I malumori e le resistenze dei gruppi che non hanno mai accolto il Concilio Vaticano II, sedati apparentemente sotto Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, sono riesplosi con un'intensità nuova alimentata dal vento manicheo e apocalittico che spira in Occidente dopo la tragedia dell'11 settembre 2001. Nel nuovo millennio occidentalisti e sovranisti, neoconservatori e tradizionalisti, hanno fatto del Papa il capro espiatorio, il responsabile della crisi del cattolicesimo odierno, il relativista buonista dal cuore tenero che, in tempi di guerra, antepone la Misericordia alla Verità. Il volume, con la sua raccolta di scritti, articoli interviste dal 2013 in avanti, accompagna il lettore tra cronaca e storia. Consente di entrare nel vivo di una dialettica giocata senza esclusione di colpi.
Commenti, letture, riflessioni che padre Fontaine ha trasmesso lungo gli anni guidando gruppi di pellegrini nella Terra Santa proponendo la lettura della Bibbia nella sua terra (Bible sur le terrain (BST).
Nella cultura giuridica della chiesa, e dunque nel codice di diritto canonico, lo stupro e l'abuso sessuale sono considerati trasgressioni del sesto comandamento e mai atto contro un'altra persona. Ma questo comandamento è l'unico del decalogo ad aver cambiato denominazione nel corso della storia: il «non commettere adulterio» delle origini bibliche è divenuto nel XVI secolo «non commettere atti impuri». Anche se si tratta sempre di norme relative al comportamento sessuale, la differenza è importante. L'adulterio è un atto che rompe gli equilibri comunitari e familiari, sconvolgendo le relazioni sociali, mentre gli atti impuri riguardano solo il peccatore, che diventa impuro. L'attenzione quindi si sposta dalle relazioni, danneggiate dalla trasgressione, all'impurità del solo colpevole: ecco perché la chiesa fa molta fatica a occuparsi delle vittime. Del resto, a causa di una concezione sbagliata della sessualità, di tipo solo maschile, nella cultura cattolica si crede che le vittime provino comunque piacere e quindi diventino così complici nella trasgressione. Per affrontare le radici degli abusi bisogna, dunque, ritornare a riflettere sul sesto comandamento.
Lo studio presenta il valore simbolico del Cuore di Cristo attraverso una disamina attenta, rigorosa e completa di tutti i formulari di Messe con i quali dal 1668 ad oggi il popolo di Dio ha celebrato l'amore e la misericordia incarnati in Gesù. L'indagine non si limita alla recensione delle fonti liturgiche, ma ne ricerca i rimandi biblici e patristici, le mette a confronto con la riflessione spirituale, teologica e con i vari pronunciamenti magisteriali. La parte conclusiva, infine, si propone di studiare, a partire dall'analisi delle varie Messe, l'intimo rapporto che sussiste tra la lex orandi e la lex credendi, presentando in maniera sistematica alcuni elementi della teologia del Cuore di Cristo desunti dalle Celebrazioni liturgiche ed evidenziando la loro ricchezza spirituale e fecondità pastorale.
"Via Vai" racconta la consapevolezza che la vita è un cammino a cui non ci si può sottrarre, un dono che riceviamo, e merita sempre di essere vissuta. Il sentiero da seguire è l'amicizia con Gesù: il suo amore non si conquista ma si può solo accogliere! Il più delle volte l'espressione "via vai" descrive una situazione caotica in cui è veramente difficile trovare una via d'uscita. Gli oratori delle diocesi lombarde hanno scelto proprio questa espressione per rifarsi in qualche modo alla vita di tutti i giorni o a tanti momenti nei quali abbiamo la sensazione di avere perso la bussola. Lo sanno bene i nostri adolescenti che sono alle prese con decisioni non rinviabili che determineranno poco o tanto la direzione della loro esistenza. Nello slogan di questa estate oratoriana c'è un po' di tutto questo. La consapevolezza che la vita sia un cammino spesso caratterizzato dall'incertezza e da scarse garanzie. E tuttavia un cammino a cui non ci si può sottrarre. Anche solo per il semplice fatto che nessuno può vivere al posto nostro. Anche se così la vita è un dono e non un castigo, e come tale va accolta e merita sempre di essere vissuta, nonostante tutto. L'oratorio è lì per questo: senza presunzione vorrebbe accompagnarci nella scoperta che anche i fili più ingarbugliati possono diventare un meraviglioso intreccio e i frammenti una storia.
