Questo testo si propone di accompagnare il lettore, con un linguaggio semplice ed accessibile, nel mondo dell’agire liturgico. Attraverso alcune meditazioni s’intravede la ricchezza e importanza della Liturgia per ricoprirne così il ruolo nella vita di ogni credente.
Aurelio Porfiri è professore associato presso l’Università di San Giuseppe (Macao, Cina) ed è Dottorando in Storia con una tesi sulla Musica come Storia. Ha al suo attivo numerose composizioni per la liturgia pubblicate in Italia, Stati Uniti e Germania. Ha pubblicato due libri e numerosi articoli su liturgia e musica. È Direttore Artistico di Edition Music Contact (Germania) ed è frequentemente invitato in giurie di competizioni corali in varie parti del mondo.
La Via Lucis percorre un cammino che, in quattordici stazioni, va dalla Risurrezione alla Pentecoste. Strutturata in modo simile alla Via Crucis, è un esercizio di preghiera e meditazione che, nella fedeltà al testo evangelico, aiuta a comprendere che il dolore e l’annientamento non sono la parola ultima sul destino dell’uomo. Questo libro presenta un originale percorso pittorico che, con essenzialità e limpidezza, accompagna a cogliere nel profondo il mistero della Pasqua di Gesù. Nell’intreccio di dipinti, testi evangelici, meditazioni e brani letterari, la Via della Luce si dischiude alla vita e alla meditazione di ognuno.
Questo nuovo libro del Movimento per la Vita, che sovrappone Gesù sofferente nelle stazioni della Via Crucis al bambino sottoposto all’aborto, è – come dice Mario Palmaro nella prefazione – “un potente strumento per difendere la vita ricominciando dalla Croce di Cristo”.
Leggere questa Via Crucis sarà un vero pugno nello stomaco, ma farà meditare molti e porterà conforto ad almeno quattro categorie di persone: alle donne che sono tentate di abortire; alle donne che hanno abortito; ai sacerdoti; ai pro life.
La vita liturgica della Chiesa è oggi spesso emarginata col pretesto di dedicarsi a problemi più gravi e urgenti. La liturgia, quindi, finisce inesorabilmente per essere esclusa dalle attività e dai programmi pastorali e, se per forza di cose viene evocata, lo si fa con dilettantismo e superficialità. Non poco diffusa, inoltre, è la mentalità di chi ancora pretenderebbe di relegare la liturgia nell’ambito della pura formalità. Tuttavia, oggi, grazie al sapiente magistero di Benedetto XVI, possiamo percepire più consapevolmente le conseguenze e i rischi di questa emarginazione. Già da cardinale, Joseph Ratzinger non esitava a denunciare che “la crisi ecclesiale in cui ci troviamo dipende in gran parte dal crollo della liturgia” e che la sfida oggi è tra la liturgia e “l’autoinvenzione”. L’Autore di questo libro vuole condurci gradualmente a considerare il significato del primato della liturgia a partire dalla Sacra Scrittura, poiché è proprio nel contesto della storia della salvezza che la liturgia viene istituita e codificata. Si noterà che la liturgia è lo scopo fondamentale della creazione e che il suo crollo, con la disobbedienza originale, ha provocato una crescente incrinatura nella gestione del creato e nell’organico sviluppo della storia umana. Sarà inoltre evidente che il ritorno alla liturgia segnerà i primi atti di ogni snodo storico sulla lunga strada che porta alla redenzione del genere umano, verso la Liturgia perenne del Cielo, già profetizzata nell’Apocalisse.
Don Enrico Finotti è nato a Rovereto nel 1953 ed è presbitero della Arcidiocesi di Trento dal 1978. Dopo la formazione classica, ha frequentato gli studi teologici presso il Seminario Diocesano. Dal 1988 svolge il ministero in qualità di parroco, attualmente presso la Parrocchia di S. Maria del Carmine in Rovereto. Collabora, inoltre nei percorsi di formazione liturgica istituiti dall’Ufficio Liturgico Diocesano di Trento. Per il medesimo Ufficio, in occasione della celebrazione del Grande Giubileo dell’anno 2000, ha curato la pubblicazione del volume: L’anno liturgico. Mistero, grazia e celebrazione - Sussidio per la catechesi e la celebrazione dell’Anno Liturgico (Nuove Arti Grafiche, Trento, 2001).
