Felice Porri nacque a Cantalice (RI) nel 1515 in una famiglia contadina. Divenuto Frate Cappuccino, era solito visitare gli ammalati e aiutare i più poveri. Si tramandano molti miracoli avvenuti per sua intercessione. Molto bella fu la sua amicizia con un santo suo coetaneo: Filippo Neri.
Questa pubblicazione ripercorre la vita, le gesta e il contesto storico di un martire giovane e coraggioso che, grazie all'estremo sacrificio, è divenuto poi santo patrono dei ministranti e figura tradizionale della conservazione dell'eucaristia. L'agile volume costituisce un sussidio utile a tutti i ministranti, giovani e adulti, per conoscere più a fondo il loro Santo protettore, le Catacombe di san Callisto (primo luogo dove era stato sepolto), il fenomeno del martirio, e il significato dell'eucaristia, mettendo in pratica gli insegnamenti di Giovanni Paolo II, che indicava le catacombe come nuovi strumenti di evangelizzazione per il terzo millennio. Nel libro sono inoltre presenti una serie di foto a colori, raffiguranti i luoghi e i momenti più significativi per la storia di San Tarcisio.
La presente pubblicazione costituisce il terzo volume di Mons. Amato sul concetto di Santità, e sulle vite di quegli uomini e donne che hanno vissuto la propria esistenza con un esemplare condotta cristiana, diventando così dei punti di riferimento per la Chiesa Cattolica. In particolare l'autore si sofferma in queste pagine sul ruolo positivo che i tutti i Santi, antichi e moderni, possono svolgere come credibili testimoni di fede ed efficaci evangelizzatori, orientando i fedeli di tutte le nazioni e le culture del mondo verso una vita di santità. Il volume, come i due precedenti, è diviso in due parti: nella prima si trovano le riflessioni dottrinali sul concetto di Santità e di Fede, la seconda parte raccoglie invece omelie, lettere e relazioni che descrivono la vita e l'operato di Santi, Beati, Venerabili e Servi di Dio.
Luigi è tra i santi più conosciuti nella Chiesa. Fin dall'infanzia il padre lo educò alle armi. Ma a 10 anni Luigi decise che la sua strada era un'altra: quella che attraverso l'umiltà, il voto di castità e una vita dedicata al prossimo l'avrebbe condotto a Dio. Entrò nel Collegio Romano dei Gesuiti, dedicandosi agli umili e agli ammalati, distinguendosi soprattutto durante l'epidemia di peste che colpì Roma nel 1590. In quell'occasione, trasportando sulle spalle un moribondo, rimase contagiato e morì.
Padre Viale (1830-1912) non ha compiuto gesti clamorosi che richiamassero l'attenzione sulla sua persona ma, dal suo volontario nascondimento, ha esercitato un influsso inestimabile. Schivo per natura e per umiltà, si è immerso totalmente nella vita della sua gente, elevando i suoi parrocchiani alla dignità di popolo di Dio e di popolo civilmente maturo.
Chi è il santo? E come divenire i nuovi santi del propriotempo? Paolo della Croce trovò la risposta nel grande mistero d'amore rivelatosi nella Passione e, da allora, tutta la sua vita fu un consacrarsi a quella santa conoscenza. Il volume analizza i punti salienti della dottrina mistica di san Paolo e proporre ai lettori del terzo millennio un cammino antico e sempre nuovo per giungere alla santità: aprirsi all'azione dello Spirito Santo, che trasforma la vita, perché il volto di Cristo Crocifisso splenda nella pienezza del suo fulgore.
Dopo la Risurrezione e Ascensione di Gesù, Filippo e gli altri Apostoli, ricevuto lo Spirito Santo, da Gerusalemme iniziano la Chiesa e l'opera di evangelizzazione. Giacomo, invece, resta nella Città santa a guidare con saggezza e autorevolezza la comunità cristiana. Verrà ucciso per ordine del Sommo Sacerdote nell'anno 62. Un'antica tradizione vede Filippo missionario in Frigia, Scizia e Lidia, nell'odierna Turchia, dove testimonierà col sangue la propria fedeltà al Signore.
San Francesco di Paola (1416-1507), l'umile frate "luce della Calabria", ai vertici della diplomazia europea. Fu un punto di riferimento anche per la sua fama di taumaturgo.
Un nuovo sussidio liturgico in formato Lezionario con la rappresentazione iconografica di tutte le Feste del Signore e della Madonna, le immagini di 250 Santi o Beati, tutti i Santi, le Sante e i Beati del calendario romano e ambrosiano più altri Santi e Beati popolari o significativi. Ad ogni Santo sono dedicate due pagine a fronte: a destra l'immagine del Santo e a sinistra una breve biografia, una citazione degli scritti del Santo o sul Santo, notizie e curiosità.
Non una semplice biografia, ma il tracciato umano e spirituale di Bene- detta. L’autore ha scavato nei ricordi e nelle lettere, ha studiato il diario e i pensieri, ha ascoltato gli amici, ha rintracciato le letture amate da Benedetta, ha ricomposto il mosaico della personalità di quest’anima straordinariamente semplice e semplicemente straordinaria.
“Benedetta a un certo punto si nasconde: sembra che non voglia occupare uno spazio indebito, sembra che non voglia fermare l’attenzione su di sé “... ma che voglia condurci alla scoperta di Gesù” (dalla Prefazione)
Destinatari
Ampio pubblico
Autore
Don Andrea Vena ha pubblicato presso le Edizioni San Paolo Benedetta Bianchi Porro (2004, 2012).
In linea generale, dice l'autore nel Prefazione, siamo del parere di J. J. F. Sangrador, quando scrive: "È sorprendente che non si abbiano notizie della Chiesa di Alessandria, prima del III secolo, momento a partire dal quale brillò come nessun'altra sul firmamento delle Chiese cristiane". Il lavoro si fonda dunque su una documentazione indiziale e su ipotesi fondate su ricostruzioni ambientali, fornite dalla letteratura coeva e dalla ricerca archeologica moderna. Lo specifico della ricerca riguarda il rapporto tra il sorgere del cristianesimo alessandrino e dintorni con la presenza, la vita e il martirio eventuale dell'evangelista Marco.
La vicenda della martire Cristina si colloca presumibilmente agli inizi del IV secolo, durante la terribile persecuzione di Diocleziano. Cristina è figlia di un nobile pagano di nome Urbano, prefetto della città di Bolsena. Questi, conosciuto il desiderio di Cristina di mantenersi vergine per consacrarsi a Dio, cerca in tutti i modi di convincerla a recedere dalla sua volontà, arrivando persino a rinchiuderla in una torre e a farla torturare. Morto il padre, prima Dione e poi Giuliano (i nuovi prefetti) provano anch'essi, senza successo, a far sì che la giovinetta abiuri. Alla fine Cristina è martirizzata per la sua fede. Il suo culto si diffonde velocemente, e la sua tomba continua ad essere meta di moltissimi pellegrini.