Spesso si considera la scienza il regno della certezza e della verità. Invece, il dubbio e l'errore sono fondamentali per il progresso del sapere in ogni settore. E, come accade nella vita di ogni giorno, anche nella scienza l'errore si presenta sotto molteplici forme: c'è l'errore che è motore di nuove conoscenze, ma anche quello frutto dell'ideologia o della fretta. C'è l'errore riconosciuto e quindi fecondo, ma anche quello testardo. In questo libro scopriremo storie affascinanti di chimica, biologia, medicina e soprattutto di fisica, dal punto di vista di chi sbaglia. Incontreremo scienziati come Fermi, Einstein e Pauling e studiosi quasi ignoti. Scoprire che anche i grandi della scienza hanno sbagliato sarà una iniezione di ottimismo. Viviamo in un mondo che con l'errore ha un rapporto difficile. Oggi più che mai è importante rivalutarlo: lunga vita all'errore!
Nella storia dell'economia mondiale, la globalizzazione è stata un processo storico guidato dall'innovazione e dalla tecnologia, consentendo, da un lato, una maggiore integrazione economica mondiale, ma, dall'altro, i suoi vantaggi non sono sempre riusciti a mitigare rischi di instabilità e disuguaglianze. Questo concetto, ormai diffuso, non solo è emerso come un'importante opportunità per la teoria e la pratica economica, ma è entrato anche negli ultimi anni nei dibattiti accademici, dove è ampiamente utilizzato e studiato in varie discipline come il commercio internazionale, l'economia così come la sociologia, la scienza politica e il diritto. Gli eventi, come i più recenti della pandemia Covid-19 e la guerra in Ucraina, hanno portato numerosi studiosi a formulare teorie su una nuova forma della globalizzazione cercando di darne una spiegazione. E il ruolo dell'Unione Europea? Questo libro intende descrivere il possibile ruolo economico globale che può assumere l'Unione Europea nella costruzione di una nuova "globalizzazione 4.0".
Questo libro nasce da una ricerca sui testi di Fabrizio De Andrè, Pagine documentate, ricche di citazioni e di passione, che permettono di scoprire la capacità del cantautore genovese di raccontare senza condannare e di coinvolgere empaticamente nelle storie dei vinti. La forza evocativa dei suoi versi lascia emergere dal profondo dei personaggi le istanze esistenziali più autentiche. Tra queste, vi è la domanda di Dio, della sua paternità, della sua giustizia, del suo punto di vista. Il libro, alla sua seconda edizione, ha viaggiato in tutta Italia e ha permesso l'incontro tra diverse età, appartenenze culturali, religiose e politiche. Tutti diversi ma accumunati dall'amore per la musica, la letteratura, l'arte e per Faber. Lo spazio comune e comunitario che crea la sua opera poetica e profetica è motivo per condividere la bellezza e la gioia del Vangelo.
Con l'edizione del 2023 la Fondazione Migrantes arriva alla settima edizione del rapporto dedicato al mondo dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Un lavoro scritto da un'equipe di autrici ed autori che si lasciano "toccare e interrogare" dalle sofferenze e dalle contraddizioni che le persone in fuga nel mondo raccontano o portano scritte nei loro volti e nei loro corpi. Anche quest'anno un simile sguardo è cruciale per leggere dati, norme, politiche e storie di un'Unione europea e un'Italia che non solo stanno erodendo il diritto d'asilo, ma stanno addirittura tentando di smantellarne i capisaldi. In questo quadro di pesanti violazioni dei diritti umani e delle convenzioni internazionali, ogni strumento sembra valido per perseguire lo scopo di escludere e per contrarre lo spazio della protezione internazionale e dei diritti di richiedenti asilo e rifugiati: dagli accordi tra Paesi a prassi discutibili, sia nella gestione alle frontiere che fuori dalle questure, che nell'accesso ad accoglienze sempre più precarie e prive di servizi essenziali, quali l'orientamento legale, il supporto psicologico e la mediazione linguistica. E tutto ciò avviene in un quadro in cui le guerre e altre crisi hanno portato il numero delle persone in fuga nel mondo al più elevato livello di sempre - oltre i 110 milioni di persone in fuga nel mondo - benché siano sempre pochi in proporzione i migranti che cercano ottengono protezione in Europa e in Italia. Non rinuncia questo volume a proporre in ogni settore - dall'ambito più legale a quello più sociale ed etico - possibili modalità per uscire dall'impasse, prendendo ancora una volta spunto dalle parole di papa Francesco proposte per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (GMMR) del 2023 Liberi di scegliere se migrare o restare: parole che rappresentano l'orizzonte di senso in cui si riuscirebbero a risolvere molte delle questioni poste dall'attuale scenario, ma che necessitano con urgenza di azioni concrete per ridare dignità a chi è in fuga e cerca protezione che al momento -anziché essere libero di pensare se migrare o restare - si trova sempre più spesso "intrappolato" e "trattenuto". L'augurio è che questo volume possa anche quest'anno aiutare a costruire un sapere fondato rispetto a chi è in fuga, a chi arriva a chiedere protezione nel nostro continente e nel nostro Paese, che ci aiuti a restare o ritornare "umani", capaci di costruire finalmente quelle azioni concrete che ci facciano togliere il punto interrogativo che abbiamo inserito nel sottotitolo - liberi di pensare se migrare o restare?
