• La ricostruzione fedele e documentata della vita e della spiritualità di suor Maria di Ágreda.
• Traduzione piacevole, elegante e accessibile al grande pubblico.
• Accurata selezione di riproduzioni fotografiche (anche recenti) di grande bellezza e qualità per visualizzare gli episodi più significativi della vita della Venerabile e i luoghi dove è vissuta, in particolare il monastero di Ágreda.
Il libro ripropone per la prima volta, in una traduzione accessibile al grande pubblico, il prezioso volume di padre Gaspar Calvo Moralejo sulla venerabile suor Maria di Gesù di Ágreda, dando a tutti la straordinaria possibilità di conoscere la vita e la spiritualità di questa grande mistica spagnola, vissuta nella Spagna barocca. L’Autore, in modo esatto e documentato, segue i passi della sua vita singolare, arricchita di tante grazie: estasi, visioni di Gesù e di Maria, locuzioni interiori e rivelazioni; inoltre il dono della bilocazione che le consentì di essere missionaria ed evangelizzatrice nella terra del Nuovo Messico senza mai lasciare il monastero. Padre Gaspar Calvo Moralejo ricostruisce l’ambiente, le idee e le correnti spirituali del tempo in cui è vissuta suor Maria di Ágreda per tratteggiare in modo fedele la sua figura e l’inestimabile valore della sua opera letteraria: la Venerabile è infatti autrice di diversi scritti, tra i quali spicca la Mistica città di Dio, opera che ripercorre la vita di Maria così come le fu rivelata dalla Vergine stessa.
«La Madre di Dio, che ricordiamo col titolo di Beata Vergine del monte Carmelo, insuperabile nell’accogliere la Parola di Dio e nel metterla in pratica (cfr Lc 8,21), ci aiuti a purificare il cuore e a custodirvi la presenza del Signore» (papa Francesco)
Si tratta di una collana tutta dedicata al prezioso dono "nuovo" per la Chiesa costituito dal Voto mariano della Consacrazione illimitata all'Immacolata, approvato dalla Santa Chiesa.
Questo volume della nuova collana, come si desume dal titolo dello stesso, è il risultato di una tesi che ha per oggetto il Voto mariano inteso come nuovo "dono" nel mistero della Chiesa, sotto l'aspetto canonico.
Lo scopo del presente volume è comprendere il significato e il valore del Voto mariano, voto proprio ed essenziale del carisma fondazionale dell'Istituto dei Frati e Suore Francescani dell'Immacolata, nel mistero della Chiesa.
Se il Voto mariano è un dono per tutta la Chiesa , vale senz'altro la pena conoscere quale prezioso dono l'Immacolata ha voluto offrirci.
Questo secondo volume della collana “Un Dono dall’Alto” è suddiviso in due parti: la prima parte in cui sono raccolti tutti i testi strettamente legislativi dei Francescani dell’Immacolata; la seconda parte in cui troviamo le Lettere circolari del padre Fondatore (Padre Stefano M. Manelli), dall’inizio della fondazione fino al 2012, e il commento, sempre del Padre Comune, all’atto di consacrazione all’Immacolata (scritto da san Massimiliano M. Kolbe), con il quale i Francescani dell’Immacolata rinnovano quotidianamente il loro Voto mariano, ragion d’essere dei due Istituti.
Questo “commento” alla Traccia mariana di vita francescana, nella sua nuova edizione, viene a far parte del materiale giuridico-spirituale per l’erezione dell’Istituto di “Diritto Pontificio” dei Francescani dell’Immacolata (frati e suore), avvenuto nel 1998, ad opera del Sommo Pontefice, il papa san Giovanni Paolo II.
Una raccolta di pensieri dedicati a Maria pensata per il mese di maggio, tradizionalmente dedicato alla Madonna, tratti dalle parole di papa Francesco contenute nelle sue Omelie e nei suoi documenti Magisteriali. Uno strumento di meditazione e preghiera che giorno per giorno guida l’anima del fedele nel cammino dietro la Madre. La Prefazione è a firma del cardinale Angelo Comastri; un focus su questi semplici e profondi pensieri del Papa che sua eminenza definisce: «una segnaletica sicura, che ci porterà tra le braccia di Gesù pronunciando con Maria il nostro sì: il sì di una ringiovanita fedeltà a Gesù nella Sua Chiesa».
Sono famosi, sono seguiti, sono il modo con cui papa Francesco comunica ogni giorno con milioni di persone: sono i tweet. In preparazione al mese di Maggio, ne abbiamo raccolti alcuni, radunandoli attorno al tema Maria. Sono strutturati per essere brevi e immediati, quasi fossero un caffè da bere al mattino per dare alla giornata una carica rinnovata.
