Un libro-inchiesta scritto grazie alle centinaia di e-mail spedite da tutta Italia, sugli intrecci familiari nelle dinastie accademiche.
Perche' il Doctor House piace tanto? Come spiegare il successo televisivo di una serie tv? In queste pagine gli autori interpretano e commentano tutta la genialita' del creatore di un Cult Movie che esalta l'esistenza di valori autentici.
Ogni popolo ha virtù e difetti, e il giudizio cambia secondo la visuale di chi lo emette. Di noi italiani si può dire che nel complesso siamo buoni d'animo, gentili, spiritosi, ma anche disordinati e superficiali. Ma chi siamo, oggi, noi italiani? E come siamo cambiati quasi cinquant'anni dopo il libro di Luigi Barzini - "Gli italiani", appunto - al quale questo idealmente si richiama? A tali domande, che ne sottendono molte altre, Ottone risponde anche attingendo a una lunga esperienza di vita, di cui affiorano ricordi professionali, incontri e amicizie, dalla giovinezza vissuta durante il fascismo - del quale da un giudizio equanime, quasi provocatorio - fino a oggi. Con la sua scrittura garbata ma incisiva e, talora, sferzante nel giudizio, l'autore traccia un profilo per quanto possibile oggettivo, ma non per questo meno partecipe, del pianeta Italia. Dove non mancano le persone di valore, ma non c'è a livello nazionale - non c'è mai stata - una classe dirigente paragonabile a quella dei grandi paesi occidentali. Il livello, da noi, è quello che è. Esistono alcune enclaves di buona tradizione, di prestigio, ma un paese, per crescere, deve imparare la serietà, la prudenza, il rigore etico. Questo non è disfattismo o autodenigrazione, ma sano realismo, utile a evitare errori e illusioni. Tenerne conto può essere un buon punto di partenza per il futuro.
Nel settembre del 2OO6 Randy Pausch è un brillante professore di informatica della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, in Pennsylvania. Ha una moglie, tre bambini e ama appassionatamente il suo lavoro, i suoi colleghi, i suoi studenti. E allora che i medici gli diagnosticano un cancro del pancreas in stadio ormai avanzato. Un anno dopo, il 18 settembre del 2007, Pausch tiene la sua ultima lezione pubblica, la "Last Lecture", davanti a un pubblico di quattrocento persone, lasciando ad amici e colleghi il suo ultimo messaggio: "Realizzate i vostri sogni d'infanzia". Con coraggio e ironia, Pausch ripercorre le tappe della sua esperienza partendo dalla lista dei desideri di quando aveva otto anni, e mentre racconta il destino (e l'importanza) di quei sogni, il suo discorso di congedo si trasforma nella testimonianza straordinaria di una vita resa unica dall'intensità con la quale è stata vissuta.
Il volume contiene i "Viaggi" e gli "Scritti letterari" di Cesare Brandi. Con la prefazione di Franco Marcoaldi e gli interventi di Roberto Barzanti e Vittorio Sgarbi.
Cosa vuoi dire oggi "essere gay"? È proprio vero che la legge è uguale per tutti? L'omosessualità gode ormai del rispetto e degli stessi diritti riconosciuti all'eterosessualità o è ancora vista con sospetto e pregiudizio? Secondo uno degli avvocati più famosi d'Italia i casi di discriminazione sono ancora tanti, troppi, l'autrice riflette su alcuni principi della Costituzione italiana, e in particolare quelli espressi negli articoli 2 e 3, che risultano non applicati nel caso degli omosessuali. Inutile dire che particolare peso hanno, in tutto questo, la religione e le posizioni della Chiesa cattolica. Le nozze, le adozioni, le successioni, la convivenza: tutte battaglie ancora da combattere, in nome della legge. E inoltre, in appendice: una rassegna delle legislazioni sul tema omosessualità nel mondo (dalla pena di morte in Iran ai pari diritti in Olanda).
Un'indagine sull'universo gastronomico di Andrea Camilleri, espresso attraverso il suo illustre personaggio: il commissario Montalbano, goloso e continuamente affetto da un "pititto" smisurato. Ne viene fuori un'antologia gustosa come una tavolata ben imbandita, con rievocazioni di alimenti e pietanze tratte dai suoi ricordi dell'infanzia in Sicilia. Il cibo diventa protagonista trasversale di tutte le storie, e acquista una valenza affettiva molto forte, sinonimo di materializzazione dell'amore materno. Da qui si deduce l'importanza che questa passione ha per il commissario, così prepotente da prevaricare anche la passione amorosa. Per lui, il cibo è l'oggetto del desiderio, più importante degli altri piaceri e deve essere conquistato a tutti i costi; ma i segreti delle gustose pietanze sono custoditi da altri, la "cammarera" Adelina, Calogero, Enzo. Le ricette sono svelate in queste gustose pagine da assaporare in silenzio e solitudine, con animo lieto e mente sgombra, una per volta, come quando Montalbano si siede a degustare i suoi piatti preferiti.
