«La Chiesa ha bisogno di concentrarsi sull'essenziale della sua missione, sull'evangelizzazione, ha bisogno di lasciar cadere, al centro come alla periferia, in Vaticano come nelle diocesi, tanti organismi e compiti secondari, ha bisogno di vescovi e preti che vivano in rapporto con il popolo, di laici testimoni della fede nella loro professione e nelle loro famiglie, di religiosi che, nei consigli evangelici, ci richiamino alla bellezza di ciò che non passa. Quale volto avrà la Chiesa di domani? Al momento in cui congedo questo libro non sono in grado di rispondere a questa domanda. Soltanto sono profondamente convinto che ogni vera rinascita della Chiesa avviene attraverso i santi». (dalla Prefazione del cardinale Matteo Zuppi)
La Scrittura, i Padri della Chiesa e il pensiero tomista hanno incarnato magistralmente lo sguardo realistico e sapienziale che nella Chiesa ha da sempre custodito il rapporto tra la Rivelazione cristologica e le esperienze del sacro. In età moderna, questo sguardo ha ispirato la missione della Compagnia di Gesù in Cina, con Matteo Ricci e con la Philosophia Sinica di François Noël, che ne dà un'inedita applicazione. Il saggio di Pierre Galassi si pone in dialogo la Teologia delle religioni contemporanea e propone il paradigma di Calcedonia (unità-distinzione-ordinamento) come articolazione teoretica del rapporto tra Teologia e sacro. Non è un punto d'arrivo, ma un tentativo di riaffermare l'unicità della Rivelazione evitando chiusure o smarrimenti nei confronti di ciò che non è cristiano, cosa che solo una prospettiva analogico-sapienziale può garantire.
«Durante ogni epoca i cristiani hanno tentato di giungere all'essenza, al nocciolo del cristianesimo. Ebbene, il Vangelo stesso ce lo trasmette con il Padre Nostro. È in una preghiera, e non in una dottrina o in un insieme di dogmi, che è riassunto il messaggio di Gesù. E ciò è denso di significato: pregare è l'evangelo. Buona, lieta e umana notizia fatta risuonare in una cultura che ha perso la fiducia, piena di divinità irate e di miti sfiduciati. Preghiera è relazione. Il Vangelo non si riassume in una verità, bensì in una relazione». Il commento al Padre Nostro di Ermes Ronchi avvince e penetra nell'animo, perché fonde sapienza biblica e afflato poetico, permettendo al lettore di gustare e di vivere come sua la "preghiera di Gesù". Un'edizione illustrata con i capolavori di Caravaggio, Lotto e i grandi artisti della tradizione italiana.
Con una esposizione chiara e sobria, Arnold Angenendt descrive la storia della tolleranza nel cristianesimo, dagli inizi fino ai giorni nostri, inclusi la dichiarazione dei diritti dell'uomo e il riconoscimento della libertà religiosa. Il libro, come lascia intendere il titolo tratto da Matteo 13, si incentra sulla parabola del grano e della zizzania. L'esortazione conclusiva di Gesù: «Lasciate che l'uno e l'altra crescano insieme fino alla mietitura» assegna soltanto a Dio il compito di giudicare gli eretici e i ribelli, alla fine dei giorni. È un giudizio che non spetta all'uomo. Ebbene, per Angenendt, questo comando biblico che ha ispirato nei secoli lo sviluppo storico del concetto di tolleranza religiosa è il contributo più significativo datovi dal cristianesimo. Quella della tolleranza nel cristianesimo, tuttavia, non è la storia solo di un progresso: la vicenda, più complessa di così, non manca di riscontri in senso radicalmente opposto. Papa Gregorio IX e Tommaso d'Aquino, per dire, approvano l'uccisione degli eretici «per il bene spirituale comune», seguiti a ruota da riformatori come Lutero, Zwingli e Calvino... Ecco l'interpretazione di una parabola evangelica lungo la storia della chiesa e del mondo occidentale, fra luci e ombre. Angenendt è geniale nel rendere la storia del cristianesimo e del pensiero teologico stimolanti per il presente.
Pablo Picasso (1881-1973) ha attraversato tutte le rivoluzioni del Novecento, esprimendole in migliaia di opere: le ricerche di nuovi linguaggi artistici, la psicanalisi, il femminismo, le guerre mondiali, i totalitarismi, la rivoluzione sessuale, la crisi dell’autorità, le metamorfosi dell’esperienza religiosa.