"Cura" è una parola abusata. sembra che tutto sia cura e tutto vada curato. Ma quali sono i fondamentali del prendersi cura? Da sempre "cura" significa essere capaci di attenzione anche a ciò che appare casuale e secondario. Oggi, soprattutto nella cura del disagio psichico ed esistenziale, anche gli scarti dell'esperienza che si manifestano nei sogni e nelle immagini sono diventati importanti strumenti di cura. "Cura" è sempre capacità di assumersi rischi e di nutrire fiducia. Proprio perché nella cura e nell'educazione sta la radice del diventare umani dalla prima infanzia alla fine della vita, ogni sapere - scientifico e umanistico - è convocato a cooperare in una prospettiva transdisciplinare.
Sicuramente, tutto nella vita è in movimento e in costante evoluzione. Il nostro corpo, la nostra mente, le nostre emozioni, le nostre relazioni e il mondo attorno a noi, istante dopo istante cambiano. L'essere umano, però, cerca di resistere al cambiamento anche quando ne riconosce la necessità. In natura gli organismi viventi cercano di preservare l'equilibrio creato e di mantenere un'omeostasi tra interno ed esterno; per questa ragione sviluppano una resistenza al cambiamento, presente anche quando l'equilibrio è disfunzionale. Il cambiamento è percepito come un rischio quando si ha paura di star peggio, quando il dolore provato impedisce di andare oltre, in presenza dell'inaccettabile (ingiustizie, delusioni, rischio di perdere le conquiste) che fa esplodere la rabbia. Essere orientati strategicamente al cambiamento richiede la capacità di tener conto della temporaneità, di prevedere gli effetti del cambiamento e rifl ettere su di essi, di individuare e calcolare il percorso per raggiungere il massimo col minimo. In questo senso le parole, in quanto parti più piccole di una lingua, rappresentano lo strumento chiave anche dei grandi cambiamenti: stimolano alla riflessione, trasmettono conoscenze, così diventano agenti di cambiamento che favoriscono e creano cambiamento. Per promuovere una cultura del cambiamento funzionale, si dovrà educare al cambiamento, si dovrà spostare il focus dai problemi alle opportunità. Chi ne comprende il valore potrebbe fornire stimoli che aiutino a comprendere l'essenza del presente, da intendere come sintesi di esperienze passate per progetti futuri. Questo testo si pone l'obiettivo di aiutare il lettore a visualizzare e a cavalcare i cambiamenti che inondano la vita, a prescindere dall'essere essi desiderati, temuti e/o subiti. Prefazione di Giorgio Nardone.
Il Rapporto Italiani nel Mondo giunge, nel 2023, alla diciottesima edizione. Vi hanno partecipato autori e autrici che, dall'Italia e dall'estero, hanno lavorato a diversi saggi articolati in quattro sezioni: Flussi e presenze; Riflessioni su mobilità e ritorno; Speciale "diversamente presenti e ri-presenti"; Allegati socio-statistici. L'edizione di quest'anno è dedicata ai temi della mobilità e del ritorno. Partendo dall'analisi di una Italia sempre più fragile a causa della longevità e dello spopolamento dei suoi territori, si è cercato di capire se, nonostante la strutturalità della mobilità italiana del passato e di oggi, il ritorno ha ancora un impatto importante dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Lo Speciale 2023 entra nello specifico della dimensione territoriale. Attraverso venti diversi saggi sulle altrettante realtà regionali italiane, diversi autori e autrici sono stati chiamati a descrivere quanto e come il tema del ritorno fa parte e si manifesta oggi nella storia e nell'identità delle singole esperienze territoriali. Si parla del passato e di oggi, di personaggi rientrati e imperi ricostruiti, di ricchezze riportate in patria, di presenze e testimonianze del legame con l'emigrazione. Nel volume si descrive anche il ritorno che si manifesta non come presenza fisica, ma come segni depositati nella quotidianità: innesti linguistici, nuove tradizioni, usi e costumi, persino una pastorale nuova realizzata a seguito del rientro in Italia di missionari italiani che hanno sperimentato su di loro i rischi, le opportunità e le fragilità della migrazione. Il volume raccoglie le analisi socio-statistiche delle fonti ufficiali, nazionali e internazionali, più accreditate sulla mobilità dall'Italia. La trattazione di questi temi procede a livello statistico, di riflessione teorica e di azione empirica attraverso indagini quali-quantitative.
