Il volume di Filippo Coarelli inaugura una collezione di "Storia dell'arte romana" in più volumi, che vuole soddisfare l'esigenza di disporre insieme di dati aggiornati e di adeguata riflessione storiografica. Con un metodo originale l'autore basa la sua indagine sul dialogo continuo tra i dati archeologici e la tradizione classica sulle origini di Roma (tradizione elaborata successivamente ma, sostiene, ormai confermata dagli scavi ben più di quanto si pensasse fino a poco tempo fa). Il discorso che ne nasce, ancor prima che formale e stilistico, è anzitutto volto a tracciare un quadro di contesto. Nei secoli più antichi, quelli della Roma dei re, la città si trovava all'incontro di due mondi artistici ricchi e vivaci - quello etrusco a nord e quello greco-italico a sud - e costituiva una periferia artistica dove influenze e modalità espressive di varia provenienza si intrecciavano e interagivano con la sensibilità locale. Nell'età dei re, Roma apparteneva a un territorio relativamente omogeneo, quello dell'Italia tirrenica, i cui segni si colgono nell'urbanesimo, nell'autorappresentazione dell'aristocrazia, nella celebrazione del sovrano, nei templi e nell'introduzione della scrittura. Nella prima parte dell'età repubblicana iniziano a prender forma componenti proprie, in un continuo scambio di somiglianza e differenza rispetto ai mondi circostanti. Il quadro politico è cambiato, con il mutamento di regime politico all'interno, con l'espansione nel Lazio e la creazione di colonie.
Il volto femminile e meno noto di Roma negli sguardi delle protagoniste della sua storia. Una guida per scoprire una diversa città eterna.
La collana Romàntìca è composta da più volumi organizzati in testi introduttivi di guida alla consultazione e in un repertorio di schede illustrate chiare ed esaurienti ordinate secondo un criterio topografico. Il primo titolo "Cercando tra pietre e parole" è dedicato ai più di cento monumenti archeologici di competenza comunale presenti in città e nel suburbio: dalle mura ai templi, dai sepolcri agli acquedotti, dalle statue parlanti ai mitrei contemplando luoghi celebri (come ad esempio il teatro di Marcello, l'Ara Pacis, i Fori Imperiali). La collana è rivolta agli appassionati ma anche agli studiosi del settore, guidati, come in un viaggio ideale, attraverso la storia millenaria della Capitale. Le mappe in coda al testo aiutano nella ricerca dei luoghi mentre alcuni box di approfondimento contribuiscono alla ricostruzione passato-presente e riportano curiosità e notizie, utili a stimolare l'interesse del lettore nei confronti di una città unica al mondo.
Ci sono luoghi e monumenti che attraversiamo quotidianamente nelle nostre città e che nella fretta di una meta da raggiungere manchiamo di cogliere. Porte, piazze e fontane, palazzi storici o edifici di nuova costruzione e di futura bellezza, chiese, tutto ci passa sotto gli occhi e poco o nulla si ferma nella nostra memoria. Vittorio Sgarbi compie un'opera di ricognizione totale delle bellezze architettoniche di Roma e ci consegna una guida straordinaria per la quantità di edifici e autori citati. Con oltre 650 schede di autori e 1500 opere segnalate "Le meraviglie di Roma" è una guida alle architetture della capitale e uno strumento prezioso di conoscenza non solo della città del passato, ma anche di quella a venire, grazie alla segnalazione dei tanti progetti in corso di realizzazione. A turisti e abitanti di Roma non resta altro che alzare gli occhi e, fosse anche solo per pochi secondi, fermarsi a godere con consapevolezza le mirabilia della città eterna.
Nel giugno 1939, Pio XII (Eugenio Pacelli) annuncia ufficialmente l'avvio degli scavi sotto le fondamenta della basilica vaticana: proprio lì dovrebbe trovarsi, come attesta una tradizione antichissima, la tomba dell'apostolo Pietro, deposto sul colle Vaticano al tempo di Nerone (64 d.C). L'operazione è condotta in un clima di riservatezza assoluta. Il segreto continua e si rafforza negli anni più critici della seconda guerra mondiale, persino quando Roma, dopo il crollo del fascismo e la firma dell'armistizio con gli Alleati, viene occupata dai nazisti. Tutto ruota intorno alla figura di Ludwig Kaas, il monsignore a cui Pio XII affida la direzione di quei delicatissimi scavi. Kaas è in contatto diretto e confidenziale con Josef Mùller, un ignoto avvocato di Monaco: pur essendo estraneo al Vaticano, Muller scenderà più volte in aereo da Berlino fino a Roma e sarà ammesso a visitare la necropoli, mentre l'ingresso agli scavi resta inaccessibile a tutti, compresi i cardinali del Sacro Collegio. Barbara Frale ricostruisce una vicenda complessa e a tratti oscura. Proprio come accade durante le complicate fasi di uno scavo archeologico, quando un detrito o un frammento, di per sé marginali, acquistano di colpo un significato profondo e insperato, così l'indagine dell'autrice sul rapporto tra Pio XII, il nazismo e la persecuzione degli ebrei si arricchisce pagina dopo pagina di nuovi dettagli e ipotesi interpretative, spesso trascurate dalla ricerca storica.
