A guide to meditate 24 roman monuments with those who preceded us in faith.
These pages are based on the volunteer work of the young Ignatian Community “Pietre Vive” that for many years helped the tourists to pray in front of the works of art (see: http://pietrevive.altervista.org/).
The author also thanks: Father Leonardo Vezzani SJ (the University Chapel of Rome - Sapienza), Fr. Daniele Libanori SJ, and Don Andrea Lonardo (Diocesan Catechist Office of Rome) whose many insightful observations have been used.
Visit palaces closed to the public, admire exceptional works of art away from the touristic circuit, listen to a concert in a magnificent hidden oratory, have your dog or car blessed, puzzle over a rare catoptric meridian or a wonderful anamorphic fresco, discover the remarkable motorised Rubens, enter into the secrets of the Vatican, rediscover a lost Bernini masterpiece, say a prayer before an image of the Holy face of Jesus like that deposited on the moon in 1968, organism a dinner for two in a private palace, protect your throat from the rigors of winter…
Far from the crowds and the usual cliches, Rome is stilla. Reserve of well-concealed treasures only revealed to those who know how to wander off the beaten track, whether residents or visitors.
An indispensable guide for those who thought they knew Rome well, or who would like to discover the hidden face of the city.
Nonostante la bibliografia sulla necropoli vaticana di S. Pietro sia numericamente sterminata i contributi più importanti al riguardo sono sempre e solo tre, perché interessano la diretta esperienza sul campo degli autori che hanno condotto gli scavi sotto la basilica petrina o hanno avuto il compito di controllare il portato delle loro indagini all'indomani delle loro ricerche. Si è provato quindi a ripartire da zero, rileggendo più volte i discorsi dei pochi contributi che andavano indagati, non sempre chiari e esaustivi, ma comunque i soli da tener sempre presenti. Da questa indagine, che ha riguardato anche i rapporti tra la memoria vaticana dell'Apostolo e l'altra dell'Appia, la storia delle fasi della tomba di Pietro si è presentata molto diversa da quella che ci è stata sempre descritta. La focalizzazione della sua sepoltura ha poi definitivamente acquisito un sicuro riconoscimento, ponendo fine all'ipotesi di quelli che ancora credono che la decisione di Costantino, di erigere la sua basilica sul colle vaticano, abbia interessato solamente la valorizzazione di un locus religiosus dedicato all'Apostolo e non la celebrazione del suo Trofeo di vittoria.
I saggi raccolti nel volume tratteggiano le vicende inedite di molti degli edifici che compongono le quinte di via della Conciliazione: da quelli che contraddistinguono le testate verso la città di Roma con i fronti che prospettano su piazza Pia, fino ai Propilei che introducono allo spazio di piazza San Pietro. Il racconto si dipana attraverso l’apporto di voci diverse caratterizzate da molteplici apporti disciplinari, illuminando aspetti storici e tecnici di questa vicenda fino ai nostri giorni; l’occasione per approfondire questi temi nasce dai recenti interventi di restauro che l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica ha portato avanti su diversi di questi edifici. La possibilità di ripercorrere questa vicenda e di illuminarla da varie angolazioni, evidenzia come la rilevanza di queste fabbriche non dipenda solo dalla specifica singola monumentalità o significatività architettonica, ma dal loro ruolo di imponenti segni urbani, legati in un disegno comune che affonda le radici in una storia antica di cui tramandano la memoria.
Un viaggio sorprendente alla scoperta di luoghi, personaggi, devozioni ed usanze che fanno di Roma la città dove l'anima incontra l'infinito.
La pubblicazione si distingue dalle consuete guide turistiche: non solo suggerisce la visita di luoghi caratteristici, permette di conoscere la storia della città e dei monumenti e di gustare la bellezza e il significato delle opere artistiche, ma offre anche tante occasioni di autentico arricchimento culturale e spirituale. I pellegrini troveranno contenuti dedicati alla devozione e al culto: testi per la celebrazione delle Messe, Salmi, preghiere, professione di fede e canti...
