"In questo nostro mondo, dove tutto è mercato e dove si sopprimono gli spazi del gratuito, la vita cristiana, ma soprattutto quella religiosa, rappresenta la rivolta del gratuito. Vivere non per accumulare, ma per donare gratuitamente, mostrando che c'è più gioia nel dare che nel ricevere: questo è il contrario dell'adattamento allo spirito del tempo."
La vita consacrata genera nei primi secoli della sua storia un patrimonio immenso d'esperienza e dottrina a beneficio di tutto il popolo di Dio. Vergini, asceti, monaci, preti che abitano in comunione come i primi discepoli intorno a Gesù, diventano i modelli del vivere cristiano anche per coloro che sono nel mondo e danno corpo a una vasta tradizione normativa. Finché, nella prima metà del VI secolo, lo sforzo secolare dei consacrati di tradurre i Vangeli in vita da viversi non raggiunge una sorta di summa nella regola di san Benedetto. Il presente volume racconta quel che è accaduto successivamente: in quali modi il monachesimo benedettino è andato incontro a secoli d'espansione, a partire da quali urgenze sono nati gli ordini mendicanti, come la vita consacrata ha continuato poi a rinnovarsi e diversificarsi in simbiosi con le stagioni della Chiesa e della storia, privilegiando di volta in volta l'apostolato nel mondo, la difesa del cattolicesimo e del papato, il tenore della contemplazione, la messa a frutto del potenziale femminile, la fedeltà alla propria tradizione sotto l'offensiva dei nascenti stati laici, l'evangelizzazione dei continenti non cristiani, il ritorno ai carismi originari lungo i percorsi d'una vitale continuità. Nell'impossibilità di presentare tutte le forme di vita consacrata nate in seno alla Chiesa, questo libro propone alcune fra le principali, cercandone i tratti nelle loro ispirazioni e nella fisionomia spirituale dei fondatori...
Vita secondo i consigli evangelici, così è stata più volte chiamata quella forma di sequela cristiana che, secondo l'insegnamento di Tommaso d'Aquino, è stata definita anche "stato di perfezione". Anzi proprio il Dottore Angelico identificò nella povertà, nella castità e nell'obbedienza i consigli evangelici che, fatti oggetto di voto, introdurrebbero nello stato di perfezione. Come interpretare questa storia e il vissuto dei cosiddetti "consigli evangelici" che tante sorelle e fratelli si impegnano in modo stabile a osservare nella loro vita? In questa collana, che viene pubblicata in occasione dell'anno della vita consacrata (2015), due volumi vengono dedicati al tema. In questo volume sono presi in esame una riflessione di base su ciò che si intende per consigli evangelici e sull'obbedienza, che costituisce l'avvio di ogni discepolato; nel secondo volume - di prossima pubblicazione - la povertà e l'elemento più specifico del celibato per il Regno.
La trama del ministero ordinato ha un ordito sponsale. Questa tesi viene presentata con argomentazioni bibliche da Luca Pedroli e sviluppata con motivazioni pastorali da Renzo Bonetti. Quando si parla di ministero ordinato si stenta a riconoscere il suo ordito sponsale, e tuttavia ordine sacro e matrimonio hanno una medesima trama: quella eucaristica. Come l'unione degli sposi è segno sacramentale del "grande mistero" dell'amore di Cristo per la Chiesa, che culmina nella croce e che è significato e attuato nell'Eucaristia, così i ministri ordinati aiutano la comunità cristiana a comprendersi come Sposa e a scoprire che il vero amore promette l'infinito.
Questo testo è scritto per chi non conosce a fondo la "vita religiosa" e per chi, pur conoscendola, la vuole rileggere ancora. Dunque per le religiose e i religiosi, certamente, ma anche per idealisti e idealiste degli anni Sessanta/Settanta e per quelli postmoderni. Il testo comincia con una contestualizzazione della riflessione: rileggere la vita religiosa oggi alla luce della sapienza umana ed evangelica, in un momento storico che chiamiamo di "crisi". Si rifà quindi alle origini dell'epoca cristiana per ritrovare ispirazione: dove è nata la vita religiosa, scoprendo così la scelta alternativa a un cristianesimo strutturato, la creatività di questa scelta e la laicità dell'origine nella religiosità della vita. Analizza poi le metamorfosi della vita religiosa insieme a quelle della società, fa una rilettura dei voti e dei lineamenti principali della vita religiosa: la solitudine comunitaria, l'appartenenza all'altro, ecc. Trasformazione o metamorfosi della spiritualità? Ciò che chiamiamo vita religiosa e la sua storia, letta in modo sapienziale, oggi potrebbe diventare uno stile alternativo per tutti.
Nell'anno dedicato alla Vita Consacrata, il Vescovo di Assisi offre una sua riflessione-studio sul rapporto della Vita Consacrata (i religiosi) con la Chiesa dal punto di vista del suo inserimento, del suo servizio, della pastorale, nel rapporto tra Chiesa particolare e Chiesa universale. Tale discorso viene rivisitato alla luce della teologia del Vaticano II e delle attuali condizioni della società, della cultura e della pastorale. L'auspicio è che si progredisca nell'unico cammino in cui le finalità specifiche delle famiglie religiose, accolte e valorizzate, siano vissute in intimo rapporto con la vita della Chiesa, in un'organica comunione.
