Paolo e Nerone:
l'Epistola ai romani alla luce della storia e dell'archeologia.
L'Epistola di Paolo ai romani viene letta alla luce del peculiare contesto geografico, storico e archeologico nel quale il documento tu concepito, scritto e fatto circolare. Questo testo, inserito nel canone biblico palesa uno scontro culturale tra la visione giudaica (che va caratterizzandosi come cristiana) e quella classica, la quale subisce le influenze dell'assiologia neroniana. Il messaggio paolino determina un antitesi con gli assunti della filosofia stoica allora dominante negli ambienti romani, cosi come del fatalismo astrologico e degli influssi del pensiero politico ellenistico (nella sua versione egiziana). Questo commentario s'avvale dei contributi della storia e dell'archeologia senza ignorare alcuni aspetti teologici. Sotto questo punto di vista esso costituisce una novità nel campo degli studi di storia ed esegesi biblica.
Lo strumento liturgico più completo ed economico per tutti i fedeli. Uno strumento indispensabile: Per la preghiera personale. Per la preghiera comunitaria. Per la messa quotidiana. Per ritiri di preghiera, celebrazioni, gruppi di catechesi. Per celebrare l'Eucaristia in ogni occasione. Unico perché: Ogni mese, giorno per giorno, i testi della santa messa e la liturgia delle ore. Il rito completo della messa. Una ricca raccolta di preghiere del cristiano grafica chiara con simboli per ogni sezione. Testo a caratteri grandi facilmente leggibile. Tutto a portata di mano: Il calendario liturgico. Benedictus e Magnificat. Le antifone per la preghiera della Compieta.
Mettiamo fine all'idea di un essere umano autonomo, onnipotente e illimitato Perché un essere umano che pretende di sostituirsi a Dio diventa il peggior pericolo per sé stesso. Sono queste le parole di chiusura dell'esortazione apostolica. Con questo documento, papa Francesco sfida la coscienza sociale a ricercare un nuovo rapporto tra uomo e ambiente; tocca l'equilibrio tra la natura con i suoi ritmi e la cultura con le sue idee e i suoi scenari sociali. Ogni volta che si separa la natura dalla cultura, le grandi civiltà si sgretolano e le paure prendono un volto nuovo nella storia.
Francesco ci dice che in concreto e nel piccolo occorre bonificare le moltissime aree inquinate: mari, fiumi, le falde acquifere, l'inquinamento dell’aria delle città, la "terra dei fuochi" e così via. Ma non c'è bonifica ambientale che non coinvolga le relazioni tra persone e Stati e un’idea di giustizia ispirata dai principi di uguaglianza e di solidarietà. E' da qui che parte l'esortazione. Un testo per smuovere le coscienze e le anime degli uomini.
La grande storia delle apparizioni della Madonna a Medjugorje narrata da un testimone d'eccezione: Padre Livio. «La nostra generazione ha avuto la grazia di essere contemporanea della più straordinaria manifestazione mariana della storia, il cui esito è ancora lontano dall'essersi concluso. In tutto questo tempo un numero eccezionale di pellegrini, in particolare di sacerdoti, si è recato a Medjugorje, rispondendo a una chiamata personale, come ha rivelato la Madonna. Andando in pellegrinaggio a Medjugorje, avviene quasi sempre una metamorfosi interiore, grazie alla quale la presenza della Madonna diviene una certezza, mentre nel cuore si fa forte il desiderio di rinnovamento spirituale e di una vita cristiana nella luce della santità. In questi tempi di apparizioni, che sono le ultime di Maria sulla terra, si è delineato con chiarezza il piano di satana che, seminando menzogna, odio ed empietà, tenta di distruggere in un solo colpo l'opera divina della creazione e della redenzione, appropriandosi delle anime che Dio ha creato a sua immagine e somiglianza. La Madonna è qui per sventare questo progetto infame chiamando alla conversione, alla preghiera e alla fede. Questo libro, il cui titolo riprende una affermazione di Giovanni Paolo II, vuole essere di aiuto a tutti coloro che desiderano approfondire la lunga storia di queste apparizioni, che sono iniziate il 24 giugno 1981 e che dureranno fin oltre il tempo dei segreti» (Padre Livio).
