Le riflessioni nascono dal cuore di un giovane laico, condivise in un corso online per operatori pastorali in tempo di pandemia, per riflettere sul ruolo, modo di agire e progettare delle nostre Comunità nella prassi pastorale ordinaria e in particolar modo nel post - pandemia. Le riflessioni partono da testi della Parola di Dio portando ad essi alcuni interrogativi, fragilità dell'agire pastorale, lasciando alla Parola stessa il compito di illuminare, ritracciare percorsi, lasciandola risuonare più attuale che mai, cosa che l'autore fa quotidianamente anche sulla propria pagina Facebook Vangelo Social. Adesso più che mai è un'esigenza pastorale, un ritorno alla Chiesa Nascente attualizzato nelle istanze dell'oggi che richiedono più che mai coraggio, profezia, freschezza alle nostre Comunità. Esso può essere utilizzato come testo per la formazione personale e per la formazione degli operatori pastorali in gruppo.
Questo ventiduesimo Rapporto del Centro Studi per la Scuola Cattolica affronta un tema cruciale: il ruolo chiave degli insegnanti come mediatori di un particolare progetto educativo e, in particolare, i processi formativi con cui essi acquisiscono gli strumenti che dovrebbero metterli in grado di farsi interpreti autorevoli e credibili di una proposta culturale. Il Rapporto è infatti in gran parte dedicato alla formazione iniziale e permanente degli insegnanti di scuola cattolica e al nodo delicato del loro reclutamento. Il volume si articola, come di consueto, in tre parti. Nella prima viene impostato il problema nei suoi termini teorici e nella sua dimensione empirica, con uno sguardo alla storia della scuola italiana, alla specificità del docente di scuola cattolica e al contesto europeo; la seconda parte espone i risultati di una ricerca sugli insegnanti delle scuole cattoliche italiane; la terza esplora le categorie che emergono dalla ricerca (la vocazione educativa, le caratteristiche delle insegnanti di scuola dell'infanzia; le proposte che potrebbero rendere più efficace la formazione dei docenti). L'appendice statistica aggiorna all'anno scolastico 2019-20 i principali parametri che descrivono lo stato delle scuole cattoliche in Italia.
Il testo agile nella forma e fresco nel linguaggio si presenta come un'occasione favorevole per mettere ordine nella propria vita, invitando pensieri e sentimenti a fare pace tra loro. Come? Attraverso la preghiera e il discernimento. Il libretto è un'introduzione agli Esercizi spirituali di Ignazio di Loyola valida per tutti e in particolare per i giovani. Un cammino in cinque tappe per diventare più consapevoli di quello che si muove dentro. Ogni tappa/incontro offre indicazioni concrete per conoscersi meglio e spunti biblici per pregare, riflettere e percorrere le vie nuove indicate dallo Spirito.
I "Cinque passi al mistero" sono un ciclo di catechesi per giovani e adulti, che si svolge ormai da dodici anni presso la parrocchia Santa Maria in Vallicella - Chiesa Nuova di Roma. Padre Maurizio Botta, sacerdote dell'Oratorio di San Filippo Neri, guida gli incontri, con uno stile preciso e di grande impatto. Sono poi gli stessi giovani dell'Oratorio a offrire i temi su cui riflettere, argomenti "caldi", spesso quelli che tengono più lontane le persone dalla fede. In questo, che è il secondo ciclo pubblicato da San Paolo, i temi affrontati sono tra i più problematici per la fede e non solo, in una società come la nostra: padre Maurizio affronta le domande sulla paura, sull'affettività, sulle dipendenze, sulla paternità. E riflette con la comunità con cui lavora sulla fatica di ciascuno a prendere il Vangelo e Gesù per ciò che sono e non per ciò che ci piacerebbe fossero. Un libro che provoca, fa pensare, dialoga con la cultura, senza temere di svelarne le contraddizioni.
Di fronte ad un evento inatteso come la pandemia, molte realtà umane e organizzative sono andate in crisi. Una crisi che si è resa evidente anche nel mondo ecclesiale. L'emergenza ha fatto emergere, per sua natura, tante problematiche di cui in questi anni teologi e pastoralisti avevano evidenziato, ma che il nostro sguardo non era in grado di cogliere. Oggi la realtà ha superato ogni nostra idea ed immaginazione ed è chiaro come una forma di cristianesimo sia finita e occorre ripensare con coraggio un nuovo paradigma di annuncio. Il modello dell'antifragilità, contrapposto a quello dell'adattamento e della resilienza, non vuole essere il migliore ma solo quello che si ritiene più adatto per vivere questi tempi di incertezza e di profondo cambiamento. Un modello che può aiutarci a rileggere in modo profetico le relazioni comunitarie, i modelli organizzativi di diocesi e parrocchie, le prassi in atto nella pastorale. Ci sono già esperienze in atto, dei piccoli germogli di antifragilità, che anche come Centro Studi stiamo seguendo, e anche questi saranno proposti come sperimentazioni in atto.
Lettura continua del Vangelo di Matteo: viene letta e meditata la parte che riguarda il discorso sulla missione, la predicazione, le pa-rabole, la rivelazione di Gesù, la trasfigurazio-ne, il discorso sulla comunità dei discepoli, il passaggio di Gesù dalla Galilea alla Giudea. Il testo è suddiviso in 12 icone che contengono analisi e approfondimenti dei brani indicati.
