Un'inedita e sorprendente lettura della storia dei discepoli di Emmaus, immagine del tuo cammino, della tua vita. Questo libro scaturisce dall'esperienza e dalla convinzione che il noi precede l'io, che il camminare assieme semplicemente perché si è uomini e donne che cercano amore e felicità condividendo la propria umanità e quella di Gesù, è ciò che qualifica il camminare stesso. Il mio io non è solo mio, ma anche tuo, e il tuo io è anche mio. Ci apparteniamo anche se non ci conosciamo. «Questa riflessione e frutto di molte letture certo, ma soprattutto frutto di quella lettura continua, paziente e talvolta impaziente che faccio del testo unico e multiforme e sovente abissale che è la "mia" vita».
"In Christi amore prò inimicis orare. Pregare per i nemici nell'amore di Cristo." (KB 4,72). È questo il consiglio della Regola di San Benedetto che meglio sintetizza il centro e l'ampiezza della mistica, del cuore mistico della nostra vocazione cristiana e monastica. Mistica non vuol dire essere fuori dalla realtà, ma vivere con la coscienza della realtà totale, quindi mettere al centro della nostra vita e del nostro cuore il rapporto con Dio. Non essere coscienti della natura profonda del nostro cuore ci rende meno vivi, non solo nel vivere le esperienze drammatiche ed estreme, ma la vita quotidiana, la vita che ci è data da vivere ogni giorno con pienezza. È urgente che ci aiutiamo a capire come vivere consapevolmente l'esperienza centrale del cristianesimo, perché essa è appunto l'esperienza centrale della nostra natura umana, è il cuore della nostra umanità, è la scoperta del nostro cuore. Perché è solo da lì che può sempre rinnovarsi e fiorire una vita, una vocazione, una comunità, un Ordine, la Chiesa tutta.
In vista del Natale, viviamo il momento dell'Avvento come un tempo in cui riprendere nel proprio cuore la riflessione e il desiderio dell'incontro con Qualcuno che supera ogni attesa. Si tratta di imparare l'attesa vivendo giorno per giorno un cammino che apre all'esperienza sempre nuova del domani.
Meister Eckhart ha influenzato un'ampia gamma di maestri spirituali, sia all'interno che all'esterno della tradizione cristiana. Erich Fromm, Eckhart Tolle, Richard Rohr, DT Suzuki e Rudolf Steiner hanno tutti attribuito a Eckhart un'importante influenza sul loro pensiero. Egli scrisse in un tempo molto simile al nostro, in cui la società sembrava andare in pezzi. Nel mezzo di tutto quel caos e incertezza catturò le molteplici forme dell'amore di Dio e del viaggio di trasformazione, con un linguaggio così stupefacente che fu spesso accusato di eresia. Ora, sette secoli dopo, l'interpretazione fresca e sorprendente della sua opera, presentata in questo piccolo gioiello, traduce l'essenza di una delle più grandi voci poetiche e spirituali del cristianesimo in poesia, offrendoci un libro che trasmette il cuore dell'insegnamento di Eckhart su cosa significhi amare Dio e intraprendere un autentico viaggio spirituale, caratterizzato dal mistero, dal paradosso e dall'abbraccio dell'ignoto.
Giuseppe (Pino) Piva accompagna da anni persone omoaffettive in vari cammini verso una integrazione personale di sé, con Dio, con gli altri e con la Chiesa. Il percorso di accompagnamento tiene conto di queste relazioni fondamentali; segnate a volte da ferite interiori, spesso prodotte dall'ambiente sociale, familiare ed ecclesiale, in cui ci troviamo. Il cammino diventa una progressiva rivelazione di modalità più profonde e libere di vita, vita piena, in cui i valori cristiani vengono compresi nella loro autentica dinamica di liberazione personale, sociale e spirituale. Esiste un modo in cui possiamo liberare le potenzialità umane in maniera sana, e questo passa sempre attraverso il recupero della consapevolezza di una dignità che è oltre ogni orientamento sessuale, e di una responsabilità nei confronti dell'altro e del mondo che esprime al meglio la nostra natura autenticamente umana e spirituale. Il volume è impreziosito dalle pagine di Erio Castellucci, Aristide Fumagalli e Gianni Geraci, che dal 1996 è voce autorevole dei gruppi di omosessuali cristiani in Italia.