Non si parla della tenerezza nel mondo ecclesiale. La paura della cosiddetta fragilità umana (in senso sessuale), sterilizza ogni tentativo. Con ciò si impedisce di rendere i fedeli - donne e uomini, laici o consacrati - capaci di vivere relazioni di tenerezza che siano espressione di maturità. Papa Francesco inciampa a ogni passo in parole che vanno diritte al cuore, come: bontà, speranza, custodia, servizio, periferie. Ma, tra tutte, le prime voci in graduatoria nel vocabolario "francescano" sono senz'altro: misericordia e tenerezza. La rivoluzione della tenerezza: non è l'uomo che deve arrancare e strisciare pancia a terra per salire verso Dio; è Dio, invece, che si umilia nel discendere verso l'uomo. Prioritaria non è l'attesa di Dio da parte dell'uomo, ma la sorpresa dell'uomo da parte di Dio. L'uomo non sarà più costretto a sognare di essere il gigante di un volontarismo disperante o il titano di un ascetismo prometeico, ma l'umile mendicante dell'amore. Questo libro, come un vero training, vuole essere uno stimolo offerto ai presbiteri per approfondire e mettere in atto l'aspetto relazionale che dovrebbe caratterizzare l'approccio con gli altri. Può essere molto utile e proficuo sia per una lettura personale sia per un uso di gruppo, ovviamente guidato. Toccando alcune corde intime della vostra vita, durante il percorso, si affrontano le paure, i pericoli e le difficoltà maggiori che sperimentiamo nella pratica della tenerezza...
Il libro che avete tra le mani è un'edizione speciale preparata per l'anno 2015, dedicato, per volere del Santo Padre Francesco, alla Vita Consacrata. Esso raccoglie la Lettera Apostolica del Papa a tutti i consacrati, un messaggio ricco e profondo a cui attingere per la riflessione e la preghiera, accompagnata dalla Lettera Rallegratevi, della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, scritta in preparazione della celebrazione di questo anno speciale. Il Papa basa il testo della sua lettera, sull'Esortazione Apostolica post sinodale Vita Consecrata scritta da S. Giovanni Paolo II nel 1996. È per questo che, a coronamento del volume, abbiamo inserito autorevoli interventi di vescovi, religiosi e religiose, sul testo magisteriale, che ha parlato della vita consacrata in maniera così alta e illuminata come forse mai, era accaduto prima nella storia della Chiesa e che proprio per questo rimane ancora oggi un testo fondamentale per guidare il cammino di fedeltà e di rinnovamento degli Istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica.
Frase contenuta: Preghiera dei Consacrati e delle Consacrate. "Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, Padre del Signore nostro Gesù Cristo e Padre nostro, accogli la preghiera che ti rivolgiamo. Guarda con benevolenza il nostro desiderio di bene e aiutaci a vivere con passione il dono della vocazione…" Papa Francesco
I preti operai sono stati coloro a cui è toccato interpretare il Vangelo nella vita quotidiana degli operai e dei lavoratori, dentro la società capitalistica, in decenni che hanno visto una progressiva perdita di valore del lavoro. La loro scelta si colloca come parabola evangelica di un ministero vissuto in un tempo segnato dalla fine della "cristianità" e con l'impulso decisivo alla figura di Chiesa fatta balenare da Giovanni XXIII: la Chiesa di tutti e particolarmente la Chiesa dei poveri. La narrazione si snoda attraverso la biografia di un prete che ha lavorato per 30 anni come infermiere nel Servizio Sanitario Nazionale, pienamente inserito nell'organizzazione leggera dei preti operai italiani. Nel racconto compaiono volti che in tanti anni di lavoro e di compagnia legata al posto di produzione di beni e servizi hanno incorporato l'odore delle pecore, come dice papa Francesco, diventato ormai come una seconda pelle.
"Il lavoro scientifico e appassionato di don Massimiliano Scavone sul tema della formazione dei futuri sacerdoti oggi dà molte risposte in ordine a tutte le inconsistenze che si evidenziano nei nuovi candidati al sacerdozio e che in parte sono già stratificate nei sacerdoti di ultima generazione. L'immane produzione scientifica su come interagire educativamente sui futuri sacerdoti è il campo dove don Massimiliano ha messo mano all'aratro per portare alla luce l'urgente necessità di adoperarsi una cum, vescovi, presbiteri, formatori dei seminari e laici preparati scientificamente." (dalla Prefazione)
La potestà esercitata dai superiori degli istituti di vita consacrata è una potestà pubblica o privata? La sua origine si trova nella potestà attribuita da Cristo agli Apostoli e ai loro successori, oppure scaturisce dalla volontà consociativa della comunità religiosa? È identificabile con la potestà di governo di cui al can. 129? Sulla base di tali questioni, il presente libro affronta la realtà degli istituti misti di vita consacrata, come terza tipologia a fronte della bipartizione codiciale fra istituti clericali e istituti laicali, specialmente in relazione al servizio dell'autorità.