Serafini e cherubini, limbo e paradiso, giusti e dannati, cavalieri dell'Apocalisse, danze macabre, possessione diabolica ed esorcismo: lunga è la lista dei soggetti iconografici che ruotano intorno alla problematica del Giudizio, della salvezza, della dannazione e dell'aldilà, temi chiave e fonte d'ispirazione per gli artisti fin dagli albori del cristianesimo. Il volume è dotato di un vario apparato iconografico: 350 opere d'arte, tra dipinti, affreschi, sculture, codici miniati e incisioni, popolate di creature angeliche e infernali.
Dai cicli arturiani ai romanzi dell'Ottocento, i personaggi e gli episodi della letteratura hanno ispirato gli artisti nel corso dei secoli. Paolo e Francesca, Romeo e Giulietta, Lucrezia, Ugolino o i manzoniani promessi sposi: sono numerosi gli episodi di origine letteraria raffigurati nell'arte che non sempre sappiamo riconoscere. Ecco uno strumento agevole, abbondantemente illustrato, per identificare eroi e scene tratte dalla letteratura mondiale. Il volume è strutturato in tre sezioni: poemi, poeti e letterati, temi letterari.
Storici e araldisti si limitano a esporre le ragioni più evidenti e immediate del fenomeno araldico, trascurandone la natura di "codice distintivo" e quindi identificativo. È proprio tale natura, invece, che sta all'origine del fascino dell'araldica sulle persone. Il presente volume abbraccia questa visione ampliata e solidamente motivata, proponendo una rigorosa trattazione della materia in quattro parti. Nella prima vengono introdotte l'essenza e le cause del fenomeno araldico, l'origine della casta nobiliare, le fonti blasoniche. Il "codice distintivo" viene svolto analiticamente nella seconda e nella terza parte. La quarta parte, infine, è dedicata all'esame dei singoli generi di stemma e alla loro genesi.
Lezione di congedo dell'Anno Accademido 1999-2000, cattedra di Psicologia e Psicopatologia, all'Ist. Giovanni Paolo II. Affronta il tema del linguaggio simbolico nell'esperienza religiosa, specialmente dal punto di vista psicologico. Ogni forma di sapere si confronta oggi con il problema del linguaggio simbolico. La stessa riflessione teologica dimostra un rinnovato interesse per questo tema. Infatti, una delle ragioni della funzione insostituibile del simbolo nella vita religiosa va ricercata nel rapporto che il simbolo stabilisce con la coscienza quando essa si trova davanti ad una realta soprannaturale come quella del sacro. Tale argomento, nel presente volume, e affrontato dal punto di vista psicologico.
«Se vuoi conoscere chi sei,
guarda all’immagine che Dio aveva nel crearti».
Evagrio il Pontico (IV secolo)
Un breve viaggio alla scoperta del mondo delle icone per incontrare l’icona vivente che siamo e che siamo chiamati a diventare.
Scoprire che non siamo amati perché belli, ma siamo belli perché amati: il segreto di questo libro è tutto qui. Ed è ciò che lo rende prezioso e utile. Per imparare a guardare un’icona. Ma, soprattutto, per imparare a lasciarsi raggiungere dal suo sguardo.
Luisa Sesino, laureata in filosofia, da numerosi anni si dedica con passione allo studio e alla pratica dell’iconografia, unendo alla pittura e all’attività di ricerca un attento lavoro di divulgazione dei contenuti e del significato dell’arte cristiana. Nata a Torino, vive a Pinerolo (To) con il marito e la piccola Maria.
Prima dell'età del Rinascimento e della Riforma, le immagini sacre non erano considerate "arte", ma oggetti di venerazione che recavano in sé una tangibile presenza del sacro: oggetti di culto capaci di operare miracoli, emettere responsi, determinare l'esito di una guerra. Il libro prende le mosse dal periodo in cui i cristiani fanno proprio il culto pagano delle immagini e cominciano a sviluppare autonomie pratiche e forme di pensiero, per arrivare fino all'apogeo delle immagini sacre nel mondo medievale. Solo con la fine del Medioevo e l'inizio del mondo moderno, il legame esclusivo tra immagini e culto tende ad allentarsi, e le immagini finiscono per essere apprezzate e discusse soprattutto per il loro stile e per le loro qualità estetiche.
UNA ACCURATA DESCRIZIONE DEGLI ANIMALI PRESENTI NELL ANTICO TESTAMENTO SECONDO L OPERA DI CULTRERA DEL 1880. Il titolo originale dell'oper a di p. Cultrera, stampata a palermo nel 1880, h: fauna biblica. Ovvero spiegazione degli animali menzionati nella sacra scrittura. Lo scopo che ci si prefigge ripubblicandola e`quello di arricchire il patrimonio dei testi sul visibile parlare". Sia sulla codificazione sia sulla decodificazione della nostra arte hanno influito e influiscono assai i bestiari, gli erbari, i lapidari dell'immaginario ormai da noi lon tani. Ma le chiavi codificatrici e decodificatrici sui termini biblici di zoologia, di botanica, di mineralogia che fondano le trasposizioni simboliche impiegate nell'arte ci perv engono soltanto "fantasticamente". Se e`necessario alla esatta penetrazione di innumerevoli opere d'arte non dimenticar sene, e`perr penetrantissimo accostare alla "fantasia" zoologica, botanica e mineralogica pure le attenzioni "scientifiche" che la nostra tradizione ha rivolto all apprendimento e alla comprensione delle scritture. Percir la collana "visibile parlare" offre testi di quella "fantasia" e offre testi di questa "scienza". Non ci si aspetti di trovare in questo volume la descrizione minuta della vita e dei costumi delle specie zoologiche che ne formano l oggetto. L autore si limita a chiarire soltanto quello che degli animali hanno scritto gli autori biblici. La materia e`divisa in nove sezioni, nella prima delle quali si tratta della natura, origine e denominazione degli animali; del dominio dell uomo su di essi; della classificazione che ne facevano gli ebrei e di altri argomenti di carattere generale. Nelle altre sezioni l autore tratta degli animali della bibbia, classificandoli in la bibbia, classificandoli in mammiferi, uccelli, rettili, pesci, molluschi ed animali articolati. Alla voce l atina con cui ogni animali e`chiamato dalla volgata, e qualche volta all ebrea, segue prima il vocabolo italiano corrispondente e poi quello scientifico piu`usato.un indice biblico e un indice delle cose piu`notevoli concludono il volume. "