L'economia non uccide per caso
La psicologia positiva. Uno sguardo differente sulla vita
Le elezioni fasciste del 1924
Franz Kafka, ovvero uno scrittore di grado zero
Abimelech e la fraternità tradita
San Tommaso giurista
Accogliere i rifugiati e recuperare il senso di fraternità
Missionari nell'ambiente digitale: pensare la sinodalità al tempo delle reti
Lo spirituale nel cinema: intervista al regista Eugène Green
Giuseppe Frassinetti: la spiritualità e la pastorale della confessione nell'Ottocento italiano
«Il presente Dizionario nasce da un senso di riconoscenza nei confronti dei latinisti italiani che ci hanno preceduto nel secolo scorso, dalla volontà di custodire il loro prezioso patrimonio scientifico e dall'ambizione di tenerne viva la memoria e di consentire ad una più ampia utenza di accedervi per constatarne ancora la freschezza e la vitalità. Un percorso che si snoda a partire dai primordi del Novecento per arrivare ai nostri giorni e che vede rappresentata l'intera splendida penisola italica in cui sono fioriti centri di eccellenza negli studi classici e dove si sono formate intere generazioni di studiosi favorendo il proliferare di contributi fondamentali nell'area filologica, linguistica e letteraria.» (I Curatori)
E se la metafisica fosse il più grande beneficio della storia dell'umanità? La metafisica si basa su un'esperienza semplicissima e sconcertante: quella dell'infinita bellezza del mondo che si impone alla nostra intelligenza, malgrado il male, la sofferenza e l'assurdo in cui ci imbattiamo di continuo e che suscitano la nostra indignazione solo perché l'aspettativa metafisica è predominante. L'idea alla base della metafisica è che questa bellezza ha una ragione. Scoprendo la bellezza delle cose, la cui contemplazione fa la nostra felicità, e riconoscendo una dignità all'umano, che a quella bellezza partecipa nella sua capacità di trascendenza, la metafisica ci procura delle ragioni per vivere e sperare, realizzando quindi la finalità della filosofia stessa. Ogni filosofia o è metafisica, o è triste poiché non lo è.
Dentro e attraverso l'esistenza. Per una fede che parla alla vita raccoglie e rielabora quanto emerso dai convegni, i seminari di studio, i campi scuola e i laboratori tenutisi nel corso del triennio 2021-2024, proseguendo e portando a compimento il lavoro iniziato e proposto nel libro La vita domanda (Ave, 2024). Inoltre è un prezioso strumento per comprendere come il compito della formazione sia aiutare a gustare fede e vita l'una dentro l'altra, affinché, reciprocamente, si alimentino e si illuminino. Le domande e le attese dei ragazzi prendono la forma della vita di ciascuno e nella vita di ciascuno: una vita fatta di esperienze che formano e che possono essere lette e messe a frutto grazie a una proposta formativa tesa al desiderio di bene che si intende suscitare. Anche e soprattutto attraverso l’accompagnamento di educatori sapienti, che imparano a camminare insieme ai bambini e ai ragazzi, si accolgono reciprocamente nelle proprie diversità e originalità, e danno voce e gambe a una missione che è davvero a misura di tutti. Perché ciascuno possa essere e diventare ciò che è, dentro e attraverso la vita che vive.
Un libro di pace in tempi di guerra, una storia di educazione ai sentimenti, uno dei libri più letti e conosciuti al mondo trasposto in versi e in rima per piccolo, grandi e maturi lettori.
Dopo le ultime conquiste dell’intelligenza artificiale, il genere umano si trova sull’orlo di un cambiamento senza precedenti. Jerry Kaplan mostra come i più recenti progressi nel campo della robotica, del machine learning e nello studio dei sistemi percettivi possono darci benessere senza precedenti e, al tempo stesso, essere per noi una seria minaccia. Automobili senza pilota, aiutanti robot, consulenti finanziari automatizzati possono darci ricchezza e tempo libero, ma la transizione potrebbe essere brutale e protratta nel tempo, soprattutto se non affronteremo per tempo i grandi problemi rappresentati da un mercato del lavoro sempre più incerto e da crescenti disuguaglianze di reddito. Le persone non servono, arrivato oggi alla sua terza edizione in Italia, è il saggio che ha introdotto al grande pubblico il tema dell’intelligenza artificiale e dei suoi rischi. Oggi considerato un vero e proprio classico, questo libro adesso è diventato ancora più attuale, poiché l’impatto tecnologico dell’intelligenza artificiale, profetizzata da Kaplan, può essere oggi analizzato e misurato con maggiore consapevolezza.
