Sulla via della Croce, dove Gesù ha accettato la sorte del chicco di grano che cade in terra e muore per produrre molto frutto (Gv 12,24), ci lasciamo accompagnare dagli straordinari testi di Papa Benedetto. Un percorso di purificazione e di espiazione attraverso il quale ognuno di noi è chiamato a camminare, per donarsi e donare agli altri lo squarcio di sereno verso Cieli Nuovi, verso il Paradiso.
Il volume raccoglie le tre lettere encicliche che Benedetto XVI, nel corso del suo pontificato (2005-2013) ha indirizzato alla cristianità: 1. Deus caritas est (2005), sull’amore cristiano. All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona – Gesù Cristo-Dio – che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva. 2. Spe salvi (2007), sulla speranza cristiana. Una speranza affidabile che ci dona la salvezza; una speranza in virtù della quale possiamo affrontare non solo il presente spesso faticoso, ma anche il futuro, costituito non da un cielo vuoto, bensì dallo Spirito che in Gesù Cristo si è rivelato come Amore, ed è promessa di vita eterna. 3. Caritas in veritate (2009), sullo sviluppo integrale nella carità e nella verità. L’amore che spinge le persone a impegnarsi con coraggio e generosità nel campo della giustizia e della pace è una forza straordinaria che ha la sua origine in Dio, Amore eterno e Verità assoluta. Difendere la verità, proporla con umiltà e convinzione e testimoniarla nella vita sono forme esigenti e insostituibili di carità.
L’AUTORE
Benedetto XVI succede nel pontificato a Giovanni Paolo II e governa la Chiesa dal 2005 al 2013. Il 28 febbraio 2013, con grande consapevolezza e umiltà, rinuncia al ministero petrino. Al soglio pontificio gli succede papa Francesco. Benedetto XVI è ora Papa emerito.
Gianni Valente ricostruisce con grande attenzione la cronaca dell’avventura conciliare di Joseph Ratzinger, così come essa emerge nei documenti e nelle testimonianze rintracciabili negli archivi e nelle pubblicazioni sul Vaticano II. Che cosa ha fatto Ratzinger al Concilio? Ha dato un contributo personale alla stesura dei documenti conciliari? In quali battaglie si è speso? Quali idee e quali pensieri accendeva in lui la sequenza di eventi e di colpi di scena che hanno scandito le quattro sessioni conciliari? Quali erano i suoi amici e i suoi interlocutori dialettici? Seguendo Ratzinger nell’ordito concreto delle riunioni, dei voti, delle discussioni, nel lavoro di stesura e correzione dei testi del Concilio, si può cogliere la bussola che lo ha guidato nell’attraversare la propria esperienza conciliare e le stagioni successive, facendosi carico delle responsabilità di volta in volta assunte, fino a quella – umanamente vertiginosa – di successore di Pietro.
Gianni Valente è nato e vive a Roma. Si è laureato in storia religiosa dell’Oriente cristiano, con una tesi sui cattolici indiani malabaresi e malankaresi e la loro partecipazione al Concilio Vaticano II. È stato redattore della rivista internazionale «30Giorni», per la quale ha anche realizzato reportage sulla vita delle comunità cristiane dalla Cina, dalla Russia e da diversi Paesi dell’America Latina e del Medio Oriente. Attualmente è redattore presso l’agenzia «Fides», organo d’informazione delle Pontificie Opere Missionarie. Collabora con la rivista italiana di geopolitica «Limes» e con «Vatican Insider», il portale plurilingue online del quotidiano «La Stampa» dedicato all’informazione globale sull’attività della Santa Sede e le vicende delle comunità cristiane in tutto il mondo. È autore dei volumi Il Tesoro che fiorisce. Storie di cristiani in Cina (Roma, 2002); Ratzinger professore (Edizioni San Paolo, 2008) e Ratzinger al Vaticano II (Edizioni San Paolo, 2013).
Il volume, dal carattere storico–canonistico, propone una disamina di tutti i pontefici che nel tempo hanno rinunciato liberamente alla massima carica della Chiesa, o che indirettamente sono stati costretti a farlo. In questo senso, degno di nota si rivela in particolare il confronto tra la rinuncia di papa Celestino V e quella di Benedetto XVI. L’opera riporta anche le traduzioni di due lettere, il decreto elettivo di papa Celestino e la lettera con cui il sacro collegio lo informava dell’avvenuta elezione. Spostandosi dal piano storico a quello giuridico–canonistico, lo studio si sofferma inoltre sulla genesi del canone 332, § 2 del Codex Iuris Canonici, il quale regola oggi la rinuncia al ministero petrino. In ultimo, vengono analizzati lo status e il titolo del papa rinunciatario.
Le parole del Papa emerito Benedetto XVI raccolte nel libro ci introducono alla riflessione e alla contemplazione del mistero divino della incarnazione del Figlio di Dio nella storia umana.
In queste pagine BenedettoXVI presenta una lettura privilegiata della figura e del pontificato di Giovanni Paolo II, suo predecessore sul soglio pontificio. Quasi coetanei, nati ambedue in Europa Centrale, hanno partecipato insieme al Concilio ecumenico VaticanoII e collaborato a Roma per quasi un quarto di secolo. Ma al di là del lavoro svolto fianco a fianco, tra i due si era sviluppata nel tempo stima, cordialità e amicizia come raramente capita di incontrare nella storia. Il papa emerito firma con questo libro un'interpretazione autorevole di alcuni eventi decisivi del pontificato e lascia intravedere, attraverso la commozione, il ricordo del cuore del grande papa.
