Tanto l'ebraismo quanto il cristianesimo e l'islam negli ultimi decenni hanno subito forti spinte verso la radicalizzazione in senso teologico e politico. In nome della fedeltà ai fondamenti della propria fede - fossero essi individuati nella Bibbia o nel Corano - si è arrivati ad affermare progetti culturali, spirituali e politici assoluti: per il solo fatto di essere ispirati da Dio, la loro realizzazione poteva essere perseguita con qualsiasi mezzo, anche violento. E infatti la cronaca di questi decenni ci ha mostrato ebrei osservanti, devoti mussulmani e pii cristiani imbracciare il fucile per affermare la loro, violenta verità. Gli autori cercano di interpretare il fatto che nelle tre religioni monoteistiche si esprimono tendenze che non distinguono più tra religione e politica, tra sfera della coscienza individuale e quella dei valori comuni. Lo sforzo di questo libro, quindi, è quello di ritrovare o comunque ricercare il bandolo originario della matassa, di ricostruire il percorso teologico, politico, culturale compiuto dai fondamentalismi prima di giungere ai loro esiti finali.
Ottavo quaderno sull'Islamismo. Il Sufismo, via mistica dell'Islam.
Se si considera la mole dell'Antico Testamento, il Libro sacro degli Ebrei ha una percentuale minima di parabole, anche se è ricco di detti sapienziali e di liriche a carattere trascendente. Abbondano di parabole i testi del Buddha, di Confucio, il Grant Mahal Sahib dei Sikh; ma senz'altro in Occidente le parabole più note sono quelle contenute nei Vangeli. Nei quattro canonici sono contenute quarantadue parabole; nel Corano quarantadue, se si escludono tre semplici similitudini che, in effetti, non vengono quasi mai considerate parabole. " La coincidenza è forse straordinaria, tuttavia è casuale e trarne un significato qualsiasi sarebbe azzardato... ". Un libro affascinante e ricchissimo. Gabriele Mandel, khalifa della Confraternita dei sufi Jerrahi-Halveti in Italia, docente universitario, scrittore, pittore e psicologo, ha tre specializzazioni, un dottorato di ricerca in archeologia e una laurea honoris causa in scienze islamiche dall'Università Statale di Konya (Turchia). Già direttore dell'Istituto di discipline artistiche all'Università IULM di Milano, già direttore della facoltà di psicologia all'Università Europea di Bruxelles e docente al Politecnico di Torino; cofondatore e membro del Consiglio direttivo dell'Università Islamica di Córdoba (Spagna). Espositore alla Biennale di Venezia, ha tenuto mostre personali in molti musei nazionali e civici.
Settimo quaderno sull'Islamismo. L'Islam oggi in Africa e Asia e la preghiera islamica.
L'opera, procedendo cronologicamente dagli inizi del secolo ad oggi, è suddivisa in sei capitoli: la cultura islamica e il colonialismo moderno 1900-1920; il nazionalismo borghese e l'indipendenza nazionale 1920-1939; il periodo della restaurazione 1939-1958; la cultura islamica e il repubblicanesimo nel Terzo Mondo 1956-1973; l'affermazione delle ideologie islamiche 1973-1989; la cultura islamica e la società civile 1989-1998.