“Un eccezionale mix di aneddoti deliziosi e analisi accurata… Una preziosa riflessione su come l’intelligenza artificiale cambierà gli affari, il lavoro e – cosa ancor più interessante – la legge. Un libro che risplende per originalità e vigore”
The Economist
“Un’introduzione splendidamente scritta alle minacce dell’automazione”
Financial Times
“Un libro di importanza capitale per capire la più grande sfida del nostro tempo, ossia come faranno le persone a vivere in modo più saggio con capacità tecniche ancora più grandi”
Jaron Lanier, autore di Tu non sei un gadget e La dignità ai tempi di Internet
“In un mondo in cui la percezione popolare dell’intelligenza artificiale deriva spesso da Hollywood, è piacevole leggere un’analisi così realistica e ben informata, e in grado di aiutare l’opinione pubblica a conoscere davvero una tecnologia così importante”
Ron Moore, produttore e sceneggiatore di Star Trek e Battlestar Galactica
“L’intelligenza artificiale sta creando enorme ricchezza, ma nessuna legge economica dice che essa sarà condivisa. Jerry Kaplan mostra magistralmente che la vera grande sfida è fare in modo che le nuove tecnologie siano in grado di produrre prosperità condivisa”
Erik Brynjolfsson, coautore di La nuova rivoluzione delle macchine
Breve saggio a due voci in cui l'esperienza del narrare viene esplorata dal punto di vista filosofico e dal punto di vista teologico, in relazione al fenomeno della parola e della parola di Dio. Le applicazioni di massa dell'intelligenza artificiale pongono molte questioni sulla natura umana del raccontare, irriducibile alla sola produzione tecnica di testi in quanto espressione del mistero dell'autocoscienza e del suo formarsi. Dapprima gli autori analizzano il confronto tra i due principali paradigmi generativi di sapere, quello scientifico e quello narrativo, mettendo in discussione il primato del primo sul secondo. In seguito si concentrano sulla proposta filosofica di Paul Ricoeur (circa l’identità umana come identità narrativa) e sulla reinterpretazione dell'identità cristiana in chiave stilistica (C. Theobald).
L'umanità, da sempre in lotta con le incertezze, la fragilità e la vulnerabilità della sua esistenza, ha da tempi immemorabili cercato di affrontare le sfide della vita attraverso pratiche istintive nate dall'osservazione dei fenomeni naturali, la magia, gli antichi rituali verso le divinità, le profezie e l'invocazione di forze occulte. I riti magici hanno costantemente rappresentato un aspetto importante della vita quotidiana, fungendo da strumenti per la guarigione e la protezione, ma anche per infliggere maledizioni. Con l'avvento del cristianesimo, queste pratiche associate al male assoluto e all'eresia, portarono alla feroce repressione dell'inquisizione e alla morte di migliaia di persone, soprattutto donne. Nel mondo contemporaneo, la magia ha perduto gran parte del suo aspetto negativo, rimanendo un fenomeno affascinante e misterioso che ha trovato espressione nelle superstizioni del folclore popolare, nelle rappresentazioni artistiche, nella letteratura e nella cinematografia. Tuttavia, è nel mondo incantato e fiabesco dell'infanzia che le figure di streghe, maghi e incantesimi tornano a essere protagonisti di molte storie dell'immaginazione creativa, come se rappresentassero un necessario desiderio di sicurezza di fronte alla paura per ciò che non si comprende.