Nella rubrica Abitare le parole Nunzio Galantino pratica la scrittura come esercizio spirituale: una ricerca costante che ogni settimana illumina i significati che non vediamo più nelle parole per troppa superficialità o poca cura nel loro uso. Questo libro offre una prospettiva unica sul modo in cui le parole possono trasformare e dare significato alla nostra esperienza. Attraverso una scrittura intima, profonda e coinvolgente, l'autore invita i lettori a scrutare dentro sé stessi e a condividere un profondo legame emotivo. La scrittura diventa così un viaggio spirituale, un esercizio di rispetto per il silenzio e un'opportunità di abbracciare e accogliere le differenze di cui ciascuno di noi è portatore senza giudicare. Una lettura che celebra la bellezza delle parole e il potere dell'immaginazione e della riflessione, spingendo oltre la superficie i confini della comprensione e dell'amore per la vita.
La fede che ci porta a scoprire Dio, come in un polittico, è posta al centro di altri elementi quali la Parola, il silenzio e la storia. Dio va incontro agli uomini, anche a quelli che non lo cercano, è in cammino sulle loro strade; un dialogo oltre la quotidianità, una presenza che si insedia in un travolgente rapimento, sempre nel rispetto della piena libertà dell'uomo. Anche il dolore, l'ottusa cattiveria dell'uomo e il male fanno parte di questo cammino. Nel suo messaggio striato di lacrime la parola del profeta Geremia insegna a far sbocciare in ogni giorno di questo cammino la scintilla di una stella. Gianfranco Ravasi riflette sul mistero del male e della sofferenza nella storia dell'umanità. Sono pagine profonde e universali per ritrovare il coraggio di lottare e di sperare nonostante la crisi e l'oscurità del tempo presente. Ogni meditazione è una scheggia, che sui passi del profeta Geremia pungola il lettore a risvegliare la propria coscienza per riconoscere nel dolore una strada per incontrare Dio, se stessi e il prossimo.
Parlare di morte ha senso ai nostri giorni?
Che cosa suscita pensare ad essa?
Tra cronaca e fiction ci appare sempre lontana, riguarda sempre altri, fino a trovarci assuefatti ad essa.
Le cose cambiano quando la morte entra prepotentemente nel nostro orizzonte e sconvolge la nostra vita.
Lo sguardo cristiano sulla morte allarga la prospettiva e ci proietta oltre, ci lascia intuire un “dopo” carico di speranza, mentre l’arte cristiana ci offre meravigliosi scorci, forti provocazioni, stimolanti riflessioni su questi temi.
Queste pagine, attraverso il confronto con opere d’arte di forte impatto, cercano di riportare l’attenzione su temi un po’ dimenticati, come morte, resurrezione, misericordia, giudizio, che sono al centro della fede cristiana, forza scaturita proprio dalla morte e resurrezione di Gesù, per ritrovare speranza per il nostro oggi.
Quarta di copertina
Il trionfo della morte di Clusone e la Danza macabra di Pinzolo con sottile ironia e con un certo coraggio offrono un richiamo a «ben vivere», per poter anche «ben morire». Perché la risurrezione è la destinazione finale del nostro pellegrinare.
Biografia dell'autore
Sergio Dell’Orto, nato a Carate Brianza (MB), dopo aver svolto il suo ministero in parrocchie di Monza e della Brianza, attualmente è parroco di San Bernardo, alla Comasina a Milano.