Partendo dall'icona biblica del Vangelo di Luca "Prendi il largo" (Lc 5,1-11), il testo di accompagnamento per il cammino formativo annuale degli Adulti di Azione cattolica aiuta a comprendere come ogni passaggio possa rendere nuova la quotidianità della vita adulta, aprendoci a uno sguardo nuovo e interpellandoci nel cambiare il modo di vivere, con meraviglia e stupore. Replay, ideato in modo modulare, flessibile e alimentato dall'incontro e dallo scambio tra la Parola e la vita, mette a disposizione ricchi spunti e proposte che permettono di ideare percorsi di approfondimento tematici adatti a ogni persona o gruppo. Nel mare della vita siamo chiamati a ripartire, a ricominciare, a riprovare! Cambiare direzione è un'azione audace, è abbandonare l'idea che in fondo "abbiamo sempre fatto così", accettando di rischiare per scoprirci nuovi, più veri e autentici.
Perché non vieni, Signore, a trovarmi? Io nel deserto ci sto da sempre. Ma se arrivi tu diventerà un giardino e germoglieranno i fiori tra le rocce. è il complemento dell'amore del prossimo. Un volume della serie Setteminuti per lo spirito, agili libretti pensati per coniugare il nostro bisogno di spiritualità con i tempi della vita moderna.
Nell'Anno della Preghiera verso il Giubileo, LEV presenta una collana di testi sul pregare a firma di autori di notorietà internazionale. La collana è curata dal Dicastero per l'Evangelizzazione - Sezione per le questioni fondamentali dell'evangelizzazione nel mondo. Prefazione di papa Francesco.
Il cristianesimo è l'unica religione di origine divina, istituita da Dio stesso con la creazione dell'uomo, mentre tutte le altre sono di origine umana, quindi soggette ai limiti, alle oscurità e alle fragilità dell'uomo, che non è entrato nella luce della divina Rivelazione. Quale progetto divino la religione cristiana è fondata sulla persona di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, che si è fatto uomo per la nostra salvezza. Solo Gesù Cristo è Dio, solo lui è il Salvatore e il Signore, solo lui è la Via, la Verità e la Vita, solo lui è il Risorto, vincitore del male e della morte, solo lui è il Giudice del mondo, solo lui è l'Amore eterno, origine e fine dell'esistenza umana. I cristiani devono rievangelizzarsi e riscoprire la bellezza e la grandezza della loro fede, che risplende sui volti di Gesù e di Maria, su quelli di innumerevoli santi e nella vita dei fedeli che hanno testimoniato la verità, la bellezza e l'amore di cui il cristianesimo trabocca. È ora necessaria una nuova generazione, che faccia rifiorire la religione divina sulla terra, ormai ridotta a una plaga desolata. Queste pagine sono la trascrizione di alcune catechesi tenute ai microfoni di Radio Maria. Gli interlocutori sono innanzitutto i ragazzi e i giovani che, in grande maggioranza, conoscono poco e male la religione cattolica e non trovano con chi confrontarsi né strumenti per colmare le loro lacune. In realtà il discorso è rivolto a un pubblico più vasto, in un passaggio storico in cui la fede autentica è sempre più minoritaria, mentre si diffondono una visione atea e materialistica della vita e una religiosità superficiale, costruita prendendo qua e là al supermarket delle credenze e delle superstizioni. Oggi molti cristiani hanno abbandonato il cristianesimo perché non l'hanno conosciuto e non l'hanno vissuto. Della loro religione conoscono soprattutto i luoghi comuni e le caricature anticlericali prodotte nel corso dei secoli. Dimenticandosi in quale grande cultura affondano le radici da oltre duemila anni, vanno alla ricerca delle novità che, in realtà, sono solo la riedizione aggiornata degli smarrimenti e dei vaneggiamenti della ragione offuscata dal peccato di origine. Ma su questa umanità decaduta si è chinata la divina Misericordia per chiamarla a nuova vita, riscoprendo la bellezza divina del cristianesimo.
Nato dalla vita quotidiana di una comunità monastica benedettina, questo libro vuole offrire a ogni comunità cristiana e a ogni famiglia di battezzati l'opportunità di riscoprire e di praticare la preghiera a tavola.
Gesù ha affidato a questa religiosa semplice, senza istruzione, ma forte e infinitamente fiduciosa in Dio, una grande missione: il messaggio della Divina Misericordia rivolto al mondo intero.
La missione di Santa Faustina consiste nel ricordare una verità di fede da sempre conosciuta, ma dimenticata, riguardante l'amore misericordioso di Dio per l'uomo e la trasmissione di nuove forme di culto della Divina Misericordia, la cui pratica dovrebbe portare al rinnovamento della vita di fede nello spirito di fiducia e misericordia cristiana.
Il culto della Divina Misericordia consiste nella fiducia nella infinità bontà di Dio e nelle opere di misericordia verso il prossimo.
La missione di Santa Faustina trova una forte ispirazione nella Sacra Scrittura e si riflette nei documenti della Chiesa.