Antonio Fogazzaro (1842-1911), scrittore, poeta e saggista, è stato uno dei grandi protagonisti della letteratura e della scena culturale italiana. Più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura, interprete del Modernismo e di una via italiana al Romanticismo, fu sempre di orientamento cattolico, pur affrontando spesso nelle sue opere tematiche scottanti quali la reincarnazione e il destino delle anime e dimostrandosi aperto verso le moderne teorie della scienza. Con L'Origine delle Specie, nel 1859 Charles Darwin diede un colpo decisivo sia alle teorie creazioniste che si fondavano sulla tradizione biblica, sia all'evoluzionismo lamarckiano. Fogazzaro, che lesse il libro del Darwin nel 1889, ne fu conquistato e turbato insieme; consapevole dei seri problemi che la nuova teoria, alla quale aderì senza riserve, comportava per il magistero della Chiesa, egli volle tentare di conciliarla con il pensiero cattolico, ritenendo di trovare una perfetta sintesi nelle teorie di Joseph Le Conte. Con questo spirito lo scrittore tenne a Venezia nel 1891 una storica conferenza sul tema Per un recente raffronto delle teorie di Sant'Agostino e di Darwin sull'evoluzione.
Che significato ha la preghiera dal punto di vista antropologico? Quale funzione esercita nel complesso della vita spirituale? Perché la sua efficacia è rinnovata e accentuata per la psiche dell'uomo contemporaneo? Sono alcuni degli interrogativi cui Guardini risponde in un'opera non volta a un'indagine teologica di scuola, ma a chiarire significato, forma, valore, condizioni, manifestazioni diverse, difficoltà della preghiera, e ad accostarne le ricchezze alle anime assetate dell'«acqua viva». L'autore ci aiuta a cogliere la sostanza dell'orazione: la lode, l'adorazione, il ringraziamento di fronte al Dio del pensiero e della fede, alla Trinità; la venerazione di Maria e dei Santi; la preghiera individuale e inventiva e quella ricevuta e tradizionale; la liturgia e la preghiera popolare. Le precisazioni sottili, le analisi fini, l'equilibrio armonioso delle pagine rivelano l'esperienza spirituale, sia personale che nella cura d'anime, oltre all'approfondimento dottrinale.
Sentinelle del Creato raccoglie gli scritti che don Vittorio Cristelli ,prete filosofo, giorialista e cacciatore ha dedicato dal 1989 al temi dell'etica venatoria e della salvaguardia ambientale in varie occasioni e sulla rivista "Cacciatote Trentino".
A lungo docente di etica professionale e per vent'anni direttore del settimanale diocesano "Vita Tridentina" Cristelli ha anticipato in questi articoli la prospettiva del rapporto tra uomo e natura espressa da papa Francesco nella Laudato si, offrendo spunti di riflessione sempre attuali, per quanti, cattolici e anche laici, frequentano oggi l'ambiente alpino non solo.
Vittorio Cristelli è nato il 28 Novembre 1930 a Chatelineau, in Belgio, dove la famiglia era emigrata da Miola di Piné. Ordinato sacerdote nel 1955 si è laureato in Filosofia e dedicato alla formazione sociale, alla docenza universitaria e al giornalismo in varie testate. Autorevole guida nell'etica professionale e nell'impegno pacifista ha promosso varie iniziative per la diffusione di un'ecologia integrale attenta al grido della terra e dei poveri. Dal 2020 risiede alla Casa del Clero di Trento.
In una società sempre più frammentata e diffidente, quella del nostro tempo, la vita religiosa si trova a fare i conti con le sfide e gli interrogativi che da essa provengono. In queste pagine, Monsignor Bustillo, vescovo francescano di Ajaccio, esorta i religiosi e le religiose a non evitare di subire quei cambiamenti che continuamente si presentano e impongono, ma a interpretarli da protagonisti. «Senza amore i religiosi vivono, ma non vibrano»: e dove trovare il coraggio per l'impresa, se non nel messaggio di amore del Vangelo? È solo tornando all'esempio evangelico che le comunità religiose potranno scoprire come essere, nuovamente e in modo efficace, riferimento e guida per i nostri giorni.