Il 12 aprile 1947 la Madonna si manifesta a Bruno Cornacchiola e ai suoi tre figli in località Tre Fontane a Roma. Anticlericale, Bruno vi si era recato per scrivere in tranquillità un discorso per screditare i dogmi mariani mentre i bimbi giocavano. Tanto il suo astio verso la Chiesa che egli era arrivato al punto di concepire l'assassinio del Papa. Ma il Cielo intervenne: «Sono Colei che sono nella Trinità divina: la Vergine della Rivelazione. Tu mi perseguiti, ora basta. Rientra nell'ovile santo». Anche se Maria evoca in quest'apparizione grandi prove per la Chiesa e il mondo, le sue parole sono piene di speranza: «Amatevi. L'amore trionfa su tutto. Unitevi nell'amore di Dio, abbiate una sola regola: il Vangelo vivo». Il Messaggio è strettamente collegato anche al mistero dell'Assunzione su cui Pio XII pronunciò il dogma, nel 1950, in considerazione implicita anche di questo evento. Prefazione del card. Christoph Schonborn.
Oggi nella formazione cristiana, nota l'autore di questo libro, l'esperienza del silenzio, dell'ascolto in solitudine, è passata in secondo piano, tutt'al più confinata a qualche momento di ritiro o di "deserto". Prevale in un certo senso la logica del "gruppo", delle consorterie, come testimonia la litania infinita dei termini che usiamo ogni giorno per parlare della vita cristiana: fraternità, solidarietà, corresponsabilità, accoglienza, condivisione... Parole sante e imprescindibili! Ma senza un'adesione personale allo Spirito, rischiano di diventare vuote e solo gridate come slogan sterili e di maniera. Dobbiamo allora, continua don Giuseppe Forlai, entrare con Gesù nel deserto e in silenzio, con le sole Sante Scritture sotto il braccio e la retta fede nel cuore, per approfondire ognuno le proprie convinzioni personali. Questo volume, attingendo al tesoro della sapienza monastica, vuole essere una guida preziosa in questo cammino. Usando le parole di san Romualdo, grande eremita e figlio della regola di san Benedetto, si tratta, «come una piccola creatura», di svuotarsi di se stessi e di collocarsi «in» Dio, contenti solo della sua grazia. «Perché bisogna tenere ben da conto questo libro? Perché in questo modo o in un altro abbiamo bisogno di una iniziazione alla vita nascosta, per non diventare ancora più insulsi, inconsistenti, irrilevanti e trasparenti di quanto non siamo già». Don Fabio Rosini
William Thomas Walsh in questo libro pubblicato per la prima volta nel 1947 raccoglie l'esito delle sue ricerche sugli eventi prodigiosi di Fatima. Da insigne storico quale era, egli racconta in modo appassionante e documentato le apparizioni della Vergine ai tre umili pastorelli, la profezia dello scoppio della II Guerra mondiale e dell'avvento del comunismo, la sua implorazione di penitenza da parte dell'umanità e la promessa della pace e della conversione della Russia qualora il suo messaggio fosse accolto.
Una nuova traduzione delle meditazioni del grande arcivescovo americano Fulton Sheen. In questo volume l'autore sviluppa il tema del Regno di Dio attraverso gli elementi essenziali del cristianesimo e della vita morale. Di fronte alla chiamata di Dio, siamo invitati ad accettare la sfida e a a rinunciare a tutto ciò che ci allontana dal Regno.
I temi trattati: Dio come fondamento della moralità, la necessità della mortificazione, la bellezza della vita religiosa, la santità del matrimonio, la realtà del peccato, la necessità della Redenzione, il giudizio di Dio dopo la morte, l'esistenza dell'inferno e del purgatorio.
"Il Divino è sempre dove meno ti aspetti di trovarlo. E' venuto nel mondo come un Bambino bisognoso in una mangiatoia, ed ha lasciato il mondo come un Uomo indifeso sulla Croce. Se vogliamo perciò trovare Dio, dobbiamo cercarlo nella debolezza e nella sconfitta, ma una debolezza che nasconde in sé la potenza e una sconfitta che si manifesterà come vittoria".