Quale incontro con Dio nell’arte di Picasso? Questo libro risponde a tale audace domanda attraverso due contributi: il primo si sofferma sul rapporto tra teologia e cubismo, in un dialogo serrato e profondo fra questi insoliti interlocutori; il secondo esplora la Crocifissione (1930) di Picasso, con uno sguardo ispirato a Romano Guardini che fa emergere l’estetica della religione propria dell’artista.
Personaggio controverso e geniale, guardato con sospetto e criticato dai cattolici, Picasso può offrire molte provocazioni per un ripensamento del rapporto tra cristianesimo ed estetica contemporanea e per imparare, sulla scorta della riflessione di Guardini, ad avere “occhi nuovi” sul mondo.
Quarta di copertina
La Crocifissione di Picasso, dipinta nel 1930 e considerata una dei capolavori dell’artista spagnolo, resta a quasi cent’anni dalla sua realizzazione segno e luogo di quella invocata redenzione che attraversa ogni esistenza e interpella ciascuno di noi. I due saggi che compongono questo volume ci aiutano a rileggerla con occhi nuovi.
Biografia degli autori
Yvonne Dohna Schlobitten è professoressa presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e membro del Comitato di direzione dell’inserto «Donne Chiesa Mondo» dell’«Osservatore Romano». Tra le sue pubblicazioni, La Trasfigurazione di Raffaello. La Maddalena e la guarigione dello sguardo (2020) e Verso nuovi occhi. L’arte dello sguardo sul tutto (2023). Ha curato i volumi La lotta di Giacobbe, paradigma della creazione artistica (2020) e Pope Art (2022).
Luigi Missaglia, presbitero della diocesi di Padova e dottorando in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, è scomparso nel 2006, a 39 anni, per un arresto cardiaco. È autore del saggio su cubismo e teologia pubblicato in questo volume.
Giulio Osto, presbitero della diocesi di Padova, è docente presso la Facoltà teologica del Triveneto, l’Istituto superiore di scienze religiose e l’Istituto di liturgia pastorale S. Giustina di Padova. Tra le sue pubblicazioni, Un pentagramma teologico (2010), Diversamente credenti (2012), Gocce di benedizione (2015), Il labirinto della vita (2016), Come olio profumato (2018), La testimonianza del dialogo (2019), Camminare. Un kit teologico (2020), R. Guardini. Silenzio e verità (2022), Pietro Rossano (2023).
Gli uomini si sono sempre confrontati sul senso e sulle modalità dell'intervento di Dio a proposito del male, della sofferenza, dei drammi della condizione umana. La teodicea, o discorso sulla giustizia dell'agire divino, formula un pensiero «sensibile alla sofferenza» che si pone come superamento della sua stessa questione di fondo, non mirando a una spiegazione del male ma a una «soluzione», come nella teologia trinitaria della croce di Jürgen Moltmann. Questo volume affianca le antiche risposte dei padri e dei medievali alle riletture moderne e contemporanee di questo lato oscuro dell'universo, umano e non solo, da parte di esperti sul campo. Esso mette a fuoco con chiarezza la questione di un recupero «evangelico» della qualità delle risposte e lo confronta con le acquisizioni classiche e contemporanee della migliore teologia cattolica.
La vita cristiana è situata dentro la morte e risurrezione di Gesù Cristo, che è il mistero pasquale della nostra fede. È il significato del battesimo, di cui il catechismo dice che è immersione o innesto in Cristo morto e risorto. Non è possibile separare il Crocifisso dal Risorto, pena farsi un'idea inesatta della fede cristiana. Siamo salvati da un amore che, donando la vita per noi sulla croce, reca in sé la potenza della risurrezione. La nostra sequela di Cristo non è solo sequela del Crocifisso, ma del Crocifisso-Risorto. La croce che portiamo dietro di lui e con lui ci porta verso il suo stesso destino. Per questo anche in noi dolore e morte profumano di risurrezione.
Lo specifico della teologia morale presuppone per il cristiano un modello di comportamento da seguire che non sia dettato soltanto dalla legge morale naturale, comprensibile anche da una ragione non illuminata dalla grazia e dalla fede, ma è Cristo stesso, icona ed epifania di Dio, che completando la rivelazione mostra all’uomo come vivere il suo “essere immagine somiglianza di Dio”. Il proprium dell’etica cristiana è l’imitazione di Cristo, per cui la conoscenza dei suoi insegnamenti è indispensabile per ricavare le proposizioni normative da seguire. Il presente lavoro si rivolge a tutti coloro che intendono avvicinarsi e approfondire le tematiche fondamentali della morale cristiana, con un linguaggio accessibile e pastorale.
