Il volume è un'introduzione a un metodo innovativo di terapia familiare: utilizzare il lavoro intergenerazionale con le famiglie d'origine dei clienti non come momento terapeutico a sé stante, ma come consulenza all'interno di terapie individuali, di famiglia e di coppia. Il metodo permette al terapeuta di sfruttare le importanti possibilità offerte dal lavoro intergenerazionale senza essere obbligato a impostare in tal modo l'intera terapia.
Oggi le idee della psicoanalisi devono e possono essere rese accessibili a tutti quelli che vivono questa esperienza, terapeuti o pazienti. Il libro presenta le idee di quegli autori che, a partire da Freud, hanno contribuito a formare la fisionomia della psicoanalisi di oggi, attenta a cogliere l'esperienza delle persone reali. Appartiene a questa nuova psicoanalisi anche un nuovo modo di affrontare questioni teoriche e tecniche da sempre dibattute: l'origine della psicopatologia nel trauma reale o nelle fantasie, la femmilità e la mascolinità, le perversioni sessuali, la psicoanalisi come disciplina empirica, il privilegiare l'interpretazione o la relazione reale fra analista e paziente, il controtransfert, ecc.
Il libro può essere considerato come il manifesto del pensiero polivalente di Maria Zambrano. In esso si mostra infatti la genesi delle due forme di ragione, mediatrice e poetica, che ne hanno guidato tutta l'attività filosofica intrecciandosi con una costante riflessione sulla storia della filosofia e della cultura europea, la sua crisi e i suoi fallimenti dei quali l'Europa intera era arrivata ormai a soffrire mortalmente. La sfida vitale che il filosofare di Maria Zambrano assume è dettata dalla necessità, non solo teorica ma esistenziale e politica, del "rinnovamento di un'amicizia perduta" attraverso un sapere dell'anima.