Benedetto XVI continua il percorso delle catechesi sul tema della preghiera proponendo in questo nuovo testo le sue riflessioni sulla preghiera che ha guidato alcuni santi durante la loro vita terrena. In questo testo in particolare sono prese in considerazione le vite di Sant'Alfonso Maria de Liguori, San Domenico di Guzman, della Beata Vergine Maria e di San Giovanni Battista. In questo tredicesimo volume delle Catechesi di Benedetto XVI sono inoltre presenti le riflessioni del Santo Padre sulla preghiera nella prima e seconda parte dell'Apocalisse, e sulla preghiera liturgica, intesa come zione di Dio attraverso la Chiesa.
Una piccola guida del cammino spirituale, per raggiungere la santità cristiana.
Le opere di misericordia, così come ci sono state tramandate dal passato, possono sembrare il retaggio di una pietà d'altri tempi, al pari delle giaculatorie e dei fioretti con cui si iniziavano le nuove generazioni alle virtù umane e cristiane. In effetti, gli scenari di vita si sono oggi alquanto modificati. L'intervento pubblico è percepito e reclamato come un diritto, e ciò crea la diffusa percezione che sia lo Stato - o al limite le strutture private, comunque esterne alla famiglia - a doversi occupare dei problemi materiali, del disagio, del dolore, della malattia e persino della morte dei cittadini. Ritornare a riflettere sulle opere di misericordia ci aiuta, invece, ad andare oltre la scorza, per imparare a non ignorare la sofferenza che si nasconde dietro i volti tirati a lucido della gente intorno a noi, per ricordarci che tutto ciò ci riguarda e dovremmo farcene carico. È quindi un atto di intelligenza, nel senso che aiuta a leggere dentro, ma anche uno strumento per risvegliare la compassione, quella che Dostoevskij ne "L'idiota" definisce "la più importante e forse l'unica legge di vita dell'umanità intera". Mettere attivamente in pratica tali precetti non è solo virtù morale per chi ha il dono della fede, ma prima ancora dovere di giustizia per tutti.
E’ il secondo volume della collana “l'uomo spirituale”, provvisto delle opportune credenziali per circolare nelle mani di chi intende arricchirsi spiritualmente e, per stabilirsi nel novero dei testi idonei al processo formativo per quanti accedono alle facoltà ed istituti teologici.
L’esperienza mistica è una declinazione particolarmente intensa dell’esperienza religiosa, quando l’io umano è rapito dal Tu divino. Come dono dello Spirito la presenza divina è dall’uomo conosciuta e sentita, vissuta e ricevuta in una eccelsa compenetrazione di amore.
Cristo è la guida verso la mistica. Egli è essenzialmente un mistico che si è occupato soprattutto di coltivare un rapporto di unità con la Sorgente ossia con il Padre.
Della mistica si offrono alcune linee storiche in un quadro che arriva fino ai giorni nostri; si fanno rimandi anche se fugaci all’esperienza di altre religioni e culture; si prende in esame lo stesso mondo biblico ruotando in modo esplicito o implicito intorno a Cristo.
DESCRIZIONE: Che cosa si intende con il termine “spirito”? A quale dimensione rimanda la “vita spirituale”? È riducibile a sinonimo di “vita interiore”? Sia nel linguaggio comune sia in quello filosofico la spiritualità appare perlopiù come una realtà dai contorni indeterminati. Non è così se la si colloca nel contesto storico del cristianesimo, come avviene in queste pagine, dove si tenta di ripensare la vita nello Spirito proprio nella sua concretezza. A partire dal ruolo dello spirito nell’essere umano quale principio di unità singolare dell’individuo e attore di comunione tra le persone e con Dio, si cerca di mostrare la sua essenza come è descritta nel libro della Sapienza dove la trascendenza divina non esclude la vicinanza effettiva di Dio al mondo. Si esaminano poi alcuni testi di san Basilio di Cesarea, che offre spunti di riflessione sull’azione dello Spirito Santo nella vita del credente. Sulla base di documenti magisteriali e di indicazioni bibliche, si cerca di osservare se, dove e come lo Spirito agisca al di fuori della Chiesa. Ma lo Spirito è presente anche nei concetti di imitazione, sequela e vita in Cristo, proprio nell’unità fondamentale tra vita spirituale e morale. Si rilegge il significato profondo della Pentecoste nella tradizione biblica e liturgica della Chiesa evidenziando in esso il compimento del mistero pasquale di Cristo. In ultimo si presenta una cantata per la Pentecoste di Johann Sebastian Bach, rilevando come, nell’ambito della cultura luterana, la musica sia intesa quale dono divino in cui il credente può sperimentare l’azione dello Spirito di Dio.