Tra le tante opere d’arte presenti nell’area vaticana e scomparse nel tempo, la chiesa di Santa Marta al Vaticano è una di quelle che suscita il maggiore rimpianto, sia per la perdita di una testimonianza artistica di valore, sia per l’oblio delle attività e istituzioni, personaggi e artisti legati all’edificio. Nei quasi quattro secoli della sua esistenza (1537-1930) infatti l’ospedale e in seguito il seminario, nonché la presenza per quarant’anni dei Trinitari, sono testimonianze di attività di tutto rilievo legate all’edificio, senza dimenticare l’importante ubicazione della chiesa, unitamente a quella di Santo Stefano dei Mori, a ridosso della Basilica di San Pietro. Nel presentare il dettagliato studio storico artistico, con puntuali riferimenti alle attività connesse, dell’architetto dott. Ilaria Delsere, è sembrato opportuno riprodurre in appendice, con note interpretative del dott. Vincenzo Mario Piacquadio, la monografia storica “S. Marta al Vaticano” del 1883, a cura del beneficiato del Capitolo vaticano Gaetano Bossi: è un testo poco noto e rimane la testimonianza più valida del tempo in cui ancora esisteva l’edificio. Conservare la memoria di realtà storiche e artistiche, di notevole valore umano, serve sia alla cultura sia alla fede, anche se lascia un po’ d’imbarazzo la mancata avvedutezza nei secoli passati nell’averle sottratte per sempre alla diretta conoscenza dei posteri.
Sulla scorta del percorso tracciato dalle prime biografie intorno al "pellegrino" Francesco d'Assisi, la guida ripercorre realtà e memoria dei luoghi da lui toccati nel cammino da Rieti a Roma. La guida, suddivisa in tre parti e 13 tappe, segnala in modo preciso il cammino a piedi; per ogni santuario vengono offerti storia, visita al sito, lettura dalle fonti francescane, temi e personaggi significativi. Un ricco corredo fotografico e le mappe del percorso completano la guida ad uno dei percorsi francescani più suggestivi. Una guida che non si preoccupa tanto di indicare una meta - che pure è rappresentata da Roma o dai santuari della valle santa di Rieti - ma piuttosto un compagno di strada: Francesco d'Assisi.
Il presente volume raccoglie i risultati degli studi preparatori al restauro del Palazzo della Cancelleria in Roma. Esso - dice il cardinale Calcagno nella Prefazione al volume - "appartiene a un patrimonio di notevole rilevanza, che si è progressivamente accumulato nel corso dei secoli ed è tuttora utilizzato per ospitare Dicasteri della Curia Romana e Organismi a essa collegati, utili al servizio del Santo Padre per la Chiesa universale".
Cinque tour letterari a Roma in cinque lingue narrati con maestria da alcuni dei più grandi scrittori del passato: in italiano (De Amicis), in inglese (Dickens), in tedesco (Goethe), in francese (Stendhal) e in spagnolo (Ibanez). Ogni testo è accompagnato da immagini a colori.
Il volume raccoglie una serie di articoli di Mons. Marco Agostini riguardanti alcune delle più significative opere d'arte presenti nella Basilica di San Pietro in Vaticano. L'autore ci accompagna nel cuore della Basilica e con grande sensibilità permette al lettore di comprendere il testo evangelico, la sua leggendaria trasfigurazione, la devozione popolare, il contesto storico, mantenendo comunque la quella necessaria brevità e la facilità di rappresentazione, che sono i caratteri distintivi dell'articolo. Un volume utile sia per gli appassionati di arte sacra, sia per coloro che si avvicinano per la prima volta ai capolavori della Basilica di San Pietro.
"Dopo tre lunghi viaggi attraverso Grecia e Asia Minore, peripezie e fughe rocambolesche, (...) Paolo entra nella Città Eterna. È la primavera dell'anno 61". Leggendo questo libro, anche noi entreremo con Paolo, Pietro, Giovanni e i primi martiri nella terra che li ha visti nell'ultima tappa della vita terrena. Roma conserva qua e là i loro resti: alcuni sono stati portati alla luce dagli archeologi; altri sono ancora avvolti da un alone di mistero e vi crediamo per le tradizioni giunte fino a noi. Apprendendone la storia, infatti, constateremo che nel tempo la fede della gente non si è preoccupata tanto di indagare il come, il perché, il dove riposino certe reliquie. Questa è stata piuttosto una preoccupazione degli studiosi. Le madonnelle che incontriamo agli incroci delle vie, anche se oggi sono un po' nascoste, dicono che la memoria popolare resiste qui da due millenni e con fede spontanea testimonia il passaggio di tanti santi. Un testo che può essere letto come una guida se passando per la capitale si ha voglia di scoprirne il suo volto più prezioso, come un saggio per conoscere i tesori che Roma conserva, come un romanzo se ci si fa affascinare dalle loro storie.