Vangelo e giustizia, due grandi sfide lanciate da Papa Francesco, trovano una sintesi pastorale in questo volume che raccoglie una selezione di interventi del Cardinale Gualtiero Bassetti a vent’anni dalla sua ordinazione episcopale.
Due grandi sfide declinate in cinque capitoli – la Chiesa, il pastore, la difesa della vita, i poveri e la città – e sintetizzate in unico concetto: al centro di ogni azione che si prefigga di andare verso le periferie esistenziali del mondo moderno non può non esserci Cristo. Senza questa luce, infatti, la vita delle persone perderebbe di significato e assumerebbe le fattezze di un cielo plumbeo.
Per una liturgia che includa, senza smarrirsi (pag. 2)
Marco Gallo
Studi
Il soggetto tra indifferenza, distruzione e accoglienza (pag. 5)
Silvano Petrosino
Esclusi? «Fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo» (pag. 10)
Elio Dotto
Eletti? Il popolo di Dio: tra esclusione e inclusione (pag. 15)
Patrizio Rota Scalabrini
Il linguaggio rituale include o esclude? (pag. 19)
Lara Balzarin
I riti di accoglienza e i riti di soglia (pag. 23)
Elena Massimi
Formazione
Il catecumenato: accogliere e celebrare il ‘dono di Dio’ nella comunità (pag. 31)
Jourdan Pinheiro
L’alfabeto della preghiera
Scheda per i catechisti: l’acqua (pag. 35)
Franca Feliziani-Kannheiser, Michele Roselli
Una vita che nasce: attendere è già accogliere
Dalla gravidanza alla nascita (pag. 41)
Michele Roselli
Rubriche Chiese della riforma
Inclusione e esclusione, libertà e disciplina (pag. 47)
Maria Bonafede
Chiese ortodosse
Eucaristia e intercomunione (pag. 51)
Leontin Popescu
Anno Santo della misericordia
Il Giubileo della misericordia in Lombardia: una scommessa (vinta) sul decentramento (pag. 56)
Alessandro Fabbri
I due autori navigano nel mare, piuttosto agitato, dei «disagi dell’anima», affrontando una serie di malesseri allarmanti.
Don Silvio Zonin – parroco, docente di teologia liturgica e da qualche anno «ministro della consolazione» nella diocesi di Verona – racconta le prime scoperte che un prete post-conciliare fa addentrandosi nel mondo sconosciuto dell’esorcismo, un ministero a cui si fa sempre più ricorso e richiede impegno e competenze poliedriche. L’autore lo inquadra anzitutto in una concreta storia e tradizione e lo rivede alla luce della prassi liturgica della Chiesa. Questo permette il ridimensionamento di un’antropologia eccessivamente dualistica e la correzione di una religiosità segnata da un certo razionalismo, con la conseguente riscoperta del valore della Parola e dell’esperienza sacramentale.
Alberto D’Auria – psicologo, psicoterapeuta e consulente educativo – offre la sua competenza maturata in anni di professione e di collaborazione con il «ministero della consolazione». Nel suo contributo affronta aspetti ormai indispensabili anche nella pastorale ordinaria, quali: la relazione interpersonale tra operatore e «paziente», la comunicazione con le sue diverse componenti, la necessità dell’ascolto attivo e dell’empatia, le tecniche e la struttura del colloquio, l’accompagnamento nel proseguo della vita interiore e la direzione spirituale, in vista di un cammino costante di riconciliazione con se stessi, con gli altri e con Dio.
Una meditazione sulla sofferenza chiude questo lavoro, che viene messo a disposizione di quanti sono attenti e impegnati, in diversi modi, nel difficile compito di curare i disagi dell’anima.
Nel contesto di una diffusa emergenza educativa e davanti alle varie crepe delle strutture educative tradizionali (la famiglia, la scuola, ecc.), lo sport merita una particolare attenzione perché sia riscoperto come una preziosa risorsa educativa delle giovani generazioni, una "strada educativa" ancora non adeguatamente valorizzata. E in questo campo, un ruolo speciale spetta alla figura dell'allenatore, che va considerato come vero e proprio educatore. Da qui il tema che abbiamo scelto per il nostro Seminario di studio "Allenatori: educatori di persone", tenutosi a Roma dal 14 al 15 maggio 2015, e di cui questo volume raccoglie gli atti.
Descrizione
Per secoli l’odegetica è stata insegnata nei seminari come quella sezione di temi teologico-pastorali riguardanti il governo e la guida della Comunità cristiana. La necessità di una aggiornata riflessione odegetica si impone da sé alla luce dell’autocomprensione che la Chiesa ha sviluppato a partire dal magistero del concilio ecumenico Vaticano II, che fu convocato con l’obiettivo di “aggiornare” la dottrina cattolica e la vita della Chiesa in relazione ai mutamenti sociali e culturali propri della modernità: è evidente come anche la guida pastorale che ne scaturisce abbia bisogno di comprendersi e di configurarsi in riferimento al medesimo contesto. La questione che ha istruito la ricerca è così riassumibile: che significa guidare in questo nostro tempo una comunità cristiana? Il ministero della guida, infatti, funziona come una sorta di intelaiatura di raccordo tra vari elementi della riflessione speculativa e della prassi ecclesiale: tali elementi aprono un vasto arco di indagine, perché spaziano dallo specifico del ministero ordinato ai caratteri dell’ecclesiologia, dall’antropologia e più in generale dalla cultura e dalle relazioni di cui vive un gruppo umano all’analisi dei dati biblici relativi al nostro tema, essi stessi particolarmente ricchi e complessi, difficilmente riducibili o riconducibili ad un unico filone di ricerca.