In "andare oltre il male banale", l'autrice ci conduce in un viaggio intraprendente nell'oscurità dell'animo umano. Attraverso una prosa acuta e riflessiva, l'opera evidenzia in modo impavido come il male si nasconde dietro le facciate ordinarie della vita quotidiana. Questo libro è un'invocazione alla consapevolezza, una chiamata alla riflessione sulle nostre azioni e sulle conseguenze dei nostri comportamenti. L'autrice ci sfida a esplorare il buio interiore e a cercare la luce della comprensione e della redenzione. Ci conduce in una lettura intensamente profonda e penetrante, che ci ricorda che il male è una parte intrinseca della condizione umana, ma che possiamo scegliere di affrontarlo con coraggio e compassione. È un invito a scrutare l'abisso interiore con occhi aperti, pronti a superare il male banale e a scoprire la bellezza che può emergere dalla sua ombra.
Questo libro offre integralmente le parole pronunciate da due importanti personaggi del nostro tempo davanti a un pubblico numeroso e attento in una serata speciale. La senatrice Segre e l'Arcivescovo Delpini uniscono memoria, intelligenza e passione per offrire al nostro tempo una risposta all'emergenza educativa che lo segna profondamente. Si rivolgono a tutti: giovani, educatori, genitori, insegnanti, semplici cittadini, istituzioni e associazioni, convinti che l'amore - parola chiave dei loro interventi - possa sempre educare al bene e renderlo possibile.
I robot fanno parte della nostra vita quotidiana: pensiamo ai robot industriali applicati a catene di montaggio, magazzini e logistica, ai robot con funzioni antincendio, ai robot di servizio usati in ambito medicale, ma anche ai robot militari... Alcune di queste strutture sono "pilotate" dall'intelligenza artificiale e stanno diventando sempre più capaci di apprendimento. Questo libro si propone di mostrare, con l'aiuto di esempi, come e perché questi robot evoluti sollevino numerose questioni logiche, epistemologiche, giuridiche, etiche e antropologiche, alle quali occorre rispondere evitando sia una pericolosa tecnofobia sia una entusiastica tecnolatria. Affidare potere o capacità decisionali a sistemi qualificati come "intelligenti" o a macchine definite "autonome" non è accettabile senza aver prima risposto a una domanda fondamentale: quella sulla differenza tra umano e umanoide. O, meglio, la domanda di fondo a cui rimanda la questione della tecnica rimane quella di sempre: che cos'è l'uomo?
A 32 anni dalla sua prima pubblicazione, è tempo per il Rapporto Immigrazione di tornare a riflettere sulla libertà di scegliere: anzitutto, se migrare o restare. È questo il tema dell'edizione 2023 della pubblicazione curata da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes, dedicata agli studi sull'immigrazione in Italia. Come di consueto, vi trovano spazio analisi statistiche, riflessioni qualitative, il mondo della ricerca e quello dell'incontro personale, la lettura del presente, un respiro spirituale e lo sguardo ad un futuro orientato al bene comune, al diritto a vivere in dignità e all'accesso allo sviluppo sostenibile.
ChatGPT e gli altri sistemi di intelligenza artificiale generativa, capaci di produrre testi e immagini in risposta a una richiesta dell'utente, rappresentano in prospettiva una vera e propria rivoluzione. Probabilmente la terza grande rivoluzione causata dal digitale, dopo la diffusione del personal computer e dell'idea di informatica personale e dopo l'esplosione di Internet e dell'accesso mobile e universale alla rete. Per comprendere il significato e la portata di questa rivoluzione bisogna collocarla nel contesto di quello che è stato, da millenni, un sogno dell'umanità: organizzare il sapere in modo da poterlo trasmettere, recuperare, utilizzare, accrescere nelle forme di volta in volta più funzionali rispetto ai nostri molteplici e diversi obiettivi. E bisogna capire le idee e i principi che sono alla base degli strumenti non solo tecnologici ma anche sociali e culturali che stiamo creando all'interno del nuovo ecosistema digitale.