Dalla nascita di Maometto ai giorni nostri il volume indaga in maniera completa ed esaustiva i contenuti teologici, dogmatici, simbolici ed esoterici dell'Islam e del suo testo sacro, il Corano; la funzione politica e culturale che l'Islam ha avuto nella storia attraverso la vita e le gesta dei suoi principali esponenti e la straordinaria bellezza dei monumenti e delle opere d'arte nate in seno al mondo islamico; le confessioni e le correnti che animano e dividono la compagine musulmana (dal sunnismo allo sciismo, dalle sette più integraliste alla via mistica del sufismo); le pratiche e le prescrizioni che scandiscono la vita di ogni musulmano come la professione di fede, la preghiera, l'elemosina legale, il digiuno nel mese di Ramadhân, il pellegrinaggio alla Mecca; le conquiste dell'ingegno in ambito geografico, cartografico, medico, chimico, matematico, astronomico, agricolo e le principali forme d'arte come la ceramica, la calligrafia, la tessitura, l'architettura, la letteratura e la poesia nate in seno all'Islam. Oscurantismo, fanatismo, integralismo. Queste sono le prime parole che ci vengono in mente quando pensiamo all'Islam e alla società islamica. Ma pochi di noi sanno quanto questa religione sia nei suoi fondamenti teologici e dottrinali aperta, tollerante, rispettosa dell'individuo e oltre modo attenta alla sfera femminile.
Paul Balta, nato ad Alessandria d'Egitto, è esperto del mondo arabo e di quello musulmano. Autore di numerose opere, ha scritto per "le Monde" articoli sui grandi avvenimenti del Medio Oriente e del Maghreb, prima di dirigere il "Centre d'études de l'Orient Contemporain" alla Sorbona. In quest'opera cerca di offrire una visione sfumata dell'immagine monolitica e immutabile che troppo spesso si ha dell'Islam.
Scopo del volume è cogliere le peculiarità della tradizione araba e delinearne lo sviluppo, per introdurre il lettore in modo chiaro e conciso alla storia della filosofia nel mondo islamico. Dopo aver illustrato l'importanza delle traduzioni arabe dei filosofi greci, l'autore offre un ritratto dei più autorevoli filosofi arabi letti in Europa. Le pagine finali offrono una panoramica sulle tendenze contemporanee.
"Il sistema del diritto islamico appare connotato da un 'diritto apicale comune', superiore a quello dei singoli Stati islamici. In questa prospettiva la Sharî'a non è una legge, un codice, un decalogo, una tavola, un documento, ma un vero e proprio sistema di valori che trascende il diritto, le diversità etniche, i luoghi, i tempi: in altri termini è un concetto definibile come 'metacostituzionale'. Si può dire che essa è la base di ogni organizzazione istituzionale, di ogni ramo del diritto, di ogni politica, anche di ogni Costituzione; è la comunità, la patria, il mondo, la bussola nei momenti delle scelte tragiche, l'elemento unificante: in ultima analisi, la coesione..." (dalla Prefazione di Giuseppe Morbidelli)
Il Sufismo richiama spesso alla mente immagini e parole seducenti: i dervisci roteanti, i versi incantati di Rumi. Tuttavia, nella realtà dei fatti il Sufismo è molto più che un episodio particolarmente "estetico" o "artistico" della mistica musulmana. È una pratica religiosa viva e profonda, una passione onnipervasiva, un modo di vivere e di morire. Rappresenta un'antica eppure attualissima visione dell'intera creazione intessuta di materia, dell'anima e dello spirito, del mondo di Dio, dell'Uno. In questo libro, l'autore ci introduce all'essenza della via Sufi, che e fatta di gioia estatica, certo, ma anche di responsabilità e scelte rigorose.
Fitna: in arabo disordine, caos. È lo stato di sedizione e di anarchia, la guerra interna alla comunità dei fedeli del Corano in cui sta precipitando il mondo musulmano. Con una posta in gioco decisiva: la mobilitazione delle masse diseredate e l'instaurazione di uno Stato islamico. Gilles Kepel insegna all'Istituto di Studi politici a Parigi (IEP), dove dirige il programma di dottorato sul mondo arabo-musulmano.
Questo volume descrive il cammino di maturità della donna islamica alla luce del Corano e della legge musulmana Sharià, in accordo con le tesi dei musulmani sia fondamentalisti che moderati. Prende in considerazione, inoltre, la libertà di scelta nell'agire e nel vivere della donna come figlia, sposa e madre dentro il suo ambiente. É un libro che aiuta ogni donna in Occidente e in Oriente a capire il mondo in cui si muove e vive la donna islamica, e il perché del suo modo di vivere alla luce dei sacri testi: Bibbia, Corano e Vangelo. Questo saggio è stato scritto dopo una lunga tesi di approfondimento, avendo consultato molti testi dell'islam fondamentalista e moderato, a seguito di confronto con tanti autori occidentali e, infine, una tesi scritta dall'autore stesso che ha vissuto per nove anni nel Golfo Arabo, sopratutto in Kuwait e vuole aiutare la donna musulmana ad essere più libera e più autonoma nelle proprie decisioni. Prefazione di David-Maria A. Jaeger
"Gli islamisti egiziani rappresentano ancora, settant'anni dopo la fondazione dei Fratelli musulmani e vent'anni dopo l'uccisione del 'Faraone' Sadat, uno dei cardini del movimento islamista mondiale. Anche se hanno dovuto far fronte alla concorrenza ideologica delle loro controparti dell'Asia sudorientale o della penisola arabica, sono un gruppo con cui fare i conti: le lezioni che si possono ricavare sulle rive del Nilo possono aiutarci a decifrare che cosa succede nel nome dell'islam nel mondo di inizio XXI secolo, cominciato a New York una luminosa mattina di settembre." Questa la tesi forte di Gilles Kepel che con mano sapiente traccia la storia delle radici ideologiche e religiose dell'odierno radicalismo islamico.
La Turchia bussa alle porte dell'Unione Europea, e il dibattito sulla risposta da dare alla richiesta di adesione turca è circondato da una notevole carica emotiva. Le questioni economiche, demografiche, finanziarie e migratorie, per quanto importanti, diventano secondarie di fronte al problema di fondo, che è religioso. Quale tipo di Islam entrerebbe in Europa con la Turchia? Il fatto che un partito di ispirazione islamica abbia vinto le elezioni del 2002 e governi la Turchia deve preoccupare gli europei? In Turchia la cultura islamica dominante è «fondamentalista»? Come coesiste il successo elettorale dell'Islam politico con il laicismo turco di Kemal Atatürk? A queste domande risponde Massimo Introvigne.