A coronamento di una carriera intensa e fortunata, Arrigo Levi si è accinto a scrivere il suo "come diventai giornalista" ma, si sa, la memoria ci porta dove vuole lei: così è nato questo limpido e sereno reincontro con le proprie origini, un racconto intessuto di riflessioni e ricordi, che rievoca il mondo felice della giovinezza, trascorsa in un'agiata famiglia della borghesia ebraica modenese, e poi le peripezie subite a causa dell'andata al potere del fascismo e delle leggi razziali, l'emigrazione in Argentina, il ritorno in patria, la partecipazione da soldato alla nascita di Israele, il decennio nell'Inghilterra di Churchill e di Giorgio VI, l'ingresso definitivo nel giornalismo. Ritessendo la tela della propria formazione, itinerante di paese in paese, Levi riflette anche sulla fede, sui totalitarismi, sulla tragedia della Shoah, e in pagine di lucida e spesso sorridente saggezza consegna al lettore una penetrante lezione sul Novecento.
Che cosa ha significato e cosa significa, per noi italiani, avere il papa in casa? Qual è il rapporto fra passato e presente nella storia, ormai lunga, dei terroristi e del terrore? In che senso le discussioni dell'oggi sulle nuove frontiere della vita e della morte guadagnano a essere illuminate da vicende di ieri, o dell'altroieri? Perché l'interminabile conflitto tra israeliani e palestinesi ci riguarda tutti, più di ogni altra guerra al mondo? Ecco alcune delle domande cui provano a rispondere gli interventi pubblicistici di Sergio Luzzatto, usciti principalmente sul "Corriere della Sera" e qui radunati in volume. Come già "Sangue d'Italia", così questa raccolta muove dal principio che la storia sia una faccenda troppo seria per essere lasciata in pasto ai professionisti della disinformazione culturale. Se vogliamo guardare avanti con una qualche consapevolezza, è anche all'indietro che dobbiamo imparare a orientarci.
Si ripropone da tempo un ritorno al nucleare, ma si ignorano le scorie seppellite in giro per l'Italia che attendono da dieci anni un luogo adatto per lo stoccaggio definitivo. Nel resto d'Europa si chiudono gli inceneritori, in Italia si continua ad aprirne di nuovi, le discariche sono piene di rifiuti, le città sporche. Chi ci guadagna? Lo sfruttamento intensivo delle coltivazioni sterilizza i terreni, inquina e produce un cibo poco nutriente e con residui dannosi. Ma il modello alternativo esiste. Tre inchieste di Report indagano il tema ambiente da tre punti di vista differenti. A raccontarle le parole degli autori, che tra retroscena, smentite, esempi positivi e azioni concrete ci dimostrano che cambiare rotta si può, basta volerlo. Con un'appassionante prefazione di Miiena Gabanelli. Il DVD, di 180 minuti, contiene tre inchieste realizzate da Report. "L'eredità" di Sigfrido Ranucci, "L'oro di Roma" di Paolo Mondani e "II piatto è servito" di Michele Buono e Piero Riccardi. IL libro completa e aggiorna il DVD, ripercorrendo lo sviluppo delle inchieste, davanti e dietro le videocamere, con aggiornamenti e fuori onda. Milena Gabanelli firma la prefazione.
Le cose ci vengono incontro. E noi rispondiamo alla loro chiamata. Ma troppo spesso la nostra unica preoccupazione è quella di aver "ben inteso" che cosa sia quel che ci viene incontro. Una preoccupazione che ci guida anche in rapporto alle cosiddette opere d'arte. Si tratti di poesia, di arte visiva, di musica, ma si tratti anche di un'opera filosofica, o delle pagine di un testo religioso siamo tutti sempre istintivamente preoccupati di capire bene e non fraintendere. Facciamo di tutto per impadronirci del significato e di tenerlo ben a mente. Come se quest'ultimo fosse indipendente dal "modo" del suo presentarsi. E se fosse il caso di imparare a riconoscere, invece e innanzitutto, proprio il "ritmo" con cui l'essente sempre si fa esperire? D'altro canto, quello che siamo soliti chiamare "significato" non potrebbe neppure costituirsi, indipendentemente dal ritmo del suo manifestarsi; ossia, indipendentemente dalle movenze con cui si concede allo sguardo orizzontale dell'intelletto, costringendolo quasi sempre a bruschi volteggiamenti, sospensioni, curvature impreviste, andate e ritorni, obliqui attraversamenti. Troppo a lungo ci siamo accontentati di "comprendere" le cose dell'arte per il tramite di una catalogazione formale e stilistica, che ci ha consentito di rimuovere il fatto che l'opera si dà a noi, anche e innanzitutto, con un ritmo suo proprio e che forse proprio in quest'ultimo è custodito il suo enigma più profondo. (Con un contributo di Achille Bonito Oliva).
Come si alimenta la mafia? Quali le principali attività? Di quali aiuti e collaborazioni si avvale? Attraverso una ricca documentazione, che riporta, tra l'altro, anche numerose interviste e ordinanze-sentenze, l'Autore disegna una lucida radiografia del fenomeno "mafia"; ne evidenzia le caratteristiche, le attività di mantenimento e sviluppo; ne esplicita la cultura e i valori di cui è portatrice, mettendo in luce, di contro, le forze positive - come l'Associazione" Addiopizzo" - che operano nei più vari ambienti sociali per la promozione di una cultura della legalità. Un libro di denuncia forte e appassionata.