Questo denso e agile volumetto spiega in maniera chiara e divulgativa quanto sappiamo sulla struttura della comunità ebraica di Roma, illustrando allo stesso tempo il contesto storico e politico in cui essa si sviluppò. Impresa non facile, a causa della carenza dei dati che ci sono pervenuti; con grande onestà Elsa Laurenzi non nasconde questo problema, né presenta ricostruzioni "facili" ma infondate. Accompagna invece il lettore alla scoperta di una società che mantiene i propri costumi e la propria cultura vivendo all'interni di un'altra più vasta società, tanto profondamente diversa quanto tollerante, che seppe integrare realtà varie e contrastanti. Si basa sulle varie fonti disponibili, gli scrittori antichi, i testi epigrafici, le testimonianze archeologiche e fornisce, mediante un glossario distribuito all'interno del testo, utili e puntuali spiegazioni di termini non a tutti noti.
Il Tevere è all'origine di Roma. Sulle sue rive è nata la città. Ma il suo corso si sviluppa dall'ultima striscia territoriale della Romagna, tocca la Toscana, attraversa le valli umbre e termina nel Lazio. Numerosi affluenti collegano il fiume ad altre regioni, come Marche e Abruzzo. In questo suo lungo percorso, il Tevere accarezza una varietà paesaggistica unica: colline, valli, pianure, vitigni, pinete e querceti, paludi, laghi, cascate... Ripercorrendo tale tragitto, dalle sorgenti alla foce, Claudio Rendina descrive le importanti vie che s'intrecciano tra caratteristiche naturali e archeologiche, artistiche e folcloriche, con riferimento alla flora e alla fauna, nonché ai personaggi che hanno animato e animano il territorio fluviale, fino all'Agro Romano, ovviamente, con uno sguardo particolare sulla Capitale, le sue strutture urbanistiche e la sua storia: da ponte a ponte, tra muraglioni e lungotevere, monumenti e ambienti che hanno fatto e fanno la storia del fiume e della città.
Una guida per scoprire una Roma inconsueta attraverso le architetture che negli anni '50 e '60 hanno cambiato la fisionomia e il volto della città. Tre singolari itinerari in cui perdersi per cercare un assetto urbano trasversale di Roma, che si ritrova in questo libro attraverso le inquadrature fotografiche di Oscar Savio (Padova, 1912 -Roma, 2005), alter ego e interprete di un sentire e di un vedere lo spazio dell'architettura che oggi transita dalla cronaca alla storia. Il MACRO, attraverso le collezioni del suo Centro Ricerca e Documentazione Arti Visive (CRDAV), dedica questa guida ai visitatori di Roma e a coloro che ne ricercano le sue radici e la sua contemporaneità.
Seguire il filo di un’emozione, indugiare nei posti più nascosti, quelli che le solite guide non vi indicheranno mai, passeggiare fuori dai percorsi turistici ripensando alle vicende di una gloriosa storia millenaria, ma anche alle dicerie, alle curiosità, agli aneddoti. Monumenti antichi e moderni, chiese e chiostri, ville e giardini, fontane e scalinate, musei e gallerie, e poi specialità romane, shopping e ristoranti: un’esplosione di indescrivibile bellezza, colori, allegria attende ogni giorno chi di questi luoghi si è già innamorato e chi deve ancora scoprirli. 1001 idee per gustare a pieno una città antica ma sempre nuova, sempre identica a se stessa eppure ogni volta diversa: 1001 sorprese per chi non può che ammirare le sue bellezze ma sa anche guardare oltre, ai segreti che la storia e la leggenda custodiscono negli angoli più impensati, o alle nuove mode nate per caso e rimaste legate a luoghi particolari. Immergetevi nella storia, nell’archeologia, nella vita sociale, artistica e culturale di Roma, scoprite i posti più caratteristici e stravaganti. Leggete, scegliete e lasciatevi ispirare: sarete pronti a perdervi nei 1001 meandri di una città eterna che non smette mai di stupire.
Questa pubblicazione, che si inserisce nella collana della L.E.V. dedicata alla valorizzazione e fruizione dell’arte e dell’architettura vaticana, è un’indagine storico-artistica volta ad analizzare le varie fasi di strutturazione e decorazione di una particolare area del Palazzo Apostolico Vaticano, quella dell’Appartamento di Giulio III e della Sala di Carlo Magno, che raggiunse la sua definizione tra il XVI e il XVII secolo.
Gli autori del lavoro, quattro studiosi d’arte, analizzano in particolare l’intera dinamica di quest’area del Palazzo Apostolico, cercando di coglierne non solo i tratti estetici ed artistici ma anche i significati storici e culturali.
Il volume, arricchito da numerose illustrazioni a colori, risulta di particolare interesse sia per il grande pubblico sia per gli storici d’arte, che possono trovare in quest’originale lavoro un valido strumento per conoscere questa zona del Palazzo Apostolico Vaticano praticamente ignota.