo possiede non ha un briciolo di passione, e si affida a professionisti dal nome inevitabilmente inglese, i garden-designer; i giardini moreschi, che hanno sostituito il giardino giapponese nel trend esotista occidentale... Per fortuna, in questa valle degli orrori, ci sono anche piacevoli sorprese, come i giardini dei benzinai, quelle aiuole selvagge e imprevedibili, concimate dall'inquinamento, che per qualche bizzarria della natura danno vita a creazioni sorprendenti e toccanti.
"Non ditemi quali monumenti ci sono vicino a casa vostra ma quali alberi." Così si presenta Tiziano Fratus, che è riuscito nella mirabile impresa di rendere la passione di cercatore d'alberi un vero e proprio - seppur bizzarro - lavoro. Come scrive nella prefazione: "Non sono poche le persone che affermano di parlare con gli alberi e di ascoltare gli alberi. Ed è una buona notizia; nessuna malattia mentale, come talvolta ironicamente rispondo quando mi si chiede: 'Anche lei parla con gli alberi?'. Ascoltare gli alberi vuol dire capire, vuol dire conoscere, vuol dire approfondire, vuol dire abbellirsi e arricchirsi, vuol dire espandere la capacità di sentirsi una creatura di Dio - o della Natura - nel mezzo di un pianeta che vive e pulsa e respira, a ogni suo battito". Un manuale che si pone l'ambizione d'essere una guida pratica e al contempo filosofica per tutti quelli che vogliono allevare il cercatore di alberi che riposa in loro, al di là della propria istruzione e del tempo a disposizione per passeggiate in mezzo al verde o nell'alveo di una riserva naturale piuttosto che nella Milano dell'Expo o della Roma immobilizzata dal traffico. Un libro per imparare e riflettere: un viaggio nella natura, sempre e necessariamente con il naso all'insù.
Fuori e contro la natura o fatalmente legati a essa? Distruggeremo il pianeta su cui siamo nati e cresciuti, o avremo la capacità di condurlo verso nuovi e stabili equilibri? Ricostruire l'origine delle dimensioni ecologiche dell'uomo non è soltanto un esercizio intellettuale ma può ispirare la ricerca di soluzioni concrete al problema che siamo riusciti a crearci in duecentomila anni sulla Terra. Come in un processo all'uomo, questo libro ripercorre - in chiave ecologica - le tappe dell'evoluzione e dello sviluppo culturale di Homo sapiens, dal Paleolitico alla svolta della Rivoluzione industriale e oltre, per saldare l'attualità dell'emergenza ambientale alla nostra preistoria. Come è nato l'opportunismo che ci fa vivere nei climi più inospitali e sfruttare le catene trofiche di ecosistemi tanto diversi? Quando abbiamo cominciato a trasformare la flora e a eliminare le faune? Come abbiamo sviluppato la capacità di costruire originali nicchie ecologiche per intrappolarvi noi stessi e le specie che abbiamo scelto di schiavizzare? Quali sono state le prime attività umane a lasciare il segno nell'atmosfera e a modificare il clima? Un viaggio negli straordinari archivi paleoclimatici, paleontologici, archeologici e genetici che la scienza moderna ha aperto, alla ricerca delle prime impronte antropiche sugli ecosistemi del pianeta e delle premesse che ci hanno portato allo sfruttamento insostenibile delle loro risorse, per comprendere come ha avuto origine questa "colpa".
Infinite sono le opportunità che il paesaggio italiano offre al progettista di verde, in virtù di un territorio dove convivono climi e vegetazioni diverse, rilievi e pianure, contesti urbani storici e contemporanei. In questo libro la paesaggista Anna Scaravella non si limita a illustrare i suoi magnifici giardini - tredici in totale, distribuiti tra Lombardia, Emilia,Toscana e Lazio - bensì ne racconta l'iter progettuale, partendo proprio dal processo immaginativo iniziale: risale all'idea primigenia in base al contesto territoriale, climatico e storico esistente; analizza gli spazi, talvolta su vasta scala, che daranno origine alla planimetria progettuale; decifra le dinamiche del rapporto con il cliente; infine documenta la realizzazione del progetto nelle diverse fasi di intervento grazie alla campagna fotografica di Dario Fusaro. E così, dal paesaggio iniziale nasce il giardino dove la natura è "assecondata", sostenibile, rispettosa e rispettata. Testi di Paolo Campostrini.
"Con zampe felpate il gatto si insinua nel cuore di grandi e piccini. Un animale enigmatico, dallo sguardo impenetrabile. Ma quando lo si capisce, può diventare l'amico più tenero e affettuoso." Un manuale ricco di consigli pratici per comprendere che cosa pensa, sente e desidera il vostro micio.