Il testo nasce dalla raccolta di alcune riflessioni di Joseph Ratzinger quando era arcivescovo di Monaco-Frisinga.Sono riflessioni che accompagnano i fedeli lungo l'intero anno liturgico, illustrando l'origine delle feste che celebriamo (Avvento, Candelora, Pasqua?), spiegandone le motivazioni o le trasformazioni nel corso dei secoli, aiutando a riflettere sulla nostra religiosità e sul mondo che ci circonda. Il libro propone inoltre propone alcune meditazioni su vari argomenti come le ferie, il gioco, la pace, la natura. Con uno stile accurato ma semplice, il cardinale Ratzinger aiuta a riflettere sulle questioni fondamentali e sempre attuali della fede e dell'essere cristiani.
"È senz'altro sintomatico, e decisamente promettente, il fatto che oggi la teologia cattolica, alla ricerca di un nuovo equilibrio e di un nuovo slancio che le permetta d'interpretare con pertinenza e impatto performativo le molteplici sfide proposte dal cambiamento d'epoca che stiamo attraversando, faccia ricorso al classico assioma gratia supponit naturam. In effetti, nella sua icastica sinteticità, esso esprime il cuore dinamico dell'intelligenza evangelica della realtà. Ma che cosa significa e comporta, in verità, questo assioma e quali ne sono l'origine e la storia? Il grande merito del magistrale e per molti versi teologicamente strategico saggio di Simone Billeci è quello di rispondere con oculata documentazione e competente cognizione di causa a queste domande assumendo come ideale chiave interpretativa la teologia di un maestro come Joseph Ratzinger, evidenziandone così ancora una volta - se ve ne fosse bisogno - lo spessore e la lungimiranza." (dalla «Prefazione» di Piero Coda)
Il breve periodo di pontificato di Papa Benedetto XVI è stato contrassegnato da un momento molto positivo: il miglioramento dei rapporti tra la Chiesa cattolica romana e quella ortodossa russa. A volte capita che i ricercatori, studiando eventi importanti nella vita della chiesa, stiano cercando i loro prerequisiti in ogni fattore esterno: politico, sociale o puramente umano, psicologico. In questo caso, il ruolo decisivo è stato svolto dal fattore umano. Non psicologico però, ma spirituale. Ortodossi e cattolici hanno cercato di guardarsi l'un l'altro secondo la tradizione della Chiesa antica, a cui l'attenzione di Papa Benedetto XVI è così focalizzata come teologo. Il rispetto reciproco, nonostante le differenze, possa diventare anche una buona tradizione. E che questo libro sia una prova scritta di ciò.
Il secondo tomo del VII volume dell’Opera Omnia di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI approfondisce i temi e i documenti del Concilio Vaticano II. Nel loro significato teologico sono analizzate e commentate: la Costituzione Lumen Gentium (21 novembre 1964); la Costituzione dogmatica sulla Divina Rivelazione Dei Verbum (15 novembre 1965); la Costituzione Pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et Spes (7 dicembre 1965).
Benedetto XVI torna a parlare al cuore dell’uomo. Eccezionalmente ha deciso di consegnare al grande pubblico, credenti e non, questi suoi scritti, inediti per il lettore italiano, in cui affronta con sapienza e semplicità il tema dell’amore e il significato della vita. Quell’amore che è sempre stato al centro della sua riflessione, il cuore del suo magistero, tema a cui dedicò la sua prima enciclica e al quale ha deciso di ritornare oggi con questo suo ultimo libro. Queste pagine ci confermano ancora una volta che Benedetto XVI è il grande innamorato, capace di mostrare all’umanità la novità sconvolgente dell’amore di Dio e la sua passione per l’uomo.
Il 28 febbraio 2019 ricorrono i sei anni dal giorno in cui Papa Benedetto XVI ha lasciato il pontificato come Papa regnante e ha mantenuto per sé solo il ruolo di Papa emerito, dedicato alla preghiera.
Con la guida e il coordinamento di un “decano” del giornalismo italiano, Luciano Garibaldi, un gruppo di amici di Joseph Ratzinger che hanno avuto il privilegio di frequentarlo anche in questi anni, ha raccolto tutti i suoi interventi e discorsi fatti dopo la rinuncia al soglio pontificio.
Si scoprirà così un impressionante mole di scritti che, senza interferire mai con la guida di Papa Francesco, rappresenta un grande dono alla chiesa di oggi, un magistero di altissimo livello in continuità con l’insegnamento svolto anche prima di essere eletto Papa dal più grande teologo del XX secolo.
Dal 2013 al 2018 per ogni anno c’è una beve introduzione degli autori, la raccolta dei documenti in versione integrale e tradotti in italiano se in altre lingue e varie illustrazioni e foto di cui 25 inedite.
Autori: Rita Capecchi biologa, massese, esperta di tartarughe, Anna Maria Conti, medico pediatra, milanese, e Alessandra Marra, gallerista, romana, hanno dato vita ad un gruppo su Facebook denominato «Papa Benedetto nel recinto di Pietro», seguito da un vasto pubblico di amici che guardano con profondo affetto, riconoscenza e gratitudine alla persona e all’opera di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI.
Anno per anno, con scrupolo e precisione, hanno raccolto i principali interventi, scritti e orali, del Papa emerito, hanno ricercato le immagini anche di incontri privati, e hanno riunito il tutto in un libro, per testimoniare quanto intensa e profonda sia la presenza di Joseph Ratzinger nell’area della fede e della cultura e quanto sia opportuno ripartire dalle sue parole per dare nuovo slancio a questa Europa un po’ stanca.
Curatore: Luciano Garibaldi giornalista e scrittore nato a Genova nel 1936 è uno dei più autorevoli giornalisti italiani in campo storico. Caporedattore e vicedirettore di varie testate tra cui La Notte e Gente ha collaborato con Il Giornale e Avvenire, ha pubblicato oltre trenta libri e con MIMEP: 2017 Fatima centro del mondo.