Questo volume, che raccoglie gli interventi del convegno «Evangelizzare nelle criticità dell'umano», si inserisce nella traiettoria che la Teologia dell'evangelizzazione ha percorso a Bologna dalla seconda metà degli anni '70 a oggi. I contributi della prima parte offrono una lettura del contesto socio-culturale italiano (e, almeno in parte, europeo), individuando alcuni punti critici, per esempio il lavoro, il digitale e l'immigrazione. Messaggio e stile, di fatto, si intrecciano nelle relazioni della seconda e terza parte. La dimensione relazionale della verità, avvicinata in chiave biblica e filosofica, l'aspetto comunitario dell'evangelizzazione e il vangelo come terapia per un uomo ferito focalizzano alcuni contenuti fondamentali dell'annuncio, che sono al tempo stesso modalità intrinseche del suo darsi. Nella terza e ultima parte, gli ambiti della famiglia e dell'educazione vengono accostati come luoghi critici dell'umano in cui leggere - o immettere - segni di speranza, mentre la categoria di ecologia umana viene considerata una risorsa e un'opportunità per l'evangelizzazione.
La mobilità umana comporta nuovi problemi di tipo pastorale e giuridico, che riguardano l'educazione e la formazione cristiana, la vita religiosa della famiglia, i matrimoni misti tra cattolici di diverse Chiese sui iuris e tra cattolici e acattolici. S'impone l'urgenza di considerare le conseguenze della presenza sempre più consistente di fedeli cattolici orientali nelle diocesi latine, nonché della conservazione dei loro riti, intesi come patrimonio spirituale, teologico, liturgico e disciplinare. I Pastori della Chiesa latina a cui sono affidati i fedeli orientali sono invitati ad approfondire la propria conoscenza circa l'esistenza e il patrimonio (teologico, spirituale, liturgico e disciplinare) delle Chiese orientali cattoliche e sono chiamati a farsi promotori e difensori del diritto dei fedeli orientali a vivere e pregare secondo la tradizione ricevuta dai Padri nella propria Chiesa.
Buona attesa è un modo di vivere, possibile e desiderabile. Lo si può apprendere fin da bambini se aiutati e educati. Lo si può imparare in ogni età. È scoperta e dono. Esperienza di vita contro la frenesia, l'accelerazione, il "tutto e subito", l'"in fretta", il "tutto pronto", solo "immediatamente" o "mai più". È avere lo sguardo che penetra in sé e cerca un senso. È volgere lo sguardo all'altro, all'Altro, al Tu che è il Buon Dio (Padre, Figlio, Spirito Santo), a Gesù. È sapere e voler volgere lo sguardo attorno, cogliere che mentre camminiamo ci costruiamo e abbiamo una esperienza di reciprocità dei doni divini dei quali possiamo usufruire. Siamo così aiutati ad avere lo sguardo di Gesù: sguardo differente, penetrante, benevolo, oltre. Possiamo accettare di non mettere mai il punto e basta; continuiamo a pensare, ad amare, lieti che dopo di noi si pensi meglio e si ami ancor di più.
Appunti di lavoro e brevi riflessioni, quasi delle fotografie, delle istantanee dall'oratorio scattate da chi ne ha lunga esperienza. Uno strumento agile che può accompagnare l'azione pastorale di quanti in modo diverso vivono il servizio educativo in oratorio.
«E a proposito di Milano, vorrei ringraziare il Cardinale Arcivescovo e tutto il popolo milanese per la calorosa accoglienza di ieri. Veramente mi sono sentito a casa, e questo con tutti, credenti e non credenti. Vi ringrazio tanto, cari milanesi, e vi dirò una cosa: ho constatato che è vero quello si dice: "A Milan si riceve col coeur in man!"» (Papa Francesco Domenica 26 marzo, ore 12, all'Angelus in piazza San Pietro a Roma)
«L’anima mia è tutta sconvolta, ma tu Signore fino a quando? Volgiti, Signore, a liberarmi, salvami per la Tua misericordia» (Salmo 6).
È una delle tante accorate implorazioni dei Salmi biblici che bene riassumono l’esperienza esistenziale dell’uomo tra peccato e pentimento, tra punizione e misericordia. Nell’Anno Santo appena trascorso, definito “il Giubileo Straordinario della Misericordia”, abbiamo ascoltato e meditato gli appelli di Papa Francesco, l’insegnamento biblico e patristico, il magistero dei Papi, e abbiamo percepito ancora una volta in dottrina e nei fatti che la misericordia è come «l’architrave che sorregge la vita della Chiesa» (Bolla di indizione del Giubileo Straordinario Misericordiae Vultus, 10).
Il volume che viene pubblicato a cura della FDC dell’UPS “Beati misericordes. Questioni pastorali e giuridiche sulla misericordia” ha tuttavia una sua originalità, soprattutto per il taglio interdisciplinare e la felice convergenza di saperi e di competenze pastorali offerte con aperta confidenza e volontà di condivisione.
I singoli contributi attingono ispirazione dalle lettere e dagli interventi di Papa Francesco, applicando poi i principi e gli stimoli ai diversi contesti e compiti, direi, “da svolgere a casa”, nella Chiesa e nella società civile. Così, partendo dalla iniziazione cristiana e dalla relativa catechesi, si transita negli ambiti educativi, famiglia, scuole di formazione, vita consacrata e missione pastorale, tra professionalità e stile evangelico di azione.
(dalla Prefazione di Sua Em. Card. Tarcisio Bertone, SDB, Segretario di Stato emerito di Sua Santità).