Come dire: lo Spirito si dice in più modi, ma essi convergono solo nel rimando alla potenza vivificante e trasformante di Dio.
COMMENTO: Una riflessione a più voci sul significato della vocazione cristiana e sulla presenza dello Spirito Santo nella vita quotidiana, da parte dei maggiori studiosi di teologia.
GLI AUTORI: M. Zani, F. Dalla Vecchia, A. Gazzoli, G. Canobbio, R. Maiolini, S. Passeri, O. Vezzoli, A. Donini, sono tutti docenti del Seminario di Brescia.
Gesù ci invita a diventare come bambini per entrare nel Regno dei Cieli. Il libro propone di prendere queste parole sul serio, come restauro della nostra natura nella grazia della creazione che si manifesta nella prima infanzia.
L'opera, che ha avuto numerose ristampe in lingua tedesca e che è già stata tradotta in molte lingue, sviluppa la riflessione di Romano Guardini sui "santi segni", con grande attenzione alla sua attualità. Siamo in presenza di una vera inflazione di parole e immagini, che rapidamente compaiono e altrettanto rapidamente spariscono. Anche oggi, però, in tutte le culture e in tutte le religioni ci sono la parola e l'immagine che rimangono, pur in mezzo al continuo scorrere delle parole e delle immagini.
Di questi segni, che hanno peso e durata che permangono nel tempo, parla questo libro. Essi sono particolarmente presenti e significativi nella liturgia della Chiesa cattolica, ma anche nella vita quotidiana dei suoi fedeli. Mons. Kapellari ripropone in quest'ottica domande come: che cos'è il Sacro? Che cosa sono i "segni"? Che significato hanno, in particolare, i segni che caratterizzano la liturgia e la preghiera, come i colori, i gesti, gli oggetti, i tempi…?
Questo breve compendio delinea la natura della teologia spirituale.
Coloro che si interessano al discorso teologico spirituale sentono in questi ultimi anni in modo crescente l'esigenza di una comprensione adeguata dell'identità e del metodo di questa disciplina. Il volume costituisce un contributo al dibattito, avendo a tema l'identità e il compito della teologia spirituale oggi, confrontandosi con gli sviluppi interni a questa disciplina, con particolare riferimento al tempo successivo al Vaticano II. Il testo propone gli interventi che hanno animato l'annuale giornata di studi promossa dall'Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum, celebrata in occasione dei suoi quarant'anni di attività.
Manuale di esercizi concreti, con obiettivi e possibili soluzioni, per la guida spirituale e personale. Adatto anche a psicologi e counselor che cercano uno strumento utile e semplice per l'accompagnamento.
In questo volume Jean Delumeau, storico tra i più conosciuti e apprezzati, tratta l’idea di paradiso e delle sue rappresentazioni nel cristianesimo occidentale. L’opera è divisa in due parti: la prima ripercorre il tentativo, durato vari secoli, di localizzare il luogo fisico del paradiso terrestre dal quale, secondo il racconto della Genesi, vennero cacciati Adamo ed Eva. La seconda affronta la tematica del punto di vista della trascendenza.
L’ampia documentazione presente nel volume è funzionale a una meditazione, su base storica, del tema della speranza. Il cristianesimo ha sempre contrapposto alle incomprensioni e ai conflitti del mondo l’anelito a un avvenire d’amore e di comunione. Il paradiso è il luogo del riconoscimento e dell’amore dei nostri cari davanti a Dio. Questa speranza ha saputo resistere al crollo di popoli e di civiltà ed è insita nella fede cristiana nella resurrezione, ma è anche presente nel cuore di ogni uomo.
Destinatari
Un ampio pubblico.
Autore
Jean Delumeau. Nato nel 1923, storico della mentalità religiosa in Occidente, ha indagato in modo particolare sui temi della paura, del bisogno di sicurezza, del perdono e del paradiso. La sua vasta opera è stata tradotta in numerose lingue.Tra i suoi libri ricordiamo: Quel che resta del Paradiso (Mondadori, 2001) e Il peccato e la paura. L’idea di colpa in Occidente dal XII al XVIII secolo (Il Mulino, 2006). Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato La confessione e il perdono. Le difficoltà della confessione dal XIII al XVIII secolo (1992).
Un'opera profonda, arguta e vivace sulle opere di misericordia spirituale, conforto e salvezza nella vita di tutti i cristiani. Le opere di misericordia spirituale sono considerate in questo libro con uno stile originale: profondo, ma arguto e vivace allo stesso tempo, teso a mostrare quanto certi insegnamenti su Dio e sull'uomo non passino mai di moda. Non si può, infatti, essere davvero cristiani se non lasciamo vivere in noi, anche oggi, gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù.