"Dalle stelle... alla stalla" indica immediatamente il percorso che il Dio cristiano ha scelto come sua identità, anzi, come la felicità della propria esistenza. Attraverso i personaggi che gli evangelisti e la tradizione citano nel contesto della nascita di Gesù, è possibile comprendere a piccoli passi il grande mistero di una scelta per noi così ardua, tanto da essere divina. Nessun personaggio è quindi banale, né tanto meno frutto di un semplicismo pittoresco: si tratta invece sempre di figure tipologiche che rispecchiano il nostro porci di fronte a Gesù e al suo mistero. Con uno stile semplice, l'autore si immedesima nelle principali figure che oltre duemila anni fa hanno vissuto più da vicino gli eventi connessi alla nascita del Cristo, facendo comprendere come un avvenimento apparentemente così lontano sia in realtà sempre attuale per la vita di ogni uomo.
C'è bisogno di riportare al centro il mistero dell'incarnazione di Dio, vera e propria cifra dell'annuncio cristiano.
Relegato tra le pieghe della festa del Natale, si riduce, quando va bene, a struggente memoria della nascita di Ges√π Bambino.
Invece lo stupore per un Evento inaspettato che è tuttora presente in mezzo a noi deve far riemergere le domande che ruotano attorno al Dio Uomo: •
Perché Dio si è fatto carne?
•Cosa significa che Dio «diventa» uomo? •
E l'incarnazione è solo «svuotamento» oppure la Vita di Dio nella carne è l'essenza del suo Essere e del suo Amare?
In questo libro - a partire dalle mail scritte da due giovani di oggi e da una <<questione>> che è stata oggetto di vivace discussione nelle scuole e nei monasteri del Medioevo, da Anselmo d'Aosta a Giovanni Duns Scoto - l'Autore non si sottrae a queste domande, proponendo un abbozzo di teologia dell'incarnazione e alcuni schizzi di predicazione.
Natale è una festa capace di accendere i cuori, non solo quelli dei credenti, e di stimolare la letteratura e la poesia.
Anche il filosofo Jean-Paul Sartre che pure non ha mai nascosto il suo ateismo - nel Natale del 1940, prigioniero nel campo nazista di Treviri, scrisse e interpreto un testo teatrale sulla nascita di Gesù.
In quello stesso anno, un altro filosofo, Jean Guitton - una delle menu cattoliche dei Novecento - durante la prigionia compose la sua opera su Maria.
Anche lo scrittore Erri De Luca ha sondato la notte di Natale, raccontandola dalla parte di Maria.
Queste pagine, unite a quelle scritte recentemente dall'Autore, formano in un mirabile intreccio un unico racconto, un vero e proprio «elogio dell'Incarnazione».
"La suddivisione tra quelli a cui piace l'albero di Natale e quelli a cui piace il presepe, tra alberisti e presepisti, è tanto importante che, secondo me, dovrebbe comparire sui documenti di identità. Il primo tiene in gran conto la Forma, il Denaro e il Potere; il secondo invece pone ai primi posti l'Amore e la Poesia. Tra le due categorie non ci può essere colloquio, uno parla e l'altro non capisce. Quelli a cui piace l'albero di Natale sono solo dei consumisti. Il presepista invece, bravo o non bravo, diventa creatore e il suo Vangelo è Natale in casa Cupiello. I pastori debbono essere quelli di creta, fatti un poco brutti e soprattutto nati a San Gregorio Armeno, nel cuore di Napoli, e non quelli di plastica che vendono al supermercato, e che sembrano finti; i pastori debbono essere quelli degli anni precedenti e non fa niente se sono quasi tutti scassati, l'importante è che il capofamiglia li conosca per nome uno per uno e sappia raccontare per ogni pastore nu bello fattariello..." Nessuno come Luciano De Crescenzo sa raccontare le storie che compongono una mitologia, sia essa dell'antica Grecia o della nostra vita quotidiana. In questo nuovo libro ricostruisce con la consueta ironia le origini del presepe, da Virgilio a Eduardo, e ritrae a uno a uno i personaggi che lo compongono: dai Re Magi a Cicci Bacco, da Benino al Pastore della Meraviglia. Fino a quando, come in un basso napoletano, i pastorelli si metteranno a discutere, litigare, spettegolare...
Da un prete controcorrente, pensieri di don Mazzi per una vita migliore. Per riflettere sul senso della famiglia, sul significato dei doni e sul valore della condivisione.
Il volume raccoglie i diciannove sermoni del ciclo natalizio con cui Leone Magno celebra le solennità del Natale e dell'Epifania facendo emergere l'intimo nesso fra teologia e liturgia. Di fronte alle rovinose tendenze che inquinavano e stravolgevano il mistero e la realtà dell'incarnazione l'eresia ariana, il nestorianesimo, il monofisismo eutichiano, l'apollinarismo e il sabellianismo - il grande pontefice spiega all'assemblea dei fedeli, con solenne ed elegante chiarezza, gli aspetti essenziali di quel mistero: la reale compresenza delle due nature - umana e divina - nell'unica persona del Verbo. Altro tema caro al pensiero dei padri e suggestivo nell'insegnamento di Leone è l'inscindibile connessione fra cristologia e antropologia. L'incarnazione del Verbo congiunge, tenendole mirabilmente distinte, la natura divina e quella umana coinvolgendo, in questo modo, l'intera umanità.
Dopo I giorni della tenerezza", che scandiscono il tempo pasquale, l'Autore ci regala "I giorni dello stupore". Le parole di don Angelo ci accompagnano a riflettere sui giorni che preparano la nascita di Gesù. "
Il libro raccoglie le omelie per tutte le domeniche e le feste principali dell'anno liturgico B. Nascono dal cuore e dalla scienza di un pastore universalmente conosciuto e stimato, che coglie il nucleo vitale della liturgia della Parola e lo presenta con un linguaggio semplice e coinvolgente. Il profondo legame con la Bibbia, la serietà teologica e la connessione con la pastorale si fondono armonicamente in un'opera utile ai predicatori e a tutti coloro che cercano un valido strumento per una vera preparazione spirituale alla liturgia festiva.
Natale è la festa della vita e della luce, ma non va celebrato in maniera sdolcinata né tantomeno consumista. In questa ricorrenza si manifesta l'annuncio più radicale del cristianesimo: Dio si fa carne, creatura, bambino, per salvare l'umanità tutta dal peccato. E di fronte a tale verità - scrive Jorge Mario Bergoglio - "non possiamo restare inamidati o rigidi". Bisogna destarsi da ogni torpore per cercare insieme, come comunità, la gloria di Dio. Ammirare il Bambino accompagnati dalle parole di papa Francesco significa riscoprire alcune parole antiche ma sempre nuove, valori che costituiscono l'ossatura della fede cristiana secondo la spiritualità ignaziana: silenzio, carità, fortezza, martirio... Dimensioni che possono impreziosire il tempo che ci porta ad incontrare il Bambino di Betlemme nutriti dalla fede di un'Attesa: "Il Signore è vicino. Il Signore verrà. Il Signore è buono e starà fra noi". Queste meditazioni di Bergoglio ci fanno cogliere lo spirito del Natale in un'accezione nuova, con la richiesta di un coraggio rinnovato e di una fede adulta. "Nel contemplare il presepe la grazia che ci verrà donata sarà la voglia di essere buoni" (J.M. Bergoglio - Francesco)
I Vangeli dell'Infanzia commentati da grandi opere d'arte. Con commento biblico-teologico.
«Questo libro di Giovanni Santambrogio infrange la ripetizione di una festa, che ogni anno ricorre, con la dimensione estatica dello stupore. Uno stupore che ci sorprende nel gioco vertiginoso delle parole e delle immagini, dove la riflessione teologica viene accompagnata dalla bellezza dell’arte, che non sta alle scansioni del discorso, perché la bellezza, come scrive Thomas Mann, a differenza della teoria, “trafigge”».
Umberto Galimberti
La preparazione del presepio è stata per generazioni un bellissimo rito familiare vissuto nella fede e nell’affetto. La diffusa paganizzazione della festa cristiana del Natale rischia di farlo scomparire dalle nostre case e di offuscarne il vero significato che è il ricordo della nascita di Gesù.
Ritornare al presepio in famiglia non rinnova solo la memoria di una tradizione, ma richiama la santità del Natale per vivere insieme ai nostri bambini l’attesa della venuta di Gesù nella preparazione del presepio.
Le statuine di fra Marie Bernard Barioulet, frate domenicano, costituiscono una guida per meglio conoscere i tanti personaggi che popolano i presepi.
Il piccolo libro presenta in sintesi - l'origine del presepio napoletano;alcuni elementi, luoghi e personaggi Del presepio. Di ognuno di essi viene data una breve descrizione e motivazione della presenza nel presepio napoletano. Sono presenti immagini riproducenti opere degli artisti d'arte presepiale napoletana, tutt'ora operanti lungo la famosa via di san Gregorio Armeno in Napoli.