«I pagani conoscevano il mito delle "tre Grazie"; noi cristiani conosciamo le tre virtù teologali: fede, speranza e carità. Tre Grazie non mitiche ma reali». Padre Raniero Cantalamessa accompagna i lettori in un percorso di comprensione delle virtù, forte della certezza che non c'è alcun contenuto della fede, per quanto elevato, che non possa essere reso comprensibile a ogni intelligenza aperta alla verità. Le Grazie di Botticelli, rappresentate in copertina, invitano con le loro mani a guardare in alto il cielo. Al pari di esse, anche le tre virtù teologali si tengono per mano perché sono inseparabili. Forte del detto evangelico sulla necessità di tenere insieme "le cose nuove e le cose antiche", questo libro cala le virtù in un presente concreto, fatto di grandi e piccole cose, affinché oltre a conoscerle le si possa esercitare nella quotidianità.
Monsignor Luigi Mistò suggerisce di individuare, come prezioso e fecondo esercizio spirituale, le dieci pagine di Vangelo più belle e più importanti per noi, quelle più significative per la nostra vita, quelle che ci hanno colpito maggiormente o che hanno lasciato un segno indelebile nel cuore, quelle che ci piacciono di più o che ci hanno donato luce, conforto, sostegno in momenti speciali. Stilare la propria personale classifica delle dieci pagine più belle del Vangelo, alla ricerca del Signore Gesù! Ad offrire per primo la sua personale classifica è lo stesso Autore, scoprendo un volto di Gesù particolarmente originale, "fresco", giovanile, appassionante. In questo testo intenso e vibrante, propone un commento chiaro e incisivo del Vangelo per aiutare a incontrare, ogni giorno sempre di nuovo, Gesù come il Signore della vita e così innamorarsi di Lui sempre da capo per diventarne sempre di più l'immagine viva. Prefazione di Francesco Coccopalmerio.
Quale felicità cerchiamo? Che cos'è la felicità vera? Non di rado, in una certa spiritualità, religione e/o fede sono associate a dolore piuttosto che a felicità. Si parla anche di beatitudine, ma come di un premio futuro per la sofferenza sopportata nel presente. Eppure nelle Scritture ritorna spesso sulle labbra stesse di Dio l'espressione, che è anche promessa: "Perché tu sia felice...". Le vie che lui indica attraverso i comandi che trasmette a noi esseri umani hanno come unico fine la felicità. Essa è infatti il cuore stesso della sua volontà, del suo desiderio, per ogni creatura. Il cammino tracciato dalle Scritture, accolto e perseguito con appassionato abbandono, è la via verso questo bene, da tutti sperato e atteso.
Il volume presenta le questioni della Didattica come scienza autonoma e il suo statuto epistemologico in quanto scienza rivolta ai contesti educativi in cui ha luogo l'agire didattico.
Con questa via Crucis desideriamo avviarci sulla via del calvario i compagnia di santi giovani per celebrare anche noi un corso intensivo di amore.
Il sacrificio è interminabile. Scorre come un fiume carsico. A volte si inabissa, altre volte ritorna con irruenza in superfice, generando riflessioni e dibattiti. In alcuni casi essi nascono all'interno della teologia o degli studi delle religioni comparate o della psicoanalisi, nell'ambito della riflessione filosofica o della più stringente attualità che spinge puntualmente a evocare di fronte a eventi straordinariamente drammatici e violenti un linguaggio sacrificale. Il presente volume, frutto di una riflessione iniziata all'interno del settore di Teologia dell'esperienza religiosa nel contesto del Mediterraneo, è un lavoro a più voci (tra gli altri J.-P. Hernandez, A. Nugnes, C. Torcivia), che tendono a convergere progressivamente intorno a una prospettiva comune secondo cui il linguaggio sacrificale ha il suo valore insostituibile per la teologia solo se veicolo di donazione gratuita e incondizionata sia nella morte di Cristo sia nella vita dei cristiani.
Un libro che raccoglie le storie dei santi più amati della tradizione, vissuti in un tempo che va dall'epoca in cui è nato Gesù fino ai giorni nostri. Le loro vite sono raccontate con semplicità e tenerezza e sono adatte a un pubblico di primi lettori.
Madre Mectilde vede vede uno strettissimo rapporto tra la vita monastica benedettina, l'Eucarestia e l'annientamento kenotico. La regola, come lei stessa afferma nell'inedito "Avant propos du Cérémonial, è il testo che meglio si addice ad una esistenza eucaristica in cui la "monaca-vittima.ostia" si offre quotidianamente in olocausto: così come l'eucarestia è la suprema forma di kenosi di Cristo "annientato" nel pane e nel vino, la vita monastica lo è del cristiano chiamato alla "conversio forum".