Una guida per approfondire il tema della sinodalità lanciato da Papa Francesco. La Chiesa Cattolica è oggi impegnata in un processo sinodale che coinvolge in ogni parte del mondo persone di fede cristiana, innanzitutto, ma anche tutti coloro che sono desiderosi di offrire un loro contributo. È la prima volta, in questa forma e con questa ampiezza, nella storia del cristianesimo. Ma che cosa significa - come ha detto Papa Francesco - che «la Chiesa è sinodo»? In quale senso l'esercizio del discernimento dei segni dei tempi, vissuto comunitariamente, è il metodo specifico di una Chiesa che cammina con stile sinodale, e come ci si educa a viverlo con profezia e insieme con realismo? Piero Coda, attuale Segretario Generale della Commissione Teologica Internazionale e membro della Commissione ad hoc del processo sinodale, da anni ha approfondito questo tema cruciale e si è speso nella sperimentazione di questo metodo. Il presente saggio - agile e leggibile nella scrittura, senza dismettere la necessaria precisione teologica - si offre come un vademecum per attrezzarsi a vivere da protagonisti questo prezioso momento.
L'attuale pandemia non ha cambiato il mondo, ma ha avuto solo il "merito" di scoperchiare delle problematiche che erano già presenti in società, che gettano le radici negli albori del XX secolo e che ci portano a effettuare una riflessione dal punto di vista sia politico che ecclesiale. Il libro si apre con una riflessione sul'900 avvalendosi del contributo di pensatori quali Martin Heidegger, Romano Guardini e Jacques Ellul. La loro riflessione pone in evidenza il sorgere di quelle problematiche che nel nostro tempo sono divenute grandi problemi, coinvolgendo varie generazioni, sino a raggiungere i nostri giovani. La pandemia ci ha chiusi nei nostri "bunker"; ora che ne stiamo venendo fuori, che tipo di mondo troveremo? Ma, soprattutto, potremmo continuare lo stile di vita precedente? Si aprono così delle piste di riflessione, che l'Autore attinge dal mondo universitario in cui ha lavorato in questi ultimi anni, dalla pastorale svolta in parrocchia e dall'osservazione politica su cui ha riflettuto anche nelle sue precedenti pubblicazioni. È un libro che ci interroga sul futuro che ci aspetta.
Senza alcuna soggezione per la complessità dell'argomento l'autore, con un approccio volutamente canonico, esamina il versetto di Gv 18:28 caposaldo della cronologia alternativa cosiddetta giovannea, proposta ed affermata a partire dalla prima metà del secolo scorso: "era l'alba ed essi non vollero entrare nel Pretorio per non contaminarsi e (poter) mangiare la Pasqua" - dal quale risulterebbe la cena di Gesù precedente il banchetto pasquale - mostrandone l'incoerenza: gli accusatori di Gesù avrebbero avuto tutto il tempo ed il modo di purificarsi. Infatti, per la legge di purità, la tradizione ebraica e la prassi in uso al tempo di Gesù, la contaminazione sarebbe durata solo un giorno, cioè fino al tramonto, e tolta con le abluzioni precedenti la cena pasquale. Argomentazione rafforzata dall'ulteriore incongruenza con la spiegazione del fatto che fornisce lo stesso evangelista: prima dell'alba o dopo non importava affatto, perché i giorni venivano computati a partire dalla sera. Il versetto deve perciò avere un significato differente da quello di consueto attribuito, tutto da scoprire.
Diventare discepoli di Cristo significa seguirlo e diventare Suoi servitori, un compito che non è soltanto un onore sulla terra, ma che continuerà a essere la nostra gioiosa vocazione anche in cielo: "... i suoi servitori lo serviranno. Essi vedranno la sua faccia ..." (Apocalisse 22:3, 4). In questo libro Charles H. Spurgeon condivide la sua visione appassionata del servizio cristiano. Il suo stile, eloquente e ispiratore, guida i credenti verso l'azione, ponendo l'accento sull'importanza di utilizzare i talenti e le risorse disponibili per servire il Signore e ottenere la ricompensa eterna. Questo libro è una chiamata alla semplicità e alla dedizione totale nel seguire Cristo, presentando concetti accessibili e diretti per chi è pronto a dedicare la propria vita alla nobile causa dell'Evangelo.