"La tradizione su Maria ha radici non solo nel Nuovo, ma anche nell’Antico Testamento, con suggestioni e intuizioni che sono state nel tempo fonti di arricchimento per la devozione, ma anche per la stessa teologia. In questo volume, il cardinale Ravasi attinge ad ampie mani nella storia dell’iconografica mariana per raccontare, con la ricchezza e icasticità che tutti riconoscono alla sua penna, 31 “icone” mariane che non finiranno di stupire il lettore. Alla rappresentazione della donna che accoglie l’annuncio angelico, si affianca quella della sposa del Cantico dei Cantici; alla donna che corre per i monti verso la cugina Elisabetta fa da contrasto la tota pulchra mutuata dall’icona del libro di Ester e cantata nella tradizione; alla dolente madre sotto la croce corrisponde l’immagine di colei che le litanie ci fanno pregare quale “arca dell’alleanza” e “sede della sapienza”. Il sapiente commento di Ravasi fa risplendere il volto della donna e della madre e introduce il lettore nella tradizione artistica e culturale dei duemila anni di storia del cristianesimo."
Papa Francesco ha affermato di recente che Maria è stata una donna “normale”. Eppure, da duemila anni la teologia ne ha sottolineato gli aspetti di eccezionalità. Il volume prova a ricondurre Maria al mistero della Chiesa e dunque al popolo di Dio cui appartiene e che guarda a lei come modello esistenziale nell’ordine della fede, della speranza, della carità (cfr. LG 64). L’Autrice, che ha lungamente insegnato ecclesiologia e mariologia, declina in questo volume il suo approdo a una mariologia estetica. «Ri-dire la madre del Signore» contribuisce a ripensare la teologia tutta, così che veramente supporti la vita di fede. Il volume parte dunque dalla mariologia estetica, proponendo otto tesi relative alla via pulchritudinis in teologia e in mariologia. Dopo aver rilevato che uno dei temi apparentemente rimossi dall’immaginario culturale è quello della morte e della vita oltre la morte, viene messo a fuoco il dogma dell’Assunta, che guarda Maria, sconfitta la morte, pienamente partecipe della vita e della gloria del Figlio. La conclusione prova a offrire un bilancio sulla mariologia soprattutto dal Concilio in poi, fino ai problemi aperti e alle sfide di oggi.
Maria è l'icona in cui si esprime la donna, la madre, la sposa, il mistero dell'incarnazione del Verbo. Nella tradizione della Chiesa, Maria è considerata non solo la Madre del Signore ma anche avvocata del genere umano. Il legame insostituibile tra l'uomo e Dio che essa esprime coinvolge vari aspetti: da quello liturgico a quello eucaristico, da quello profetico a quello redentivo. L'esperienza di Maria costituisce una chiave di lettura e di accesso al Memoriale liturgico, alla sua dimensione "ineffabile", ma anche alla sua ricaduta nel vissuto dei singoli credenti e delle assemblee della Chiesa. Scrutare il vissuto di Maria, alla luce delle sante Scritture e dell'azione liturgica, significa poter cogliere gli atteggiamenti, lo stile, il linguaggio, l'esperienza di ciò che "accade" quando si celebra il Mistero della nostra salvezza. Non mancano nel libro passaggi sulle principali apparizioni mariane, da Guadalupe a Lourdes, Fatima e Banneux, quale occasione per imparare a leggere i segni dei tempi.
Trenta celebrazioni per un "mese di maggio" diverso, più liturgico, più ricco e pastoralmente più vero. L'autore ha recuperato tutta la ricchezza della liturgia, partendo da una profonda riflessione sulla devozione mariana ed evidenziando il significato pastorale del mese di maggio. Le celebrazioni hanno come punto di riferimento il tempo pasquale nel quale il mese è incastonato, celebrando così Maria nella luce della Pasqua. Per ogni giorno, una celebrazione diversa valorizza i testi donati dalla riforma liturgica: messale, lezionario, benedizionale, liturgia delle ore, messe in onore della beata Vergine, direttorio sulla pietà popolare e liturgia e repertorio nazionale dei canti.
In questo testo il cui titolo è ripreso dall'espressione che San Francesco rivolse alla Madonna nella notte in cui fu istituito il così detto "Perdono di Assisi", l'Autore vuol dimostrare che anche alla Madonna si confà questo particolare titolo, avvalendosi del metodo multidisciplinare. Infatti basandosi sui testi kerygmatici si attinge poi alla Tradizione, alla Patristica, alla teologia, alla filosofia, all'agiografia, alla letteratura sacra e profana, alla storia, al diritto ed all'antropologia. Ne risulta una sorta di arringa che si articola in quattro momenti fondamentali e che diviene sempre più stringente e persuasiva quando man mano si avvicina alla conclusione e alla perorazione finale. L'assunto dell'autore intercetta, fra l'altro, le aspettative non solo di gran parte della comunità degli oranti, ma anche la richiesta presentata esplicitamente a Benedetto XVl da alcuni cardinali che vorrebbero venisse definito un quinto dogma riguardante la Verità su Maria dopo i quattro già da tempo definiti e che nel testo (salvo quello della Immacolata Concezione) sono spiegati in maniera al quanto dettagliata e con espliciti ed opportuni riferimenti che si sono rivelati di volta in volta necessari.