L'Oceano di plastica racconta la scoperta da parte di Charles Moore di una vera e propria isola di rifiuti galleggiante nell'Oceano; Moore vi incappò con il suo catamarano nel 1997 e da quel momento ne ha denunciato l'esistenza agli enti preposti alla salvaguardia dell'ambiente, alle accademie scientifiche, al mondo intero, e per farlo è dovuto ritornare più volte in loco e raccogliere quante più evidenze scientifiche possibili perché la sua denuncia fosse presa seriamente. Questa isola fluttuante, chiamata Great Pacific Garbage Patch, ha l'estensione del Canada. È fatta di rifiuti plastici, alcuni integri, altri ridotti a "zuppa" per l'azione dei raggi UV e dei processi chimici; insomma, ridotti a molecole, ma molecole sintetiche! E intorno a questo pezzo di "oceano di plastica" nuotano e vivono pesci, che si nutrono di quella zuppa plastica, che a loro volta vengono mangiati da altri pesci. Gli effetti sulla catena alimentare marina sono devastanti. Con questo libro Moore ci racconta la sua incredibile scoperta e disvela la vita segreta e le nascoste proprietà della plastica. Dai cartocci del latte alle molecole di polimeri, piccole abbastanza da penetrare la pelle umana o da essere inavvertitamente inalate, la plastica è sospettata di contribuire a una serie di malattie gravi tra cui infertilità, autismo, disfunzione della tiroide e alcune forme di cancro. Un libro che è un invito alla mobilitazione ecologista radicale.
Avrete sicuramente sentito dire che "un cane educato è un cane felice". Simone Dalla Valle, invece, è dell'idea che "un cane felice è un cane educato": un cane sereno e soddisfatto della propria vita infatti è molto più predisposto a imparare e collaborare con noi. Per questa ragione, il primo obiettivo del percorso educativo che ci propone è proprio quello di imparare a conoscere davvero il nostro amico a quattro zampe, quali sono i suoi bisogni, come comunica con noi e con i suoi simili, qual è il suo modo di apprendere e quindi qual è il metodo migliore per insegnargli qualcosa. Grazie alla sua esperienza sul campo, poi, Simone Dalla Valle ci guida con sorriso aperto e mano ferma nel training del nostro cane, attraverso una serie di esercizi spiegati e illustrati passo passo. Il nostro cane acquisirà così un bagaglio di competenze da applicare nelle occasioni di tutti i giorni: dal momento della pappa alla passeggiata al guinzaglio, dalla discesa dall'auto all'interazione con gli altri cani, fino a quelle situazioni in cui non possiamo occuparci di lui perché siamo presi da altri impegni. Seguendo il metodo di Simone, profondamente rispettoso della natura di ciascun animale e contrario a ogni forma di violenza, potremo instaurare una relazione veramente appagante con il nostro migliore amico e impostare una gestione della nostra vita insieme che garantisca il benessere di entrambi.
Scontrosi o docili, bastardi o purosangue, volubili, bizzarri o fedelissimi, sono stati i cani il grande amore di James Herriot, il leggendario veterinario scozzese autore di best seller sugli animali che continuano ad appassionare milioni di lettori in tutto il mondo. Questo volume raccoglie alcune tra le sue storie più indimenticabili: quella del tenace pastore tedesco Jock, del buffo labrador Brandy, di Roy, dolcissimo golden retriever, o Tricki Woo, capriccioso come solo un pechinese viziato sa essere. Piccoli racconti da un mondo ormai perduto, dominato dall'amore per la natura e le sue creature.
Una miscellanea dal sapore vintage ricca di illustrazioni ricercate, cronache, citazioni, aneddoti e curiosità che riguardano l'affascinante mondo dei gatti: com'erano considerati nell'antico Egitto, come facevano a essere i migliori amici dei topi nel Medioevo, di quali film imperdibili sono stati protagonisti e di che libri? "Vieni sul mio cuore innamorato, mio bel gatto: trattieni gli artigli e lasciami sprofondare nei tuoi occhi belli, misti d'agata e metallo". Lo scrisse Baudelaire e assieme a questa, arricchiscono le pagine del "Piccolo libro dei gatti" molte altre frasi affettuose e ironiche di illustri appassionati dei nostri amici a quattro zampe: Lewis Carroll, Pablo Neruda, Mark Twain...
Anno 2019. La tempesta sismica iniziata a Sumatra nel 2004 ha già distrutto Catania, Los Angeles, Istanbul, Osaka, uccidendo milioni di persone. Nel 2016 il supervulcano di Yellowstone è esploso, ricoprendo di cenere gli Stati Uniti. I ghiacci polari sono spariti, il livello del mare si è alzato e Venezia, New York, Londra sono state sommerse. Il clima è impazzito, con estati bollenti e picchi di gelo invernale, e tempeste, uragani e alluvioni. I nove miliardi di uomini hanno sempre più fame, le terre da coltivare non bastano e molto di quanto producono ingrassa animali che diventeranno bistecche. In mare nuotano solo meduse. L'acqua è diventata una merce e per controllarla si combattono guerre feroci. Il petrolio è finito, e le energie alternative non sono sufficienti. Quando esplode il reattore nucleare di Osaka, e dopo qualche mese altre centrali in Slovenia e Slovacchia, si innesca una reazione a catena che porta al blakout planetario e alla contaminazione radioattiva totale. Gli uomini, fiaccati e impreparati, non ce la fanno. Ne sopravvive uno solo, che chiuso in un rifugio racconta come tutto questo sia stato possibile. Uno scenario fantascientifico? Tutt'altro, ci spiega Mario Tozzi. È solo la proiezione immaginifica di quanto la scienza ci prospetta come il nostro futuro. Ma noi preferiamo ignorarlo, senza modificare il nostro stile di vita. Il pianeta è stanco di noi ma non sarà a causa sua che spariremo. Se continuiamo così, ad annientarci ce la faremo benissimo da soli.