La questione liturgica affronatata da Joseph Ratzinger e da altri teologi in un convegno del 2001
Descrizione dell'opera
Ritmo annuale, ritmo settimanale e ritmo giornaliero: in queste tre scansioni temporali, ognuna nel modo che le è proprio, la liturgia celebra l'unico mistero di Cristo. Ma se ogni cristiano conosce la rilevanza liturgica del tempo, ciò nondimeno - e malgrado l'importanza che il Vaticano II ha riconosciuto alla liturgia per la crescita spirituale del credente - sono ancora in pochi a coglierne il significato più profondo.
Con chiarezza espositiva, precisione metodologica e sinteticità contenutistica l'autore spiega quali sono i temi spirituali veicolati dalla scansione dell'anno liturgico, tutti riconducibili alla fedeltà di Dio alla sua promessa di salvare l'uomo. Ne scaturisce uno strumento utile non solo agli 'iniziati', ma a tutti coloro che intendono 'entrare' in questa realtà anzitutto per conoscerla e dunque assimilarla e viverla.
Sommario
Premessa (C. Cavagnoli). 1. Celebrare nel tempo. 2. Il Lezionario come guida nell'itinerario dell'anno liturgico. 3. Il Tempo di quaresima. 4. «Non è piuttosto questo il digiuno che voglio…?» (Is 58,6). 5. Il triduo pasquale. 6. La veglia pasquale. 7. La cinquantina pasquale. 8. Il Tempo di avvento. 9. La "conversione" dell'Avvento. 10. Il Tempo ordinario. 11. "Volti" della Pasqua. Breve bibliografia.
Note sull'autore
Matteo Ferrari è monaco di Camaldoli; presso le EDB ha curato i volumi: Come celebrare l'eucaristia (2007), Il frutto delle labbra. Quale idea di sacrificio per la liturgia cristiana (2008) e Celebrare la Parola (2009).
Accende lumen sensibus, infunde amorem cordibus": la sapienza dell'antica invocazione allo Spirito Santo non lascia dubbi circa il pieno coinvolgimento dei sensi del corpo nell'esperienza liturgica della fede. "
In forma rinnovata e moderna viene qui riproposto uno dei pii esercizi" più diffusi ed amati dal popolo cristiano: i primi venerdì del Sacro Cuore di Gesù. " Questa devozione celebra quanto vi è di più profondo nella fede e nella spiritualità cristiana: l'intensa storia d'amore di Dio che, attraverso Gesù, ha amto sia con cuore divino, sia con cuore di uomo. La devozione dei primi venerdì è un esercizio che, aiutando a rimanere nell'amore di Dio, conduce a vivere l'amore verso il prossimo.
Un’opera che racchiude la poliedrica personalità dell’autore, che è a un tempo sacerdote e artista. L’amore per la Parola di Dio coltivato per tanti anni in ambienti molto diversi tra loro viene espresso non solo attraverso le riflessioni – molto profonde – ma anche tramite il segno artistico, in questo caso “formelle atipiche” delle varie stazioni della via Crucis, di cui un elemento fondamentale è il colore.
Destinatari
Fedeli che intendono riflettere sulla Parola di Dio anche attraverso l’arte.
Autore
Carlo Tarantini è nato a Rho (Mi) il 5 dicembre 1944. È sacerdote della diocesi di Bergamo dal 1968. Da più di 30 anni si dedica a una personale ricerca artistica, avendo frequentato dal 1974 al 1978 l’‘Accademia Carrara’ di Bergamo seguendo i corsi di disegno e pittura del maestro Trento Longaretti. In occasione di due delle sue mostre di pittura ha pubblicato i libri-catalogo: Parole e immagini intorno alla Parola e In continua ricerca. In questi ultimi dieci anni ha elaborato alcuni bozzetti di vetrate artistiche per una ventina di ambienti sacri e spazi liturgici. Questo libro nasce da questo vissuto, sempre da lui rivisitato attraverso la passione per la Parola di Dio e la predilezione per l’immagine pittorica.