Siamo fatti per l'infinito. Per questo il cuore - dei bambini e degli adulti - attende una proposta all'altezza delle sue grandi domande. Chi ha figli o nipoti sa quanto siano grandi le domande che pongono i bambini ai loro genitori o ai loro nonni. Se la proposta della fede non si misura con tali domande, essa non potrà destare il loro interesse. La preparazione alla prima Comunione è per una bambina, per un bambino, la possibilità di scoprire la grandezza e la dignità della propria persona tanto che Gesù per lei, per lui, si è fatto cibo perché abbia la vita e la sua gioia sia piena. La prima comunione è occasione di annuncio non solo per i bambini, ma anche per i loro genitori. Per questo Le domande grandi dei bambini - di cui è stata realizzata una nuova edizione in due volumi - si propone come un sussidio di preparazione alla prima Comunione dei figli insieme ai loro genitori. Abbiamo realizzato il sito www.ledomandegrandideibambini.org, ricco di immagini, sussidi audio e video per accompagnare catechisti, genitori e bambini in questa affascinante scoperta: siamo fatti per l'infinito e l'infinito, per farsi conoscere, si è fatto uomo e vive in mezzo a noi.
Siamo fatti per l'infinito. Per questo il cuore - dei bambini e degli adulti - attende una proposta all'altezza delle sue grandi domande. Chi ha figli o nipoti sa quanto siano grandi le domande che pongono i bambini ai loro genitori o ai loro nonni. Se la proposta della fede non si misura con tali domande, essa non potrà destare il loro interesse. La preparazione alla prima Comunione è per una bambina, per un bambino, la possibilità di scoprire la grandezza e la dignità della propria persona tanto che Gesù per lei, per lui, si è fatto cibo perché abbia la vita e la sua gioia sia piena. La prima comunione è occasione di annuncio non solo per i bambini, ma anche per i loro genitori. Per questo Le domande grandi dei bambini - di cui è stata realizzata una nuova edizione in due volumi - si propone come un sussidio di preparazione alla prima Comunione dei figli insieme ai loro genitori. Abbiamo realizzato il sito www.ledomandegrandideibambini.org, ricco di immagini, sussidi audio e video per accompagnare catechisti, genitori e bambini in questa affascinante scoperta: siamo fatti per l'infinito e l'infinito, per farsi conoscere, si è fatto uomo e vive in mezzo a noi.
Introduzione di mons. Michel Aupetit, arcivescovo di Parigi
Illustrazioni di Guézou
Edizione italiana a cura di Roberto Laurita
Una guida teorica e pratica, destinata non solo al clero, ma a tutti coloro che intervengono attivamente nelle celebrazioni e nella trasmissione della fede (lettori, catechisti, animatori…), per aiutarli a migliorare il proprio servizio.
Descrizione
Questa guida è destinata ai predicatori, ai preti, ai diaconi e ai seminaristi che devono parlare in pubblico, ma anche ai laici che hanno il compito di accompagnare liturgie della Parola ed esequie, battesimi e matrimoni… Sarà di aiuto anche ai lettori liturgici e a tutti i cristiani chiamati a prendere la parola davanti a un uditorio, piccolo o grande che sia.
Le attese sono immense e i carismi disuguali. La santità e le buone intenzioni, la volontà di trasmettere il messaggio della fede, le conoscenze bibliche o teologiche acquisite, da sole non bastano. In effetti, il tono di voce e il nostro linguaggio “non-verbale” possono attirare a Cristo e alla Chiesa, ma anche allontanare. Tutti, comunque, possono progredire, se sono disposti ad esercitarsi, seguendo un metodo e dei consigli adeguati.
Nato dalla pratica, il testo propone trenta esercizi per migliorare la comunicazione orale. L’obiettivo è chiaro: prepararsi più facilmente, acquisire sicurezza, avere una maggiore possibilità di toccare le menti e i cuori, e far crescere negli uditori il desiderio di ascoltare, di comprendere e di ricordare.
Nelle parole di Julián Carrón un contributo alla giornata mondiale del 14 maggio 2020 voluta da papa Francesco e che avrà come tema “ricostruire il patto educativo globale”. «l’educazione è dare il senso della vita, non è una parola, è un’esperienza. Il problema dell’educazione riguarda innanzitutto noi adulti, perché da noi dipende la possibilità che i giovani, i nostri giovani, possano incontrare una strada per il loro cammino. E una strada umana, non è un insieme di discorsi e di parole, di istruzioni per l’uso, ma una vita che si comunica con ragioni adeguate… educa non chi fa propaganda, ma chi si impegna a suscitare qualcosa che è nei ragazzi e ne mette in moto la libertà».
"Le beatitudini contengono la carta d'identità del cristiano - questa è la nostra carta d'identità-, perché delineano il volto di Gesù stesso, il suo stile di vita".
«Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?» La domanda di Giovanni Battista risuona anche in noi: come possiamo riconoscere e credere all'uomo di Nàzaret, Cristo, figlio di Dio? Prestando attenzione alle azioni di Gesù in favore degli uomini e confrontandole con la promessa stessa di Dio, rivelata dalla Scrittura. Questa è la pretesa di Gesù: aiutare a leggere la sua missione dentro la rivelazione di Dio come la sua manifestazione e il suo compimento definitivo. Guardando alle "opere" del Messia, raccontate nei capitoli 8 e 9 di Matteo, scopriamo che quanto è stato annunciato con intensità e novità nel discorso della montagna non è una vuota illusione, un sogno bello e impossibile, ma si manifesta concretamente nel modo di agire di Gesù in favore degli uomini.