“Tutti parlano di Madre Teresa di Calcutta, ma io la vedo qui davanti a me”; è con queste parole che monsignor Ioan Robu, arci vescovo di Bucarest, nel 2007 si appella a suor Rosella Soressi. Lo afferma pubblicamente, a parziale riconoscenza per il prezioso lavoro di Rosella al fianco degli “ultimi” in terra rumena, i primi nel cuore di Dio e nel suo. La difficile storia famigliare, segnata dalla perdita precoce della mamma, il trasferimento dal piacentino a Sora dopo le seconde nozze del padre, l’importante ruolo assunto da mamma Mimma, che cresce lei e i suoi fratelli, la scuola infermieri, il lavoro in ospedale: sono questi i fatti salienti della prima parte della sua vita, fino alla decisione di entrare nell’ordine delle Suore operaie di Gesù e diventare suor Rosella. La seconda parte della sua storia è incentrata sulla missione in Romania: dal racconto amaro ma divertente dei primi tempi in un paese allo sbando, affrontati con ironia grazie al carattere allegro che la contraddistingue, l’incontro con il gruppo di ragazzi che fonderanno l’associazione Maghi di Oz per sostenere la costruzione di una casa di accoglienza, ma anche le riflessioni spirituali più intime. Suor Rosella muore in Romania il 5 novembre 2012, in un incidente stradale, a soli 52 anni. La totale dedizione all’assistenza delle persone più bisognose le varranno il conferimento della medaglia d’argento al merito civile dalla Presidenza della Repubblica italiana.
La raccolta antologica racconta la grande attenzione e sollecitudine pastorale riservata ai nonni da papa Francesco. La frequenza e l'accorata partecipazione di Francesco sull'argomento sono il segno più evidente di quanto gli stiano a cuore i nonni e le nonne, che costituiscono le radici culturali e ineliminabili della famiglia, della società e spesso della stessa fede religiosa all'interno dei contesti nei quali si muovono.«Dobbiamo avere cura dei nonni - dice il papa - perché i bambini e i nonni sono la speranza di un popolo».
"Il bene della persona e della società umana e cristiana è strettamente connesso con una felice situazione della comunità coniugale e familiare" (GS 47). Il Concilio Vaticano II parla di famiglia in riferimento alla società e alla Chiesa, considerandola il primo ambito di dialogo Chiesa- mondo. Col passar del tempo si è confermato il carattere profetico di questa visione: testimone privilegiato della presenza della Chiesa nel mondo, la famiglia è sempre più al centro del dialogo sociale. A cinquant'anni dalla Gaudium et spes e nella prospettiva aperta dai due ultimi Sinodi, è urgente una riflessione teologica che, nella memoria dell'importante documento, colga le nuove inedite sfide aperte alla missione: l'annuncio del vangelo della famiglia in un contesto secolarizzato e plurale, la difficile trasmissione della fede alle nuove generazioni, l'emergenza antropologica e la rilevanza della famiglia quale soggetto per il bene comune della società.
Oggetto del confronto è l'iniziazione cristiana in relazione alla sfida educativa che interpella le comunità ecclesiali insieme alle altre agenzie educative: le famiglie, anzitutto, ma anche il contesto scolastico, sociale, culturale.
Dall'esperienza "sul campo" di un pastore di anime, un contributo alle comunità parrocchiali per il confronto e la sperimentazione in ambito pastorale.
La meditazione oggi è sempre più rivalutata, come unico rifugio contro la dispersione dello spirito e le minacce che provengono da dentro e fuori di noi. Le industrie dell'intrattenimento e del circo mediatico ci portano lontano da noi, stanno minando la capacità di «fare attenzione» e ostacolano la capacità di offrire una risposta al mondo caotico, minaccioso e stressante che avvertiamo intorno. Aumentano gli stati d'ansia tra adolescenti e giovani... e cresce il deserto intorno. Anche i molteplici pensieri lasciati sempre più liberi «dentro di noi», provocano agitazione e la mente diventa schiava di pensieri al più negativi. Non abbiamo più una vita tranquilla. Non siamo più padroni di noi stessi, reagiamo in modo squilibrato. Sentiamo il bisogno di «lezioni« di meditazione! Ma di cosa si tratta? Cos'è la meditazione buddhista? E quella cristiana? Noi abbiamo sviluppato molto l'ascetica ma poco la mistica e la meditazione, che come fatto puramente mentale e spirituale è stato vissuto cartesianamente come un mondo altro. Quali sono le condizioni per una feconda esperienza di meditazione?
S.E. Mons. Carmine Rocco ha attraversato i grandi cambiamenti del Novecento dalla seconda guerra mondiale, alle feroci dittature dell'America Latina e delle Filippine nella direzione del bene delle popolazioni e del bene della Chiesa. La sua testimonianza di vita, attraverso i diari ai tempi di Parigi occupata dai nazisti fino ai drammatici momenti della repubblica di Vichy; la bella e profonda amicizia con Santo Giovanni XXIII espressa nella lunga e fitta corrispondenza tra loro; le sfide per la fondazione dell'Università Cattolica Boliviana; le visite del beato Paolo VI nelle Filippine e quella successiva di Santo Giovanni Paolo II in Brasile, costituiscono delle affascinanti pagine di storia della Chiesa ecumenica, e raccontano la dimensione umana e spirituale di un uomo che ha dedicato la propria vita a questa importante missione per la Chiesa nei diversi continenti.