Contenuto
Quali sono gli atteggiamenti da coltivare per vivere intensamente e con frutto il tempo dell’adorazione eucaristica? Gli schemi di adorazione che vengono qui proposti sono un piccolo e semplice aiuto a tutti i cristiani di buona volontà, per aprire il cuore alla riconoscenza verso Dio per il dono dell’Eucaristia e del sacerdozio. Nel porsi davanti al Padre con grande semplicità e nel silenzio del proprio cuore, l’adorazione diventa il momento adatto per accogliere la venuta del Signore, aprendosi allo stupore, e per disporsi all’ascolto della Parola che deve alimentare il silenzio.
Destinatari
Per tutti.
Autore
Sandro Carotta, monaco benedettino presso l’Abbazia di Praglia (Padova) ha pubblicato presso le Edizioni Messaggero Padova: Novena di Natale. «Per questa via nuova e vivente» (2007) e Con lo sguardo di Maria. Icone bibliche e poeti (2009) insieme a suor Manuela Cavrini; Il rosario dei «semplici» (2008); Bere al pozzo delle Scritture. Breve guida alla lectio divina (2008); L’ascolto della Parola. Come l’uomo risponde al rivelarsi di Dio (2008); L’esperienza di Dio. Icone bibliche (2008); La speranza. Icone bibliche (2008); «Venite, prostrati adoriamo». Invito all’adorazione eucaristica (2008); Cristo nostra Pasqua è stato immolato. Commento biblico-spirituale ai Vangeli della Settimana Santa (2009); Le feste della Madre di Dio. Meditazioni per le ricorrenze mariane (2009).
Un utile sussidio per l’animazione dei gruppi di preghiera. Il volume raccoglie sotto lo stesso titolo indicazioni per la pratica devozionale della Via crucis (che qui conta 15 stazioni, Risurrezione compresa) e della Via lucis, coronamento naturale della precedente Via. La Via crucis, che qui desidera accompagnare il fedele lungo un cammino che lo sensibilizzi alla bellezza e alla gioia di avere un Dio Padre d’amore, è strutturata nel modo seguente:
- Apertura
- Brano evangelico
- Meditazione
- Preghiera di chiusura
La Via lucis che segue accompagna dallo stupore del sepolcro vuoto alla feconda esultanza del giorno di Pentecoste, secondo i seguenti passi:
- Apertura
- Brano evangelico
- Riflessione
- Preghiera
- Canto conclusivo
Punti forti
Utile strumento per l’animazione della Via crucis e Via lucis, corredato da un suggestivo apparato iconografico.
Destinatari
Sacerdoti, animatori, educatori, comunità parrocchiali.
«Oggigiorno la difficoltà più seria nei confronti della verginità consacrata non si riconduce ad un problema culturale o morale. L’accostamento e l’approfondimento, della natura della verginità consacrata con la rivisitazione delle fonti bibliche, patristiche, magisteriali, e soprattutto liturgiche, ci conducono a individuare e precisare il nucleo centrale del problema nella dimensione teologale. Rimane chiaro che la verginità consacrata può essere compresa e vissuta autentica- mente in tutta la sua rilevanza e portata escatologica solo nella dimensione di fede. Essa, infatti, trova la sua origine nella Trinità stessa e nell’economia salvifica si manifesta partecipata all’uomo nel Figlio di Dio incarnato, il quale non solo la vive in se stesso, ma anche la rende possibile ad ogni chiamato per la presenza attiva dello Spirito Santo. Questo mistero d’amore che si rivela nella sua pienezza come relazione sponsale, è stato accolto dalla Chiesa e, quale dono preziosissimo, confermato e benedetto nell’azione liturgica la cui prima testimonianza si esprime nel Rito della Consacrazione delle vergini». Con queste parole l’autore introduce la sua opera sulla verginità consacrata, che essendo uno studio teologico-liturgico, affonda la sua investigazione sul Rito della Consacrazione delle vergini, isolandone le tre coordinate liturgiche Mistero, Azione e Vita. Lo studio, unico nel suo genere su questo argomento, si presenta particolarmente fecondo e stimolante sia per chi già vive la realtà della consacrazione verginale sia per coloro che intendessero proseguire l’indagine su questo rito che è uno tra i più antichi e solenni della liturgia Romana.